sono d'accordo con voi. io lavoro in centro storico a
treviso, e vi posso garantire sia l'inciviltà dei
proprietari canini, sia il menefreghismo di chi di dovere x
la punizione adeguata dei soggetti, x altro di numero
limitato. ma da qui, a vietare l'ingresso ai cani ce ne
corre! poi cosa ci sarà? visto che anni fa hanno tolto le
panchine x impedirne l'uso agli extracomunitari, forse i
prox della lista nel vedersi impedito l'accesso al
centro storico potrebbero essere loro! ma cosa ci si vuole
aspettare da un sindaco leghista!??!?!? xchè invece nn
sistemano le fognature? a volte, in giornate di bassa
pressione il centro sembra una cloaca aperta!!!! ma certo i
vigili hanno ben altro da fare, come stanziare tutto il
giorno in piazza e dare multe al malcapitato di turno che
entra col motorino a mano! nota particolare: oggi ho
assistito al tentativo della padrona di un cane di
informarsi su questa pazzia. il comune ha ripiegato verso la
polizia municipale, mentre questi ultimi nn hanno risposto
al tel! ed era orario d'ufficio. ma scusate
l'ignoranza, nn è il municipio che ha ordinato questa
farsa? nn sono loro a dovere delle risposte? la polizia
dovrebbe solo applicare la norma, o sbaglio? sono
trevisana, ma in molte, troppe occasioni, me ne
vergogno... e treviso è così bella :) incrociamo
le dita, ed illudiamoci che l'ignoranza venga
sconfitta. saluti sonia
1 luglio 2004 0:00 - Laura
Caro presidente; mi permetta di esprimere la mia
opinione e, con essa, porre l'accento su due o tre punti
che mi sembrano importanti. Prima di vomitare giudizi su chi
non accetta i cani e le loro "produzioni" sarebbe
bene renderci ben conto dell'argomento di cui
trattiamo. Punto primo: Lei afferma: <<... come
all'epoca ritenemmo stupida e lesiva dei diritti
quell'ordinanza ...>>, credo di essere nel giusto
intuendo che parla dei DIRITTI degli animali, giusto?
Ebbene, mi domando se chi costringe un ANIMALE ad una vita
umana (quella "domestica", appunto) sia da
considerarsi rispettoso, innanzitutto della NATURA stessa
del cane, ovvero quella di appartenere alla sfera
"essere animale" e non "essere umano",
da qui un'altra domanda sorge spontanea ed è: secondo i
vostri parametri, è giusto legittimare il diritto di un
CANE a passeggiare in centro (come se dovessimo attribuire a
quest'ultimo persino la VANITA' e la
DIFFERENZIAZIONE del suolo calpestabile, che sono
prerogativa degli uomini) e sottovalutare od essere
INDIFFERENTI al SCAROSANTO DIRITTO di un onesto negoziante
e/o cittadino ad avere il muro PULITO dal piscio (che, mi si
insegna, non è solo pura questione "estetica" ma
soprattutto IGIENICA!)? Il DIRITTO di poter camminare senza
dover valutare prima dove indirizzare il piede? Tra
parentesi, con il caldo estivo il tutto è sinceramente e
decisamente INSOPPORTABILE. Punto secondo: Lei afferma:
<<... Se i tutori dell'ordine pubblico –Sindaco in
quanto responsabile, ed esecutori materiali ai vari livelli-
non sono in grado di tutelare l'ordine pubblico e far
rispettare le norme ...>>, Lei ha una vaga idea di quanto
costerebbe (a NOI CITTADINI) una vigilanza pressoché
costante delle strade per assicurarci che i padroni dei cani
(gli unici COLPEVOLI in tutta questa storia di NON
RISPETTARE né i loro SIMILI, né gli ANIMALI!) adempiano ai
loro doveri civili nei confronti della società?! Punto
terzo: Lei afferma: <<... Riguardo alle pisciatine, poi, se
non si e’ in grado di accettare questo nella convivenza
con gli animali domestici, vuol dire che siamo solo ai primi
segnali di ben altro: il passaggio dai cani alle varie
tipologie di persone puo’ sempre trovare una
giustificazione. Se qualcuno vuole un mondo senza cani,
senza tutti coloro (anche umani) che in qualche modo possono
turbare un ipotetico idilliaco assetto di tranquillita’,
lo faccia pure, ma ci trova in prima linea a boicottarli,
perche’ alcuno vada a spendere un solo centesimo in quella
citta’. Che si tengano la loro Treviso sotto la campana
sterile di vetro. ...>>, caro Sig. Donvito, qui, davvero, ha
raggiunto un livello di ipocrisia allucinante, mi permetta!
Ma si rende conto di ciò che dice? Si dà il caso che la
CONVIVENZA col CANE che LEI o chiunque altro ne sia il
"padrone", è una SCELTA, ma non mia, e subirne le
conseguenze dovrebbe essere un SUO esclusivo diritto e
dovere, non mio. Io posso accettare "pisciatine"
e/o "cacatine" di cani vagabondi che vivono la
strada, così come, mi si permetta, accetto le pisciatine di
quei poveri diavoli che vivono per la strada (e parlo di
ESSERI UMANI), mi dica invece Lei, o tutti coloro i quali si
scandalizzano del divieto di accesso in centro di cani con
padroni (non credo certo che le forze dell'ordine
possano MULTARE UN CANE da solo!!) se siete così
"buoni" nei confronti delle "pisciatine"
dei barboni ... Per quanto riguarda allargare
l'intolleranza alle diversità mi preme mettere i
puntini sulle "I", essere RAZZISTI vuol dire non
tollerare la presenza di una CULTURA DIVERSA dalla mia,
mentre QUI si sta parlando di CIVILTA' ed EDUCAZIONE, e
non tollerare extra comunitari come pure italiani che, pur
avendo una casa e conoscendo l'esistenza di bagni
pubblici pisciano qua e là, nelle piscine, sui muri, sulle
auto e dovunque capiti, mi sembra ALTRA cosa, e così come
NON TOLLERO la maleducazione delle persone civili, altresì
non tollero la maleducazione di chi non mi rispetta
permettendo al SUO cane di LIMITARE LE MIE LIBERTA' che
sono il poter passeggiare, il non dover ripulire lo schifo
di altri, il non aver paura di sporcare i miei vestiti o le
mie scarpe di m... e doverle ripulire (avete mai provato lo
schifo, dite un pò? Io SI!). Ecco, io caro presidente mi
ritengo una ANIMALISTA e proprio per questo ODIO chi
rinhiude un CANE in un appartamento (a meno che non abbia
svariati METRI di GIARDINO!!) chi lo porta a PASSEGGIO IN
CENTRO anziché farlo CORRERE felice in vasti parchi (ne
esistono anche solo per LORO lo sapevate? Dove possono fare
la cacca nell'erba, riservata a loro soltanto). La
città non è la casa ottimale per un animale, qualunque
esso sia, ogni razza ha il suo "habitat" (parlo
anche per gli uomini) e se vogliamo o vuole
"migrare" altrove bisognerà pure che, nei limiti
della sua condizione", RISPETTI il luogo dove
"migra", e non parlo di un <<... ipotetico
idilliaco assetto di tranquillita’ ...>> come Lei scrive,
ma di una SERENA E RISPETTOSA CONVIVENZA che dovrebbe essere
SPONTANEA anziché indotta con la forza. Provi a scrivere la
sua rabbia a chi ha un cane e non pulisce ... Grazie.