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16 marzo 2004 0:00 - Zorro
dai 3 ai 35 euro per i biglietti elettronici... tranne che il sito non funziona mai e quando funziona NON trova i posto a prezzo scontato anche quando ci sono...
9 febbraio 2004 0:00 - Christian Pitrelli
In merito alla sua risposta sul mio intervento mi preme sottolineare ancora una volta la sua disinformazione: l'"ACCORDO" come lei lo definisce tra Alitalia ed agenzie (L'accordo è stato siglato tra Alitalia e le associazioni di categoria che oramai non ci rappresentano più, sono anacronistiche) impone SOLO alla compagnia aerea di applicare le fee di prenotazione e non alle agenzie di viaggio che se vogliono le applicano altrimenti restano col loro 1% (calcoli che questa possibilità noi agenzie l'abbiamo sempre avuta ma non l'abbiamo quasi mai applicata). Io personalmente (ma come me tutte le agenzie di viaggio italiane) ho apposto un cartello all'ingresso dell'agenzia nel quale informo il cliente che applichiamo il 10% di FEE sull'importo del biglietto. Questo il cliente lo sa in anticipo e può decidere se accettare o meno tale ricarico. Ed ora le giustifico il ricarico: innanzitutto rispetto ad una FEE fissa è molto più democratica (più spendi più paghi), in secondo luogo ricopre esattamente quanto dovutoci e sottrattoci da Alitalia: 10% meno l'iva del 20% è uguale a 8% che sommato all 1% rimastoci equivale PARI PARI al 9% che percepivamo a suo tempo. Se a lei questo sembra una ingiustizia vada a Via Bissolati e si compri il biglietto in Alitalia, ma se reputa che la professionalità vada pagata (lei credo che l'avvocato come il notaio lo paghi, ed anche noi siamo soggetti ad esami di abilitazione per direttori tecnici con iscrizione in regolare albo regionale) allora capirà. Il mio auspicio è che un giorno le associazioni dei consumatori aprano gli occhietti e si informino prima di parlare e gettare fumo negli occhi ai consumatori.
Cordiali saluti
Christian Pitrelli
6 febbraio 2004 0:00 - Vincenzo Donvito
Intervengo e la finisco qui, perche' mi sembra tempo perso, in quanto devo ripetere per la terza volta la stessa cosa.
Comunque.
1 - Io non la sto offendendo come fa lei dandomi di ottuso.
2 - Se vuole puo' leggere le cose come vuole, ma e' piu' che evidente che l'1% e' sul prezzo di vendita pubblicizzato e non aggiunto. Ed e' questo che ho scritto. Non altro. Se per mettere in evidenza che io sono un demente, dice che scrivo il contrario di quanto ho scritto ... faccia lei.
3 - Io non ho contestato il vostro guadagno (che ho anche chiamato legittimo, ma guarda un po' ....), ma il modo in cui lo ottenete: a discapito dell'informazione del consumatore, a cui viene presentato un prodotto per 50 euro, ma a cui vanno aggiunte, oltre alle gabelle gia' esistenti, anche questa ... con l'assurdo che talvolta le gabelle complessive sono di un valore superiore al costo del biglietto. Le ripeto che questa e' la terza volta che le dico che questa e' la mia contestazione e per questo vi indico come responabili dello scippo dell'informazione.
4 - Le sue lamente sul 9% che e' diventato l'1% ... cosa vuole che le dica? Io non vi ho difeso perche' guido un'associazione di consumatori, non di agenti di viaggio o piccoli imprenditori o artigiani. Quindi se la prenda con se stesso e con quelli che ha deciso che debbano rappresentarla in non so quale associazione di cui fa parte, perche' e' stato e sono stati incapaci di rapporti con le vostre "controparti", si' da portarvi a questo ridicolo 1% (e pensare che ai miei tempi -anni 70/80- c'era anche chi dava il 21-22% e il 18% era all'ordine del giorno ..... vede quanto siete stati incapaci di farvi valere nel tempo?).
Per quanto mi riguarda, visto che questo e' un forum e non un'aula scolastica, non posso stare a ripeterle per la quarta o quinta volta quello che era scritto in modo chiaro e intellegibile fin dal primo rigo.
