COMMENTI
  (Da 1 a 3 di 3)  
10 marzo 2004 0:00 - Mariagrazia
Caro Parisi
concordo sul fatto che non ci sia sufficiente garanzia di riservatezza in sanità sopratutto perchè le norme vengono sistematicamante violate ( vedi il caso dell'accesso alle cartelle cliniche nei reparti universitari) però i poveri medici di base non possono essere accusati di nefandezze perchè non hanno voluto chiamare i loro pazienti " numero 23" oppure " ehilà, lei piccoletto laggiù". Nelle centinaia di " carte" che hanno imperversato per anni negli ospedali su richiesta delle più varie associazioni uno dei "diritti" più gettonati era quello a non essere chiamati con un numero ma con il proprio nome. E il nome non è un dato sensibile ...
8 marzo 2004 0:00 - Mariaregina
Concordo pienamente con Orlandofurioso, perchè avevo già esposto l'argomento o scorso 16 gennaio 04, quando fu introdotta la nuova normativa sulla privacy, e ve ne riporto copia per vs. opportuno riferimento, ha pienamente ragione anche sulla questione dell'inadeguatezza degli studi medici, perchè anche in quello del mio medico si sente tutto quello che medico e paziente si dicono al di là della solita sottilissima parete; tanto che io quando entro sto molto attenta a bisbigliare e non a parlare normalmente, appunto per tutelare la mia privacy, chissà poi se tra tanti problemi che riguardano la sanità, almeno qualcuno verrà sgravato da noi poveri pazienti, che proprio
'pazientemente' ne dobbiamo subire tante, ma proprio tante di vessazioni..... se volete scoprirne altre leggete gli altri articoli di forum di discussione in materia di sanità,

Saluti a tutti
Mariaregina





da: mariaregina
Data: 16 Gennaio 2004

Nuove regole per la privacy

Finalmente qualcosa di nuovo e giusto, a parte a dare pienamente ragione al Sig. Michele Paratico per i disturbatori telefonici (ragione per cui anch'io ho dovuto rendere il mio numero 'riservato', perchè ero stata inserita in una lista di questi disturbatori, che mi bombardavano di telefonate indesiderate); ma la cosa che apprezzo di più è la difesa della privacy nel settore della sanità.

Perchè purtroppo quando si ha una patologia cronica, io vedo - personalmente purtroppo è il mio caso - che quando si va agli sportelli degli ospedali per prenotazioni di visite o esami, ci sono sempre gli impiegati che fanno qualche commento, o che si parlano tra di loro o magari a voce alta per parlarsi l'un l'altro partono con certe esclamazioni tipo:'....senti qui c'è una signora che deve fare il tal esame o la tal visita, mi sai dire...ecc', alla faccia della privacy di chi non vuol fare sapere a tutti i suoi problemi. Oltre al fatto che magari ti rechi in farmacia per l'acquisto dei medicinali e succede la stessa cosa, e vorrei far notare che per chi come me purtroppo, è soggetto ad una patologia cronica, questi episodi risultano oltremodo frustranti oltre che fastidiosi.
Per non parlare delle fatture delle prestazioni sanitarie, per le quali in alcuni ospedali, dove magari c'è una direzione sensibile al problema, ti rilasciano delle fatture diciamo 'anonime' , cioè che riportano solo :'visita di controllo dal Dott. Tal dei Tali' o 'esami di controllo come da esenzione' (che già anche quella per gli operatori sanitari che sono abituati a trattare questi dati, è già un identificativo); mentre in alcuni ospedali purtroppo mi è capitato di dover ritirare delle fatture per il pagamento di visite private e non, che doveva per forza riportare la tal patologia cronica, cosa che mi infastidisce perchè poi magari quelle fatture devo presentarle a qualcun altro per motivi diversi e quindi non mi sta bene che vi sia riportato sia il codice o peggio il tipo di patologia di cui soffro.
Anche perchè, già è una cosa poco piacevole per chi soffre di patologie croniche, ma che poi anche chiunque operi nel ramo o non, possa esserne messo a conoscenza, la cosa non mi sta bene.

Ringrazio quindi per aver pubblicato questo avviso, in quanto per la prossima volta mi avarrò di tale normativa per proteggere la mia privacy.
Grazie per l'attenzione, saluti
M.
8 marzo 2004 0:00 - Orlandofurioso
Abito in un comune piccolo, tutti si conoscono e quindi il fatto che il medico di famiglia possa chiamarmi per nome é ininfluente; quello che mi dà fastidio è che nel suo ambulatorio, e non solo nel suo, dalla sala d'aspetto si sente tutto quello che si dicono paziente e medico.
Ritengo che questo sia l'aspetto più inaccettabile di violazione della privacy, quindi invito il legislatore a non andare a cercare sottigliezze come quella dibattuta, ma badare al sodo ed emanare norme tassative sull'idoneità degli studi medici.
  COMMENTI
  (Da 1 a 3 di 3)