volevo sapere se è vero del rimborso di 150.00 euro di
cittadini che si sono organizzati con avvocato (proposta che
mi è stata fatta chiedendo di presentare una bolletta del
2004)
8 aprile 2005 0:00 - FABRIZIO
Il Sig. Cristian Ghezzi, con cui mi complimento, fa una
disamina perfetta, e sulla quale concordo appieno, sui
motivi tecnici che hanno portato al black-out e sulla
conclusione del come lo si poteva evitare.
Tutti
d'accordo dunque ?
Non del tutto !
Infatti, il Sig. Ghezzi, dimentica alcuni piccoli
particolari:
1) L'italia produce energia
esclusivamente bruciando combustibili fossili (ad eccezione
di minimi quantitativi prodotti da altre fonti ma che per
questo sono trascurabili)
2) I combustibili
fossili hanno 2 gravi difetti: costano e inquinano.
3) I nostri vicini (Francia, ecc.) hanno una
produzione elevatissima fatta col nucleare, ma le centrali
nucleari, hanno un difetto: sono difficoltose da
spegnere e riaccendere come invece si fa con le
tradizionali. Ne consegue, che di notte, queste
continuano a funzionare !
Cosa fanno quindi i
nostri vicini ?
Ci offrono energia a prezzo
ridotto, energia che se non riuscissero a venderci, andrebbe
comunque persa per il motivo di cui al punto 3).
Noi, quindi, abbiamo tutto l'interesse a comprarla
perché:
a) Costa meno del petrolio b) Non
bruciamo petrolio c) Inquiniamo un pò meno
Ovviamente, ciò significa che allungandosi la catena di
dipendenza, aumentano i rischi di interruzione.
Va detta però una cosa:
Il famoso albero caduto
in Svizzera, poteva cadere anche da noi in Italia.
Mi pare che da parte degli Svizzeri e dei Francesi ci sia
stata una ammissione di responsabilità che in un certo
senso alleggerisce la posizione del nostro gestore.
Sul fatto che in certe città (come la mia) la luce
sia tornata dopo 4 o 5 ore mentre in altre, anche il giorno
dopo, é sicuramente scandaloso, o quantomeno, meriterebbe
un approfondimento tecnico per capire se effettivamente non
c'era altra possibilità.
A differenza però
di quanto afferma un collega, non é del tutto vero che per
riavviare una centrale bastano 2 orette.
Forse lo
sarà in situazione normale, ma quando tutta la rete
nazionale cade, riavviare tutte le centrali e sincronizzarle
tra loro, non é proprio una procedura semplice.
Per i meno pratici, vorrei semplicemente fare un
paragone:
Riavviare una centrale, metterla in
fase sincronizzandola con le altre per poi imetterla
"in rete" non é come prendere i cavi di una
batteria e fare un parallelo con la vostra, quando restate a
piedi con l'auto.
A parte il fatto che molti
di voi avranno fatto questa operazione ed avranno visto
quante scintille scoccano anche semplicemente tra 2 batterie
da "soli" 12 volt, per il fatto che magari tra una
e l'altra c'é una minima differenza di tensione,
che comunque si annulla all'atto della connesione, anche
perché si tratta di corrente continua.
Con le
centrali, che producono corrente alternata, la cosa é
enormemente più complessa.
Tra l'altro nelle
centrali si generano tensioni enormemente maggiori, che
costringono ad eseguire le operazioni con estrema
cautela.
Sarebbe come, vedendo un'auto
che vi passa di fianco ad alta velocità in autostrada,
cercare di avviare la vostra, aumentare la velocità fino a
raggiungere quell'altra, affiancarla, tenere la esatta
precisa velocità in modo che le due auto, tra di loro,
sembrino ferme e continuare così all'infinito !
Mica facile, anche perché una delle due potrebbe
rallentare leggermente rispetto l'altra per mille motivi
(buche, peso, vento ecc.)
Nelle centrali questi
effetti di disturbo si chiamano "sovraccarichi" e
nei casi in cui ciò si verifichi, ad evitare che "le
due auto (cioé le centrali) procedino a velocità diverse
(cioé a frequenze diverse), quella sovraccarica si
autospegnerà per autoproteggersi !
Ecco perché
non é facile riavviare una centrale, figuratevi qualche
miglaio !!!
Una ultima considerazione che
scatenerà le ire di molto di voi che non sono d'accordo
con me:
Era proprio necessario cancellare il
nucleare da casa nostra ...... ... salvo poi ritrovarcelo
addosso ai nostri confini ricomprandone l'energia
prodotta ?
Tra l'altro, pur se a buon
mercato, rispetto a quella prodotta col fossile, sicuramente
più cara di quella che avremmo potuto autoprodurci da soli
!!
Provate a pensarci !!
