dissento circa la giustezza della trasandatezza, se le norme
ci sono vanno applicate a prescindere che provengano da FI,
Lega, UDC...Vivo a Firenze sud dove i problemi non mi sembra
siano moltissimi ma non trovano soluzione per la quasi
totale assenza dei vigili (smanettoni in moto a Sorgane,
gente che va al bar e blocca viale europa...). E' più
facile veder passare invece polizia e carabinieri, per
fortuna. Mi correggo, i vigili si sono visti negli ultimi
giorni prima delle elezioni, poi non li ho più visti.
Per tornare all'accattonaggio, come per i vu'
cumprà, non mi sembra nè giusto nè educato essere fermato
per strada o apostrofato o comunque costretto in qualche
modo... Queste azioni tendono a farmi rispondere male e non
è quello che voglio. Sono inoltre convinto che tali
manifestazioni stimolino l'intolleranza. Infine mi
sembra che lavoro, purtroppo di livello basso (pulizie,
cucine, edilizia...), se ne trovi: perchè allora devo
trovare dei giovani per strada a mendicare?
6 agosto 2004 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
E' vero. Le leggi esistenti sembrano più che
sufficienti a mantenere quelli che vengono comunemente
chiamati "ordine e decoro pubblico". Basta andare
a Treviso e anche a Verona per non vedere nelle strade
l'ombra di un mendicante. E dico questo con rammarico,
perché non ritengo molto civili le comunità che cancellano
in questo modo l'evidenza della povertà, che è una
cosa che esiste, al di là degli abusi che possono essere
connessi con il chiedere l'elemosina, come lo
sfruttamento di bambini o anche adulti, il racket, eccetera.
Questi aspetti di sfruttamento dovrebbero essere repressi,
anche proprio per tutelare chi povero lo è davvero e non
può che chiedere aiuto agli altri tendendo la mano. Del
resto: siamo del tutto certi che una cosa del genere non
possa mai capitare anche a noi? A Verona, nel febbraio
scorso, sono stata testimone diretta di un episodio che mi
ha lasciato perprlessa e addolorata. Davanti a una
panetteria, vi era una giovane nomade con tre bambini; uno
al seno e due letteralmente attaccati alla gonna. Nel
momento in cui stavo passando di lì, si è fermata
un'automobile della polizia di Stato, ne sono scesi i
due poliziotti, che le hanno chiesto i documenti. Avuta la
carta d'identità, l'hanno esaminata a lungo, poi si
sono messi alla radio della loro auto; infine ..... Non so
com'è finita, perché ero entrata nella panetteria per
comprare del cibo per quelle quattro creature umane che a me
sembravano esageratamente prese di mira, e, quando ne sono
uscita...erano spariti tutti. La macchina della polizia e la
donna coi bambini. Quest'ultima l'ho cercata nelle
vie adiacenti, ma non l'ho vista. Non posso dire che i
poliziotti abbiano caricato in auto tutti e quattro, perché
non l'ho visto, ma mi sembra molto probabile. Per
portarli dove? Forse fuori della città o del Comune, in una
di quelle località della provincia in cui è permesso ai
nomadi di fermarsi, fra le lamentele degli abitanti che
dicono ai veronesi: voi non ce li volete nelle vostre
eleganti strade, ma a noi ce li imponete.. (una polemica del
genere era in corso in quei giorni sui giornali locali).
L'episodio a cui mi sono riferita dimostra che si
possono tenere pulite le strade delle città dalle presenze
non desiderate. Se, poi, sia producente e produttivo per la
nostra società che polizia e carabinieri stiano a usare il
loro tempo per controllare e cacciare i mendicanti, e se sia
umano e intelligente voler cancellare a tutti i costri la
presenza della povertà e del disagio dalle nostre strade e
piazze, beh, questo è un altro paio di maniche.
Tornando da quei salotti buoni che indubbiamente sono i
centri urbani di Treviso e Verona, e reimmergendomi nella
confusione di Firenze, dove a ogni cantonata trovi un
rappresentante di una vasta gamma di mendicanti, io, che
spesso mi lamento di Firenze, mi sono detta: EVVIVA FIRENZE,
EVVIVA LA SUA TRASANDATEZZA. MEGLIO TRASANDATI CHE
INTOLLERANTI E VOLUTAMENTE CIECHI E SORDI DI FRONTE ALLA
REALTA'.