Mia madre aveva un negozio e bar in un piccolo paese in
media valle. Teneva qualsiasi cosa, dal pane, ai giocattoli,
ai mangimi x bestie, alle bombole del gas,alla frutta , alla
verdura. Teneva tutto ciò che una persona poteva aver di
bisogno. Hanno cominciato ad arrivare anche in zona
nostra i vari super e iper e le vendite di mia madre non
sono state più sufficienti e, soffrendo, ha dovuto
chiudere. Siamo andati al comune per poter ottenere uno
sgravio, magari sulla spazzatura ma niente anzi di risposta
abbiamo ottenuto una verifica fiscale per 5 anni dove Le
richiedevano un totale di 30 milioni delle vecchie lire in
quanto il reddito dichiarato non risultava congruo perchè
la percentuale di ricarico doveva essere del 30% e lei aveva
pagato le tasse sul ricarico del 25%. Non possono
considerare sullo stesso piano i piccoli negozzi di paese
con quelli di città! E' tutta un'altra realtà. Se
non cambia qualche cosa non solo chiuderanno tutti i negozzi
piccoli ma non ci sarà nemmeno nessun furgone che porterà
a chi non può muoversi e sono tanti, quello che gli
necessita giornalmente perchè nessuno lavora per la
gloria. Per finire voglio anche raccontare come mai è
stato chiuso anche il bar. Nel paese hanno aperto un
circolo per così dire privato e quasi tutti i paesani hanno
abbandonato il bar di mia madre e si sono trasferiti nel
nuovo circolo. Ogniuno è libero di fare ciò che vuole
ma non riteniamo giusto che lo stesso comune che a mia madre
ha negato la riduzione di alcune tasse a loro abbia concesso
un fondo (ex scuola elementare) gratis e addirittura gli
paga anche il consumo dell'energia elettrica. Queste
sono le ingiustizie che un cittadino onesto, che ha lavorato
una vita, ha come ricompesa. P.S. Mia madre ha
consegnato le licenze in comune e non ha potuto nemmeno
venderle perchè con la nuova legge è cambiato tutto e
tutti possono ottenere le licenze facilmente.
4 novembre 2004 0:00 - FABRIZIO
Anni fa, li chiamavano "BASOLONI" o "Al
Basulòn", in dialetto piacentino.
Erano
l'unico modo che consentiva alle popolazioni collinari e
montagnose (ma anche quelle che non vivenano in città) di
poter fare la spesa. Il Basolone aveva di tutto, dalle
scope al tonno in scatola, alle mutande, al ddt, alla
macchina per dare il flit (allora non c'erano i vari
Raid o baigon spray). Se occorreva vi faceva anche da
postino e vi portava la vostra lettera al più vicino
ufficio postale con un piccolo compenso (oggi, certi
postini, non vi portano più neppure la posta in casa ma si
limitano a buttarvela davanti a casa).
Ovviamente
i costi delle merci risentivano dell'aggravio di questo
servizio, ma non c'era altra scelta.
Negli
anni 60, la motorizzazione di massa ha fatto si che la gente
diventasse libera di spostarsi e di ... scegliersi il
proprio negozio.
Con l'auto sono arrivati
anche i primi supermercati, e così i Basoloni sono
spariti.
Dubito che in Italia potrebbero avere
nuova vita, a meno che il governo ci voglia tutti a piedi,
anche se, tra il costo della benzina e le tasse
sull'auto, non sta scherzando !