dai 3 ai 35 euro per i biglietti elettronici... tranne che
il sito non funziona mai e quando funziona NON trova i posto
a prezzo scontato anche quando ci sono...
9 febbraio 2004 0:00 - Christian Pitrelli
In merito alla sua risposta sul mio intervento mi preme
sottolineare ancora una volta la sua disinformazione:
l'"ACCORDO" come lei lo definisce tra Alitalia
ed agenzie (L'accordo è stato siglato tra Alitalia e le
associazioni di categoria che oramai non ci rappresentano
più, sono anacronistiche) impone SOLO alla compagnia aerea
di applicare le fee di prenotazione e non alle agenzie di
viaggio che se vogliono le applicano altrimenti restano col
loro 1% (calcoli che questa possibilità noi agenzie
l'abbiamo sempre avuta ma non l'abbiamo quasi mai
applicata). Io personalmente (ma come me tutte le agenzie di
viaggio italiane) ho apposto un cartello all'ingresso
dell'agenzia nel quale informo il cliente che
applichiamo il 10% di FEE sull'importo del biglietto.
Questo il cliente lo sa in anticipo e può decidere se
accettare o meno tale ricarico. Ed ora le giustifico il
ricarico: innanzitutto rispetto ad una FEE fissa è molto
più democratica (più spendi più paghi), in secondo luogo
ricopre esattamente quanto dovutoci e sottrattoci da
Alitalia: 10% meno l'iva del 20% è uguale a 8% che
sommato all 1% rimastoci equivale PARI PARI al 9% che
percepivamo a suo tempo. Se a lei questo sembra una
ingiustizia vada a Via Bissolati e si compri il biglietto in
Alitalia, ma se reputa che la professionalità vada pagata
(lei credo che l'avvocato come il notaio lo paghi, ed
anche noi siamo soggetti ad esami di abilitazione per
direttori tecnici con iscrizione in regolare albo regionale)
allora capirà. Il mio auspicio è che un giorno le
associazioni dei consumatori aprano gli occhietti e si
informino prima di parlare e gettare fumo negli occhi ai
consumatori. Cordiali saluti Christian Pitrelli
6 febbraio 2004 0:00 - Vincenzo Donvito
Intervengo e la finisco qui, perche' mi sembra tempo
perso, in quanto devo ripetere per la terza volta la stessa
cosa. Comunque. 1 - Io non la sto offendendo come
fa lei dandomi di ottuso. 2 - Se vuole puo' leggere
le cose come vuole, ma e' piu' che evidente che
l'1% e' sul prezzo di vendita pubblicizzato e non
aggiunto. Ed e' questo che ho scritto. Non altro. Se per
mettere in evidenza che io sono un demente, dice che scrivo
il contrario di quanto ho scritto ... faccia lei. 3 -
Io non ho contestato il vostro guadagno (che ho anche
chiamato legittimo, ma guarda un po' ....), ma il modo
in cui lo ottenete: a discapito dell'informazione del
consumatore, a cui viene presentato un prodotto per 50 euro,
ma a cui vanno aggiunte, oltre alle gabelle gia'
esistenti, anche questa ... con l'assurdo che talvolta
le gabelle complessive sono di un valore superiore al costo
del biglietto. Le ripeto che questa e' la terza volta
che le dico che questa e' la mia contestazione e per
questo vi indico come responabili dello scippo
dell'informazione. 4 - Le sue lamente sul 9% che
e' diventato l'1% ... cosa vuole che le dica? Io non
vi ho difeso perche' guido un'associazione di
consumatori, non di agenti di viaggio o piccoli imprenditori
o artigiani. Quindi se la prenda con se stesso e con quelli
che ha deciso che debbano rappresentarla in non so quale
associazione di cui fa parte, perche' e' stato e
sono stati incapaci di rapporti con le vostre
"controparti", si' da portarvi a questo
ridicolo 1% (e pensare che ai miei tempi -anni 70/80-
c'era anche chi dava il 21-22% e il 18% era
all'ordine del giorno ..... vede quanto siete stati
incapaci di farvi valere nel tempo?). Per quanto mi
riguarda, visto che questo e' un forum e non un'aula
scolastica, non posso stare a ripeterle per la quarta o
quinta volta quello che era scritto in modo chiaro e
intellegibile fin dal primo rigo. saluti
6 febbraio 2004 0:00 - Christian Pitrelli
Caro Donvito, lei si dimostra essere di una ottusità
incredibile e vergognosa. Lei scrive DISINFORMANDO e non
per informare come pretenderebbe il suo articolo. Le scrivo
in qualità di titolare di una agenzia di viaggi. Iniziamo
dalle prime righe:"E' il risultato economico
dell'accordo siglato alcuni giorni fa con le agenzie di
viaggi, per far si' che queste ultime, oltre all'1%
sul prezzo del biglietto, ne avessero un ulteriore
ricavo." Lei dice e fa intuire che le agenzie di
viaggio ricarichino 1% sul prezzo del biglietto, mentre
sarebbe stato corretto dire "l'1% DEL prezzo del
biglietto" in quanto questo è già incluso nella
tariffa aerea. Però vorrei farle notare quanto segue: le
agenzie di viaggio erano remunerate per il loro lavoro dalle
compagnie aeree sino a 2 anni fa con una commissione del 9%
che serviva a ricoprire le spese dell'agenzia e se si
era bravi anche a portare a casa un pezzo di pagnotta.
