Mosca denuncia 'influenza aviaria in Italia'
canali: SETTORI settore: alimentari e tabacco La
Russia ha sospeso l'importazione di pollame e prodotti
derivati dall'Italia per impedire la diffusione
dell'influenza aviaria. Lo ha annunciato oggi il
ministero dell'Agricoltura russo.
"L'importazione dall'Italia di uccelli vivi,
uova da pulcini, carne di pollame e prodotti derivati che
non subiscono trattamento termico, nonché il mangime per
pollame, è stata sospesa a causa di un focolaio di febbre
aviaria nella provincia di Brescia, in Lombardia", ha
detto una portavoce del ministero. La portavoce ha
aggiunto che il ministero ha sospeso tutti i prodotti da
pollame pur sottoposti a trattamenteo termico dalla
provincia di Brescia [giovedì 21 aprile 2005]
Fonte: www.reporterassociati.org
23 marzo 2005 0:00 - LIVIO UCCIONI
Ma come è possibile dire di frenare la globalizzazione
delle merci?Ma caro Lei non è mai uscito dall'Italia,
negli altri paesi europei (quelli tradizionali )sono ormai
decine di anni che non si produce più e che la manifattura
a tutti i livelli è superata!!!Il rimedio c'è
credo;basterebbe che i nostri giovani trovassero nelle
scuole un motivo di specializzazione in tutti i settori e
quindi partire dalle nuove generazioni insegnandogli la
nuova tecnologia (la testa a noi italiani non è mai
mancata)non come la nostra generazione (che guida il paese
)provenendo da un periodo di ideologie pazze ha portato
l'Italia alla situazione attuale...e' la testa che
conta!!! RIFLETTIAMO SULLA GENERAZIONE CHE GUIDA IL
PAESE(68INI ETC....)
19 marzo 2005 0:00 - franco frusi
egr.sig .donvito Con la presente le vorrei ricordare
che oramai dopo aver SVENDUTO totalmente le Ns migliori
aziende alle multinazionali e potenzialmente unici
concorrenti(vedi Nuovo Pignone costruttore di turbine a gas
metano e piattaforme petroilifere con tecnologia unica al
mondo..SVENDUTA alla GE americana)la quale dopo 3 anni ha
ben visto di ridurre il personale da 6000 dip.agli attuali
circa 1500 e via dicesi altre..nel nostro paese che con
ingegno e forza di volontà si era attestato ai vertici
della produttivita industriale si sta riducendo alla quasi
totale umiliazione sia in campo economico sia in quello
della qualita della vita che tanto ci era stata prospettata
ridente con l ingresso in Europa.La verità è,a parer
mio,che fino a chè ci saranno persone come lei che di
politico o sociale economico veramente hanno poco da dare la
situazione potrà solo peggiorare.Una volta vi erano
politici ed economici del calibro di Mattei ed altri i quali
veramente rendevano un servizio al proprio paese ed ai suoi
cittadini impegnandosi a migliorare lo stato e le condizioni
economiche dei propri connazionali...ITALIANI. Tanto si
è detto e si dice sulle normative dei diritti umani e delle
condizioni di sicurezza sui posti di lavoro...ma
evidentemente queste normative hanno valore applicabile solo
in EUROPA....visto che in CINA attualmente non sono neanche
prese in considerazione. La invito a riflettere e con
lei tutti i Ns politici in quanto questa Italia con i suoi
stati di diritto ci è stata donata dai Ns padri,i quali con
il sangue versato in guerre e conquiste sociali,hanno
contribuito a farci sentire orgogliosi di essere
ITALIANI.
16 marzo 2005 0:00 - FABRIZIO
"Nessuno" dice:
.....ci hanno detto che
l'Europa sarebbe stata una grande opportunità. Per
Chi? Per i paesi che sono che sono fuori
dall'Europa......
***********************
CENTRATO IL BERSAGLIO !!!!!
16 marzo 2005 0:00 - nessuno
Ogni paese al mondo a partire dalla Nigeria, India, quasi
tutti hanno dazi doganali altissimi anche per prodotti
che non hanno. Mi chiedo ci hanno detto che
l'Europa sarebbe stata una grande opportunità. Per
Chi? Per i paesi che sono che sono fuori
dall'Europa.
9 marzo 2005 0:00 - Giuseppe P
Metafora azzeccata quella del rubinetto, bravo Fabrizio.
9 marzo 2005 0:00 - FABRIZIO
Egr. Sig. Donvito, ma Lei dove vive ?
