Sono una farmacista dipendente di un'azienda speciale
farmaceutica .Sono entrata in questa azienda licenziandomi
da una farmacia privata, con concorso pubblico per titoli ed
esami . Questa azienda andra' all'asta e noi
come dipendenti non saremo tutelati,pur essendo iscritti ad
un sindacato che il sindaco ha fatto fatica a ricevere;
personalmente schifata dalle leggi restrittive
sull'apertura di una mia farmacia ho chiesto di entrare
nell'apparato statale anche come portinaia rinunciando
alla laurea ma a nessuno gliene frega niente.
Quest'anno mi hanno chiamata a votare : ho stracciato la
tessera elettorale credo che non votero' mai piu' la
sinistra non ha fatto niente e la destra ancor meno il
nostro sindaco ha una margherita all'occhiello. Da
anni, pur avendo un lavoro stabile mi batto per rendere gli
ordini professionali liberi da vincoli di casta medioevale
e leggi feudali e anticostituzionali, ho scritto a
tutti anche alle associazioni dei consumatori e mi e'
sempre stato risposto che non e' compito loro, anche se
cio' rientra in un diritto umano e sociale (con piu'
farmacie i vantaggi sarebbero innumerevoli) Allora io
rispondo : cari signori a me che ho 47 anni cosa me ne frega
se i vostri figli avranno uno stato comunista o fascista? e
a me non me ne frega niente della fecondazione artificiale o
no ,smetto di lottare per me ed anche per i posteri neppure
ai referendum se non solo per mio esclusivo interesse
partecipero'