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6 ottobre 2004 0:00 - SEBASTIANO
IO HO RISOLTO IL PROBLEMA ME LA FACCIO A CASA, QUANDO ESCO VADO IN CREPERIA, E PER DUE CREP DI QUALSIASI GUSTO, E UNA BOTTIGLI DI ACQUA SPENDO EURO 5,00 COMPRESO IL SERVIZIO, POSSO PRENDERE DUE PIEDINA DI QUALSIASI GUSTO E UNA BOTTIGLIA DI ACQUA COMPRESO IL SERVIZIO CON MENO DI E. 6,00. DUNQUE CHE AUMENTONO IL PREZZO COSI LA GENTE DOVRA'DISERTERA'PER FORZA LE PIZZERIE IO LO FATTO GIA E CONSIGLIEREI DI FARLA A CASA CHE E' PIU' GUSTOSA.
6 ottobre 2004 0:00 - bruno
State tutti quanti a casa , preparatevela voi la pizza e diamo una buona lezione a chi si vuole arricchire alle nostre spalle.
NON SI PUO' PIU' ANDARE AVANTI COSI'.
W LA RIVOLUZIONE !!!
6 ottobre 2004 0:00 - Maurizio
Sono d'accordo sul costo enorme della pizza, ma io darei la colpa ai mancati controlli sul passaggio dalle lire all'euro.Infatti il mio esempio é molto semplice. Io vado tutti gli anni in un paesino in provincia di Foggia, e lì la margherita quest'anno l'ho pagata euro 2.50.=, quindi lire 5.000.= del vecchio conio, che é il prezzo giusto che si pagava nel 2001 prima dell'entrata in vigore dell'euro. Secondo voi quella pizzeria non ci guadagna????? oppure sono stati onesti nel fare il cambio lire/euro.
6 ottobre 2004 0:00 - max
avete solo dimenticato una cosa: il canone d'affitto del locale. I prezzi che ci sono in giro arrivano tranquillamente a "rosicchiare" il 20-30% dei ricavi!
Il mercato immobiliare è molto peggio del campo della ristorazione, provate a farvi due conti...
6 ottobre 2004 0:00 - roberto
Non sono necessarie ricerche, analisi o che altro. E' inoltre completamente inutile e falso dare tutte le colpe all'entrata in vigore dell'Euro. Tutto il commercio e i servizi hanno tratto profitto dall'entrata in vigore della moneta europea. Se la produzione è stata più o meno costretta a contenersi, magari dietro controlli severi, se i produttori di materie prime o i comercianti di materie prime sono ampiamente controllati dal mercato internazionale, dalle valute, dall'estrema concorrenza con i paesi europei, extraeuropei ecc., non così lo sono i commercianti e i fornitori di casa nostra (e non solo in Italia, mi risulta, anche se nel resto dell'Europa CEE gli approfittatori sono più "contenuti"). Hanno iniziato i vari servizi pubblici "ARROTONDANDO" a 1 Euro il biglietto dei mezzi pubblici (fatto i conti della percentuale di aumento?). Si sono accodati IMEDIATAMENTE tutti, usando l'Euro come fossero LIRE, ed approfittando del fatto che molti ancora oggi fanno fatica a ragionare in termini di nuova valuta, e non più in lire. Così è capitato ad esempio nei ristoranti che TUTTI, in un sol colpo, hanno aumentato i prezzi dei menù. Se andiamo a verificare i vari livelli dei prezzi dei ristoranti/trattorie/pizzerie, possiamo rilevare che i grossi aumenti, si sono verificati nelle fasce basse e medio basse dove, appunto per una pizza, una birra e un caffè chiedono 15-17 euro; un ristorante chiede dai 30 ai 40 euro (sempre 2 portate, raramente tre, acqua, 1 bottiglia di vino, caffè, spesso senza dolce); ad alto livello gli aumenti sono stati più contenuti, in termine percentuale, se paragonati con i precedenti. D'altro canto tutta la distribuzione/servizi hanno maggiorato le loro richieste. Inoltre, come possiamo dire che tutto sia normale, che nessuno se ne approfitta, quando regolarmente e periodicamente vengono fatte offerte e campagne del 3x2 (sconto del 33% che equivale ad un ricarico "commerciale" in MENO del 50% sul prezzo di acquisto) e 2x2 (sconto del 50% che equivale ad un ricarico "commerciale" del 100%!!!! sul prezzo di acquisto). O quando arrivano i Saldi ( quante volte all'anno?) del 30-50-70% su vestiti, scarpe, articoli di lusso o meno, fiere del bianco? biancheria intima ecc. ecc. (equivalgono a ricarichi sul prezzo di acquisto del 50-100-240%!!!) e su tutto questo, vi è ancora del guadagno. Ma quando mai un produttore di qualsiasi oggetto sia tecnologico che alimentare, sia ludico che diversivo e così via può vantare di applicare ricavi così elevati, a meno che non siano innovazioni o l'ultima moda??
6 ottobre 2004 0:00 - Elena
E sì. Pizza o non pizza, tutto è diventato molto più caro semplicemente trasformando il primo numero delle vecchie (amate) lire nel primo numero dell'Euro.....tutto tranne gli stipendi di noi poveri impiegati, operai etc...etc...l'italia diventerà sempre più povera, non ci sarà più il ceto medio ma solo o i ricchi o i medi diventati poveri!!!
Che schifo e poi continuano a promettere,ma cosa???? Questo euro è stata solo una bella manovra per fregare la gente! Giorni fa ero in farmacia e di fianco a me c'era una ragazza con una bimba piccola per la quale è costretta a comprare il latte in polvere perchè lei non ce l'ha. Beh gente, ha speso 40EURO di latte e le dura solo 3 giorni!!!!!
E poi ci chiedono come mai non facciamo più figli. Beata ipocrisia.
6 ottobre 2004 0:00 - francesco demin
La pizza a Milano lA MARGHERITA LA PAGO 4.20 FATTA SECONDO LE REGOLE .CON MATERIALI DI QUALITA'SE VOLETE VI D0'
L'INDIRIZZO ED E' MIGLIORE DI CERTE PIZZE
CHE HO MANGIATO A NAPOLI
6 ottobre 2004 0:00 - giuseppe corso
Ma signori:cominciamo a disertare pizzerie,ristoranti,ecc.Fino a quando i signori ristoratori avranno le sale piene,tanto che per avere un tavolo libero in molti locali bisogna prenotare in largo anticipo,i prezzi di questo passo triplicheranno.SVEGLIA ITALIA.
27 settembre 2004 0:00 - Mario
Sono daccordo con tutti voi ... chi dice i costi, chi dice le spese, chi la vuole cotta e chi la vuole cruda però VORREI FAR NOTARE A TUTTI CHE PRIMA DELL'EURO PER MANGIARE 4 PIZZE E 4 BIBITE SPENDEVO 70.000 DELLE VECCHIE LIRE ED ADESSO SPENDO 70,00 DEI NUOVI EURO ....

