La gente che non ha il televisore non deve pagare e basta.
Chi ha detto a Cattaneo che ogni famiglia ha un TV? Questa
comunque è una tassa obsoleta e grottesca, soprattutto oggi
che la RAI fa tanta pubblicità quanta ne fanno i canali
privati e che da servizio pubblico è diventata azienda. Poi
il fatto che sia prevista la sigillatura del televisore in
un sacco di juta come nell'Ottocento la dice lunga sulla
serietà dei nostri politici. Una volta c'era la tassa
sul sale e perfino sul sapone. Oggi ne sorridiamo, ma questa
tassa sui televisori è alrettanto ridicola.
14 dicembre 2005 0:00 - Carlo Cirelli
E' difficile credere che una S.P.A. come la RAI, fondi
la sua prosperità forzando milioni di famiglie, (con la
complicità di uno stato gabelliere), a pagare una tassa per
il semplice fatto di possedere un apparecchio atto alla
ricezione del segnale televisivo, offrendo una
programmazione simile per contenuti e martellamento
pubblicitario alle altre TV private, per le quali almeno non
si paga il canone.
3 giugno 2005 0:00 - Silvia
La mia è una storia molto complessa: ho 26 anni e da
qualche anno ho cambiato residenza, ma solo sulla carta
infatti l'appartamento nel quale dovrei risiedere è
attualmente occupato da mia madre e dal suo compagno mentre
io continuo ad abitare con mia nonna nella casa di mia madre
(nota: i due appartamenti sono nello stesso palazzo e
praticamente tutti i componenti della famiglia frequentano
entrambi gli appartamenti possedendo le chiavi di
entrambi) Sono 3 anni che la RAI mi perseguita poichè
sulla carta non appartengo più al nucleo familiare di mia
madre. Ho letto attentamente la legge sul
"canone" o meglio sulla Tassa di possesso nel sito
stesso www.rai.it ed io non posseggo alcun televisore, visto
che ancora non lavoro e sono totalmente a carico di mia
madre. Ho telefonato al Call Center della RAI (199....) e
l'operatrice mi ha risposto che il pagamento non dipende
dal possesso o meno di apparecchi atti a ricevere quindi i
televisori (ed allora la Tassa su che possesso è?) ma solo
dal fatto che l'aver cambiato residenza mi configura
come una "famiglia" e quindi DEVO PAGARE.
Ora, visto che mia madre già paga il canone (da sempre) e
che i televisori che stanno nel "mio" appartamento
sono suoi e sono collegati all'antenna del
"suo" appartamento, devo pagare o no?
Qualcuno può aiutarmi a risolvere il dilemma? Grazie
8 marzo 2005 0:00 - renzo conte
guardi che tra morosi ed evasori c'e' una bella
differenza... continua a parlare di imprecisioni ma tutte le
sue "invettive" sono ricche di banali grossolani
ed evidentissimi errori. Cordialmente R. Conte
7 marzo 2005 0:00 - FABRIZIO
Vorrei parlare del canone RAI facendo un discorso molto più
ampio, solo spero di non degenerare nel farlo "troppio
ampio" fino al limite dell'Off Topics !
Il canone RAI é solo la punta di un enorme iceberg
che rischia di travolgerci tutti !
Alla fine
della guerra, l'Italia risorta ed industrializzata,
imboccò un vero e proprio BOOM economico autentico e non
fasullo come oggi invece sono "certi boom".
Un'italia che esportava in tutto il mondo
automobili bellissime, motociclette, apparecchiature
elettroniche, tecnologie d'avanguardia.
All'estero abbiamo esportato DIGHE, centrali elettriche,
strade ed autostrade, tecnologia nucleare (si, proprio
così, nucleare, infatti nei primi anni 60 l'Italia era
il paese al mondo più evoluto nel nucleare, difficile a
credersi ?).
E poi ancora turismo, musei, abiti,
moda, chimica, acciaio, e chi più ne ha più ne metta.
Con un bilancio eccezionale di questo genere, la Lira
prese pure il premio mondiale per la moneta più stabile e
più affidabile (non ci credete ? leggetevi le cronache
dell'epoca alla fine degli anni 50).
L'edilizia tirava come non mai e nel giro di pochi anni
il 60% degli italiani possedeva già una casa (oggi é circa
l'85%)e comunque il 100% avevano finalmente una casa,
anche se di affitto, cosa impensabile prima delle guerra e
sopratutto dopo la guerra, che di case ne aveva distrutto
parecchie !!
Di fronte ad un bilancio del genere,
ai nostri "beneamati" politici non senbrò vero
poter cominciare a mungere una mucca che sembrava dare latte
in abbondanza e sopratutto in maniera illimitata !!
Tenete conto che il paese della fine anni 50 inizio
anni 60 era un paese dove le tasse le pagavano SOLO i
dipendenti.
La riforma fiscale del 72 era ancora
lontana. L'iva non esisteva, c'era solo l'Ige ed
era del 5%. Si, c'era la Vanoni (non l'Ornella)
ma in pratica nessuno la pagava.
