Beh, visto che da fumatore ventiquattrenne quale sono, trovo
comunque giusto imporre delle misure a difesa di chi vuole
avere dei polmoni più liberi, credo che sia piuttosto
inutile vietare di fumare su un treno. Spesso le distanze
temporali percorse sono piuttosto lunghe, difficilmente
sostenibili da un fumatore accanito (non parlo di me, potrei
anche farne a meno!), fatto sta che nei treni si fuma adesso
come credo si fumerà in seguito. Ma se ci tengono
così tanto alla nostra salute allora perchè in vendita ci
sono le sigarette? Perchè c'è l'alcool? (che tra
l'altro fa molte vittime in più) Semplice, perchè il
monopolio si nutre dei vizi degli italiani, ed è questo
circolo vizioso economico che bisognerebbe mettere a posto,
non una carrozza in cui i fumatori si aspirano il loro
tumore tranquillamente.
P.S. Se le sigarette non
fossero in vendita io non fumerei.
9 marzo 2004 0:00 - Emilio
Sono un fumatore.Non fumo molto.Solo dopo un caffè,e dopo i
pasti.Diciamo che non supero generalmente le 5-8 sigarette
al giorno.Un amico mi ha detto che il mio non sarebbe un
vizio, ma un piacere.Ho affrontato viaggi di alcune ore
senza fumare e senza risentirne.Nonostante ciò, sono
contento che vi siano i divieti di fumo,che ho sempre
rispettato con attenzione,perchè mi sembra giusto
rispettare chi non fuma,figuriamoci poi fumare davanti a
bambini o donne in gravidanza:assolutamente NO.Da multare.
Sembrerà strano, ma uno che mi fuma vicino, dà molto
fastidio anche a me se non sto fumando anch'io.Però
penso che sarebbe stato più giusto riservare
un'ambiente anche sui treni per chi voglia fumare.Vorrei
precisare che "la cultura del fumo", non esiste da
qualche decina d'anni, come ha detto qualcuno ma da
centinaia d'anni.Anzi direi che l'uomo ha iniziato a
fumare da quando esiste il mondo,quindi in ogni epoca ed in
ogni civiltà.Comunque non è per colpa dei fumatori di
sigarette che oggi nelle grandi città, per uscire, si deve
persino mettere la mascherina ai bambini.Il pericolo per la
salute di tutti è l'inquinamento atmosferico e si
dovrebbe battagliare per vietare le grosse emissioni
nell'aria.Non parlo di veicoli circolanti,sicuramente
senza revisione, che lasciano nuvole di fumo dalla marmitta
e che nessun vigile ferma o multa.Chi controlla i
proprietari delle canne fumarie di camini o stufe o degli
impianti di riscaldamento o di fabbriche o ditte che spesso
in città scaricano liberamente fumo? Nessuno. Però
controllano con impegno chi non paga il canone RAI. A circa
30 Km dalla mia città, lungo la strada che costeggia il
mare, un bellissimo paesaggio naturale è deturpato
orrendamente dall'esistenza di una raffineria di
petrolio che produce benzina, affiancata da una grossa
petrolchimica.Nel bellissimo cielo azzurro si vedono questi
altissimi fumaioli che scaricano 24 ore su 24 dei nuvoloni
di fumo talmente giganteschi da oscurare gran parte del
cielo e che non conterranno forse nicotina ma sicuramente
chissà quali componenti chimici nocivi.Quando si passa con
la macchina, per alcuni Km non basta aver chiuso i
finestrini, bisogna tapparsi il naso per non sentire la
puzza insopportabile che penetra dentro l'abitacolo
della macchina.E a 5 Km c'è un paese.Cosa mi
risponderebbe il sig. ministro, che è tutto regolare? Non
ci credo neanche un pò.Quali grossi interessi politici ed
economici pubblici o privati fanno permettere ciò con la
massima indifferenza? Mi fanno solo ridere queste periodiche
campagne anti-fumo, anti-cani o altro, per il baccano e la
pubblicità che si fa, per il finto ed ipocrita
interessamento dello stato che invece non si interessa per
risolvere alla radice problemi ben più grossi ed importanti
per la salute collettiva, ed è il primo a gettare fumo
negli occhi ai cittadini.
