Una scuola tutta musulmana, a mio avviso, ha ha un ben
preciso e calcolato scopo:
A mio avviso i
genitori dei piccoli musulmani, specie quelli nati in
Italia, hanno il timore che i loro piccoli figli si
"integrino troppo" !
Un bambino é come
una spugna, si imbeve di tutto quello che lo circonda, nel
bene e nel male, anzi spesso constatiamo che i nostri
piccoli "assorbono" con maggior rapidità le
cattive abitudini rispetto a quelle buone (fanno i capricci,
vogliono quel giocattolo o quel gelato ecc.)
Sta
a noi genitori ed alla società, "temprare" la
loro crescita e dare loro le regole e le leggi che poi li
vedranno crescere diventando uomini.
E' un
processo difficile ma, se ben fatto, crea l'uono libero
moderato e giusto (non sempre !) .
Ma tutto ciò
può invece spaventare che teme la cultura
libero-occidentale, chi chiama gli USA "il grande
satana", chi, al suo paese, condanna i "vizi"
occidentali (salvo poi farsene tentare quando viene nel
nostro paese).
Far crescere dei bimbi in una
scuola "chiusa" (perchè solo così si può
chiamare una scuola che non sia multietnica ed aperta a
tutti) vuol dire volersi assicurare che "imparino solo
ciò che si vuol trasmettere loro" e nulla più !
Come dire: Ci piace il vostro modo di essere
occidentali, ci piacciono le vostre auto, le vostre
lavatrici, i vostri cinema, i vostri week end, ma ce li
vogliamo "consumare" a nostro modo !
E
no ! Troppo comodo ! La cara e vecchia ed asmatica
Europa, ci ha messo 2000 anni a diventare così, e male o
bene, con tutti i pregi ma anche i molti difetti che ha,
voglio che resti così.
Io non andrei mai in casa
di un altro a dirgli come deve arredare la sua casa, di
conseguenza, in casa mia, non ammetto che mi venga imposto
il volere di altri.
Se poi qualcuno vuol farsi la
sua scuola, padronissomo di farla (siamo o no un paese
libero e multietnico ?) basta che si compri la terra, se la
costruisce e se la mantiene, pagando le tasse come fanno
tutti.
Riguardo al crocefisso, se un giorno lo
stato italiano, con leggi approvate nel nostro libero
parlamento, avesse deliberato di toglierli per sostituirlo
che so, con la foto del presidente o del primo ministro o
del capo di stato maggiore della difesa, credo che non mi
sarei scandalizzato più di tanto.
Sono
d'accordo con l'amico che dice che la preghiera si
fa nei luoghi di culto.
Però se questo
crocefisso me lo devono togliere perché "dà
fastidio" a qualcuno, allora caspita no ! Guai a
chi lo tocca ! Credo che per molti di noi questa sia
diventata più che una ragione di culto, una ragione di
"principio".
Per lo stesso discorso che
ho fatto prima: In casa mia, l'arredamento lo
scelgo io !
15 luglio 2004 0:00 - Giuseppe Pisani
-A che serve un supermercato? Il supermercato serve
per rifornirsi di alimenti. -A che serve un luogo di
culto? A soddisfare le esigenze di fede della gente
credente. -A che serve il municipio? A fare
certificati di residenza, e servizi vari rivolti al
cittadino. -A che serve la scuola? La scuola cerca
di formare, cercando di aprire la mente...
No,
non sono pazzo. Voglio solo affermare quanto è inutile
mettere le patate (che sono care ormai!!!) nel municipio, e
la campanella nel più silenzioso luogo di culto. Ogni
luogo ha un proprio scopo. In Italia non esiste religione di
stato (per fortuna, ma aihmè solo formalmente). I
Luoghi pensati per diverse esigenze. Se io voglio un
certificato, non lotto per ottenerlo al supermercato.
