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16 agosto 2004 0:00 - va
dissento circa la giustezza della trasandatezza, se le norme ci sono vanno applicate a prescindere che provengano da FI, Lega, UDC...Vivo a Firenze sud dove i problemi non mi sembra siano moltissimi ma non trovano soluzione per la quasi totale assenza dei vigili (smanettoni in moto a Sorgane, gente che va al bar e blocca viale europa...). E' più facile veder passare invece polizia e carabinieri, per fortuna. Mi correggo, i vigili si sono visti negli ultimi giorni prima delle elezioni, poi non li ho più visti.
Per tornare all'accattonaggio, come per i vu' cumprà, non mi sembra nè giusto nè educato essere fermato per strada o apostrofato o comunque costretto in qualche modo... Queste azioni tendono a farmi rispondere male e non è quello che voglio. Sono inoltre convinto che tali manifestazioni stimolino l'intolleranza. Infine mi sembra che lavoro, purtroppo di livello basso (pulizie, cucine, edilizia...), se ne trovi: perchè allora devo trovare dei giovani per strada a mendicare?
6 agosto 2004 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
E' vero. Le leggi esistenti sembrano più che sufficienti a mantenere quelli che vengono comunemente chiamati "ordine e decoro pubblico". Basta andare a Treviso e anche a Verona per non vedere nelle strade l'ombra di un mendicante. E dico questo con rammarico, perché non ritengo molto civili le comunità che cancellano in questo modo l'evidenza della povertà, che è una cosa che esiste, al di là degli abusi che possono essere connessi con il chiedere l'elemosina, come lo sfruttamento di bambini o anche adulti, il racket, eccetera. Questi aspetti di sfruttamento dovrebbero essere repressi, anche proprio per tutelare chi povero lo è davvero e non può che chiedere aiuto agli altri tendendo la mano. Del resto: siamo del tutto certi che una cosa del genere non possa mai capitare anche a noi?
A Verona, nel febbraio scorso, sono stata testimone diretta di un episodio che mi ha lasciato perprlessa e addolorata. Davanti a una panetteria, vi era una giovane nomade con tre bambini; uno al seno e due letteralmente attaccati alla gonna. Nel momento in cui stavo passando di lì, si è fermata un'automobile della polizia di Stato, ne sono scesi i due poliziotti, che le hanno chiesto i documenti. Avuta la carta d'identità, l'hanno esaminata a lungo, poi si sono messi alla radio della loro auto; infine ..... Non so com'è finita, perché ero entrata nella panetteria per comprare del cibo per quelle quattro creature umane che a me sembravano esageratamente prese di mira, e, quando ne sono uscita...erano spariti tutti. La macchina della polizia e la donna coi bambini. Quest'ultima l'ho cercata nelle vie adiacenti, ma non l'ho vista. Non posso dire che i poliziotti abbiano caricato in auto tutti e quattro, perché non l'ho visto, ma mi sembra molto probabile. Per portarli dove? Forse fuori della città o del Comune, in una di quelle località della provincia in cui è permesso ai nomadi di fermarsi, fra le lamentele degli abitanti che dicono ai veronesi: voi non ce li volete nelle vostre eleganti strade, ma a noi ce li imponete.. (una polemica del genere era in corso in quei giorni sui giornali locali).
L'episodio a cui mi sono riferita dimostra che si possono tenere pulite le strade delle città dalle presenze non desiderate. Se, poi, sia producente e produttivo per la nostra società che polizia e carabinieri stiano a usare il loro tempo per controllare e cacciare i mendicanti, e se sia umano e intelligente voler cancellare a tutti i costri la presenza della povertà e del disagio dalle nostre strade e piazze, beh, questo è un altro paio di maniche.
Tornando da quei salotti buoni che indubbiamente sono i centri urbani di Treviso e Verona, e reimmergendomi nella confusione di Firenze, dove a ogni cantonata trovi un rappresentante di una vasta gamma di mendicanti, io, che spesso mi lamento di Firenze, mi sono detta: EVVIVA FIRENZE, EVVIVA LA SUA TRASANDATEZZA. MEGLIO TRASANDATI CHE INTOLLERANTI E VOLUTAMENTE CIECHI E SORDI DI FRONTE ALLA REALTA'.
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