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23 marzo 2004 0:00 - Sergio Garzoli
Io me ne sono andato già una volta, ma lontano da questo paese, forse proprio per i suoi difetti, non riesco a stare.
4 marzo 2004 0:00 - Michele Paratico
Mi accingo a rientrare in Italia dopo 4 anni in Germania. Lo dico sinceramente: torno malvolentieri. La Germania non è il paradiso, e le cose stanno peggiorando, ma prima di scendere (sic!) fino al gradino Italia ce ne corre. La mia ragazza è tedesca. Finora ha visitato l'Italia con me e non ci ha ancora visssuto. Non so come spiegarle che qui da noi avvengono le cose descritte da Emilio. Non so dire se ce l'habbiamo nel DNA. Faccio solo notare che qui in Germania, per esempio, vengono fatti frequentemente i controlli dei biglietti sui mezzi pubblici, se non paghi il canone TV (più caro che in Italia) ti arriva il controllo a casa, la velocitá delle auto è frequentemente controllata cosí come il tasso alcolico, se si parcheggia nello spazio riservato ai portatori di handicap nel giro di poche decine di minuti arriva il carro attrezzi perchè qualcuno telefona alla Polizia etc etc. Quali controlli si fanno in Italia? I controlli sono importanti. Stato di Polizia? Non direi. Piuttosto direi che è uno stato che vigila sulla tutela degli interessi di tutti, con la collaborazione degli stessi cittadini: la partecipazione alla difesa degli interessi collettivi è democrazia! Già Giorgio Gaber lo diceva: Libertà è partecipazione.
Certo, anche se non se ne parla volentieri, c'è anche qui corruzione a vari livelli. Ma non è "sistema" come in Italia (putroppo si deve usare ancora il presente indicativo del verbo essere...). Anche qui l'amministrazione statale, a detta dei Tedeschi, non è come dovrebbe essere (personalmente, farei il cambio subito).
Tornando al punto di partenza: è un questione genetica? Non credo. È una questione di civiltà. Di accettazione dei controlli come difesa degli interessi di tutti e, quindi, di accettazione degli obblighi che l'appartenenza ad una società civile comporta: "pago il biglitto del bus (molto più caro che in Italia) perchè sono quasi certo che mi controlleranno ed è giusto così". È una questione di partecipazione vera, attenzione per le cose che accadono intorno a noi. Non è necessario, per esempio, partecipare attivamente alla politica. Sarebbe già tanto ascoltare con attenzione ciò che i politici propongono e poi andare a votare con coscienza, con attenzione, con partecipazione appunto. E, di tanto in tanto, spegnere la televisione.

Auguri a tutti, ne abbiamo bisogno!

Michele
3 marzo 2004 0:00 - Stefano Zaglio
Mi trovo nella stessa situazione andarmene o restare? Vi capisco. La mia posizione ora e' questa: Sicuramente finche' resto partecipo in questa societa' e cerco di contribuire per il meglio.
Nella mia esperienza so che accorgermene, lamentermene, farne un fatto morale e sperare serve poco ad esorcizzare le paure. I sistemi che non sostengono le proprie parti, per leggi naturali, decadono. Chi ci rimette per primo sono ovviamente le parti piu' deboli che non sanno come muoversi, cambiare o far cambiare. Nel mio piccolo cerco di promuovere a me stesso e chi mi sta vicino un consumo critico su piccole ma costanti cose come le politiche del "a gratis". Tutti dicono che nessuno fa niente per niente ma tutti corrono al "risparmio assoluto". Apprendiamo a valutare cosa e' utile e quanto e' urgente. Lo spazio e' quello che e', oltre a riciclare i rifiuti, riduciamone la creazione. Avevamo acqua potabile e bottiglie di vetro. Abituiamoci ad autogovernarci piu' che a farci governare. Il tempo e' anche denaro e il tempo dedicato al riposo e alla ricarica e' un risparmio sulla sanita'. Se chi governa cerca di arricchirsi proporzionalmente alla paura di non sapere sopravvivere... beh... sviluppiamo criteri orientati alla vita e al vivere di comunita' e con quelli selezioniamo al governo chi meglio le rispecchia.
State e Fate Bene
2 marzo 2004 0:00 - SERGIO
ANDIAMO A VIVERE IN NUOVA ZELANDA
2 marzo 2004 0:00 - Emilio
Ma gli Italiani sono tutti ladri? Mi auguro di no. Anzi son più che sicuro che ci sono anche quelli onesti. Ma quanti hanno la tendenza a truffare? A rubare? L' 80 % ? Il 70 % degli Italiani? Negli anni 70 e 80, non si sentiva altro che notizie di grandi ruberie da parte di politici e di grossi scandali, mi ricordo lo scandalo Locheed, lo scandalo Petroli persino sul sangue del popolo speculò Poggiolini, funzionario "responsabile " del Ministero della Sanità. Ma chi se lo ricorda questo Poggiolini ? Anzi oggi i giovani non sanno neanche chi era. Anzi chi e'. Perchè dev’essere ancora vivo penso , ma non certo in galera, semmai si starà godendo oltre ai miliardi rubati, anche la pensione d'oro dello stato. Se molti italiani si presero l'AIDS negli ospedali con il sangue infetto, lo devono a lui. Prendeva tangenti miliardarie dalle società farmaceutiche. Tutto passato nel dimenticatoio.E Tangentopoli? Dimenticata? E oggi è cambiato qualcosa? C'è più coscienza morale? Oggi Previti,Tanzi, Fazio, altri personaggi "responsabili" che devono essersi fatto persino i coglioni d'oro.Tutti alti papaveri super retribuiti che si arricchiscono di miliardi (pardon, oggi con l’euro si dice “solo” di milioni…) con i soldi del popolo,coi soldi di tutti. L'INPS in deficit ? E per forza! con tutti i soldi che i politici e company si son fregati,...fra poco non ci saranno più neanche le pensioni per gli onesti lavoratori. Ladri (quasi) tutti ,di qualsiasi partito o corrente politica. Loro si arricchiscono e decidono sulla nostra sorte, sulla nostra salute, sui nostri risparmi, sulle nostre pensioni. In parlamento quando i signori politici vogliono aumentarsi lo stipendio o le loro indennità o i privilegi di cui già godono, lo fanno senza porsi tanti scrupoli o problemi di bilancio, tanto il sistema per farlo quadrare lo trovano: aumentare le tasse ai cittadini o inventarne delle nuove. Poi, dopo una vita al servizio della repubblica e dei cittadini, si premiano a vicenda, nominandosi senatori a vita. Certo che non dovranno stringer la cinghia per far bastare la pensione a fine mese...E' il giusto merito per chi ha svolto non un lavoro qualsiasi...ma un lavoro difficile, faticoso, pieno di responsabilità.. Ladri i funzionari, i dirigenti che hanno sempre più poteri e super stipendi con indennità varie, ma nessuna responsabilità, perché la passano liscia comunque se sbagliano, hanno l'immunità amministrativa.Ladri nella pubblica amministrazione, nelle regioni, nei comuni, negli appalti truccati, nella finanza, nelle banche, alle spalle dei "risparmiatori", dei piccoli "investitori" che vogliono "investire" i loro risparmi di una vita...onesta. Gli onesti devono essere ben spremuti come limoni in ogni posto e ad ogni occasione, a partire dalle buste paga . E chi più può , più sprema bene questi fessi impotenti. In Italia un onesto deve continuamente guardarsi il culo perchè senò lo fottono. Ed è difficile se non impossibile che ottenga giustizia. Quale giustizia? Quella che scarcera questi furbi pezzi da 90 appena sono “sensibilmente provati dal carcere” o per “motivi di salute” ? O la giustizia che scarcera i boss mafiosi , responsabili di stragi o pluriomicidi in genere? Pare secondo STRISCIA LA NOTIZIA, che oltre a truffarti in banca, i furbi italiani ti truffano anche alla pompa di benzina, ti truffano quando porti la macchina a riparare che non ha niente e ti chiedono 200/300 euro...ti truffano quando porti una gomma dell’auto sana e solo sgonfia e ti dicono che era bucata…, ti truffano quando fai la spesa al supermarket, ti truffano quando porti un televisore a riparare che non aveva niente e ti dicono "era l'alimentazione…., fa 50 euro…", ti truffano dappertutto. Insomma, secondo questa teoria catastrofica, sarebbero in forte minoranza gli italiani onesti vittime di quelli con la tendenza a truffare. Che ce l’abbiano nel DNA?
1 marzo 2004 0:00 - daniela
SACROSANTE PAROLE.........

