Il recente Sinodo della chiesa valdese e metodista, tenutosi
a Torre Pellice dal 22 al 27 agosto si è detto preoccupato
della proposta di legge che reintroduce di fatto il reato di
plagio e chiede che il Parlamento non lo approvi. Ecco la
parte del comunicato stampa n. 13 del 27 agosto, che
concerne questo argomento: "Per i 180 deputati del
Sinodo composto per metà da pastori e pastore, e per
l'altra metà da laici, il disegno di legge sulla
"manipolazione mentale" di iniziativa parlamentare
e già approvato dalla Commissione Giustizia del Senato
della Repubblica, rappresenta un grave rischio per i diritti
di libertà. Non è altro che la reintroduzione del
"delitto di plagio" che nel 1981 la Corte
Costituzionale aveva ritenuto "incostituzionale,
soprattutto per la estrema indeterminatezza del fatto
punibile". Il Sinodo, "ritenendo che questo
disegno di legge sembra inserirsi in un quadro politico di
limitazione della libertà religiosa, che si realizza
proprio attraverso l'indeterminatezza della norma
legislativa", chiede pertanto che il disegno di legge
sulla "manipolazione mentale" non venga approvato
dal Parlamento della Repubblica".
28 aprile 2004 0:00 - NONNA PAPERA
La cosa mi preoccupa molto, e sono disposta a firmare un
appello per dire il mio "NO" e per richiamare
l'attenzione di tutti su questa cosa pericolosa e anche
superflua. Mi pare che le leggi esistenti mettono già la
magistratura in grado di intervenire a tutela degli
interessi delle vittime di raggiri o di ricatti anche
morali, come dimostrano gli arresti di Vanna Marchi e di
Mamma Ebe. A che serve, dunque, un'altra legge? Mi puzza
di bruciato. I roghi delle streghe non sono poi tanto
lontani.