Per Carlo: Premettendo che proprio le
ex-municipalizzate rappresentano un buco nella riforma
Maroni (a detta dello stesso ministro) che i decreti
attuativi dovranno risolvere, bisogna distinguere tra tfr
maturato e maturando. ; per quello gia' accantonato
varranno le vecchie regole, per quello che confluira'
nei fondi(il maturando) varranno le regole dei fondi
pensione e cioe': possibilita' di prelevare il 100%
della somma accantonata dopo 8 anni di permanenza nel fondo
per spese mediche o acquisto/ristrutturazione della prima
casa pe se o per i propri figli
11 ottobre 2004 0:00 - Carlo
Salve sono un dipendente di una ex municipalizzata.
Vorrei sapere se confluendo tutto il tfr in un fondo
pensione (il mio è Pegaso)potrò chiedere il 70% del
capitale versato come attualmente potrei fare per esigenze
particolari........(credo proprio di no!) grazie!
9 ottobre 2004 0:00 - Massimiliano Polito
Per Fabrizio:
Non sono un addetto ai lavori
8 ottobre 2004 0:00 - FABRIZIO
Per Massimiliano,
dalle tue parole e dai termini
da te usati comprendo che probabilmente tu sei un
"addetto ai lavori".
Quindi, se é
così, ne deduco che vieni dalla mia parte, cioé gli
investimenti te li fai tu, a tuo piacimento (esattamente
quello che io sostengo), magari anche con propensione ad un
moderato rischio.
Mentre i "NON
addetti" sono costretti a rivolgersi ad altri, oppure a
farsi i buoni postali !
Tra i primi, devo ancora
conoscere qualcuno che affermi di essere stato soddisfatto,
anzi !
Tra i secondi (quelli che si sono fatti i
buoni) ti assicuro che erano molto più soddisfatti dei
primi.
E' chiaro che se tu sei un
"addetto ai lavori", la mia manifestata
idiosincrasia per la categoria non può suscitare in te
simpatia e me ne dispiace.
Giudicare i rendimenti
medi in base all'andamento degli ultimi 100 anni mi
sembra una pretesa degna della divisione percentuale del
famoso pollo di Trilussa.
Anche mio Padre diceva
sempre: " se nel 60 invece di 1 appartamento ne
avessi presi 2 (costava 1 milione, come la Fiat 1100) avrei
fatto un buon affare !
Solo che non aveva neppure
i soldi per uno!
Negli ultimi 3-5 anni é stato
fatto un bagno di sangue che non ha pari e chi é riuscito a
riprendersi i suoi soldi é convinto di aver vinto alla
lotteria !
E poi, diciamocelo, nessuno fa niente
per niente, e se il mio gsetore di fondi comuni dovessi
pagarlo in percentuale a quello che mi ha fatto guadagnare,
negli ultimi 3 anni dovrebbe lui darne a me, e non viceversa
come ahimè succede !
L'ingordigia di molte
persone la vediamo oggi sotto forma di cortei davanti alle
aule dei tribunali dei vari Bond Partmalat o Argentini.
Se questi signori avessero guadagnato il 50% invece di
perderlo, ne avrebbero dato un pò in beneficienza ??
Non credo proprio !!
Ribadisco: Pochi,
maledetti ma sicuri. Cordialmente
8 ottobre 2004 0:00 - Massimiliano Polito
Rispondo a Fabrizio.
> Sei sicuro che in mano a
fondi pensionistici renderanno più del 3% > al netto
dei micidiali "caricamentei" ????
In
questa materia nessuno puo' essere sicuro di niente. Se
pero' prendiamo come riferimento quello che e'
successo alle borse negli ultimi cento anni vediamo che
i rendimenti medi sono ben superiori al 3%. Se poi gli
ultimi 100 anni sono stati solo un "momento"
particolarmente fortunato questo non lo puo' sapere
nessuno.
> Oggi qualunque invenstimento "non
a rischio" rende l'1% o meno !
Cosa
intendi con "non a rischio"? Un BOT a 3 mesi?
Su un orizzonte temporale di 30 anni (l'intera
vita lavorativa) puoi permetterti investimenti con
rendimenti attesi maggiori di quelli di un BOT a 3
mesi.
> In tempi non sospetti e mi riferisco
dall'80 ad oggi, od almeno nel > decennio 84-94
quando i tassi dei bot-cct-btp hanno vagato dal 18 al 12
%, > ho diretta esperienza di amici che hanno aderito a
sistemi di previdenza con > versamenti ventennali e
che, finiti i 20 anni, si sono visti liquidare in >
capitale gli stessi soldi versati, o addirittura qualcosa
meno.
Non conosco il dettaglio di questi
"sistemi di previdenza" e non posso quindi
entrare nel merito. Posso pero' dirti che il rischio
di investire male i propri soldi e' sempre
esistito, anche quando i rendimenti dei titoli di stato
erano a due cifre.
> Alla larga dai promotori che
più che promotori chiamerei promettitori di >
interessi con frasi subdole tipo: >
...nell'ipotesi che.... > .....ipotizzato
che.....
