COMMENTI
  (Da 1 a 2 di 2)  
22 marzo 2004 0:00 - Gabriella
Egregio sig. Donvito,
mi complimento con lei per le opininioni che esprime riguardo gli scioperi continui dei mezzi pubblici. Se avessi scritto una lettera su questo argomento l'avrei scritta nello stesso modo,usando gli stessi argomenti da lei usati! A dire il vero, la lettera l'ho scritta e avevo intenzione di inviarla a qualche giornale.
All'ultimo momento ho rinunciato, temendo di essere fraintesa,e di essere considerata una reazionaria, accanita contro i lavoratori e i loro diritti! In realtà sono anch'io una lavoratrice del settore pubblico e mi sono sempre trovata in prima fila nelle lotte e nelle rivendicazioni,ma anch'io,come lei,penso che sia veramente ora di finirla di usare la gente semplicemente come scudo,come ostaggio di rivendicazioni sindacali. Anche qui a Torino,da mesi e mesi siamo perseguitati dai continui scioperi dei conducenti. Nonostante il loro contratto sia stato firmato,e sia anche,a quanto mi risulta,un ottimo contratto,loro continuano imperterriti a propinarci,con scadenza mensile, la loro giornata di sciopero,ormai nella più totale indifferenza e rassegnazione da parte della gente. Lei tocca il tasto giusto quando parla di barbarie. Purtroppo assistiamo ad un imbarbarimento progressivo di ogni aspetto della nostra società, anche dell'esercizio del diritto di sciopero.Quello che una volta era un gesto,anche coraggioso, teso verso una maggiore giustizia e solidarietà,oggi è diventato nient'altro che un braccio di ferro contro le varie amministrazioni,per estorcere il maggior beneficio economico possibile, calpestando,con disinvoltura i diritti di chiunque.La cosa più odiosa è che, a farne le spese, sono proprio le fasce più deboli dei cittadini,quelle che (pensionati,malati,disoccupati), non hanno alternative all'utilizzo dei servizi pubblici. Perciò,quella che dovrebbe essere una rivendicazione di deboli contro i forti (lo sciopero) si trasforma in una forma di violenza contro chi è ancora più debole! Sta cambiando tutto,rapidamente, nel mondo e nel nostro Paese. Sarebbe ora di cambiare anche qualcosa nel modo di esercitare il diritto di sciopero, soprattutto nel settore dei servizi pubblici. Come dice giustamente lei bisognerebbe progettare delle forme di sciopero che coinvolgessero gli utenti dei servizi, invece di penalizzarli ingiustamente! E poi è ora di dire chiaramente anche un'altra cosa. I diritti dei lavoratori sono sacri,ma lo sono anche quelli delle persone che hanno bisogno di usufruire dei servizi più urgenti ed elementari, come può essere quello di farsi curare,o di spostarsi da un punto all'altro della città. Gli utenti sono un soggetto sociale che ha i suoi diritti e dovrebbe avere perciò anch'esso la possibilità di organizzare scioperi. Perchè la prossima volta non organizziamo noi passeggeri,uno sciopero contro i mezzi pubblici e i vergognosi disservizi che ci fanno subire? (parlo per Torino,ma non credo che nelle altre città la situazione sia molto migliore) Le faccio i complimenti per la sua splendida associazione, e la prego di tenermi informata su eventuali iniziative di mobilitazione degli utenti.
Gabriella-Torino
16 marzo 2004 0:00 - Pollari Vincenzo
Stimato Presidente Aduc,
ritengo la sua proposta molto interessante.
Ma sorgono spontanee due domande: quale soluzione vede per le persone che hanno gia` pagato l`abbonamento?(e sono la maggioranza); ed inoltre vede realistico un rimborso da parte della Azienda per il disservizio creato? in attesa di una Sua risposta La saluto cordialmente Pollari
  COMMENTI
  (Da 1 a 2 di 2)