L'anno scorso l'Alitalia ha ridotto la commissione
al 7% (e con questa mossa quasi 500 agenzie hanno chiuso i
battenti, ma lei non si è minimamente scomodato per loro,
figuriamoci). Ora la compagnia aerea ha pensato bene di
"annullare" le commissioni (vorrei che lei
guadagnasse l'1% di quanto produce e poi ne discutiamo)
costringendo le agenzie a chiudere i battenti o a
dirsi:"Se il nostro lavoro non ce lo paga la compagnia
allora ce lo dovrà pagare il cliente se vuole prenotare da
noi!". Inoltre noi agenzie abbiamo richiesto che
l'Alitalia bloccasse tale riduzione in quanto sarebbe
stato un suicidio per la compagnia stessa (compagnia che noi
stiamo fortemente boicottando). Ma vista la totale chiusura
della società abbiamo preteso che vi fossero delle fees (e
le garantisco che sarebbe stato più giusto che queste fees
fossero state almeno del doppio di quanto deciso da
Alitalia) al fine di evitare una situazione di dumping di
Alitalia. Per concludere le vorrei far notare una cosa: i
consumatori oggi hanno delle tariffe aeree che sono dal 10
al 80% più basse di quelle che pagavano sino al 1994 anno
della deregulation (si vada a studiare tale termine e poi
replichi pure). Un tempo Roma - Milano - Roma costava al
cliente minimo Lire 300.000 (e parliamo di 10 anni fa)
mentre oggi scegliendo una compagnia low-cost possono pagare
anche Eur. 70 ovvero lire 137.000. Quindi quando parliamo di
voli aerei per cortesia, le chiedo di evitare pietosismi e
frasi del genere " i consumatori dovranno pagare in
piu' per far guadagnare non solo le agenzie di
viaggi". Se vuol fare un servizio agli utenti allora li
informi che i servizi solitamente si pagano e che le agenzie
di viaggi hanno TUTTE la decenza e la professionalità di
informare i clienti delle fee che pagheranno in quanto
quelle (come lei erroneamente scrive) non sono incluse
nell'importo del biglietto.
Cordiali
saluti
5 febbraio 2004 0:00 - Vincenzo Donvito
Sa qual'e' il problema, gentile amico agente di
viaggio professionista da 30 anni? Che lei, preso dal suo
legittimo bisogno di guadagnare con la propria attivita'
professionale, non si e' reso conto di essersi fatto
abbagliare da questo stesso bisogno. Ed ha letto fischi per
fiaschi. Perche' il vostro guadagno (e quello
aggiuntivo di Alitalia rispetto alle sue politiche
tariffarie) non sara' esplcitato nelle campagne
promozionali di queste tariffe. Non costituendo una
percentuale delle stesse, ma un "di piu'" come
le varie tasse aeroportuali, sicurezza etc..., al
consumatore ne darete informazione solo in corpo
piccolissimo, sui depliant e sulla pubblicita' in
generale. Il mio disappunto era solo su questo, e
l'ho esplicitamente scritto, come ho scritto che era
meglio vi foste messi d'accordo per tariffe piu'
alte comprensive delle percentuali di guadagno.
Cosi' come avete deciso, avete solo gabellato
l'informazione del consumatore. Vede cosa succede
ad avere i pre-concetti e a non essere attenti a chi vi dice
che sono tutti gli attori dell'economia -e soprattutto
il consumatore- che ci devono guadagnare, altrimenti ....
5 febbraio 2004 0:00 - Lucio Blandina
Egr. Presidente ADUC, mi compiaccio della lettura,
assolutamente soggettiva,del menzionato accordo!Si è mai
soffermato a valutare la consulenza professionale ed il
lavoro svolto dagli Agenti di viaggio,che sono tecnici
specializzati e che appunto per questo motivo,sono in grado
di offrire al proprio CLIENTE,patrimonio aziendale,le
migliori opportunità di mercato,dedicando tutto il tempo
necessario ed anche altro? E perchè non dire,che
l'iniziativa unilaterale intrapresa da Alitalia ecc.
ecc.,era una condizione discriminante per l'utente
finale ed in palese stato di concorrenza sleale nei nostri
confronti. Un principio fondamentale della DEMOCRAZIA,
sancisce che,IL LAVORO DEBBA ESSERE REMUNERATO ! E che dire
delle migliaia di operatori con il posto di lavoro a rischio
? Ci sarebbe tant'altro,ma non voglio tediarLa
oltre. Attendo un Suo cortese riscontro e nel frattempo
La saluto cordialmente. Lucio Blandina
professionista da 30 anni!