Mi trovo d'accordo! Ho preso l'unica multa per
eccesso di velocità (77 km Vs. 50 km) per una pattuglia con
autovelox appostante alla fine della discesa di un ponte(!)
dopo il cartello dei 50 km (quindi in modo formalmente
inneccepibile) ma circa 500 m prima dell'inizio di un
abitato. E' materialmente impossibile rispettare
quel limite, senza contare che poco più avanti 2 semafori
lampeggianti inducono a rallentare. Ho subito un agguato che
ho percepito come ingiusto!
9 maggio 2003 0:00 - Maurizio Maggiore
Vedo che avete censurato il mio commento, inviato circa una
settimana fa: niente male, non c'e' che dire!
9 maggio 2003 0:00 - Webmaster Aduc
Il signor Maggiore ha dei problemi con l'uso del
computer e li addossa a chi gestisce tecnicamente questo
spazio. Speriamo solo che non sia ingratitudine e mania
di persecuzione. Perche' se il signor Maggiore va in
questo spazio/dibattito, alla data del 1 maggio (click click
verso il basso ...), trovera' integralmente cio' che
ci aveva inviato. E allora?
7 maggio 2003 0:00 - Vincenzo Inglese
Non fa una grinza! E' pur vero che
l'indisciplina dell'automobilista dilaga, ma da
esperto della prevenzione e sicurezza sul lavoro, non posso
non concordare che la pretesa di far rispettare una legge
solo paventando l'aspetto sanzionatorio, non ha mai
educato nessuno, anzi influisce quasi sempre negativamente
sulla percezione positiva del cittadino. La persona
distratta dal suo quotidiano, pur sapendo di commettere
l'infrazione e di rischiare una multa, non valuta mai
che il suo comportamento può creare un pericolo a se stesso
e agli altri, ma impegna invece la sua attenzione a come
farla franca.
SEGNALO IL MIO CASO: Proprio
oggi, ho ricevuto la notifica di un'infrazione al CdS
(divieto di sosta) che impone di pagare con bollettino
postale al Comune di Napoli la somma di Euro 45,40. Mio
figlio Roberto, di fatto, PARCHEGGIAVA la sua autovettura,
nella città di Napoli il 26 dicembre 2002 in mattinata,
presso il FOSSATO DEL MASCHIO ANGIOINO, pagando 4 € al
parcheggiatore (abusivo??), che in compagnia di altri
colleghi, stava custodendo in quel luogo un notevole numero
di autovetture. Essendo un giorno festivo e di visita
ai musei, mio figlio, probabilmente non ha fatto caso
all'eventuale segnale di divieto, ma si è affidato al
parcheggiatore che invitava tutti a sostare nella zona.
Quando ha ripreso l'autovettura nel primo pomeriggio
alle ore 15,30 (l'orario accertato dell'infrazione
è alle ore 13,40), non ha trovato nessun avviso che di
norma viene poggiato tra i tergicristalli
dell'autovettura. La notifica ricevuta oggi,
recita: Motivo della mancata contestazione:
Accertamento di violazione in assenza del
trasgressore.
Chiedo pertanto: se è
consentito dalla Legge non apporre al momento nessun avviso
di multa e notificarla dopo circa 5 mesi. Se è
possibile fare ricorso adducendo i motivi sopra esposti
lamentando, tra l'altro, la mancanza di Vigili Urbani
che avrebbero senz'altro impedito ai presunti
parcheggiatori di non fare quel mestiere, in una zona che è
il cuore del Centro Storico di Napoli e per giunta davanti
al Municipio. Questa riflessione, mi conduce alle
conclusioni del Vostro Editoriale: MA COSI' FACENDO NON
VENIVANO NOTIFICATE CENTINAIA DI INFRAZIONI PER TUTTI QUELLI
CHE ERANO IN SOSTA VIETATA.
