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18 novembre 2005 0:00 - enzo
volevo sapere se è vero del rimborso di 150.00 euro di cittadini che si sono organizzati con avvocato (proposta che mi è stata fatta chiedendo di presentare una bolletta del 2004)
8 aprile 2005 0:00 - FABRIZIO
Il Sig. Cristian Ghezzi, con cui mi complimento, fa una disamina perfetta, e sulla quale concordo appieno, sui motivi tecnici che hanno portato al black-out e sulla conclusione del come lo si poteva evitare.

Tutti d'accordo dunque ?

Non del tutto !

Infatti, il Sig. Ghezzi, dimentica alcuni piccoli particolari:

1) L'italia produce energia esclusivamente bruciando combustibili fossili (ad eccezione di minimi quantitativi prodotti da altre fonti ma che per questo sono trascurabili)

2) I combustibili fossili hanno 2 gravi difetti: costano e inquinano.

3) I nostri vicini (Francia, ecc.) hanno una produzione elevatissima fatta col nucleare, ma le centrali nucleari, hanno un difetto:
sono difficoltose da spegnere e riaccendere come invece si fa con le tradizionali.
Ne consegue, che di notte, queste continuano a funzionare !

Cosa fanno quindi i nostri vicini ?

Ci offrono energia a prezzo ridotto, energia che se non riuscissero a venderci, andrebbe comunque persa per il motivo di cui al punto 3).

Noi, quindi, abbiamo tutto l'interesse a comprarla perché:

a) Costa meno del petrolio
b) Non bruciamo petrolio
c) Inquiniamo un pò meno

Ovviamente, ciò significa che allungandosi la catena di dipendenza, aumentano i rischi di interruzione.

Va detta però una cosa:

Il famoso albero caduto in Svizzera, poteva cadere anche da noi in Italia.

Mi pare che da parte degli Svizzeri e dei Francesi ci sia stata una ammissione di responsabilità che in un certo senso alleggerisce la posizione del nostro gestore.

Sul fatto che in certe città (come la mia) la luce sia tornata dopo 4 o 5 ore mentre in altre, anche il giorno dopo, é sicuramente scandaloso, o quantomeno, meriterebbe un approfondimento tecnico per capire se effettivamente non c'era altra possibilità.

A differenza però di quanto afferma un collega, non é del tutto vero che per riavviare una centrale bastano 2 orette.

Forse lo sarà in situazione normale, ma quando tutta la rete nazionale cade, riavviare tutte le centrali e sincronizzarle tra loro, non é proprio una procedura semplice.

Per i meno pratici, vorrei semplicemente fare un paragone:

Riavviare una centrale, metterla in fase sincronizzandola con le altre per poi imetterla "in rete" non é come prendere i cavi di una batteria e fare un parallelo con la vostra, quando restate a piedi con l'auto.

A parte il fatto che molti di voi avranno fatto questa operazione ed avranno visto quante scintille scoccano anche semplicemente tra 2 batterie da "soli" 12 volt, per il fatto che magari tra una e l'altra c'é una minima differenza di tensione, che comunque si annulla all'atto della connesione, anche perché si tratta di corrente continua.

Con le centrali, che producono corrente alternata, la cosa é enormemente più complessa.

Tra l'altro nelle centrali si generano tensioni enormemente maggiori, che costringono ad eseguire le operazioni con estrema cautela.


Sarebbe come, vedendo un'auto che vi passa di fianco ad alta velocità in autostrada, cercare di avviare la vostra, aumentare la velocità fino a raggiungere quell'altra, affiancarla, tenere la esatta precisa velocità in modo che le due auto, tra di loro, sembrino ferme e continuare così all'infinito !

Mica facile, anche perché una delle due potrebbe rallentare leggermente rispetto l'altra per mille motivi (buche, peso, vento ecc.)

Nelle centrali questi effetti di disturbo si chiamano "sovraccarichi" e nei casi in cui ciò si verifichi, ad evitare che "le due auto (cioé le centrali) procedino a velocità diverse (cioé a frequenze diverse), quella sovraccarica si autospegnerà per autoproteggersi !

Ecco perché non é facile riavviare una centrale, figuratevi qualche miglaio !!!

Una ultima considerazione che scatenerà le ire di molto di voi che non sono d'accordo con me:

Era proprio necessario cancellare il nucleare da casa nostra ...... ... salvo poi ritrovarcelo addosso ai nostri confini ricomprandone l'energia prodotta ?

Tra l'altro, pur se a buon mercato, rispetto a quella prodotta col fossile, sicuramente più cara di quella che avremmo potuto autoprodurci da soli !!