8 marzo 2004 0:00 - paola
sono una pendolare, tutti i gioni viaggio sulla tratta
To-Mi, e vi garantisco che si fuma esclusivamente sui treni
intercity vecchio modello ed esclusivamente nella prima
carrozza di prima classe e nell'ultima di seconda
classe.
5 marzo 2004 0:00 - Pippo
Per rendersi conto di come Trenitalia non faccia rispettare
il divieto di fumo sui treni basta percorrere la tratta
Caserta - Napoli. Ebbene su questa tratta, sopratutto
nelle ore serali, si fuma tranquillamente stando seduti al
proprio posto. In anni di percorrenza non si è mai
visto nessun capotreno, o chi per esso, che facesse
rispettare i divieti. E si parla di
civiltà!!!!!!!!!!!!!!!
4 marzo 2004 0:00 - Lorenzo Canapicchi
Confermo che nessuno in mia presenza ha mai fatto rispettare
il divieto elevando sanzioni, i corridoi ormai sono un via
vai molesto di gente che migra ogni 10 minuti alle
estremita' (fumabili) del treno portandosi dietro la
propria nuvoletta di nicotina, gli strapuntini sono
impraticabili (c'e' chi ancora crede che li si possa
fumare solo perche' sono oltre il cartello) fra
l'altro in decenni di "cultura" del fumo
sembra che i fumatori considerino lo spazio calpestabile un
unico immenso posacenere e per motivi politico-religiosi
disconoscono l'esistenza dei cestini delle immondizie.
2 marzo 2004 0:00 - michele p.
Bene vietare il fumo in generale. Non bisogna fermarsi
davanti alla paura che le persone rendano i bagni
impraticabili. Nel peggiore dei casi, prima erano
impraticabili i treni e ora solo i bagni. Basterebbe
aggiungere un estintore anti fumo che butti acqua
automaticamente appena sale del fumo. Non solo sarebbe una
buona misura di sicurezza, ma renderebbe inutili le multe ai
fumatori. Di tutte le battaglie dell'ADUC, questa è la
più debole di motivazione e anche la più inutile. Pensate
piuttosto alle banche, le telecom, i commercianti...
c'è molto lavoro da fare.
2 marzo 2004 0:00 - Paolo Matteucci
Egregio sig. Mastrantoni. Concordo pienamente con
quanto affermato nel suo comunicato stampa. Vorrei
inoltre sottolineare che le nuove regole, nonostante la
campagna di informazione di Trenitalia e dei pricipali Media
come al solito forviante, non riguardano tutti i treni
bensì solo gli Eurostar ed i 'Nuovi Intercity'.
Per i 'Vecchi Intercity' rimane la normativa del
22-6-2003 che prevedeva 2 carrozze per treno riservate ai
fumatori. Ovviamente anche in questo caso Trenitalia si
guarda bene dal far rispettare le regole. In quasi un
anno non è riuscita ad etichettare in modo chiaro ed
inequivocabile le carrozze fumatori, e se come accade di
frequente, la carrozza adibita ai fumatori manca, il
personale di Trenitalia consente di fumare comunque sulla
prima ed ultima carrozza del treno indipendentemente da
quanto esplicitamente indicato nella carrozza stessa.
Inoltre anche in caso di palesi violazioni (persone che
fumano nelle piattaforme e nelle carrozza non fumatori)il
personale di Trenitalia si limita, se va bene, a far
spegnere la sigaretta non sanzionando praticamente mai i
contravventori. A mio avviso, a palese conferma di
quanto esposto, sarebbe interessante sapere il numero di
contravvenzioni effettuate in questi 9 mesi per tali
violazioni.