Ma non era un sito dedicato ai consumatori? Posso parlare
anche di calcio e di Trapattoni? La politica è
dappertutto... ci sono abbastanza problemi che riguardano
strettamente i consumatori e l'economia delle famiglie
da riempire pagine e pagine, quindi per favore non
sprechiamo tempo e spazio per parlare di Lenin (bleurgh!),
di politica se ne parla già troppo su giornali e tv. Non
serve parlarne anche qui, davvero.
2 marzo 2003 0:00 - puccio cartoni , fiorentino
Credo che qualcuno approfitti ciurlando nel manico, caro
Don...... Non si tratta di commemorare più o meno
storicamente (tanto fortunatamente , è defunto ormai), ma
di accettare o meno l'esortazione "RENDIAMO ONORE A
GIUSEPPE STALIN", che compare su tutti i manifesti. Ma
quale onore per un tiranno ed assassino! A quando
l'esaltazione del di lui compagno ed amico, il buon
Adolf HITLER, che grandi meriti ha avuto nel liberare
l'Europa dal fondamentalismo ebraico! Ma mi faccia il
piacere! Se i garanti del libero pensiero (e libero
consumo,prosit) siete voi, ne faccio volentieri a meno......
1 marzo 2003 0:00 - Pietro Pellillo
nel leggere l’eloquente articolo di Vincenzo Donvito non
mi ha meravigliato la mancanza di "Correttezza
intellettuale", ma il perseverare nella "Miopia
intellettuale" di vivere una realtà che viene
continuamente distorta e sminuita. Mi scuso se la mia sembra
presunzione intellettuale, ma le assicuro che non sono e
soprattutto non mi sento intellettuale. Concretamente di
questo nostro amato, controverso, facinoroso ed emblematico
Paese sono soltanto un semplice cittadino che usa il proprio
intelletto per vedere, ascoltare e valutare la realtà che
lo circonda. Voglio difendere, con tutte le mie capacità
fino all’estremo, "hic et nunc et semper" la
LIBERTA’ e la Repubblica democratica. La storia del
Comunismo nel dopoguerra si è identificata con
l'evoluzione attraversata dall'URSS, col ruolo
carismatico attribuito ai suoi leaders e infine con le lotte
sociali sviluppatesi nel paese di cui la base è stata la
componente più numerosa e attiva. Il Comunismo si affidava
ad alcune idee-forza, come il mito della rivoluzione
d'ottobre, l'esaltazione di Stalin vincitore delle
armate naziste e l'apologia dell'URSS, paese modello
del socialismo, mentre ogni aspetto del marxismo che non
fosse di matrice sovietica era condannato. La morte di
Stalin e la denuncia dei suoi crimini dalla tribuna del XX
congresso del PCUS (febbraio 1956), incrinò la compattezza
ideologica del partito. Nonostante i tentativi di Togliatti
e degli altri dirigenti di minimizzarne l'importanza, il
rapporto Kruscev provocò un profondo sbandamento nel
partito. Così, quando nel novembre 1956 Polonia e Ungheria
insorsero contro i regimi stalinisti dei loro paesi,
numerosi esponenti, anche di primo piano, lasciarono il
partito. La caduta del muro di Berlino ha significato
sicuramente il disfacimento dell’Ideologia comunista,
almeno per come è stata scleroticamente interpretata ed
applicata; gli anni che stiamo vivendo stanno mostrando il
disfacimento dell’Ideologia liberista per come è,
altrettanto scleroticamente, interpretata ed applicata. Come
se l’una vivesse della luce dell’altra e viceversa. Le
estremizzazioni culturali ed ideologiche conducono
immancabilmente, come la Storia insegna, al disfacimento
delle stesse. Forse la Verità, Via maestra dell’esistenza
umana, sta nel mezzo. Trovo alquanto grottesco ricordare
Stalin colpevole dell’assassinio di milioni di Russi per
il proprio potere, come è grottesco ricordare Mussolini e
Hitler, altrettanto e più colpevoli. Sono personaggi
storici da studiare e giammai da ricordare. Ricordiamo e
richiamiamo la vera Ideologia marxista adattandola alle
necessità, possibilità, aspettative della nostra Società,
senza mai dimenticare che la stessa società ha subito
profondi e vitali mutamenti nell’ultimo centennio. Non
dobbiamo commemorare tali Personaggi così grotteschi e
violenti. Smettiamola di gridare al lupo al lupo quando non
c’è, anche perché mi sembra di vedere molte iene in
agguato, che si aggirano pericolosamente (senza voler nulla
togliere all’incolpevole animale).
Mi scusi la
lunga disquisizione.
1 marzo 2003 0:00 - Tony
Non so quanto una commemorazione di Stalin, tenuta in teatro
o in un palazzetto dello sport, fra militanti possa far
paura a chicchessia. Penso sia comunque improponibile il
paragone con Forza Nuova che a Napoli ha sfilato per strada
insultando, minacciando e invocando il ritorno di Mussolini,
di fronte a gente a passeggio terrorizzata da questi
energumeni!