una cortesia.. abbiate la decenza di non prendere per il culo la gente.

se fosse tutto giustificato come dite voi mi sapete dire perchè la pizza è raddoppiata in così poco tempo ? costi di gestione ? ma fatemi il piacere ..

ciao e buona giornata


25 settembre 2004 0:00 - VINCENZO
Ma la vogliamo finire di parlare di aumenti indiscriminati,ma in quale Italia vivete forse nel medio evo(cosi parlerebbe un illustre esponete dell'attuale maggioranza di governo,mi permetto di ricordare che il nostro paese sta diventando sempre più povero e che chi ci governa fino ad oggi oltre a illusori slogan non ha fatto NULLA ricordo da mesi un certo Ministro alias Marzano che per l'aumento della benzina continua a parlare di provvedimenti allo studio ed intanto il prezzo è vergognosamente decolato un esempio per tutti in Spagna la benzina costa circa 0,89 al litro da noi 1,22 qualcuno sa dirmi da chi dipende questa enorme differenza) ,nel nostro bel paese esistono migliaia di pizzerie, pizzetterie a taglio è qui ci sarebbe da aprire un capitolo a parte perchè il vero affare sta nella vendita delle pizze al taglio,unito alla rapina sulle bevande.
Ma non dimentichiamoci dei Bar,delle gelaterie ,dove dopo la pizza si va per un caffè un dolcetto o un gelato è qui si consuma l'estrema UNZIONE per il nostro portafoglio.
Purtroppo siamo orfani di un governo serio,e di un opposizione altrettanto seria ed i furbi hanno buon gioco nella nostra ITALIETTA.
25 settembre 2004 0:00 - Vladimiro
I prezzi delle materie prime da Voi trascritti sono errati.
Io vendo queste materie prime alle pizzerie e vi assicuro che una pizza non costa più di € 0.58.
Impasto € 0.06
pomodoro € 0.07
mozzarella € 0.35
basilico € 0.05
olio € 0.05
totale € 0.58
24 settembre 2004 0:00 - alberto
ha ragione "nessuno" come mai con le lire la pizza ( come tantissime altre cose) costava la metà? due esempi facili facili, appena entrato l'euro, dal primissimo giorno, la lavanderia vicino casa cambiò il cartello di prezzo unico da " Lire 3.000" a"Euro 3" e il parcheggio di una clinica privata da "Lire 2000" a "Euro 2" insomma, raddoppiarono i prezzi in una notte, quali spese avevano sostenuto in quella notte per giustificare un aumento di quasi il 100 % ? in questi casi non si può nemmeno boicottare perchè se uno deve andare in quella clinica non può certo mettersi l'auto in tasca e se la lavanderia è unica o un'altra dista 2 km ?
24 settembre 2004 0:00 - Luigi R.
Confermo, per aver lavorato in passato nel settore della ristorazione che la percentuale di ricarico è decisamente alta. Nel 1997 ho effettuato analogo calcolo e la pizza margherita, considerate anche le spese di gestione (personale, affitto locale, utenze, tasse, ecc.) costava esagerando non più di 850/1000 lire!!! Al pubblico veniva allora venduta a 4/5000 lire. Ovvero 5 volte tanto!!!. Si consideri pure, e questa non è affatto una novità, che molto spesso in pizzeria non viene rilasciato scontrino fiscale o ricevuta e pertanto questi soldi non sono gravati da tasse e finiscono puliti nelle tasche del gestore; come è pure vero che molto spesso i dipendenti non abbiamo un regolare contratto ma svolgano le loro mansioni solo nel fine settimana e vengano pagati pertanto "a nero", come è vero pure che i dipendenti fissi e regolarmente assunti percepiscono in realtà un importo diverso da quello che risulta ufficialmente. Se poi si considera che l'introito è per la maggior parte tutto cash, mentre loro pagano i fornitori, almeno nella maggioranza dei casi, a non meno di 30 giorni che li agevola anche dal punto di vista degli interessi bancari (oggi decisamente bassi, ma pur sempre interessi sono!) e che una pizzeria "scarsa" in una settimana sforna almeno 300 pizze, il conto è presto fatto: (6,5*300)-(1,1*300)= 1620 euro lordi a settimana ai quali si aggiungono gli introiti per le bevande, che portano l'utile netto settimanale a non meno di 1000/1200 euro. Ripeto siamo parlando di pizzeria "scarsa" e si evince che il gestore ha un guadagno annuo paragonabile ad un dirigente aziendale!! . Ma quanti italiani sono però disposti a rinunciare alla vecchia e amata pizza??