8 aprile 2005 0:00 - margie
Segnalo che sul sito Acea (parlo di Roma) è chiaramente
evidenziato che l'azienda non procederà a nessun
rimborso in quanto non direttamente responsabile
dell'interruzione di pubblico servizio (credo vi sia a
monte la responsabilità dell'ente erogatore
svizzero). Prima di perdere tempo, è utile
riflettere. Pensavo, però, che sarebbe giusto che Acea
(che ha inglobato Enel) chiedesse il rimborso all'ente
erogatore svizzero (ma l'avrà già fatto?) e poi
rimborsasse a noi i soldi per l'interruzione. Cosa
ne pensa l'Aduc?
31 marzo 2005 0:00 - Angelo
Ho saputo ieri sera (30/03/2005!!) che era possibile avere
il rimborso per il black-out 2003, andando sul Vs. sito: era
pubblicità elettorale dell'emittente?
1 ottobre 2003 0:00 - Cristian Ghezzi
In effetti la storiella dell'albero e' veramente
poco credibile. Le poche immagini mostrate in TV da Striscia
fanno vedere tralicci della corrente alti almeno il doppio
dei pochi alberelli sparsi attorno. La Svizzera sara'
anche un paese boschivo, ma non e' l'Amazzonia...
1 ottobre 2003 0:00 - Enzo
Il BLACK-OUT di ieri è stata tutta una farsa per farci
stare in continua tensione psicologica e per far passare la
legge per costruire nuove centrali atomiche, è da questa
estate che questo BLACK-OUT è annunciato e hanno aspettato
una domenica notte per fare il bliz, perchè le fabbriche
sono chiuse, i lavoratori sono a casa, i treni pendolari non
ci sono, solo pochi treni nella notte a lunga percorrenza.
Tanto per capirci il danno è irrisorio e calcolato. Così
gli itaniani si sono ritrovati al mattino senza luce e
acqua, con il pensiero di come sarà la loro vita se non
verranno costruite queste BENEDETTE centrali atomiche e
questa riflessione insieme al martellamento dei media farà
passare tutto quello che il governo chiederà per risolvere
la situazione. Tutto questo mi farebbe ridere, ma anche una
sola perdita umana rende tutto questo drammatico e mi auguro
che la magistratura approfondisca in maniera seria le vere
cause di questo BLACK-OUT. A proposito oggi al telegiornale
hanno detto che l'albero incriminato non si trova più,
perchè incenerito, ....ma ci prendono tutti per scemi?
1 ottobre 2003 0:00 - Cristian Ghezzi
E' evidente che la mancanza di centrali elettriche non
è il motivo per cui ci sono volute tutte queste ore per
ridare corrente all'Italia intera. Un semplice calcolo
matematico puo' infatti dimostrare che il numero di
centrali elettriche di cui disponiamo copre il doppio del
fabbisogno energetico notturno dell'Italia. Mi baso
su una dichiarazione dell'Amministratore Delegato
dell'Enel, andata in onda su RAI1 Domenica scorsa. In
base alle sue parole, la quantita' di energia importata
dall'estero e' pari al 20% del fabbisogno notturno,
mentre e' pari all'8% del fabbisogno diurno.
Chiamo I la potenza importata. Chiamo Pg la potenza
prodotta internamente durante il giorno. Chiamo Pn la
potenza prodotta internamente durante la notte. Chiamo
G la potenza totale consumata durante il giorno, ovvero G =
Pg + I. Chiamo N la potenza totale consumata durante la
notte, ovvero N = Pn + I. Siccome di notte la portenza
importata e' il 20% di quella totale, si ha: I =
0.20 * N; Siccome di giorno la potenza importata e'
l'8% della potenza totale, si ha: I = 0.08 * G;
Risolvendo le equazioni, si trova: Pn = 4 * I; Pg
= 11.5 * I; Da cui si ricava: N = 5 * I; Per
cui: Pg = 2.3 * N; Questo significa che la potenza
generata quando tutte le centrali sono operative e' 2.3
volte la potenza necessaria di notte, ed e' quindi
possibile coprire il fabbisogno notturno semplicemente
accendendo meno della meta' delle centrali a nostra
disposizione, qualora l'energia importata dovesse
interrompersi. E' evidente che questo non e' stato
fatto. Il blackout e' stato quindi causato da una
inefficienza gestionale, non da un problema strutturale.
30 settembre 2003 0:00 - mauro
Vogliamo le fonti, senza quelle nessun consumatore può
muoversi. Compito dell'Aduc sarebbe anche quello di
dare notizie tetragone.
30 settembre 2003 0:00 - sonia
Dimenticavo!!! Grazie a chi ha "spento la
luce" perché ho trascorso la domenica più serena
della mia vita. Propongo di istituire le domeniche
senza luce.
30 settembre 2003 0:00 - sonia
E' vergognoso quanto è successo, ma sono fermamente
convinta che questa sia l'ennesima manovra per spingere
gli Italiani ad accettare interventi ospeculazioni da parte
dei soliti noti. Purtroppo anche la legge sui cani è stata
preannunciata dagli innumerevoli pseudo-scoop dei mass-media
che ogni giorno si sono messi a caccia delle notizie sui
cani "morsicatori". E ora ditemi se non è vero!?!