Provate a pensarci !!
8 aprile 2005 0:00 - margie
Segnalo che sul sito Acea (parlo di Roma) è chiaramente evidenziato che l'azienda non procederà a nessun rimborso in quanto non direttamente responsabile dell'interruzione di pubblico servizio (credo vi sia a monte la responsabilità dell'ente erogatore svizzero).
Prima di perdere tempo, è utile riflettere.
Pensavo, però, che sarebbe giusto che Acea (che ha inglobato Enel) chiedesse il rimborso all'ente erogatore svizzero (ma l'avrà già fatto?) e poi rimborsasse a noi i soldi per l'interruzione.
Cosa ne pensa l'Aduc?
31 marzo 2005 0:00 - Angelo
Ho saputo ieri sera (30/03/2005!!) che era possibile avere il rimborso per il black-out 2003, andando sul Vs. sito: era pubblicità elettorale dell'emittente?
1 ottobre 2003 0:00 - Cristian Ghezzi
In effetti la storiella dell'albero e' veramente poco credibile. Le poche immagini mostrate in TV da Striscia fanno vedere tralicci della corrente alti almeno il doppio dei pochi alberelli sparsi attorno. La Svizzera sara' anche un paese boschivo, ma non e' l'Amazzonia...
1 ottobre 2003 0:00 - Enzo
Il BLACK-OUT di ieri è stata tutta una farsa per farci stare in continua tensione psicologica e per far passare la legge per costruire nuove centrali atomiche, è da questa estate che questo BLACK-OUT è annunciato e hanno aspettato una domenica notte per fare il bliz, perchè le fabbriche sono chiuse, i lavoratori sono a casa, i treni pendolari non ci sono, solo pochi treni nella notte a lunga percorrenza. Tanto per capirci il danno è irrisorio e calcolato. Così gli itaniani si sono ritrovati al mattino senza luce e acqua, con il pensiero di come sarà la loro vita se non verranno costruite queste BENEDETTE centrali atomiche e questa riflessione insieme al martellamento dei media farà passare tutto quello che il governo chiederà per risolvere la situazione. Tutto questo mi farebbe ridere, ma anche una sola perdita umana rende tutto questo drammatico e mi auguro che la magistratura approfondisca in maniera seria le vere cause di questo BLACK-OUT. A proposito oggi al telegiornale hanno detto che l'albero incriminato non si trova più, perchè incenerito, ....ma ci prendono tutti per scemi?
1 ottobre 2003 0:00 - Cristian Ghezzi
E' evidente che la mancanza di centrali elettriche non è il motivo per cui ci sono volute tutte queste ore per ridare corrente all'Italia intera. Un semplice calcolo matematico puo' infatti dimostrare che il numero di centrali elettriche di cui disponiamo copre il doppio del fabbisogno energetico notturno dell'Italia.
Mi baso su una dichiarazione dell'Amministratore Delegato dell'Enel, andata in onda su RAI1 Domenica scorsa. In base alle sue parole, la quantita' di energia importata dall'estero e' pari al 20% del fabbisogno notturno, mentre e' pari all'8% del fabbisogno diurno.
Chiamo I la potenza importata.
Chiamo Pg la potenza prodotta internamente durante il giorno.
Chiamo Pn la potenza prodotta internamente durante la notte.
Chiamo G la potenza totale consumata durante il giorno, ovvero G = Pg + I.
Chiamo N la potenza totale consumata durante la notte, ovvero N = Pn + I.
Siccome di notte la portenza importata e' il 20% di quella totale, si ha:
I = 0.20 * N;
Siccome di giorno la potenza importata e' l'8% della potenza totale, si ha:
I = 0.08 * G; Risolvendo le equazioni, si trova:
Pn = 4 * I;
Pg = 11.5 * I;
Da cui si ricava:
N = 5 * I;
Per cui:
Pg = 2.3 * N;
Questo significa che la potenza generata quando tutte le centrali sono operative e' 2.3 volte la potenza necessaria di notte, ed e' quindi possibile coprire il fabbisogno notturno semplicemente accendendo meno della meta' delle centrali a nostra disposizione, qualora l'energia importata dovesse interrompersi. E' evidente che questo non e' stato fatto. Il blackout e' stato quindi causato da una inefficienza gestionale, non da un problema strutturale.
30 settembre 2003 0:00 - mauro
Vogliamo le fonti, senza quelle nessun consumatore può muoversi. Compito dell'Aduc sarebbe anche quello di dare notizie tetragone.
30 settembre 2003 0:00 - sonia
Dimenticavo!!!
Grazie a chi ha "spento la luce" perché ho trascorso la domenica più serena della mia vita.
Propongo di istituire le domeniche senza luce.
30 settembre 2003 0:00 - sonia
E' vergognoso quanto è successo, ma sono fermamente convinta che questa sia l'ennesima manovra per spingere gli Italiani ad accettare interventi ospeculazioni da parte dei soliti noti. Purtroppo anche la legge sui cani è stata preannunciata dagli innumerevoli pseudo-scoop dei mass-media che ogni giorno si sono messi a caccia delle notizie sui cani "morsicatori". E ora ditemi se non è vero!?!
29 settembre 2003 0:00 - da adire vie legali