Vorrei per cortesia
un vostro parere e consiglio, sulla vicenda. Cordiali
saluti Vincenzo Inglese
8 maggio 2003 0:00 - marco
Un ulteriore elemento alla discussione potrebbe essere
fornito dalle autostrade: sulle autostrada vige il
terico limite di 130 Km/h, e per questa comodità di
trasporto si paga, ed anche salato il pedaggio. 1) mi
è capitato di impiegare circa 2 ore per fare roma-orte a
causa di una chiusura di un tratto autostradale a causa
della neve! è giusto che io paghi il prezzo intero? (i
treni che facciano ritardo prevedono dei rimborsi sui
supplementi!!) 2) in prossimità di lavori capita di
trovare limiti di 50km/h (tollerabili)... ma a volte
arrivano a limiti di 30 Km/h o anche meno... in tratti in
cui magari si hanno anche due corsie!! ma questi limiti non
hanno l'unico effetto di rendere poco credibile la
segnaletica stradale???
4 maggio 2003 0:00 - Pisoni Fabio Mauro
Sono pienamente daccordo con quanto scritto
nell'articolo in questione, infatti lo scopo principale
delle varie amministrazioni è quello di raccimolare (e per
me in modo alquanto LADRESCO) il più possibile dalle
sanzioni per violazione del CdS, nulla togliendo che per
strada ci sono troppi IMBECILLI, e non mi riferisco solo
agli automobilisti, ma a tutte le categorie che utilizzanno
quella striscia d'asfalto chiamato "strada"
quindi PEDONI compresi. Altrimenti non si
spiegherebbero certi limiti assurdi su tangenziali oppure
strade lunghe e dritte come fusi, dove il vigile con il
misuratore elettronico è appostato a 50mt dall'inizio
del divieto mentre, e non nei centri abitati, quei piccoli
centri abitati dove ogni tanto qualcuno con macchine o moto
sfreccia a cento all'ora e dei vigili neanche
l'ombra(rapporto 1:50, quindi non conveniente), e
comunque puntando solo alle infrazioni più
remunerative. Potrei raccontare centinai di aneddoti
come penso la maggior parte degli sfruttatori
dell'asfalto, ma è meglio fermarmi qui, in quanto
comincia a farmi male il Fegato a parlare di queste
INGIUSTIZIE, quindi turiamoci il naso e andiamo avanti.
Un utente frustrato.
2 maggio 2003 0:00 - Antonio
Perfettamente d'accordo su questo articolo. Esiste
la possibilità di "educare" i vigili urbani, o
meglio, di educare coloro che debbono istruire i vigili?
2 maggio 2003 0:00 - Rosario Vesco
La situazione segnalata é sempre più diffusa ed odiosa,
anche perché la gente si é sempre più assuefatta a non
ribellarsi ai soprusi legalizzati imposti da parte di
autorità locali. Ci si domanda perchè, inoltre,
questo avvenga più al nord che al sud d'Italia. Forse
un'analisi sociologica aiuterebbe...
1 maggio 2003 0:00 - Maurizio Maggiore
E che, abbiamo preso una multa, Dr Donvito? La reazione mi
sembra indegna di una persona civile, tanto meno se
rappresenta un'associazione di consumatori. Mi
speghi per esempio la tirata sul traffico e
l'impossibilita' di obbedire alle regole cosa
c'entra con cinture di sicurezza, caschi, eccessi di
velocita' e semafori rossi. Ha presente la
situazione italiana? Quante cinture vede allacciate? Quanti
semafori bruciati? Quanti caschi indossati? Conosce
benissimo gli argomenti dei perpetratori, non prendiamoci in
giro. La persuasione viene continuamente tentata con
campagne di informazione, l'unica cosa che penso
funzioni realmente con questi nostri concittadini e' la
repressione. Vigili solo in divisa? Il cittadino modello si
metterà la cintura o il casco, o modererà la velocità
finche' gli passa davanti poi, girato l'angolo,
tutto come prima. Cosa c'e' di male in un agguato a
un criminale? Forse la polizia dovra' avvertire in
anticipo i ladri prima di tentare di catturarli? E poi,
quanti vigili da mettere ben in vista vogliamo pagare per
metterli in tutti i punti pericolosi della città per
scoraggiare le infrazioni? Ben vengano quindi i vigili in
borghese, e se fanno quadrare i bilanci, ne saro' ancora
piu' contento, perche' al posto di aumentarmi le
tasse i comuni spenderanno i soldi presi a quegli
indefinibili bastardi che mettono costantemente in pericolo
la propria vita e la mia.
