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8 novembre 2021 18:39 - enniusfirst
La tesi a favore della legalizzazione della cannabis (droga) è in piena contraddizione con chi si dichiara a favore della libertà dell'uomo.
È come dire di essere contrari alla schiavitù, ma se vi è qualche testa ... anomala che dichiara di godere di essere schiavo, ebbene dobbiamo consentirlo e quindi legalizzarla.

Sostengo che i liberali, quelli veri, e la modernità, quella razionale, non possono che battersi per la libertà, quella effettiva , dell'uomo che ha da essere affrancato da ogni dipendenza e servaggio imposto dai propri simili e dalla cose, il tutto rafforzato dai risultati di ricerche decennali che evidenziano la pericolosità e nocività dell'erba magica per sè e di riflesso per gli altri .

Quindi dire no alla legalizzazione dell'erba magica per usi ludici rappresenta una scelta di civiltà .

Dal sito della Fondazione Veronesi:

"Gli esperti lo dicono da tempo, ma ogni appello sembra lasciare poche tracce. La cannabis - la pianta da cui derivano due tra le droghe più usate dai giovani, hashish e marijuana - di oggi è molto più «potente» rispetto a quella che era presente sul mercato durante l'adolescenza vissuta dai nostri genitori.
Contiene cioè quantità di principi attivi più elevate, a partire dal tetraidrocannabinolo (Thc): la sostanza che più di tutte può determinare nel tempo l'insorgenza di disturbi psicotici nei forti assuntori.
Da qui la preoccupazione degli esperti, che viaggia di pari passo con la legalizzazione dei derivati della cannabis in diversi Stati del mondo (a partire dagli Stati Uniti) e con la diffusione di un'immagine «edulcorata» di quelle che ancora oggi molti ragazzi continuano a considerare droghe «leggere» (non esistono). ",
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