Chi è in malafede è ovviamente la compagnia telefonica.
E' noto agli addetti ai lavori che ormai tutti i
telefoni pubblici sono 'terminali di rete'
assolutamente identificabili e dotati di un pur non
pubblicizzato numero urbano. Le chede telefoniche sono
altrettanto uniche e rintracciabili (si veda ad esempio
l'indagine riportata sui giornali sulla cattura dei
terroristi dell'omiciadio D'Antona, dove risulta che
grazie alle schede telefoniche sono riusciti a mettere in
relazione la chiamata di rivendicazione ai giornali con
altre chiamate a familiari e componenti della cellula
terroristica effettuate dai responsabili
dell'omicidio). Semplicemente parliamo di una
società multinazionale con interessi enormi e una grande
tradizione di compagnia 'statale'.. Abituata a
battere moneta senza controllo (i gettoni di rame prima e le
schede magnetiche ora), che in mancanza di autorizzazione da
parte della Banca d'Italia (ops, di cui sono forse
comproprietari) configurano il reato di raccolta di denaro
non autorizzata (se ne era già parlato ai tempi dei
miniassegni).. Loro, al telefono e in pochi secondi
possono sapere quando, se, quante volte e per cosa è stata
usata una loro scheda.. ma è molto più comodo rifiutare o
rendere difficili le spiegazioni, contando sul fatto che il
privato cittadino e l'esiguità dell'importo
scoraggiano del proseguire la lamentela. E potremmo
quindi arrivare a pensare che se ogni 100.000 di schede da 5
euro ne fanno un milione 'difettose', ecco 5 milioni
di euro in più nel bilancio: tanto sono prepagate e anche i
negozianti che ne fanno scorta sono sollevati - a loro dire
- dalle responsabilità, quindi correi e complici in questo
'spaccio' e in questa ipotetica truffa.
Ricordiamoci che in germania qualche anno fa molti dirigenti
sono finiti in manette perché qualcuno si era inventato di
assegnare 'a caso' addebiti di televoto agli
abbonati che ne facevano uso abitualmente: piccoli aumenti
del 3/5% sulla bolletta, quasi invisibili per gli
utenti. E mi sembra di ricordare che per fantasia,
tecnologia, capacità Telecom dice di non essere seconda a
nessuno.. Sarà per questo che da noi il dettaglio
chiamate sotto i 4 scatti (il televoto fa uno) non è
disponibile?
1 febbraio 2005 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
Grazie, Federico, per la segnalazione di questa svista, che
mi è rimasta nella tastiera anche dopo aver verificato
sull'enciclopedia.... Ora è stato restituito a Henry
Ford il maltolto. Grazie di nuovo.
1 febbraio 2005 0:00 - Federico
Vorrei far notare che il costruttore di automobili citato
era Henry Ford. Grazie
1 febbraio 2005 0:00 - Carla
NON TUTTE TELETRAPPOLE Mi è successo di acquistare dal
tabaccaio una carta prepagata EDICARD della SISAL per le
chiamate all'estero che al primo utilizzo risultava con
credito pari a zero. Ho chiamato il numero verde
ASSISTENZA CLIENTI SISAL riportato sulla carta, ho indicato
il codice pin e una gentile signora mi ha confermato che la
carta era difettosa, invitandomi a recarmi dal tabaccaio
venditore per la sua sostituzione. Il tabaccaio ha
effettuato a sua volta una chiamata di conferma alla SISAL e
la carta mi è stata immediatamente sostituita. E'
bello ogni tanto raccontare di un servizio che ha
funzionato. Spero che altri gestori ne possano prendere
esempio.
1 febbraio 2005 0:00 - Teresa
Siamo immersi in un sistema non di telecomunicazioni ma di
truffatori legalizzati che provoca disagi psicofisici agli
utenti oltre che danni economici. Anche io sono caduta nella
trappola delle cosidette numerazioni speciali ad alta
tariffazione ed ignara di tutto ho dovuto pagare a Telecom
ben 429 euro. Da tre mesi attendo una risposta scritta da
Telecom, pur avendo inviato diverse lettere di
contestazione, nessuno si degna nemmeno di giustificare in
qualche modo tali truffe.