23 settembre 2004 0:00 - nessuno
Però è un dato di fatto che quando c'erano le lire la pizza margherita costava intorno alle 4.000 lire, al massimo 5,000, e ora, appunto, 4 euro, al massimo 5. Vuol dire che al tempo delle lire tutte quelle spese non c'erano?
23 settembre 2004 0:00 - Aldo
Non sono direttamente interessato alla gestione di una pizzeria ma di riflesso conosco dati sicuramente più precisi di quelli esposti in tabella.
Ritengo doveroso, da parte dell'articolista, completare la tabella dei dati esposti, con i costi che seguono:
pizzaiolo, legna per il forno, elettricità, cameriere se la pizza è servita al piatto o contenitore se si tratta di asporto, tasse, pubblicità.
Facendo riferimento alla zona in cui abito (sicuramente più cara rispetto al centro sud) e confrontando i prezzi delle varie pizzerie, ho calcolato che la pizza margherita, a cui fanno riferimento gli ingredienti riportati in tabella, al massimo costa € 5 (cinque) ma il costo medio è contenuto tra € 4,20 e € 4,50.
Ciò posto chiedo al signor Primo Mastrantoni di rivedere e informare l'utenza su dati più reali di quelli pubblicati altrimenti si fa del terrorismo gratuito mettendo nel contempo in cattiva luce, perdondo credibilità, l'associazione che dovrebbe svolgere attività d'informazione su dati reali.
23 settembre 2004 0:00 - lorenzo simondi
Faccio parte anch'io di un'associazione di consumatori (altroconsumo) ma sono anche un pizzaiolo e proprio qualche giorno fa parlavo dell'argomento con amici e conoscenti.Provate ad aggiungere anche i costi di:legna,gas,o elettricità;più tutti i costi fissi di un'impresa,non da ultimo tutti gli adempimenti delle nuove normative;626,h.a.c.c.p. e ditemi qual'è la tariffa all'ora di un tecnico specializzato, un muratore un meccanico, un elettricista.Poi ne riparliamo.A proposito, ma è una quisquiglia, i prezzi dei supermercati sono al contrario di quanto affermate, solitamente minori di quelli praticati dai grossisti e anche qui ci sarebbe da approfondire, perchè molto spesso passiamo da ladri.
23 settembre 2004 0:00 - Francesca
Scrivo da Verona, e concordo con quello da voi detto finora. Anche per me ormai la pizza è diventato un lusso, come molte altre cose ormai. Quella piu assurda mi è capitata in un cinema multisala (U.C.I.) dove una Coca piccola costa 4.75!!!!!!
Servita in bicchiere di carta e bevuta in piedi. E i prezzi esposti? Non ci sono!
Non ho pensato di chiedere, ma mai avrei pensato di pagarla cosi salata!
La prossima volta me la porto da casa!
Bisogna assolutamente boicottare queste cose, perchè questo è approfittarsene!
ciao!
23 settembre 2004 0:00 - Giacomo
Ma perché non vi documentate seriamente prima di pubblicare e di dare in pasto ai giornali un' "inchiesta" del genere?
Se aveste minimamente considerato tutto ciò che comporta la gestione e la lavorazione in un locale, allora forse i risultati vi avrebbero riservato qualche sorpresa. Non si può utilizzare, in un momento di tale crisi, una notizia quanto meno imprecisa e direi anche non veritiera per sollevare scalpore e attrarre l'attenzione dei poveri consumatori vessati in tutto, solo per farsi della pubblicità o per alzare la tiratura dei giornali. Tutto questo è fin troppo facile senza un confronto e uno scambio e senza una documentata e attenta raccolta di dati. Per chiunque volesse civilmente e educatamente avere un vero scambio di opinioni in proposito la mia mail è [email protected] e ricordo che le pecore nere o le mele marce esistono ovunque, ma queste non possono e non devono rovinare tutto il gregge o il cesto di frutta.
23 settembre 2004 0:00 - domenico
sono d'accordo boicottiamo tutto non solo la pizza è l'unica arma che abbiamo
23 settembre 2004 0:00 - Massimiliano Polito
> un ricarico del 490% (e anche piu') e' fuori da qualsiasi logica di mercato!