Nonostante ciò,
e nonostante che le tasse le pagassero solo i dipendenti, il
paese era ricchissimo, nel giro di pochi anni la gente
passò dalle biciclette alle lambrette e poi alla 600
!!!
Di fronte ad un paese di bengodi, i politici
cominciarono a pensare che ce n'era così tanto (di
benessere)che se ne poteva approfittare !!!!
E
così cominciò il valzer delle tasse, e l'abbonamento
alla televisione fu solo una delle tante tasse messe per
mantenere carrozzoni, personale, enti, uffici per i queli,
se non c'erano, si inventavano mansioni e lavori per
giustificare assunzioni clientelari.
Era una
parte del paese che stava salendo in groppa alla restante
parte del paese.
Invece di promuovere (per quella
parte più povera) politiche di sviluppo ed investimento
(coem c'erano al nord), si inventò la famigerata
"cassa (o tassa) del mezzogiorno" che ingoiò
cifre folli al dispora della nostra capacità di calcolo
!!!
E così invece di afre industrie, fabbriche
ecc. si crearono tantissimi enti inutili di cui ancor oggi
portiamo (e paghiamo)le conseguenze.
Solo che nel
frattempo, nessuno si é curato del benessere delle
industrie, visto che sembrava più facile
"strizzare" loro (ed ai loro dipendenti) soldi per
mantenere "carrozzoni" !
E così é
successo quello da sempre predico di non fare ! La
pecora (la produzione industriale) é stata tosata e tosata
troppo ed ........ é morta di freddo !!!
Le
industrie sono fallite. Le belle riviere si sono
inquinate. I musei fanno schifo e/o sono chiusi
L'Enel, con un referendum scellerato, non pùò neppure
più vendere tecnologia all'estero (pazienza per noi, ma
almeno all'estero..)
Un quadro terrorizzante,
se qualcuno se ne vuole accorgere, invece di tenere il
prosciutto sugli occhi !!!!
Però le tasse sono
rimaste, i canoni pure, e i benefici "acquisiti"
nessuno li vuol mollare !!
Chi pagherà il canone
se non avremo più soldi per arrivare a fine mese ?
Come pagheremo i "lauti" stipendi ed i benefici
vari riservati ai funzionari RAI ? E le loro
innumerevoli Mercedes ?
E chi pagherà le varie
"bonifiche" ?
Chi potrà pagare
l'ICI se neppure avanzerannio i soldi per mangiare ?
E i comuni che faranno senza ICI, ridurranno i costi
o invece ci esproprieranno della nostra casa comprata con
soldi sudati ?
PS: L'ICI é una invenzione
degli anni 90, ma come facevano prima i comuni ?
Scusate se sono andato OFF TOPICS, ma il canone, lo ripeto,
é solo la punta di un iceberg gigantesco.
Su
questo iceberg ci siamo anche noi, ma il giorno che si
dovesse sciogliere, ..... andremo a fondo tutti !!
5 marzo 2005 0:00 - Giuseppe P.
x saulo
La tassa del canone rai, non è ritenuta
più come tassa sull'etere, ma tassa su apparecchi
adattati o adattabili alla ricezione della programmazione
rai. Quindi un televisore lcd con tuner, fa scattare la
tassa anche se non si possiede un normale televisore.
Se il cellullare, un giorno permetterà la visione del
segnale digitale terrestre... l'obbligo verrà esteso
anche ai loro possessori. Ad oggi questi apparecchi non
sono tassati perche non ancora idonei alla ricezione del
segnale.
4 marzo 2005 0:00 - saulo
Faccio una domanda. Se il canone Rai non è un abbonamento
ma una tassa sull'apparecchio video allora dovrebbero
tassare anche i videofonini che permettono di vedere la TV o
gli impianti televisivi per automobile o le televisioni
portatili che si possono acquistare nei supermercati o le TV
LCD da 17" pollici e così via.. La verità è che la
RAI si deve accorgere che l'abbonamento è cosa vecchia,
è come la tassa sul sale. La tecnologia del presente e del
futuro sarà destinata a portare fine a tutto questo. Voi
che ne pensate ?
27 febbraio 2005 0:00 - BORDONARO GIUSEPPE
Sono proprietario di un apparecchio televisivo fin dal
Gennaio 1980 e in relazione alla mia recente coscienza
desidero autodenunciarmi e mettermi in regola così con il
canone rai ad oggoi mai pagato. Desidero inviare i miei dati
e i dati di un caro amico che mi ha chiesto di fare la
stessa cosa: A- il mio nome - "Giuseppe Bordonaro,
nato a 92024 Canicattì (AG) il 10/02/1956 ed ivi rsidente
nella via Li Causi senza civico Cod. Fisc. BRDGPP 56B10
B602M - Tel.0922-857844. B- il mio amico - "Manna
Carmelo residente in Canicattì (AG) via Carlo Alberto 150.