Egregio sig. Donvito, mi complimento con lei per le
opininioni che esprime riguardo gli scioperi continui dei
mezzi pubblici. Se avessi scritto una lettera su questo
argomento l'avrei scritta nello stesso modo,usando gli
stessi argomenti da lei usati! A dire il vero, la lettera
l'ho scritta e avevo intenzione di inviarla a qualche
giornale. All'ultimo momento ho rinunciato, temendo
di essere fraintesa,e di essere considerata una
reazionaria, accanita contro i lavoratori e i loro diritti!
In realtà sono anch'io una lavoratrice del settore
pubblico e mi sono sempre trovata in prima fila nelle lotte
e nelle rivendicazioni,ma anch'io,come lei,penso che sia
veramente ora di finirla di usare la gente semplicemente
come scudo,come ostaggio di rivendicazioni sindacali. Anche
qui a Torino,da mesi e mesi siamo perseguitati dai continui
scioperi dei conducenti. Nonostante il loro contratto sia
stato firmato,e sia anche,a quanto mi risulta,un ottimo
contratto,loro continuano imperterriti a propinarci,con
scadenza mensile, la loro giornata di sciopero,ormai nella
più totale indifferenza e rassegnazione da parte della
gente. Lei tocca il tasto giusto quando parla di barbarie.
Purtroppo assistiamo ad un imbarbarimento progressivo di
ogni aspetto della nostra società, anche dell'esercizio
del diritto di sciopero.Quello che una volta era un
gesto,anche coraggioso, teso verso una maggiore giustizia e
solidarietà,oggi è diventato nient'altro che un
braccio di ferro contro le varie amministrazioni,per
estorcere il maggior beneficio economico possibile,
calpestando,con disinvoltura i diritti di chiunque.La cosa
più odiosa è che, a farne le spese, sono proprio le fasce
più deboli dei cittadini,quelle che
(pensionati,malati,disoccupati), non hanno alternative
all'utilizzo dei servizi pubblici. Perciò,quella che
dovrebbe essere una rivendicazione di deboli contro i forti
(lo sciopero) si trasforma in una forma di violenza contro
chi è ancora più debole! Sta cambiando tutto,rapidamente,
nel mondo e nel nostro Paese. Sarebbe ora di cambiare anche
qualcosa nel modo di esercitare il diritto di sciopero,
soprattutto nel settore dei servizi pubblici. Come dice
giustamente lei bisognerebbe progettare delle forme di
sciopero che coinvolgessero gli utenti dei servizi, invece
di penalizzarli ingiustamente! E poi è ora di dire
chiaramente anche un'altra cosa. I diritti dei
lavoratori sono sacri,ma lo sono anche quelli delle persone
che hanno bisogno di usufruire dei servizi più urgenti ed
elementari, come può essere quello di farsi curare,o di
spostarsi da un punto all'altro della città. Gli utenti
sono un soggetto sociale che ha i suoi diritti e dovrebbe
avere perciò anch'esso la possibilità di organizzare
scioperi. Perchè la prossima volta non organizziamo noi
passeggeri,uno sciopero contro i mezzi pubblici e i
vergognosi disservizi che ci fanno subire? (parlo per
Torino,ma non credo che nelle altre città la situazione sia
molto migliore) Le faccio i complimenti per la sua
splendida associazione, e la prego di tenermi informata su
eventuali iniziative di mobilitazione degli utenti.
Gabriella-Torino
16 marzo 2004 0:00 - Pollari Vincenzo
Stimato Presidente Aduc, ritengo la sua proposta molto
interessante. Ma sorgono spontanee due domande: quale
soluzione vede per le persone che hanno gia` pagato
l`abbonamento?(e sono la maggioranza); ed inoltre vede
realistico un rimborso da parte della Azienda per il
disservizio creato? in attesa di una Sua risposta La saluto
cordialmente Pollari