vorrei fare quache investimento redditizio per poter essere
tranquillo nella mia vecchiaia perchè con la pensione che
avrò non sarà molto dammi qualche consiglio
6 luglio 2003 0:00 - A.Pedone http://investire.aduc.i
Gentile signor Pucello, Sono completamente
d'accordo con lei riguardo al pericolo delle
obbligazioni strutturate vendute alla Posta. Sul sito Aduc -
Investire Informati abbiamo piu' volte sottolineato
l'inadeguatezza di questi prodotti ed abbiamo fatto
altri comunicati stampa specifici su questo argomento
Grazie per avermi edotto su cosa sia, secondo
lei, la consulenza finanziaria Sara' forse
perche' sono un libero professionista che svolge
consulenza finanziaria NON essendo anche promotore
finanziario, ma ritengo che la consulenza finanziaria sia
qualcosa di leggermente piu' complesso di come l'ha
sintetizzato lei. La favolina della ripartizione in
base alle esigente temporali e' molto comoda (per gli
intermediari finanziari) ma non funziona nella realta'
per due buone ragioni: 1) Le esigenze sono largamente
mutevoli nel corso della vita 2) Le esigenze non sono
quasi mai totalmente razionali, ma spesso i fattori
psicologici sono prevalenti
Una reale consulenza
finanziaria deve essere in grado di identificare: 1)
la capacita' di assumere rischi finanziari 2) la
propensione al rischio 3) la necessita' di
assumere rischi
E' troppo comodo trasferire
sul cliente tutto il peso delle sue scelte dicendogli:
dimmi le tue esigenze di breve, medio e lungo termine ed
io ti faccio il portafoglino...
L'analisi dei fondi attraverso indicatori di tipo
quantitativo (dei quali l'indice di Sharpe e' forse
il piu' banale anche se uno dei piu' sensati) e'
quasi completamente inutile. E' statisticamente
dimostrato che non vi e' persistenza di questi
indicatori e non vi e' correlazione, quindi, fra i buoni
risultati precedenti e quelli futuri. Anzi, alcuni
studi parlano di "regressione verso la media",
ovvero di quel fenomeno per il quale i fondi che hanno fatto
meglio tendono a fare peggio nel periodo successivo.
Personalmente non sono molto concorde con quest'ultima
teoria. Ma l'analisi statistica dimostra certamente che
e' perfettamente inutile scervellarsi a cercare il fondo
“migliore” nel futuro. E’ impossibile.
E' certamente vero ed inconfutabile il fatto che i
gestori, specialmente in Italia, cambiano in continuazione,
che le politiche d’investimento si modificano spessissimo
(e talvola senza avvisare i sottoscrittori, modificandola
tacitamente) che i fondi vengono accorpati e modificati in
continuazione. Che senso ha, in questo panorama, scegliere
un fondo?
La verita’ e’ che scegliere un
fondo a gestione attiva aumenta semplicemente i rischi del
portafoglio poiche’ ai rischi delle asset class
selezionate si aggiungono quelli della selezione del gestore
(il quale puo’ fare meglio o peggio, ma e’ impossibile
determinarlo a priori, e certamente ci costera’ salato
rispetto alla media del mercato). ”
Per le
“esigenze a medio termine” lei suggerisce di “delegare
a chi professionalmente svolge il lavoro di gestore di
patrimoni”. Mi spiace molto ma non sono assolutamente
d’accordo con lei. E’ dimostrato che questi gestori -i
quali, come lei dice sapranno “riallocare meglio di noi il
portafoglio titoli”- non fanno affatto questo mestiere
anche perche’ devono rispettare determinati benchmark del
fondo. Chi investe in un fondo obbligazionario oggi, se fra
tre anni (le esigenze di medio termine che lei dice) dovesse
smobilizzare in presenza di un innalzamento dei tassi
prenderebbe delle sonore perdite in conto capitale. Stia
attento ai consigli che fornisce ai suoi clienti su questo
punto, specialmente se (oltre a percepire le commissioni da
management fee) si fa pagare questi consigli. Quando parla
di “IMMOBILIZZARE il denaro in strumenti di lungo termine
con tasso fisso”, se si riferisce al mio consiglio
riguardo i buoni postali fruttiferi, mi scusi, non vorrei
essere scortese, ma mi viene sinceramente da chiederle: sa
come funzionano i buoni postali fruttiferi?