saluti
6 febbraio 2004 0:00 - Christian Pitrelli
Caro Donvito, lei si dimostra essere di una ottusità incredibile e vergognosa. Lei scrive DISINFORMANDO e non per informare come pretenderebbe il suo articolo. Le scrivo in qualità di titolare di una agenzia di viaggi. Iniziamo dalle prime righe:"E' il risultato economico dell'accordo siglato alcuni giorni fa con le agenzie di viaggi, per far si' che queste ultime, oltre all'1% sul prezzo del biglietto, ne avessero un ulteriore ricavo." Lei dice e fa intuire che le agenzie di viaggio ricarichino 1% sul prezzo del biglietto, mentre sarebbe stato corretto dire "l'1% DEL prezzo del biglietto" in quanto questo è già incluso nella tariffa aerea. Però vorrei farle notare quanto segue: le agenzie di viaggio erano remunerate per il loro lavoro dalle compagnie aeree sino a 2 anni fa con una commissione del 9% che serviva a ricoprire le spese dell'agenzia e se si era bravi anche a portare a casa un pezzo di pagnotta. L'anno scorso l'Alitalia ha ridotto la commissione al 7% (e con questa mossa quasi 500 agenzie hanno chiuso i battenti, ma lei non si è minimamente scomodato per loro, figuriamoci). Ora la compagnia aerea ha pensato bene di "annullare" le commissioni (vorrei che lei guadagnasse l'1% di quanto produce e poi ne discutiamo) costringendo le agenzie a chiudere i battenti o a dirsi:"Se il nostro lavoro non ce lo paga la compagnia allora ce lo dovrà pagare il cliente se vuole prenotare da noi!". Inoltre noi agenzie abbiamo richiesto che l'Alitalia bloccasse tale riduzione in quanto sarebbe stato un suicidio per la compagnia stessa (compagnia che noi stiamo fortemente boicottando). Ma vista la totale chiusura della società abbiamo preteso che vi fossero delle fees (e le garantisco che sarebbe stato più giusto che queste fees fossero state almeno del doppio di quanto deciso da Alitalia) al fine di evitare una situazione di dumping di Alitalia. Per concludere le vorrei far notare una cosa: i consumatori oggi hanno delle tariffe aeree che sono dal 10 al 80% più basse di quelle che pagavano sino al 1994 anno della deregulation (si vada a studiare tale termine e poi replichi pure). Un tempo Roma - Milano - Roma costava al cliente minimo Lire 300.000 (e parliamo di 10 anni fa) mentre oggi scegliendo una compagnia low-cost possono pagare anche Eur. 70 ovvero lire 137.000. Quindi quando parliamo di voli aerei per cortesia, le chiedo di evitare pietosismi e frasi del genere " i consumatori dovranno pagare in piu' per far guadagnare non solo le agenzie di viaggi". Se vuol fare un servizio agli utenti allora li informi che i servizi solitamente si pagano e che le agenzie di viaggi hanno TUTTE la decenza e la professionalità di informare i clienti delle fee che pagheranno in quanto quelle (come lei erroneamente scrive) non sono incluse nell'importo del biglietto.

Cordiali saluti

5 febbraio 2004 0:00 - Vincenzo Donvito
Sa qual'e' il problema, gentile amico agente di viaggio professionista da 30 anni? Che lei, preso dal suo legittimo bisogno di guadagnare con la propria attivita' professionale, non si e' reso conto di essersi fatto abbagliare da questo stesso bisogno. Ed ha letto fischi per fiaschi.
Perche' il vostro guadagno (e quello aggiuntivo di Alitalia rispetto alle sue politiche tariffarie) non sara' esplcitato nelle campagne promozionali di queste tariffe. Non costituendo una percentuale delle stesse, ma un "di piu'" come le varie tasse aeroportuali, sicurezza etc..., al consumatore ne darete informazione solo in corpo piccolissimo, sui depliant e sulla pubblicita' in generale.
Il mio disappunto era solo su questo, e l'ho esplicitamente scritto, come ho scritto che era meglio vi foste messi d'accordo per tariffe piu' alte comprensive delle percentuali di guadagno.
Cosi' come avete deciso, avete solo gabellato l'informazione del consumatore.
Vede cosa succede ad avere i pre-concetti e a non essere attenti a chi vi dice che sono tutti gli attori dell'economia -e soprattutto il consumatore- che ci devono guadagnare, altrimenti ....
5 febbraio 2004 0:00 - Lucio Blandina
Egr. Presidente ADUC,
mi compiaccio della lettura, assolutamente soggettiva,del menzionato accordo!Si è mai soffermato a valutare la consulenza professionale ed il lavoro svolto dagli Agenti di viaggio,che sono tecnici specializzati e che appunto per questo motivo,sono in grado di offrire al proprio CLIENTE,patrimonio aziendale,le migliori opportunità di mercato,dedicando tutto il tempo necessario ed anche altro? E perchè non dire,che l'iniziativa unilaterale intrapresa da Alitalia ecc. ecc.,era una condizione discriminante per l'utente finale ed in palese stato di concorrenza sleale nei nostri confronti.
Un principio fondamentale della DEMOCRAZIA, sancisce che,IL LAVORO DEBBA ESSERE REMUNERATO ! E che dire delle migliaia di operatori con il posto di lavoro a rischio ?
Ci sarebbe tant'altro,ma non voglio tediarLa oltre.
Attendo un Suo cortese riscontro e nel frattempo La saluto cordialmente.
Lucio Blandina
professionista da 30 anni!
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