29 settembre 2003 0:00 - da adire vie legali
Il modulo di rimborso per il black out porta con sè una
minaccia che farà sorridere i destinari... "se
non....adirò a vie legali...".. Ora: poichè la
minaccia farà sorridere coloro che dovessero leggere tale
missiva (assicurazioni auto docet! .. non si è vista una
lira nonostante la condanna...) non sarebbe meglio
raccogliere le iscrizioni per formare un comitato (facendo
versare la quota equivalente della raccomandata per coprire
le spese legali) e poi dare mandato ad un legale di tentare
la via stragiudiziale per poi passare direttamente alle vie
legali??? L'impatto avrebbe un effetto diverso rispetto
alle singole raccomandate che ingrasseranno solo le
poste... Grazie Piero Moroni , Rivoli (TO)
29 settembre 2003 0:00 - claudio santiangeli
Propongo di abbandonare tutte le inchieste per sapere di chi
é la colpa, di smetterla di riproporre il nucleare o di
costruire altre centrali elettriche fatiscenti, ma senza
indugio e con coraggio ricorrere con leggi adeguate a
cambiare l'Italia verso l'utilizzo di ENERGIA
PULITA. Ovvero ricorrere all'impiego massiccio di
pannelli solari ed impianti eolici da installare ove
possibile e in ogni casa di nuova costruzione. Con
l'ordine di adeguamento per le altre costruzioni entro
cinque anni. I progetti sono già pronti e sono stati
pensati dai nostri migliori studenti e ingegneri, quindi non
c'è bisogno di istituti o di ricerche particolari.
Secondo me é l'unica strada da intraprendere quella
suddetta, perchè siamo in un paese dove non manca quasi mai
il sole e anche per quanto riguarda il vento ne abbiamo in
abbondanza. Inoltre propongo di sfruttare il moto
ondoso del mare per produrre energia pulita; mare di cui
l'Italia é circondata.
29 settembre 2003 0:00 - luisa
praticamente dopo 18 ore senza energia elettrica ho dovuto
buttare via tutto ciò che era nel congelatore del mio frigo
carne, minestroni insomma tutto ciò che per una che lavora
come me fa comodo tenere in casa? mi rimborseranno tutto
questo eventualnebte nei 25,82 € oppure oltre al danno
avremmo la beffa di dover pagare anche un legale?
29 settembre 2003 0:00 - Giuliano
Quanto è accaduto ieri è (ancora una volta) una vergogna.
Domenica, nelle città del nord a metà mattina il servizio
era stato ripristinato. Mentre la Sicilia è stata
l'ultima regione in cui è stato ripristinato nonostante
siamo produttori di energia, non solo per il fabbisogno
dell'isola ma anche per esportarla. Pertanto non
si capisce tutto questo ritardo considerato anche il fatto
che per avviare una cetrale occorrono al massimo 2 ore.
Ancora una volta si vuole coprire qualcuno che sta nelle
alte sfere? perchè non si mandano a casa questi nuovi
manager se non sono capaci nè di conoscere il proprio
lavoro ne di assumersi le loro responsabilità. Da noi
si continua ad inquinare e veniamo trattati sempre come
ultimi.
Naturalmente dopo la raccomandata (di cui il modulo nel
Vostro sito) aspetteranno le vie legali! Chi ci assicura un
sicuro rimborso???
29 settembre 2003 0:00 - Sebastiano La Mesa
In Sicilia "la beffa oltre il danno". Restare
oltre 19 ore senza energia elettrica è sicuramente un
dramma per tante famiglie oltre che un danno per tante
attività commerciali, ma restarlo in Sicilia, dove le varie
centrali dislocate sull'isola producono quasi il 50% del
fabbisogno nazionale di energia elettrica, è sicuramente
una beffa. Spero che i nostri parlamentari prendano
consapevolezza di ciò e facciano valere le ragioni del
popolo siciliano. Saluti. Sebastiano La Mesa
Coordinatore Prov.le NUOVA SICILIA di RAGUSA
29 settembre 2003 0:00 - Pippo
Nelle delibere 200/99 e 201/99 dell'Autorità per
l'Energia Elettrica, visionabili nel sito
www.autorita.energia.it, non ho trovato tra le cause di
previsione dell'indennizzo dei 25 euro quella
dell'interruzione prolungata (>90min) del servizio,
mentre sono previste altre cause per i 25 euro. Vogliamo
le fonti!!!
29 settembre 2003 0:00 - giovanni repici
andrebbe messo in rilievo ed eventaulmente fatta
un'azione legale di rivalsa sul gestore della rete e
dell'Enel sul perchè la Sicilia che ha diverse centrali
di produzioni che tra l'altro inquinano il nostro
territorio è stata l'ultima regione ad essere
riallacciata in rete e non si è agito come per la Sardegna?
perchè nella progettazione degli immobili non si obbliga
l'utilizzo di apparecchiature alternative di produzione
di energia (elettrica e termica) che oltre i gruppi
elettrogeni siano anche le apparecchiature di sfruttamento
delle energie alternative (in special modo il solare)? La
totale inefficienza dello stato è visibile dal modo in cui
si parla solo delle centrali nucleari, c'è forse un
interesse del governo in tal senso?