Ma insomma ,mai nessuno che SERIAMENTE si occupi dello
strapotere delle lobbies assicurative ? C'è solo il
petrolio (per lo Stato )e niente RCA (interesse
privato):eppure ,oltretutto,dovremmo essere in
Europa..... Perchè menare il can per l'aia ??
Tutto costa ,evidentemente anche il silenzio!
18 agosto 2004 0:00 - vincenzo
Questo Paese di furbi, dove tutti hanno regolato quello che
riguardava gli altri, e ognuno ha fatto quello che ha
voluto,con i risultati noti,avrebbe bisogno di una bella
boccata di aria fresca : -la massima liberalizzazione
di ogni attivita' commerciale,
professionale,imprenditoriale e produttiva,di ricerca e
quant'altro, dove nessuna AUTORIZZAZIONE burocratica,
ne possa, non solo impedire l'avvio, ma che in qualche
modo possa avere competenze, autorita'ecc ecc che ne
fagogitino le finalita' prima ,e ne ostacolino la
realizzazione e la sopravvivenza poi. Urge tagliare le
maglie di una legiferazione opprimente e di una burocrazia
imperante, e di quanti nulla producono e che tutto
controllano, vigilano, benedicono ecc ecc. Tanti Auguri
Italia
16 agosto 2004 0:00 - vincenzo
Mi sembra dal mio punto di vista, che se facciamo
riferimento ai saldi, certamente bisognerebbe abolirli,
bisognerebbe un maggior controllo della finanza su un
maggior numero di punti vendita per controllare le fatture
di acquisto. certamente un piccolo negozio se vogliamo
che rimane in vita, per farsi e conservare la clientela deve
puntare su una elevata specializzazione, in termini di
servizi, consulenza, ed assistenza. occorre fare una
scelta oculata di pochi prodotti di aziende qualificate,
acquistando il minimo indispensabile ed assicurandosi
approvigionamenti alternativi e rapidi. Sul piano dei
prezzi un piccolo negozio non può mai reggere la
concorrenza con la grande distribuzione. Passando al
primo punto, il prezzo rimane un elemento importante che
pone problemi particolari, una impresa nel determinare i
prezzi deve seguire determinati procedimenti stabilendo con
attenzione determinati obiettivi che possono essere la
sopravvivenza, la massimizzazione dei profitti, la quota di
mercato,la qualità del prodotto e del servizio.
Certamente non si può rimanere inerti quando i prezzi di
qualsiasi genere di prodotto viene aumentato a discapito del
consumatore, pertanto è necessario considerare il potere di
acquisto anche del consumatore che sarà uno dei parametri
principali di confronto nella scelta di acquisto fra
fornitori alternativi che operano sul mercato correttamente.
se si è capito non condivido la politica del nostro
governo, perchè priva di una attenta analisi di mercato e
dei bisogni e potenzialità dei consumatori.
16 agosto 2004 0:00 - vincenzo
Che bella la liberalizzazione, dare la possibilità anche a
chi non ha professionalità di aprire un 'attività e
rovinare il mercato a te commerciante da dieci anni che hai
aperto quando c'era la legge sulle licenze...io la penso
di destra ma questo governo è proprio il "peggiore dei
governi possibili!!!"