Trovare le responsabilità nell'aumento dei prezzi
appare oramai quasi impossibile. Da più parti si è letto
sui giornali del fatto che i prezzi in Italia sono oggi
"allineati" a quelli europei. Ma su questo mi
piace dare una testimonianza. Lo scorso weekend sono
stato a Monaco, città che risulta tra le più care in
Germania. Facendo la spesa al supermercato ho notato alcuni
prezzi, proprio del settore più salassato in Italia: la
frutta e verdura. Alcuni esempi? Mele della Val di Non, 99
cent al chilo, Arance di sicilia, 1,50 euro al chilo,
clementine italiane, 1,10 euro al chilo, radicchio di
treviso, 3 euro al chilo (solo quest'ultimo in offerta).
Prezzi mai visti quest'anno a Milano... su prodotti per
giunta italiani. E su questo, veramente, non ci può essere
una spiegazione plausibile! Concludo con un'ultimo
appunto. Dire che oggi i prezzi a Milano sono allineati a
quelli europei, più che una giustificazione è il
riconoscimento implicito di una sconfitta. Il grande
vantaggio dell'euro è che oggi possiamo confrontare i
prezzi in tutta europa. Ma non solo i prezzi, anche gli
stipendi. Ed in Germania, ricordiamolo, i salari medi sono
molto più alti... Continueremo ora a discutere di chi
è la colpa, e come al solito nessuno porrà rimedio al
problema. Intanto, vedo decine di amici e conoscenti che non
comprano più niente di "superfluo". E questa è
la più grande sconfitta per l'intera economia italiana.
11 marzo 2004 0:00 - Fernarndo
la colpa è dell'ADUC !!!!! che non sa fare il proprio
mestiere !!! Dove era nel 2001 ? nel 2002 ?
nel 2003 ?
Quando il dentifricio è uscito dal
tubetto è impossibile rimetterlo al suo posto !!!