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3 febbraio 2005 0:00 - Fabio Mantovani
Chi è in malafede è ovviamente la compagnia telefonica. E' noto agli addetti ai lavori che ormai tutti i telefoni pubblici sono 'terminali di rete' assolutamente identificabili e dotati di un pur non pubblicizzato numero urbano. Le chede telefoniche sono altrettanto uniche e rintracciabili (si veda ad esempio l'indagine riportata sui giornali sulla cattura dei terroristi dell'omiciadio D'Antona, dove risulta che grazie alle schede telefoniche sono riusciti a mettere in relazione la chiamata di rivendicazione ai giornali con altre chiamate a familiari e componenti della cellula terroristica effettuate dai responsabili dell'omicidio).
Semplicemente parliamo di una società multinazionale con interessi enormi e una grande tradizione di compagnia 'statale'..
Abituata a battere moneta senza controllo (i gettoni di rame prima e le schede magnetiche ora), che in mancanza di autorizzazione da parte della Banca d'Italia (ops, di cui sono forse comproprietari) configurano il reato di raccolta di denaro non autorizzata (se ne era già parlato ai tempi dei miniassegni)..
Loro, al telefono e in pochi secondi possono sapere quando, se, quante volte e per cosa è stata usata una loro scheda.. ma è molto più comodo rifiutare o rendere difficili le spiegazioni, contando sul fatto che il privato cittadino e l'esiguità dell'importo scoraggiano del proseguire la lamentela.
E potremmo quindi arrivare a pensare che se ogni 100.000 di schede da 5 euro ne fanno un milione 'difettose', ecco 5 milioni di euro in più nel bilancio: tanto sono prepagate e anche i negozianti che ne fanno scorta sono sollevati - a loro dire - dalle responsabilità, quindi correi e complici in questo 'spaccio' e in questa ipotetica truffa.
Ricordiamoci che in germania qualche anno fa molti dirigenti sono finiti in manette perché qualcuno si era inventato di assegnare 'a caso' addebiti di televoto agli abbonati che ne facevano uso abitualmente: piccoli aumenti del 3/5% sulla bolletta, quasi invisibili per gli utenti.
E mi sembra di ricordare che per fantasia, tecnologia, capacità Telecom dice di non essere seconda a nessuno..
Sarà per questo che da noi il dettaglio chiamate sotto i 4 scatti (il televoto fa uno) non è disponibile?
1 febbraio 2005 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
Grazie, Federico, per la segnalazione di questa svista, che mi è rimasta nella tastiera anche dopo aver verificato sull'enciclopedia.... Ora è stato restituito a Henry Ford il maltolto. Grazie di nuovo.
1 febbraio 2005 0:00 - Federico
Vorrei far notare che il costruttore di automobili citato era Henry Ford.
Grazie
1 febbraio 2005 0:00 - Carla
NON TUTTE TELETRAPPOLE
Mi è successo di acquistare dal tabaccaio una carta prepagata EDICARD della SISAL per le chiamate all'estero che al primo utilizzo risultava con credito pari a zero.
Ho chiamato il numero verde ASSISTENZA CLIENTI SISAL riportato sulla carta, ho indicato il codice pin e una gentile signora mi ha confermato che la carta era difettosa, invitandomi a recarmi dal tabaccaio venditore per la sua sostituzione.
Il tabaccaio ha effettuato a sua volta una chiamata di conferma alla SISAL e la carta mi è stata immediatamente sostituita.
E' bello ogni tanto raccontare di un servizio che ha funzionato.
Spero che altri gestori ne possano prendere esempio.
1 febbraio 2005 0:00 - Teresa
Siamo immersi in un sistema non di telecomunicazioni ma di truffatori legalizzati che provoca disagi psicofisici agli utenti oltre che danni economici. Anche io sono caduta nella trappola delle cosidette numerazioni speciali ad alta tariffazione ed ignara di tutto ho dovuto pagare a Telecom ben 429 euro. Da tre mesi attendo una risposta scritta da Telecom, pur avendo inviato diverse lettere di contestazione, nessuno si degna nemmeno di giustificare in qualche modo tali truffe.
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