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30 agosto 2004 0:00 - puccio cartoni,fiorentino
Ma insomma ,mai nessuno che SERIAMENTE si occupi dello strapotere delle lobbies assicurative ? C'è solo il petrolio (per lo Stato )e niente RCA (interesse privato):eppure ,oltretutto,dovremmo essere in Europa.....
Perchè menare il can per l'aia ??
Tutto costa ,evidentemente anche il silenzio!
18 agosto 2004 0:00 - vincenzo
Questo Paese di furbi, dove tutti hanno regolato quello che riguardava gli altri, e ognuno ha fatto quello che ha voluto,con i risultati noti,avrebbe bisogno di una bella boccata di aria fresca :
-la massima liberalizzazione di ogni attivita' commerciale, professionale,imprenditoriale e produttiva,di ricerca e quant'altro, dove nessuna AUTORIZZAZIONE burocratica, ne possa, non solo impedire l'avvio, ma che in qualche modo possa avere competenze, autorita'ecc ecc che ne fagogitino le finalita' prima ,e ne ostacolino la realizzazione e la sopravvivenza poi.
Urge tagliare le maglie di una legiferazione opprimente e di una burocrazia imperante, e di quanti nulla producono e che tutto controllano, vigilano, benedicono ecc ecc.
Tanti Auguri Italia

16 agosto 2004 0:00 - vincenzo
Mi sembra dal mio punto di vista, che se facciamo riferimento ai saldi, certamente bisognerebbe abolirli, bisognerebbe un maggior controllo della finanza su un maggior numero di punti vendita per controllare le fatture di acquisto.
certamente un piccolo negozio se vogliamo che rimane in vita, per farsi e conservare la clientela deve puntare su una elevata specializzazione, in termini di servizi, consulenza, ed assistenza.
occorre fare una scelta oculata di pochi prodotti di aziende qualificate, acquistando il minimo indispensabile ed assicurandosi approvigionamenti alternativi e rapidi.
Sul piano dei prezzi un piccolo negozio non può mai reggere la concorrenza con la grande distribuzione.
Passando al primo punto, il prezzo rimane un elemento importante che pone problemi particolari, una impresa nel determinare i prezzi deve seguire determinati procedimenti stabilendo con attenzione determinati obiettivi che possono essere la sopravvivenza, la massimizzazione dei profitti, la quota di mercato,la qualità del prodotto e del servizio.
Certamente non si può rimanere inerti quando i prezzi di qualsiasi genere di prodotto viene aumentato a discapito del consumatore, pertanto è necessario considerare il potere di acquisto anche del consumatore che sarà uno dei parametri principali di confronto nella scelta di acquisto fra fornitori alternativi che operano sul mercato correttamente. se si è capito non condivido la politica del nostro governo, perchè priva di una attenta analisi di mercato e dei bisogni e potenzialità dei consumatori.
16 agosto 2004 0:00 - vincenzo
Che bella la liberalizzazione, dare la possibilità anche a chi non ha professionalità di aprire un 'attività e rovinare il mercato a te commerciante da dieci anni che hai aperto quando c'era la legge sulle licenze...io la penso di destra ma questo governo è proprio il "peggiore dei governi possibili!!!"
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