Quelle non sono frasi subdole, dal mio
punto di vista sono frasi corrette di chi non ti vuole
promettere la luna. E' subdolo il promotore che ti
vende prodotti a "capitale garantito" e poi scopri
che tutto e' legato ad un paniere di azioni high
tech.
> E se proprio volete per forza fare un
risparmio forzato e cadenzato, > fatevi ogni mese un
bel buono postale ventennale, esentasse, esentespese, >
esente ....truffa.
Puo' essere un buono o un
cattivo investimento, dipende dalla tua capacita'
di risparmio, dalla tua propensione al rischio,
dall'orizzonte temporale del tuo investimento, da
tante cose.
Personalmente pensando alla pensione
preferirei investire in ETF e puntare
sull'andamento dei principali indici mondiali.
Ciao, Massimiliano
7 ottobre 2004 0:00 - FABRIZIO
Per Massimiliano:
Sei sicuro che in mano a fondi
pensionistici renderanno più del 3% al netto dei micidiali
"caricamentei" ????
Oggi qualunque
invenstimento "non a rischio" rende l'1% o
meno !
In tempi non sospetti e mi riferisco
dall'80 ad oggi, od almeno nel decennio 84-94 quando i
tassi dei bot-cct-btp hanno vagato dal 18 al 12 %, ho
diretta esperienza di amici che hanno aderito a sistemi di
previdenza con versamenti ventennali e che, finiti i 20
anni, si sono visti liquidare in capitale gli stessi soldi
versati, o addirittura qualcosa meno.
Alla larga
dai promotori che più che promotori chiamerei promettitori
di interessi con frasi subdole tipo:
...nell'ipotesi che.... .....ipotizzato
che..... .....simulando che.... .....fatto calcolo
che.... ecc. ecc.
E se proprio volete per
forza fare un risparmio forzato e cadenzato, fatevi ogni
mese un bel buono postale ventennale, esentasse,
esentespese, esente ....truffa.
Meglio pochi,
maledetti, ma sicuri !
7 ottobre 2004 0:00 - Massimiliano Polito
Per Fabrizio: > Date retta a me, tenetevi la
liquidazione !
La scelta non e' tra tenersi
il TFR o darlo a qualcuno. La scelta e' tra
lasciare il TFR all'azienda, che ti riconoscera' un
rendimento del 3% annuo, o metterlo in un fondo
pensione, che su un lungo periodo dovrebbe rendere
piu' del 3%.
Per Stride: > Ma
perche' gli esperti dell' ADUC non rispondono a
questi quesiti? > sanno solo dire che i fondi pensione
aperti sono una truffa?
Non mi risulta di aver
mai sentito l'ADUC prendere una posizione del
genere (magari a sostegno della tua tesi potresti mettere un
link ad un articolo in cui lo fa).
Mi
risulta che l'ADUC consigli i fondi chiusi per via del
contributo aggiuntivo versato dall'azienda che li
rende al momento piu' convenienti di quelli aperti,
dove tale contributo non esiste.
Ciao,
Massimiliano
7 ottobre 2004 0:00 - primo mastrantoni
Per Strider riporto quanto c'e' scritto
all'inizio della testata "di la tua":
Questo e' un forum di discussione. Per le domande
rivolte all'ADUC, utilizzare il settore "Cara
Aduc". Per consulenza e informazione finanziaria,
utilizzare "Investire Informati". Mai
sostenuto che i fondi pensione sono una truffa.
7 ottobre 2004 0:00 - Strider
Per Carla: La riforma Maroni necessita, per dare
risposte sensate, un' analisi della situazione personale
del lavoratore. Per un chiarimento, anche elementare,
dovrebbe fornire alcuni dati: 1) Lavoratore dipendente
settore pubblico o privato? 2)Settore di
attivita' 3)Anzianita' contributiva 4) Se
ha gia' aderito a qualche fondo pensione
(aperto/chiuso) Con questi semplici dati avro' la
possibilita' di chiarire maggiormente cosa potra'
fare nel prossimo futuro PS: Ma perche' gli esperti
dell' ADUC non rispondono a questi quesiti? sanno solo
dire che i fondi pensione aperti sono una truffa?
7 ottobre 2004 0:00 - Massimiliano Polito
Per Carla:
L'azienda per cui lavori ogni mese
preleva dal tuo stipendio lordo un po' di soldi e
li mette da parte, quando ti licenzierai quei soldi ti
verranno "restituiti" con il nome di
Trattamento di Fine Rapporto (T.F.R. meglio noto come
"la liquidazione").
Fino ad oggi quei
soldi che l'azienda metteva da parte mese per mese
restavano a lei. L'azienda non li teneva chiusi in
un cassetto, li investiva, li spendeva, insomma li
usava per coprire le sue esigenze finanziarie. Su quei soldi
che l'azienda si metteva da parte ogni mese
(siccome erano soldi che in pratica il lavoratore
"prestava" all'azienda) l'azienda
riconosceva un interesse che se non erro e' intorno
al 3% annuo (o e' legato all'inflazione, non lo so).
