In questo caso, ci deve essere l'ok della Santa
Sede, perche l'8 per mille nasce dal Concordato... e il
Concordato non può essere modificato in modo unilaterale.
6 luglio 2004 0:00 - FABRIZIO
A questo punto, la faccenda ha assunto ormai toni così
complessi da richiedere una svolta decisa e radicale tra 2
possibili soluzioni:
1) Abolire l'8 x 1000
(ma la vedo dura)
2) Permettere al cittadino di
devolverlo ad un ente tra quelli che, anno per anno,
dovranno presentare domanda di iscrizione in un elenco da
cui il contribuente trarrà un codice che indicherà in
apposito riquadro.
Chiaramente lo stato vigilerà
che gli enti che si propongano abbiano alcuni importanti
requisiti: - Siano no-profit, - Siano riconosciuti
a livello internazionale, - devolvano, ad esempio,
almeno il 70% dell'incasso in opere assistenziali sia
dello spirito che del corpo, utilizzando non più del 30%
per la propria amministrazione.
Mi parrebbe una
buona idea e tutti sarebbero contenti.
3 luglio 2004 0:00 - Giuseppe Pisani
Cara Annapaola, hai fatto davvero un bel lavoro, posso
immaginare la fatica. Ti ringrazio dunque. Certo, il
punto è un altro. Il Concordato può essere
"aggiornato" con le due parti, e non in modo
unilaterale. Però, credo che possa servire una semplice
legge per specificare che "gli scopi di interesse
sociale o di carattere umanitario a diretta gestione
statale" possano anche essere "delegati" al
Terzo settore. Quando via via si sono affiancate altre
confessioni, abbiamo rivisto l'accordo? Credo che questo
non tolga nulla all'accordo Stato-Chiesa (revisione
dell'accordo se avessimo parlato di 6 per mille ad
esempio invece dell'8). Se lo Stato con una legge,
delega il Terzo Settore, non snatura il Concordato.
Ovviamente il mio è un pensiero di cittadino, non giuridico
quindi. Non so come farà Tremonti, anche perche è caduto.
Evito commenti politiche, per non snaturare questo spazio
intelligente (anche perche si inizierebbe a postare in modo
indecente, come molti forum insegnano). Voglio solo che sia
chiara una cosa, il mio discorso non è pro-Tremonti. La mia
è una riflessione "tecnica". Saluti.
12 giugno 2004 0:00 - Annapaola Laldi
Mi permetto di invitare Giuseppe, Maria Luisa e Andrea a
dare una lettura, anche rapida, alla "pulce
nell'orecchio" del 15 maggio 2004. Lì ho cercato
di abbozzare una storia dell'otto per mille con qualche
necessaria incursione nella storia. Non pretendo di avere
esaurito l'argomento, però delle informazioni precise
sono certa di averle date, proprio nell'ottica di
offrire degli strumenti utili per fare il punto della
situazione e, poi, se è il caso, di cercare di andare
avanti o oltre.
8 giugno 2004 0:00 - Andrea
Io l'otto per mille vorrei poterlo dare giustamente
all'associazione da me scelta...niente da togliere a
ciò ke "forse" fa di buono la "Santa
sede" son quei soldi...ma io ke nella santa sede
ripongo poke speranze ke dovrei fare???Lasciarli ai vari
capi di partito???E
l'unicef,unesco,emergency,cri,etc...loro non meritano
l'otto per mille???Secondo me si...
7 giugno 2004 0:00 - maria luisa masi
salve. mi sono sempre chiesta il significato di questo
8%, che non sapevo fosse stato CREATO pro-chiesa.
peccato, perchè preferirei di tanto -se proprio sono
obbligata a darlo- darlo a chi dico io, es. wwf, lipu,
greenpeace, ecc., altrimenti si potrebbe direttamente
convertire in uno dei soliti balzelli ecc ecc, senza far
perdere tempo a mettere firme per cose su cui NON si è
d'accordo..., tanto il "sugo" è il
medesimo...
6 giugno 2004 0:00 - Giuseppe Pisani
Non vedo dove stia il problema nell'introduzione del
Terzo Settore. Tutto è basato sulla libertà di chi firma.
Quindi non so perche si parla di legge che snatura il
Concordato, visto che è sempre possibile per il cittadino
scegliere una chiesa e quindi sostenerla. Si tradisce il
Concordato, se a fianco delle confessioni si pongono altri
enti no profit? E' scomodo far scegliere ai cittadini
che pagano le tasse? Viviamo dunque in uno Stato
Integralista? Sono i cittadini a decidere dove andranno i
loro soldi, mi dispiace per la CEI. Sono d'accordo
alla scomparsa dello Stato tra i soggetti benificiari, a
patto che vengano introdotti enti laici. Insomma, da
cittadino avrò il diritto di scegliere se sostenere un ente
religioso o laico?
5 giugno 2004 0:00 - Annapaola Laldi
Sono davvero curiosa di vedere che cosa intende fare il
ministro Tremonti, che, essendo ministro del settore chiave
dell'otto per mille (Finanze-Tesoro), saprà di che cosa
sta parlando. Infatti, io non so immaginarmi come
possa muoversi. Mi spiego. L'invenzione e il meccanismo
dell'otto per mille sono dettati dall'art.47 Legge
222/1985 che è scaturita dal lavoro della Commissione
paritetica italo-vaticana prevista espressamente
dall'art.6 del Concordato all'unico scopo di
sistemare le questioni economiche e finanziarie pendenti fra
la Santa Sede e l'Italia. Il Concordato è un accordo
internazionale e, come tale, per quanto ne so, una delle due
parti non può modificarlo a suo piacimento, ma deve sempre
trattare con l'altro firmatario. Ora, si dà il
caso che anche i quattro campi d'azione dell'otto
per mille a diretta gestione statale siano fissati nella
stessa legge 222/1985 (art.48), e quindi anch'essi
"intoccabili" senza preciso accordo con la Santa
Sede (nuovo accordo che significherebbe una modifica
sostanziale da sottoporre all'approvazione del
Parlamento, eccetera eccetera). Come farà, dunque, il
ministro Tremonti a far diventare il "Terzo
Settore" destinatario dell'otto per mille?
Davvero, la cosa è più avvincente di un giallo.