La mia è: via i crocefissi e simboli ideologici/religiosi
dalle scuole. Insegnamento della religione nelle scuole
sostituito in "storia delle religioni" o
"antropologia" o in alternativa "laboratori
di gruppo". Classi multietniche. Scandaloso
togliere i crocefissi? E perche? Se hai sete di fede, ci
sono le bellissime chiesette, peccato che siano sempre vuote
(mi domando perche quelli che sbraitano contro questo
concetto, non vanno a riempirle?! Ipocrisia? Oppure senso di
sicurezza nell'affermare passivamente "cattolico,
non praticante"?). La Fede si esercita nei luoghi
di culto (moschee, chiese, sinagoghe), non vengono negati
questi spazi. La spesa si fa nel supermercato. La
formazione e la crescita, 5/8 ore al giorno, nelle scuole
(se i genitori vogliono impartire anche la crescita
spirituale, dispongono di altre 16 ore della giornata)
14 luglio 2004 0:00 - Antonio
Pur avendo il massimo rispetto per tutti, trovo
semplicemente Pazzesco tutto cio`. Vogliamo sempre fare
quelli che trovano le soluzioni ed......ecco il
risultato! Occorre comprendere che non vi e` una
soluzione giusta, o bianco o nero. La riprova?
"Cambiando l'ordine dei fattori(in Italia!) il
prodotto cambia!". Ma sei io mi reco in un qualsiasi
Paese musulmano forse potrei venir trattato in simile
modo? No di certo! Peraltro sarebbe altamente offensivo nei
miei confronti come lo e` in effetti nei confronti dei
musulmani.Ghettizzati e` la parola giusta! "Bambini,
mettetevi qui` lontano dai grandi, e giocate come vi
pare!(Quando siete stufi li` c'e` pure una fontanella:
andate a giocare con l'acqua!)". Ma ci rendiamo
conto? Rispetto e liberta`, ma l'insegnamento e` una
cosa, la religione tutt'altra! Qualora non stessero bene
giuste regole democratiche, allora si puo` sempre recarsi
altrove!Rispetto per tutti! Poi un giorno si potrebbe
anche vedere che il Creatore e` uno soltanto e
personalmente non penso proprio che la Bibbia sia in netto
contrasto con il Corano, visto che un Salmo della Bibbia
recita che il Signore si e` mostrato nella Valle di Baca
salvando un bimbo innocente con la madre da morte certa.
Guarda che caso! E` proprio il luogo ove e` stata costruita
la Mecca ed i musulmani si volgono per pregare varie volte
ogni giorno Allah ("unico DIO") ed almeno una
volta nella vita devono effettuare un pellegrinaggio li`.
Come mai nessuno ne parla??? I Salmi della Bibbia li leggo
solo io, oppure e` troppo scomodo per tutti??! E li
ghettizziamo chiudendoli in classe? Senza il Vero Dialogo
non se ne uscira` mai fuori!Mai, proprio come un tedesco ed
un giapponese che discutono di una tesi di Analisi
Matematica conoscendo unicamente la propria lingua. Anche se
in un caso parlassero della stessa cosa non si potrebbero
comprendere. E la soluzione della ghettizzazione e`
offensiva per tutti, oltre che completamente inutile!
14 luglio 2004 0:00 - Mario
Mi chiedo: come pensiamo di integrare nella nostra società
questi ragazzi extracomunitari, se già dalla scuola li
facciamo sentire dei diversi ?
Non credo nella
faccenda di intolleranza verso il crocifisso, piuttosto
penso che il problema sia di integrazione o peggio di
razzismo, diverse zone di Milano sono ben note verso la
loro intolleranza verso gli immigrati che, a loro volta, non
fanno nulla per integrarsi nella nostra società
contribuendo in tal modo a creare diverse punti di attrito
sociale.
Mi meraviglio che lo stato da una parte
accetti l’ingresso di queste famiglie provenienti
dall’estero e dall’altro non si adoperi per eliminare le
scellerate decisioni analoghe a questa delle classi divise,
finalizzate a rimarcare una diversa cultura e l’imitando
il processo di integrazione di cui si ha tanto bisogno in
Italia.
Se è giusto eliminare i simboli
religiosi dalle aule, cosa è giusto fare per quelle
famiglie che abitano vicino a luoghi di culto diversi dal
proprio? al pari dei crocefissi demoliamo le chiese
mussulmane o cattoliche che siano? abbattiamo il Duomo di
Milano perché il marocchino è di un altra fede ???
Ripeto mi sembrano scelte stupide e non dimentichiamo
che quando noi ci spostiamo negli altri paesi dobbiamo
adeguarci al loro modo di vivere e di comportarsi e quando
loro vengono qui ?? che facciamo ? mettiamo il velo alle
nostre donne ?
Ci vuole tolleranza d’accordo,
ma anche il buon senso....
Ciao a tutti
14 luglio 2004 0:00 - Giorgio
é la più grande stupidaggine che la mente umana abbia
concepito dopo i campi di concentramento nazisti.