Percui la tua liquidazione alla fine era la somma di
tutti gli accantonamenti fatti mese per mese piu' questo
3%.
Con la nuova legge il lavoratore puo'
scegliere se continuare a lasciare all'azienda il
TFR o chiedere a questa di versarglielo in un fondo pensione
integrativo. Un fondo di investimento sul lungo periodo
ha buone probabilita' di rendere molto di piu'
del 3% che ti darebbe l'azienda se tu i soldi li
lasciassi a lei. Quindi far confluire il TFR in un
fondo e' una cosa che e' molto utile, soprattutto
per i lavoratori piu' giovani. Certo che se vai in
pensione tra 2 anni ti conviene lasciare il TFR
all'azienda che almeno il 3% te lo da, se li metti in un
fondo per un periodo cosi' breve magari non solo
non ci guadagni il 3% ma ci perdi pure.
Spero di
essere stato chiaro, se non lo sono stato fai domande
piu' precise e vedrai che qualcuno ti
rispondera'.
Ciao, Massimiliano
7 ottobre 2004 0:00 - Mario
Per quello che sono riuscito a capire: 1 - dobbiamo
autotassarci e quindi versare in proprio cifre assurde per
poter ottenere una pensione che allo stadio attuale non è
computabile 2 - con questa autotassazione di fatto
vedremo che il nostro tfr sarà diminuito in liquidità
immediata (se non dimezzato) e che se avremo un vitalizio la
parte restante sarà convertita negli attuali 50 euro circa
... 3 - comparando questo sistema alle assicurazioni a
fondo pensionistico, pur contando una specie di
reversibilità, verremo posti nella condizione di diventare
dei finanzieri e decidere se la nostra pensione deve andare
in borsa (insomma rischio di prenderla nel...) 4 - vi
sono assicurazioni che allo stato attuale su un versamento
decennale riescono a garantire una rendita annua dell'
8% mentre questi fondi mi pare garantiscano fino al 3,5%
5 - di fatto siamo riusciti a regalare il nostro tfr e
la nostra pensione alle assicurazioni ed alle banche
chiedo se possibile che qualcuno spieghi il meccanismo
di come funziona questa cosa,anche facendo cifre di esempio
considerando che allo stato attuale 25 anni contributivi con
il nuovo mercato del lavoro, si ottengono dopo almeno 40
anni di lavoro effettivo.
inoltre considerata una
inflazione REALE attestata intorno al 7 o 8%, i fantomatici
150 euro di vitalizio dopo 20 anni di versamento
contribuzione e di versamento del TFR a quanto
corrisponderanno quando si potrà andare in pensione ? ai 20
euro attuali??
chiedo disperatamente lumi,
poichè credo che non resti che il lavoro nero per
garantirsi oltre che uno stipendio decente anche la
possibilità di accumularsi qualche soldino per la pensione
saluti
un sempre più pessimista
Mario :(
6 ottobre 2004 0:00 - FABRIZIO
Date retta a me, tenetevi la liquidazione !
E se
non siete ancora decisi a cosa fare, chiedete semplicemente
a chi 20 o 25 anni fa ha aderito alle forme di previdenza
privata che già giravano per le aziende: fatevi dire
quanto ha versato, quanto ha ricavato e quanto gli stanno
dando.
Poi fatevi i vostri conti !
PS:
In questi conti però, tenete bene a mente che nell'84
(cioé 20 anni fa) i BOT e i CCT davano dal 14 al 19 % e che
chi ha fatto dei BTP decennali o ventennali, ha preso, o sta
ancora prendendo, interessi stratosferici !!
Meditate gente, meditate, nessuno fa niente per niente, e io
la mia pensione me la faccio da me !!!
6 ottobre 2004 0:00 - Carla
Non mi è molto chiara la questione... Qualcuno
potrebbe spiegarmelo come se avessi 3 anni? :o)
Grazie Carla
17 settembre 2004 0:00 - Strider
per gianpietro: La legge approvata prevede la
destinazione del tfr "maturando" al fondo pensione
di categoria con il sistema del silenzio/assenso. Il suo tfr
pregresso rimarra' in azienda. Al momento della
maturazione dell' eta' pensionistica lei avra'
la possibilita' di incassare fino al 50% del maturato
sotto forma di capitale e il restante 50% verra'
convertito in una rendita vitalizia. Ha inoltre la
possibilita' di destinare le somme non necessariamente
al fondo di categoria ma anche a qualunque altra FIP (fondi
pensione aperti privati e PIP).
16 settembre 2004 0:00 - gianpietro
Salve, hò letto la notizia riguardo al TFR e Fondi
pensione,che tra un paio di mesi bisogna decidere cosa fare,
io sono iscritto a un fondo di categoria
(fondogommaplastica) e il mio tfr(33% ) lo verserò lì nel
fondo . Volevo sapere il TFR maturato fino ad ora si dovrà
versare anche quello oppure rimane in azienda ,o ancora si
può riscuotere(sarebbe meglio). Ringrazio fin
d'orae attendo una risposta. Grazie