Ce lo ha ricordato REPORT e forse i giovani non hanno mai
sentito parlare dello scandalo petroli degli anni
settanta (maxi truffa organizzata da politici e alti
papaveri della finanza a danno di tutti gli italiani che
pagano ancora oggi) GRAZIE furbi politici italiani! Il
popolo ringrazia .
di Chiara Baldassari
puntata di domenica 30 marzo 2003 ore 23:10 - Rai 3
MILENA GABANELLI IN STUDIO Buonasera, anche oggi
puntata di perché e confronti. Partiamo dal gasolio per
riscaldamento, in Italia costa come quello da mettere nei
camion o nella automobili, 90 centesimi al litro, contro i
42 della Francia, 39 della Germania,
31dell'Inghilterra. Come vedremo, all'origine
c'è una scandalosa megatruffa ad opera di altissimi
funzionari, e di cui pero' tutti si sono scordati.
Chiara Baldassari è partita dal basso, da chi il gasolio lo
trasporta e lo vende. Sapranno loro perché noi
spendiamo tre volte tanto qualunque altro paese europeo?
RAGAZZO Purtroppo a casa mia non abbiamo
ancora la fornitura di metano. Il riscaldamento funziona con
il gasolio. Quindi vorrei sapere perché in Italia il prezzo
del gasolio è più alto che negli altri paesi della
Comunità Europea.
AUTOTRASPORTATORE Sarà
per via di tutto questo casino qua… D - Quale
casino?
AUTOTRASPORTATORE Il discorso della
guerra…con Bush, Saddam…sarà per questo.
AUTRICE Ma la guerra non è cosa solo italiana. Vediamo
se chi il gasolio lo vende ha una risposta più precisa.
RAFFAELE BIONDI - Rex-Oil Petroil Per quanto
riguarda il trasporto, la raffinazione è uguale agli altri
paesi, mentre cambia le tasse che viene moltiplicata sul
gasolio. Precisamente 55 centesimi su 90 sono tasse.
AUTRICE 55 centesimi di euro per litro su 90 sono
tasse; tasse superiori di almeno dieci volte a quelle
applicate negli altri paesi europei. Ma la Comunità Europea
non da indicazioni?
ROSANNA IANNUZZA - Ufficio
Esenzioni Agenzia delle Entrate L'aliquota fissata
dalle direttive comunitarie per il gasolio da riscaldamento
è di 18 euro per mille litri di gasolio. D - In Italia
a quanto si arriva invece per mille litri di gasolio?
ROSANNA IANNUZZA - Ufficio Esenzioni Agenzia delle
Entrate 403 euro e 21 centesimi.
AUTRICE
Alla faccia delle armonizzazioni delle politiche fiscali
nei paesi europei! D - Ma quanto gasolio ci vuole per
riscaldare una casa di 100 mq?
RAFFAELE BIONDI -
Rex-Oil Petroil Per una stanza…casa di 100 mq in un
anno circa ci vorranno sui 1500/2000 litri di gasolio.
AUTRICE Vuol dire che la famiglia che abita in
quella casa per riscaldarsi ogni anno paga allo Stato ben
800 euro di tasse. Andiamo a Monaco di Baviera in
Germania per vedere qui quanto viene tassato il gasolio.
Parliamo di prezzi con un economista dell'autorevole
quotidiano tedesco SUDDEUTSCHE ZEITUNG.
MICHAEL
BACHMULLER - giornalista Il prezzo al consumatore del
gasolio da riscaldamento qui in Germania è di circa 34
centesimi. Di questi solo 6 centesimi sono di tasse. D
- In Italia il gasolio da riscaldamento e quello per
automobili sono tassati nello stesso modo. E' così
anche qua?
MICHAEL BACHMULLER - giornalista
No. L'imposta sul gasolio da trazione è di circa 8/9
volte superiore a quella sul gasolio da riscaldamento.
Questo per due motivi: un'alta tassazione sul diesel
serve a disincentivare le persone all'uso
dell'automobile. Per spostarsi si possono prendere anche
i mezzi pubblici, mentre tutti hanno bisogno di riscaldarsi,
è una necessità di base. Quindi la tassa deve essere più
bassa. Tassare meno quelli che sono i bisogni fondamentali
delle persone è un principio della politica sociale
tedesca.
AUTRICE Sacrosanto, vero? Infatti
anche in Italia era così fino al 1979. Ma poi qualcosa è
cambiato e la tassa è stata alzata al pari di quella
applicata al gasolio per l'automobile. Perché?
ROSANNA IANNUZZA - Ufficio Esenzioni Agenzia delle
Entrate Principalmente per esigenze di bilancio e anche
per evitare possibili distrazioni d'uso. D -
Distrazioni d'uso? Cosa vuol dire?
ROSANNA
IANNUZZA - Ufficio Esenzioni Agenzia delle Entrate Per
evitare possibili distrazioni d'uso in quanto neanche
oggi si è arrivati all'individuazione di sostanze che
inibiscano l'uso di un prodotto destinato
all'impiego per riscaldamento nell'uso di
trazione. D - In sostanza è stata pianificata
l'imposta per impedire che qualche furbo mettesse nel
serbatoio della sua macchina del gasolio per riscaldamento e
riuscisse così a pagare meno tasse. Ho capito bene?
ROSANNA IANNUZZA - Ufficio Esenzioni Agenzia delle
Entrate L'imposizione è stata unificata, come le
ho ricordato, per esigenze di bilancio e anche per questa
ulteriore motivazione. D - Ma veramente si può mettere
del gasolio da riscaldamento nel serbatoio della
macchina?
