COMMENTI
  (Da 1 a 1 di 1)  
14 aprile 2005 0:00 - ricci
Sono una farmacista dipendente di un'azienda speciale farmaceutica .Sono entrata in questa azienda licenziandomi da una farmacia privata, con concorso pubblico per titoli ed esami .
Questa azienda andra' all'asta e noi come dipendenti non saremo tutelati,pur essendo iscritti ad un sindacato che il sindaco ha fatto fatica a ricevere; personalmente schifata dalle leggi restrittive sull'apertura di una mia farmacia ho chiesto di entrare nell'apparato statale anche come portinaia rinunciando alla laurea ma a nessuno gliene frega niente.
Quest'anno mi hanno chiamata a votare : ho stracciato la tessera elettorale credo che non votero' mai piu' la sinistra non ha fatto niente e la destra ancor meno il nostro sindaco ha una margherita all'occhiello.
Da anni, pur avendo un lavoro stabile mi batto per rendere gli ordini professionali liberi da vincoli di casta medioevale
e leggi feudali e anticostituzionali, ho scritto a tutti anche alle associazioni dei consumatori e mi e' sempre stato risposto che non e' compito loro, anche se cio' rientra in un diritto umano e sociale (con piu' farmacie i vantaggi sarebbero innumerevoli)
Allora io rispondo : cari signori a me che ho 47 anni cosa me ne frega se i vostri figli avranno uno stato comunista o fascista? e a me non me ne frega niente della fecondazione artificiale o no ,smetto di lottare per me ed anche per i posteri neppure ai referendum se non solo per mio esclusivo interesse partecipero'

saluti ricci renza
  COMMENTI
  (Da 1 a 1 di 1)