Non sono d'accordo. L'unica "logica" presente sul mercato e' quella
della domanda e dell'offerta. Se la domanda di pizza non cala, nonostante
l'offerta sia a prezzi stratosferici in relazione alle materie prime e
alla manodopera incorporate nel prodotto, significa che il mercato
ritiene corretto quel prezzo.

Tra l'altro, per quanto riguarda la pizza non ci si puo' neanche lamentare
per la presenza di monopoli (come per i tabacchi, ad esempio) o di obbligo a
comperare (come per le polizze RC auto). Credo che a rigor di logica, di logica
economica intendo, il prezzo della pizza, qualunque esso sia, sia un caso da
manuale di prezzo conforme alle logiche di mercato.

Il prezzo della pizza scendera' quando diminuiranno' le persone disposte a
pagarlo.

I boicottaggi servono poco. Se anche si riuscisse a convincere milioni di
persone a non mangiare la pizza per un mese in quel mese i prezzi
scenderebbero a livelli infimi ma passato quel mese, quando la gente
ricomincerebbe ad acquistare pizze, la domanda tornerebbe ai livelli
precedenti e con essa i prezzi.

I prezzi si abbasserebbero stabilmente soltanto se l'offerta diminuisse
stabilmente, cioe' soltanto se a centinaia di migliaia di persone passasse
la voglia della pizza o se centinaia di migliaia di persone si impoverissero
al punto da non potersi permettere di pagare una pizza ai prezzi attuali.