sono pienamente d'accordo con Raffaele e Vincenzo, anche perchè se certe persone
parlassero meno e meno a vanvera ed agissero di più forse cambierebbe qualcosa,speriamo bene ragazzi......
Saluti a tutti
Daniela
1 marzo 2004 0:00 - Vittorio
Sono assolutamente daccordo con Raffaele. Questo o quell'altro governo non sarebbe cambiato nulla. In realtà quello che deve cambiare sono gli italiani!!!!
1 marzo 2004 0:00 - Raffaele
I fatti sono sotto gli occhi di tutti, impossibile non condividere le considerazioni sul "TILT" del paese. Non concordo nell'attribuire le colpe a questo governo e a chi lo ha eletto, non perchè non ne abbia ma perchè è un'assoluta illusione sperare che un altro governo, di un altro colore politico, avrebbe fatto qualcosa di sostanzialmente diverso(ed i fatti passati confermano anche questo). Io penso che qui sia la chiave di tutto, fino a quando i politici utilizzeranno l'illusione dell'ideologia per guadagnare consensi e fino a quando noi daremo ragione a questo tipo di politica, nulla potrà cambiare. Mi dispiace vedere nelle diverse occasioni il "popolo" che si entusiasma di fronte al richiamo assolutamente strumentale di questa o quell'altra ideologia, rossa, nera, bianca...che sia. Serve solo ai politici per non confrontarsi sui problemi veri, sulla ricerca delle soluzioni che potrebbero far migliorare la qualità della nostra vita. Problemi in generale di non facile soluzione quindi meglio una bella rissa sui comunisti, fascisti, democristiani, ladri, corrotti ecc., e così intanto tirano avanti a fare il loro mestiere portandosi a casa dei bei soldini senza alcun rischio. La soluzione?In sintesi direi: ideologie a parte, tiriamoci su le maniche tutti quanti e facciamo la nostra piccola parte, cominciando a non farci più prendere in giro dall'attuale classe politica.
29 febbraio 2004 0:00 - Michele Picaro
Io mi sono stancato di questo paese.
La penso troppo diversamente dalla maggior parte delle persone.
Appena trovo l'occasione me ne vado!
L'irlanda è li che mi aspetta...
29 febbraio 2004 0:00 - Alfredo Grassino (nuovo socio)
Purtroppo non posso fare a meno di essere concorde con voi, anche se volendo essere drammaticamente sinceri un popolo che elegge questo governo forse se le va a cercare. Sicuramente anche prima le cose non andavano benissimo, ma negli ultimi anni ho assistito a un degrado e un imbarbarimento che non pensavo possibili nel ricco nordest. Come dice Beppe Grillo, "ragazzi speriamo bene".
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