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10 marzo 2004 0:00 - Emilio
Sono un fumatore.Non fumo molto.Solo dopo un caffè,e dopo i pasti.Diciamo che non supero generalmente le 5-8 sigarette al giorno.Un amico mi ha detto che il mio non sarebbe un vizio, ma un piacere.Ho affrontato viaggi di alcune ore senza fumare e senza risentirne.Nonostante ciò, sono contento che vi siano i divieti di fumo,che ho sempre rispettato con attenzione,perchè mi sembra giusto rispettare chi non fuma,figuriamoci poi fumare davanti a bambini o donne in gravidanza:assolutamente NO.Da multare. Sembrerà strano, ma uno che mi fuma vicino, dà molto fastidio anche a me se non sto fumando anch'io.Però penso che sarebbe stato più giusto riservare un'ambiente anche sui treni per chi voglia fumare.Vorrei precisare che "la cultura del fumo", non esiste da qualche decina d'anni, come ha detto qualcuno ma da centinaia d'anni.Anzi direi che l'uomo ha iniziato a fumare da quando esiste il mondo,quindi in ogni epoca ed in ogni civiltà.Comunque non è per colpa dei fumatori di sigarette che oggi nelle grandi città, per uscire, si deve persino mettere la mascherina ai bambini.Il pericolo per la salute di tutti è l'inquinamento atmosferico e si dovrebbe battagliare per vietare le grosse emissioni nell'aria.Non parlo di veicoli circolanti,sicuramente senza revisione, che lasciano nuvole di fumo dalla marmitta e che nessun vigile ferma o multa.Chi controlla i proprietari delle canne fumarie di camini o stufe o degli impianti di riscaldamento o di fabbriche o ditte che spesso in città scaricano liberamente fumo? Nessuno. Però controllano con impegno chi non paga il canone RAI. A circa 30 Km dalla mia città, lungo la strada che costeggia il mare, un bellissimo paesaggio naturale è deturpato orrendamente dall'esistenza di una raffineria di petrolio che produce benzina, affiancata da una grossa petrolchimica.Nel bellissimo cielo azzurro si vedono questi altissimi fumaioli che scaricano 24 ore su 24 dei nuvoloni di fumo talmente giganteschi da oscurare gran parte del cielo e che non conterranno forse nicotina ma sicuramente chissà quali componenti chimici nocivi.Quando si passa con la macchina, per alcuni Km non basta aver chiuso i finestrini, bisogna tapparsi il naso per non sentire la puzza insopportabile che penetra dentro l'abitacolo della macchina.E a 5 Km c'è un paese.Cosa mi risponderebbe il sig. ministro, che è tutto regolare? Non ci credo neanche un pò.Quali grossi interessi politici ed economici pubblici o privati fanno permettere ciò con la massima indifferenza? Mi fanno solo ridere queste periodiche campagne anti-fumo, anti-cani o altro, per il baccano e la pubblicità che si fa, per il finto ed ipocrita interessamento dello stato che invece non si interessa per risolvere alla radice i problemi anche ben più grossi ed importanti per la salute collettiva, ed è il primo a gettare fumo negli occhi ai cittadini.
24 novembre 2003 0:00 - Marco
Per Cristiano: io fumo per il piacere di fumare, stando ben attento a non creare danni agli altri, quindi solo all'aperto. Questa credo sia la cosa più importante. Avevo smesso per tre anni, senza grande fatica, ma poi ho ricominciato perché fumare mi piace. Vedi... è inutile che lo stato mi mette gli annunci mortuari sui pacchetti e poi permette che sulla ss148, che io faccio tutti i giorni muoiano 100 persone l'anno! Perché non "possono" spendere soldi per dare una sistemata a questa strada sempre congestionata (e chissà quante altre ce ne sono in Italia).
Perché non possono rendere i trasporti pubblici all'altezza della situazione? Perché evidentemente non interessa a nessuno! Sarà puerile come discorso, ma almeno se domani ci lascio le penne non avrò il rimpianto di essermi privato del piacere di una sigaretta. Con simpatia.