Il modulo di rimborso per il black out porta con sè una minaccia che farà sorridere i destinari... "se non....adirò a vie legali...".. Ora: poichè la minaccia farà sorridere coloro che dovessero leggere tale missiva (assicurazioni auto docet! .. non si è vista una lira nonostante la condanna...) non sarebbe meglio raccogliere le iscrizioni per formare un comitato (facendo versare la quota equivalente della raccomandata per coprire le spese legali) e poi dare mandato ad un legale di tentare la via stragiudiziale per poi passare direttamente alle vie legali??? L'impatto avrebbe un effetto diverso rispetto alle singole raccomandate che ingrasseranno solo le poste...
Grazie Piero Moroni , Rivoli (TO)
29 settembre 2003 0:00 - claudio santiangeli
Propongo di abbandonare tutte le inchieste per sapere di chi é la colpa, di smetterla di riproporre il nucleare o di costruire altre centrali elettriche fatiscenti, ma senza indugio e con coraggio ricorrere con leggi adeguate a cambiare l'Italia verso l'utilizzo di ENERGIA PULITA.
Ovvero ricorrere all'impiego massiccio di pannelli solari ed impianti eolici da installare ove possibile e in ogni casa di nuova costruzione. Con l'ordine di adeguamento per le altre costruzioni entro cinque anni. I progetti sono già pronti e sono stati pensati dai nostri migliori studenti e ingegneri, quindi non c'è bisogno di istituti o di ricerche particolari.
Secondo me é l'unica strada da intraprendere quella suddetta, perchè siamo in un paese dove non manca quasi mai il sole e anche per quanto riguarda il vento ne abbiamo in abbondanza.
Inoltre propongo di sfruttare il moto ondoso del mare per produrre energia pulita; mare di cui l'Italia é circondata.
29 settembre 2003 0:00 - luisa
praticamente dopo 18 ore senza energia elettrica ho dovuto buttare via tutto ciò che era nel congelatore del mio frigo carne, minestroni insomma tutto ciò che per una che lavora come me fa comodo tenere in casa? mi rimborseranno tutto questo eventualnebte nei 25,82 € oppure oltre al danno avremmo la beffa di dover pagare anche un legale?
29 settembre 2003 0:00 - Giuliano
Quanto è accaduto ieri è (ancora una volta) una vergogna. Domenica, nelle città del nord a metà mattina il servizio era stato ripristinato. Mentre la Sicilia è stata l'ultima regione in cui è stato ripristinato nonostante siamo produttori di energia, non solo per il fabbisogno dell'isola ma anche per esportarla.
Pertanto non si capisce tutto questo ritardo considerato anche il fatto che per avviare una cetrale occorrono al massimo 2 ore. Ancora una volta si vuole coprire qualcuno che sta nelle alte sfere? perchè non si mandano a casa questi nuovi manager se non sono capaci nè di conoscere il proprio lavoro ne di assumersi le loro responsabilità.
Da noi si continua ad inquinare e veniamo trattati sempre come ultimi.
29 settembre 2003 0:00 - Aduc
Per chi ha chiesto la fonte a cui si fa riferimento per il rimborso da black-out:
Enel- carta del servizio elettrico
a questo link
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/leggienorme/ legg_mostra.php?id=49163 Nella parte finale c'e' la norma precisa
29 settembre 2003 0:00 - Fabrizio Milandri
Naturalmente dopo la raccomandata (di cui il modulo nel Vostro sito) aspetteranno le vie legali! Chi ci assicura un sicuro rimborso???
29 settembre 2003 0:00 - Sebastiano La Mesa
In Sicilia "la beffa oltre il danno".
Restare oltre 19 ore senza energia elettrica è sicuramente un dramma per tante famiglie oltre che un danno per tante attività commerciali, ma restarlo in Sicilia, dove le varie centrali dislocate sull'isola producono quasi il 50% del fabbisogno nazionale di energia elettrica, è sicuramente una beffa.
Spero che i nostri parlamentari prendano consapevolezza di ciò e facciano valere le ragioni del popolo siciliano.
Saluti.
Sebastiano La Mesa
Coordinatore Prov.le NUOVA SICILIA di RAGUSA
29 settembre 2003 0:00 - Pippo
Nelle delibere 200/99 e 201/99 dell'Autorità per l'Energia Elettrica, visionabili nel sito www.autorita.energia.it, non ho trovato tra le cause di previsione dell'indennizzo dei 25 euro quella dell'interruzione prolungata (>90min) del servizio, mentre sono previste altre cause per i 25 euro. Vogliamo le fonti!!!
29 settembre 2003 0:00 - giovanni repici
andrebbe messo in rilievo ed eventaulmente fatta un'azione legale di rivalsa sul gestore della rete e dell'Enel sul perchè la Sicilia che ha diverse centrali di produzioni che tra l'altro inquinano il nostro territorio è stata l'ultima regione ad essere riallacciata in rete e non si è agito come per la Sardegna? perchè nella progettazione degli immobili non si obbliga l'utilizzo di apparecchiature alternative di produzione di energia (elettrica e termica) che oltre i gruppi elettrogeni siano anche le apparecchiature di sfruttamento delle energie alternative (in special modo il solare)? La totale inefficienza dello stato è visibile dal modo in cui si parla solo delle centrali nucleari, c'è forse un interesse del governo in tal senso?
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