ROBERTO VALENTE - meccanico Si
sporcano subito i filtri del gasolio e l'iniezione
spaccherebbe tutto, spaccherebbe. D - Quindi non
c'è rischio di sbagliarsi?
ROBERTO VALENTE -
meccanico No, non ci si può sbagliare. Non va la
macchina.
AUTRICE Altro che distrazione
d'uso. Mi pare che all'agenzia delle dogane vogliano
distrarci dal problema. Ma allora quali saranno stati i veri
motivi per i quali il 30 dicembre del 1979 l'allora
governo decise di parificare la tassa del gasolio da
riscaldamento a quella applicata al gasolio per l'auto?
Rinfreschiamoci la memoria sfogliando i giornali
dell'epoca. Era appena scoppiato quello che passò
alla storia come lo scandalo petrolio, una maxi-truffa ai
danni dello Stato che coinvolse oltre trenta imprese
petrolifere del Nord Italia.
REPERTORIO - TG2 19
marzo 1980 "La magistratura torinese ha concluso
l'istruttoria sulle complicità di alti ufficiali della
Guardia di Finanza nello scandalo dei petroli. La truffa
allo Stato è calcolata intorno ai 2000 miliardi."
AUTRICE 2000 miliardi delle vecchie lire che dal
1972 al 1979 non sono entrati nelle casse dello Stato e
guarda caso una delle truffe che i petrolieri avevano
architettato riguardava proprio il gasolio da riscaldamento,
che all'epoca era tassato circa cento volte meno di
quello per l'automobile.
MATTEO RONCA -
Avvocato Accadeva che il petroliere produceva gasolio
destinato all'auto-trazione, dichiarava al fisco di aver
prodotto gasolio per pre-riscaldamento, pagava quindi una
tassa molto inferiore rispetto a quella dovuta e poi vendeva
sul mercato il gasolio per autostazione, quindi lucrando
sulla differenza tra le due imposte.
AUTRICE
Scoperto l'inganno, invece di aumentare i controlli sui
produttori di gasolio, hanno pensato bene di parificare
l'imposta. Da noi va così: uno frega e tutti gli altri
pagano e sono passati 24 anni e continuiamo ancora a
pagare.
REPERTORIO - TG2 16 settembre 1981
"C'è anche l'accusa di associazione a
delinquere, quindi che è particolarmente pesante. Significa
che c'era tutto un nucleo di persone che, invece di
controllare che lo Stato non fosse defraudato di imposte
evase, si erano organizzate accettando sistematicamente,
cioè mensilmente, grosse somme di denaro perché il
contrabbando potesse facilmente estendersi e prosperare.
Questo gruppo godeva dell'appoggio di alti
comandi."
IN STUDIO MILENA GABANELLI
Gli alti funzionari dello Stato e gli alti comandi della
Guardia di finanza invece di controllare hanno intascato, le
aziende truffato, e alla fine, ancora oggi siamo tutti noi a
pagare, ma del perché ce ne siamo dimenticati e buonanotte.
Siamo i più fessi d'Europa, anche se, va detto, lo
Stato concede un piccolo sconto a quei paesini dove il
metano non è ancora arrivato.
13 dicembre 2004 0:00 - Stefano
A proposito dell'aumento del 2,5 centesimi sul gasolio,
secondo me, bisognerebbe intervenire anche sul governo,
infatti come si sa sui carburanti gravano 2/3 di tasse e
aumentando il gasolio (oggi il 60% delle auto vanno a
gasolio) e così il governo intasca di più, magari per
"raccattare" qualcosa per diminuire le tasse
(irpef) come succede con l'aumento delle sigarette, come
succederà con l'aumento delle bollette Enel, anche
perchè i previsti soldi che doveva incassare dal condono
edilizio sembrano piuttosto scarsi.
6 dicembre 2004 0:00 - Sandro
invito tutte le associazioni dei consumatori a protestare
fermamente contro questa politica dei prezzi (in special
modo sul gasolio)ed ad indire o il boicottaggio di agip ed
ip o facendo mandare dai propri associati e simpatizzanti
valanghe di e-mail all'agip ed al ministero
dell'industria:insomma organizzare un form da inviare a
tutti gli iscritti che a loro volta lo dovrebbero poi
rigirare anche via fax ad agip,ip,ministero
dell'industria e perche' no anche all'aci che io
accuso di immobilismo e forse anche di convivenza con questa
situazione.Insomma e' ora di mobilitarsi per cercare di
uscire da questi soprusi;e' ormai chiaro che visto che
il mercato automobilistico si sta orientando al diesel si
cerca di ricavare gli stessi intoiti globali di prima
facendoci credere che ora il gasolio e' piu'
ecologico e quindi ha maggiori costi. aspetto
notizie Sandro Miragliotta
6 dicembre 2004 0:00 - VINCENZO
Ecco come i nostri governanti sanno fare proclami del
pisello ,senza rispetrtarli l'esempio dei carburanti è
scandaloso,l'industria automobilistica in questi ultimi
anni ha spinto verso il le motorizzazioni diesel risultato
il gasolio costa quasi quanto la benzina,mi auguro che
ora non incomincino a spingere sul GPL,visto che il
sottoscritto usa un auto alimentata a GPL,altrimenti nel
giro dio qualche anno ci ritroveremo il prezzo del GPL
aumentato del 100%. E' vergognoso che i nostri
politici con tutto quello che LUCRANO sui carburanti si
facciano paladini del voler controllare i prezzi.