24 novembre 2003 0:00 - Cristiano
Quello che dici, OTTO, è verissimo: ci sono, oltre al funo, tante altre azioni (ed omissioni), volontarie e involontarie, che procurano un auto-danneggiamento a lungo o a breve termine. Premetto che, a mio avviso, le mie considerazioni fatte anzitempo sul fumo non possono essere estese alle azioni o agli stati involontari: la depressione e il senso di frustrazione causati da un lungo periodo di disoccupazione non possono essere certo addebitati ad una "colpa" o alla volontà del soggetto. Quanto agli altri esempi, essi sono sicuramente più calzanti e "paragonabili" al fumo. Sull'alcool, posso osservare che, mentre non esistono scusanti per il consumo di superalcolici (che, mi risulta, fanno male sempre e comunque), diversamente dovrebbe essere valutato il consumo di alcolici leggeri (vino e birra, ad esempio): molti medici (tra i quali anche cardiologi) affermano che il consumo di piccole quantità di vino ai pasti possono essere benefiche. Niente del genere si dice sul consumo di sigarette, nel senso che, ammesso (e non concesso) che piccole quantità di fumo possano procurare un qualche tipo di beneficio, ben peggiore è il maleficio che ne deriva. Per quanto riguarda gli obesi: esclusi ovviamente coloro che sono obesi per gravi problemi fisici(disfunzioni ormonali, etc.), tutti gli altri dovrebbero fare un bell'esame di coscienza, e prendere delle belle "strigliate" dai propri medici curanti. E' vero che sarebbe poco "attuabile", ma ti assicuro che si farebbe un gran bene a tutti i bambini obesi (o destinati a diventare tali) se si potessero educare (se ignoranti) o punire (se consapevoli) tutti quei genitori che rimpinzano i propri figli come dei maiali da ingrasso e concedono loro tutte quelle schifezze (patatine, merendine, snacks, etc.) che oggi vengono superpubblicizzate e di cui i supermercati traboccano.
P.S. per Marco: no, non fumo, ma, credimi, non per questo non capisco coloro che fumano e fanno molta fatica a smettere. Ammiro i loro sforzi e mi auguro che possano farcela tutti; soluzioni drastiche, come quelle da me additate, possono sì apparire crudeli, ma credo sempre che siano quelle più efficaci e, soprattutto, per il loro bene.
21 novembre 2003 0:00 - OTTO BASS
Se il problema è incassare in anticipo i soldi che serviranno per le cure dei fumatori che si ammaleranno, come sostiene Cristiano il 18 novembre, questo discorso dovrebbe valere per molte altre categorie di persone, come chi eccede nell'alcool. Questi, fra l'altro, fanno molti più danni dei fumatori incalliti. Infatti gli alcolisti diventano violenti quando bevono, cosa che non risulta facciano i fumatori.
Anche chi mangia troppo o male e diventa obeso finirà, prima o poi, per gravare sul servizio sanitario nazionale. E allora? Ma anche chi lavora troppo e si stressa. E poi si può mettere nella lista anche la depressione di chi, a 30 e più anni, non ha ancora trovato un lavoro stabile. Cosa gli proibiamo a uno così?
21 novembre 2003 0:00 - Marco
Per Angela Maria. Ma perché non hai chiamato i carabinieri? Io l'avrei fatto.
Per Cristiano. Non fumi eh?
18 novembre 2003 0:00 - Cristiano
Personalmente credo che possa essere più profondamente discussa la facoltà che ognuno ha di farsi del male nel caso in cui tale azione non abbia ripercussioni negative sul prossimo, mentre sono abbastanza convinto sul fatto che a nessuno dev'essere lecito farsi del male se questo può comportare del male anche per gli altri. Il fumo fa comunque male al prossimo: direttamente, attraverso il funo cosiddetto "passivo", ma anche indirettamente, atraverso l'aggravamento smisurato della spesa sanitaria pubblica per la cura delle numerosissime patologie causate o favorite dal fumo. Se il fumatore vuole farsi del male, lo faccia pure, ma lontano dagli altri, e magari pagando 10, 100 o 1000 euro ogni pacchetto di sigarette, insomma tanto quanto serve a ricoprire le spese per le sue cure future, oppure rinunci all'assistenza sanitaria nazionale. Infine pensi ai propri cari e alle persone che gli voglono bene: anche questi potrebbero prima o poi "pagare" le sue sofferenze di salute.
15 novembre 2003 0:00 - aurora
sono una fumatrice che è consapevole dei propri rischi. quello che vorrei dire e' che per le droghe (assurdamente) c'è una specie di comprensione, per noi invece la ghettizzazione, senza rispettare i nostri diritti di cittadini, non lasciandoci neanche uno spazio dove fumare in santa pace. fra poco come da copione si arriverà come in america che non si potrà fumare neanche per strada!! Senza tener presenze che contribuiamo notevolmente ad impinguare le casse erariali senza ottenere nulla in cambio.
Detto questo, perdonate il mio sfogo, vorrei smettere di fumare, lo stato oltre a spendere soldi per la pubblicità cosa fa? I soldi raccolti per la ricerca sul cancro sono stai spesi anche in minima parte per risolvere questo problema? hanno solo saputo mettere in circolazione concentrati di nicotina che non risolvono la questione a mio avviso!
14 novembre 2003 0:00 - angela maria di benedetto
cari amici aduc,
qualche giorno fa, per l'ennesima volta, ho sollevato una protesta contro due individui che si sono permessi di fumare in un negozio di ferramenta che espone prodotti altamente infiammabili. Il fumo mi provoca una tosse insistente e in quel momento nel punto vendita suddetto si trovava anche una donna gravida. Uno di loro mi ha spinta e mi ha fatto uno sgambetto per farmi inciampare. Ultimamente ho dovuto abbandonare parecchi amici perche' frequentano locali dove si fuma, pub, etc. questo e' quel che mi capita a Ragusa e non solo. buon lavoro. angela.
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