1 maggio 2003 0:00 - Alberto
Alle amministrazioni non interessa per nulla educare il
cittadino che viene visto esclusivamente come una mucca da
mungere per rimpinguare le casse comunali. Purtroppo
non si riesce a trovare il modo di farlo capire a questi
dirigenti più attenti al bilancio che alla sicurezza
1 maggio 2003 0:00 - Nabatea
Da operatore professionale in materia di C.d.S. trovo
assolutamente riprovevole la Vs. lettera. Se andaste a
leggere tanto le statistiche in merito ai sinistri stradali
(non solo i mortali ma il totale) e le cause degli stessi,
notereste che la maggior parte (non un risicato 50% ma ben
di più), sono dovute a distrazione, fretta o sprezzo del
pericolo. E se da un lato si può affermare che mancano gli
strumenti educativi (ma perchè una mamma non fa
attraversare il proprio figlio SOLO sulle striscie,
parcheggia in doppia fila perchè non è uscita 5 minuti
prima da casa etc?) -leggasi educazione stradale- e le
strade necessiterebbero di una manutenzione maggiore,
dall'altro non ci si deve dimenticare che l'italiano
è, purtroppo, alquanto incivile quando circola a bordo di
un'auto, considerata quasi una emanazione di sè stessi.
Ogni limitazione sembra sia portata alla propria libertà
personale, dimenticandosi che la propria libertà termina
dove inizia quella deglia altri (almeno in una società che
si professa civile) e in tema di circolazione stradale il
rischio è quello di ammazzare una persona, o due o tre o di
lasciarla invalida per tutta la vita (sempre le statistiche
di cui sopra). La popolazione conducente è in genere
sensibile solo a 2 fattori: 1) portafogli (ma non
dimentichiamo che in Francia un semaforo è sanzionato con
più di 100 euro e se non si paga c'è il blocco del
veicolo), 2)in misura maggiore del primo, sanzioni sul
veicolo o sulla patente. L'abitudine poi a chiedere
sconti, chiusure di uno o due occhi, tolleranza, elasticità
quando si è in torto, ma a pretendere dagli altri il
rispetto ASSOLUTO delle normative in merito di circolazione
stradale completa il quadro. Anzi no, il quadro è
completato dal fatto che la maggior parte delle multe non
sono pagate.... tanto non mi fanno nulla. Se cominciassimo a
pensare più che siamo una collettività e meno che gli
altri si devono spostare al nostro passaggio vedremo meno
rossi, meno persone che occupano il posto disabile senza
contrassegno (o peggio falsificandolo), meno attraversamenti
pedonali o piste ciclabili usati come parcheggi (sono i
posti più comodi e soprattutto sempre liberi) e soprattutto
meno incidenti. Se è deteriore l'idea che le
amministrazioni inseriscano nel budget un importo tot
proveniente dalle sanzioni è altrettanto deteriore che i
cittadini pretendano di ottenere servizi, parcheggi e
soprattutto mano libera, meglio volante libero, in ogni
condizione. E ricordiamoci che le ns città, proprio in
quanto storiche, sono non espandibili a seconda del numero
di vetture. I mezzi pubblici sono pieni a certe ore perchè
la gente si sposta in maggioranza a quelle ore. Il fatto che
gli operatori siano o meno in divisa non dovrebbe causare
mancamenti a chi è un conducente rispettoso delle regole di
circolazione (a me non provoca nulla). Ultima notazione: in
una città del nord sono stati installati dispositivi per la
rilevazione del passaggio con il rosso al semaforo; dopo i
primi 6 mesi si è registrato un calo importante rispetto ai
dati terrificanti dei primi..... forse è stato trovato
l'unico modo per "convincere" chi lo faceva
abitualmente. E poi ricordiamoci che gli agenti e le
amministrazioni non sono balie e nemmeno enti benefici che
devono dare amorevoli pacche sulle spalle. Le regole ci
sono, vanno rispettate e quando vengono trasgredite le
persone ne sono sempre consapevoli. Condurre un veicolo è
una responsabilità nei propri e altrui confronti e si è
tenuti al rispetto di regole che devono aver la stessa
valenza di quelle comunemente percepite come
inderogabili. Spero non scivoliate più su bucce di
banana così insidiose o quanto meno consideriate le
problematiche da più punti di vista. distinti saluti.
