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3 maggio 2004 0:00 - Cristiana
Desidero aggiungere alle proposte contenute nell'articolo che, oltre ad una maggiore sensibilizzazione dei possibili donatori, occorre anche una maggiore sensibilizzazione del corpo medico sanitario. Mi spiego: a qualche mese dalla data presunta del parto mi sono recata con mio marito appositamente in ospedale (a 50 Km da casa mia) per dare la mia adesione alla donazione del cordone ombelicale. Al momento del parto nessuno mi ha chiesto se donavo o no il cordone ombelicale. Prima di entrare in ospedale a dire il vero mio marito me lo aveva ricordato, ma io, presa dall'evento e dall'emozione, ho dimenticato di dirlo subito al medico o alle infermiere...Quando e' nato il bimbo, lo abbiamo detto, ma era troppo tardi in quanto ovviamente si doveva predisporre il tutto in anticipo. Sia mio marito che io siamo rimasti molto male...se solo avessero fatto, e facessero, la domanda di prassi cosi' come ti chiedono i dati anagrafici e medici prima di iniziare il parto, siamo sicuri che ci sarebbero tanti cordoni ombelicali donati in piu' !
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