Cordiali saluti
4 luglio 2003 0:00 - EMILIO PUCELLO
Caro Dott. Pedone, rinnovando la mia stima per Lei, per
l'azione di tutela nei confronti dei risparmiatori,
vorrei "dire la mia". Sono un Consulente
Finanziario Super Partes, ossia Promotore Finanziario con
doppio mandato, cioè anche di consulenza, della
Solidarietà & Finanza Sim di Milano (società operante in
Italia dal secolo scorso). Innanzi tutto se fossi in
lei nel sollecitare i risparmiatori a recarsi presso gli
Uffici Postali li metterei in guardia dalle Obbligazioni
strutturate che vengono tranquillamente offerte in Posta. La
Finanza oramai è nel Core Business anche delle Poste
Italiane SpA, e Le garantisco che al pari degli sportelli di
Banca, presso gli sportelli postali si sollecitano i
risparmiatori verso ben definiti prodotti
"strateggici". Ora vorrei, se me lo permette,
spiegarLe brevemente cosa è la consulenza Finanziaria.
1) il risparmiatore deve prima di tutto ripartire il suo
patrimonio in funzione di precise esigenze temporali.
a) esigenze di SPESA A BREVE (entro 24 mesi): c/c, BOT,
PCT,CCT,CTZ, comunque strumenti con una scadenza
inequivocabilmente antecedente la DATA, della sua esigenza
di SPESA. b) esigenze di SPESA A MEDIO (oltre i 24
mesi): in questo caso, poichè non è data facoltà a
nessuno di conoscere il futuro, quindi non sappiamo se i
tassi scenderanno ancora, restaranno gli stessi, o
aumenteranno, per cui la cosa più saggia da fare è di dare
delega a chi professionalmente svolge il lavoro di gestore
di patrimoni, il quale saprà riallocare meglio di noi il
portafoglio titoli, e quindi, senza IMMOBILIZZARE il denaro
su strumenti di lungo termine con dei tassi fissi, con il
rischio di non coprire il tasso reale di inflazione. Lo
si fa, scegliendo fra tutti i fondi monetari, ed
obbligazionari breve termine area euro disponibili, quelli
che hanno dimostrato più efficenza, sintetizzando: quelli
con il miglior indice di Sharpe, disponibile tutte le
domeniche sul sole 24 ore, oppure sul sito
WWW.MORNINGSTAR.IT, sul quale troverà anche Fondi di
diritto estero, autorizzati al collocamento sul mercato
italiano, i quali molti hanno superato soglie di efficenza
inimmaginabili per alcuni fondi di casa nostra. Sullo stesso
sito troverà anche i costi di gestione. c) esigenze di
LUNGO TERMINE : per i criteri di scelta e selezione analoga
a quella per i monetari, soltanto che il cliente può
scegliere in una gamma di strumenti infinita, ripartita per
aree geografiche, settori, obbligazionari con diverse
specialità (convertibili, corporate, emergenti,
internazionali, long term, in euro o in dollari, ecc.).
Ora, poichè i fondi azionari, ed obbligazionari con grado
di rischio analogo, hanno delle oscillazioni di prezzo, è
saggio (dovrebbe essere obbligo di legge) investire con dei
piani di accumulo, in modo tale si ottiene una media dei
prezzi. Se tutti i risparmiatori adottassero questo
criterio, il mercato (azionario/obbligazionario) avrebbe
delle oscillazioni fisiologiche derivanti solo
dall'andamento dell'economia, e non da eccitazioni
(bolla del 999/2000) o da depressioni (2001/2002). Restando
sempre valido il concetto che il futuro è ignoto a tutti,
ed alcuni fatti "straordinari" 11 settembre 2001,
con le conseguenti crisi politiche/militari ed economiche,
non erano prevedibili. (ripensando ad una trasmissione
televisiva, maghi contro scettici e tra questi l'ing.
Edoardo De Crescenzo, alla domanda posta da questi ad un
"astrologo", "..ma quei disgraziati che la
mattina dell'11 settembre erano sulle Torri Gemelle,
erano tutti dello stesso SEGNO?". In conclusione,
il risparmiatore deve: diversificare, diversificara,
diversificare, e poi ancora diversificare. Non si
compensa un errore commettendo un errore di segno contrario.
(prima si è concetrato su di una banca, un fondo, o peggio
ancora su di un singolo titolo, adesso concentramio tutto su
strumenti monetari?) Ringraziandola, la saluto.