Nabatea
1 maggio 2003 0:00 - Davide Dolla
Concordo con Vincenzo e penso che, putroppo per noi,
l'attuale generazione di amministratori della cosa
pubblica non sia un granchè. Per lavoro ne ho
conosciuti e ne sto conoscendo ogni settimana di nuovi e a
mio avviso sia la classe politico-amministrativa sia quella
dirigente non sono all'altezza degli incarichi che
hanno. Credo che il problema di fondo è
sintetizzabile in: "I soldi che gestisco non sono
miei, non rispondo praticamente di nessuna mia azione, anche
se butto via i soldi pubblici. Se faccio poco o pochissimo
non c'è nessuno che mi controlli e che mi voglia
punire" e putroppo questa filosofia è radicata anche
nei funzionari e a seguire. Adesso basta che sono
già andato OT. Saluti e speriamo nella new gen
==:)((((( Davide
1 maggio 2003 0:00 - Max
Salve a tutti, sono Max della provincia di Firenze
(Fiesole). Devo dire che spero che i parcheggi a Firenze
non facciano come a Roma, che si stanno permettendo, a
fronte del mancato pagamento del parhceggio anche solo per
un'ora- di emettere richiesta di indennizzo di 30 euro
oltre ai 33.60 euro di contravvenzione al codice della
strada verbalizzato dagli ausiliari del traffico. E
pensare che mi sentivo frustrato l'altra sera (ore 19:42
parcheggio di P.za Tasso) che, per mia superficialità non
ho fatto caso che è zona blu notturna, non ho pagato 1,5
euro per 3 ore di sosta e mi sono ritrovato un verbale di
33,60 euro (contravvenzione CdS 015731 per sosta senza
"gratta e sosta"). Ciao a tutti
1 maggio 2003 0:00 - Paolo D'Aloia
Vi racconto la mia storia: lavoro come autista di noleggio
con conducente e il 28 aprile sono andato a prendere dei
clienti in un hotel, quindi parcheggio la macchina, scendo e
chiamo i clienti in camera che tra l'altro erano pronti
per uscire. Nel frattempo vedo arrivare un vigile dicendomi
che non potevo sostare ed io chiedo solo due minuti per
andare via, ma questo mi dice che c'è divieto di sosta
e rimozione del mezzo quindi per lui dovevo far il giro del
palazzo, nel frattempo arrivano i clienti quindi loro
salgono ed io sto per andare via, ma non finisce qui perchè
il vigile si avvicina e chiede i documenti per procedere col
verbale. Intanto immaginatevi la scena con i clienti in
macchina, altri due che avevo ancora da prendere e i due
vigili sono stati venti minuti per scrivere un verbale di
divieto di sosta, qualche metro avanti c'era un furgone
sulla mia stessa corsia che scaricava del materiale (quindi
a me si' e lui no). Il problema è stato che io avevo
chiesto solo due minuti ad un pubblico ufficiale (il pubb.
uff. era un cosiddetto vigilino) quindi sentitosi sminuito
ha dovuto dimostrare di essere qualcuno senza sentire
ragioni per chi stava svolgendo il proprio lavoro. Secondo
voi?
30 aprile 2003 0:00 - Gianfranco
Ho notato anch'io questa politica, che definisco di
"tassa impropria", nell'uso diseducativo delle
contravvenzioni. Sarebbe auspicabile che il problema
avesse risonanza politica e costringesse i nostri
parlamentari ed amministratori eletti ad affrontare con
continuità il problema: sia della sicurezza stradale, sia
delle multe. Sono disponibile ad iniziative su questo
tema. Cordiali saluti Gianfranco Tulini