Ciao,
Massimiliano Polito
23 settembre 2004 0:00 - alberto
Non sono d'accordo. Sabato scorso nella estrema periferia di Napoli ho comprato due pizze "olio e pomodoro" ossia condite solo con quegli ingredienti e ho pagato 7 euro che diviso due fa 3,50 euro a pizza. Con i vostri conti la pizza sarebbe costata 0.30 euro alla fonte. Le pizze sono state portate via e non consumate al tavolo.Volendo considerare che il costo del tempo (due minuti) impiegato dai dipendenti e l'incidenza della legna del forno compensi il risparmio nell'acquistare gli ingredienti all'ingrosso,credo che il ricarico in questo caso superi e di molto il 1.000 % o sbaglio?
22 settembre 2004 0:00 - giovanni
NON VENITE A MANGIARE LA PIZZA A CEFALU' (pa) I PREZZI SONO ASSURDI. NEI PAESI VICINI COSTANO LA META'.
COPERTO DA UN EURO, AGGIUNTA DI CRUDO 3 EURO, UNA MARGHERITA 5 EURO, UNA COCA COLA 4,50. E' VERGOGNOSO.
BOICOTTATE TUTTE LE PIZZERIE E I RISTORANTI E ORGANIZZATE DELLE BELLE ABBUFFATE DI SPAGHETTI NELLE PROPRIE CASE CON GLI AMICI MAGARI VEDENDO UN BEL FILM.
LADRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
22 settembre 2004 0:00 - chiara
Certo facciamo boicottaggio e aggiungerei anche di dirlo ai gestori.
Io per esempio se noto che i prezzi delle pizze sono troppo alti mi alzo ed esco dal locale dicendolo al gestore. Certo se lo facessimo in molti forse si darebbero una regolata.
La cosa certa è che se prima uscivo a mangiare la pizza una volta anche due la settimana ora ci vado una volta al mese. Non conveniva quindi tenere i prezzi "normali" invece di gonfiarli così esageratamente?
E' pazzesco ci sono pizze che costano anche 8-9 euro (ricordo che sono 18.000 lire!). Noi siamo una famiglia composta da tre persone e la pizza è diventata un lusso.
facciamo una giornata di boicottaggio pizza..ma tutti, è L'UNICA MA GRANDE ARMA CHE ABBIAMO NOI CONSUMATORI.
CIAO
CHIARA
23 settembre 2004 0:00 - Giorgio Vianson
Condivido con l'analisi della associazione in merito alla stima del costo di produzione della pizza al quale comunque dovrebbe essere aggiunto circa 1Euro per la preparazione da parte del cuoco e il ricarico per il servizio e i costi gestionali /amministrativi (i cosìdetti costi "overhead"), che comporta al massimo un raddoppio dei costi di produzione + overhead). Quindi una pizza di ottima qualità e ricca di ingredienti e servita in un ristorante con un ottimo servizio (!) non dovrebbe costare all'utenza più di 4,2E, le vecchie lit. 8000 --- Invece costa il doppio! Come mai? Vicino a Verona, a Sezano, una pizza margherita grande e buona servita al tavolo in una trattoria costa ancora 3,5Euro. Il locale era strapieno di gente. Vuole quindi dire che si può ancora fare questo prezzo.

Anche noi in famiglia abbiamo boicottato le pizzerie, anzi, direi, in generale abbiamo boicottato la categoria dei ristoranti. Con l'introduzione dell'euro hanno raddoppiato i prezzi.

Sarà il mercato (cioè voi lettori) quindi a stabilire la loro sorte. Se volete che riportino i prezzi ai livelli pre-euro, semplicemente non frequentateli più! Il motivo per cui mantengono i prezzi così alti è purtroppo che c'è ancora troppa gente (cioè voi lettori) che li frequentano ancora. Invece di lamentarsi dovrebbero agire boicottando i ristoratori che hanno i prezzi troppo alti.
GV
22 settembre 2004 0:00 - luigi
sul costo del disco deve essere inserito anche quello della manod'opera; un pizzettaro impiega mediamente due tre minuti per l'esecuzione di una pizza normale ,pertanto dividendo €20(costo medio orario stimato )per 60 X 3min si ottiene €0.9 che sommato al precedente calcolo (solo materia prima )danno un totale costi di 2€
La presente solo per contribuire alla discussione
Cordiali saluti e complimenti per il lavoro svolto
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