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21 maggio 2004 0:00 - Mario
Credo che su queste leggi oppressive se ne possa scrivere di carta ....

purtroppo questo decreto oltre che penalizzare e vietare la libera diffusione delle informazioni su iternet (vedi Citizen Berlusconi bloccato dall'ambasciata italiana in quanto contro regime) trova il modo di pagare la campagna elettorale (circa 60 milioni di euro in 3 anni di sovvenzione alle case cinematografiche).

non dimentichiamo poi che il cinema di qualità non ha paura dello sharing perchè se dicono la verità ci sono film che incassano milioni di dollari fin dalle prime giornate di edizione
mentre per i film più datati non dovrebbero esserci problemi perchè essendo film che per la maggiore parte sono stati proiettati in tv possono tranquillamente essere stati video registrati e quindi immessi nella rete

insomma una delle solite leggi pagliaccio a cui ci si sta (purtroppo aggiungo io) abituando

saluti

21 maggio 2004 0:00 - Katia
Credo che quanto letto sull'articolo dica tutto! Spero proprio che non sia l'alba di un'altra era Internet, quella restrittiva e limitativa che subdolamente i "potenti" vogliono mettere in atto.
Ciò che mi indigna è che la Legge Urbani sia passata nel silenzio più assoluto dei mass media e si capisce... E'forse l'inizio di controlli a tappeto anche nel cyberspazio? Riusciranno i nostri...?

La legge vuole proteggere soprattutto le case discografiche che, con la rivoluzione tecnologica e telematica vivono tempi duri. Leggevo su "Zeus News" (http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=3109&numero =907) che con tale rivoluzione "...cade l'ultimo motivo a supporto del copyright: gli autori non hanno più bisogno di sostenere ingenti investimenti per diffondere le loro opere..." Rimando al link per chi sia interessato a conoscere anche quali iniziative stiano nascendo in merito.

Riguardo poi alla legge in questione (Legge 15 aprile 2004, n. 106) leggevo, all'art.1 quanto segue: "Al fine di conservare la memoria della cultura e della vita sociale italiana sono oggetto di deposito obbligatorio... i documenti destinati all'uso pubblico e fruibili mediante la lettura, l'ascolto e la visione...". Ma stiamo scherzando?! La memoria collettiva, non solo quella italiana, è conservata sulla rete a cui posso accedere liberamente e in cui scegliere di lasciare o meno un mio contribuito fruibile per tutti!!
La legge poi segue con un elenco di ciò che bisogna depositare e qui sono allibita! Praticamente tutto e oltre, dai libri ai "...documenti diffusi su supporto informatico..." e "...tramite rete informatica..." (art. 4) con tanto di sanzioni per chi è "fuorilegge".

Certamente quella del festival di Cannes mi sembra una lezione ed una risposta a tutto questo. Dio vuole che ancora esistono persone che sono al di là degli interessi economici e che credono che la Rete sia un mezzo per condividere e per realizzare quella sorta di "intelligenza collettiva" (Lèvy), che è al tempo stesso è una richezza per tutti in nome delle libertà umane.
Katia :(
18 maggio 2004 0:00 - roberto
salve
ho visto un sacco di roba in genere, film, divx, mp3, ma non ho mai scaricato nulla
16 maggio 2004 0:00 - Laura
E quindi? ...
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