Lei
scrive:
>>>Noi non abbiamo piani di conversione
industriale da proporre, ma, dalla parte dei consumatori
auspichiamo che le merci costino sempre meno, aumenti la
qualita' e la sicurezza delle stesse. <<<<<<
Se Lei non ha piani di riconversione da proporre,
indirettamente sta confermando che nessuno sa più cosa fare
!!!!
Ormai il barile é già stato raschiato e ci
stiamo mangiando il ferro !!!!!!
Non esistino
piani industriali che possano competere con lo Tsunami
Cinese !!!!
Delle due:
O ci conviciamo
a divenare tutti a livello Cinesi o smettiamo di comprare
prodotti da loro e cominciamo a farceli noi (una volta
eravamo capaci no ?)
Anche se dovranno costare di
più !
A cosa serve poter comprare una SUV a 8000
dollari (tanto sembra costerà) se poi non abbiamo più uno
stipendio ?
Da qualche parte ho letto di
possibili rispolveramenti di autarchie.
Qualcuno
ha gridato allo scandalo e ha evocato i fantasmi pre-bellici
del nefasto ventennio.
La verità é che se io
non ho soldi per pagare un idraulico, comincerò ad
ingegnarmi per farlo da me.
E se non ho soldi per
andare la domenica al ristorante con la moglie e figli,
pranzerò in casa !
E se non ho soldi per andare
in ferie in Tailandia.... andrò a Gabicce o addirittura
andrò in riva al Po come facevo quando avevo 6 anni e mio
padre mi portava a fare il bagno sul grande fiume !
Vogliamo arrivare a questo ?
Ed agli
statali che stanno scioperando perché vogliono
l'aumento contrattuale, chi glielo dice che se le
fabbriche chiudono (e stanno già chiudendo) non ci sarà
più ricchezza (e quindi gettito) per pagare neppure i loro
stipendi ?
Altro che aumenti !
Ma
certa gente dove vive ???????
Sono anni che dico
che abbiamo metà italia che da 30 anni é salita sul
groppone dell'altra metà, e fin che ce n'era per la
metà che produceva ricchezza, ce n'era anche per gli
altri, gli statali, il terziario, i servizi, ecc.
Ma se voi tutti volete continuare a comprare SUV a 8000
dollari o lettori DVD a 35 euro, beh, allora mi sa che
presto ci mangeremo i DVD !
Ho già avuto modo di
scriverlo, e lo ripeto, sembra una burla del destino, ma la
globalizzazione selvaggia sta realizzando quell'utopia
che neppure il comunismo è riuscito a realizzare (con
tutti i suoi morti !) e cioé la redistribuzione delle
ricchezze fra paesi poveri e ricchi !
Ormai é
inevitabile, noi tutti siamo destinati a diventare più
poveri ed i Cinesi sono destinati a diventare più
ricchi.
Solo che, viste le proporzioni, per fare
diventare loro appena appena più benestanti, noi
diventeremo MOLTO più poveri !
E' come
se avessimo due recipienti, uno colmo d'acqua e
l'altro vuoto, collegati da un tubo, chiuso con un
rubinetto.
Questo rubinetto, sino a ieri chiuso,
se lo avessimo aperto lentamente, forse, pian piano saremmo
riusciti a far entrare acqua nel recipiente vuoto,
compensando nel frattempo il calo di livello nell'altro
recipiente con l'aggiunta di altro liquido.
Qualcuno invece ha pensato di spalancare il rubinetto solo
che i 2 recipienti non sono uguali di volume.
Uno
é di 200 milioni (gli abitanti europei), altro di 1,3
miliardi, anzi, 3 miliardi (Cina +India) e così, noi ci
svuoteremo completamente e loro forse, non si accorgeranno
neppure di un modesto aumento di livello !
Io non
ci credo più e sono ormai stanco di ripetermi, vedo troppe
persone cieche e sorde tra di noi !
E sia !
Ma badate bene, che se muore Sansone, muoiono anche i
filistei !
Un Italiano, metalmeccanico, prossimo
cassaintegrato, stanco di parlare ai muri di gomma !
PS: Vuoi vedere che i vari no-global, Casarini &
Co. hanno ragione a fare casino ??
9 marzo 2005 0:00 - Marco
Dovito, sinceramente, non la capisco! Prima di dire
certe cose si interroghi su quali possano essere le
soluzioni per il Paese (nella PRATICA) al problema della
concorrenza cinese. E' troppo facile dire :
bisogna innovare, c'è da chiedersi come farlo, dato che
la Cina si sta innovando essa stessa anche con prodotti di
alta tecnologia come le auto! Non possiamo quindi pensare di
vendere ai cinesi le nostre auto che costano
mooooooooooooooooolto di più di quelle che costruiranno
loro stessi!
Il problema è molto delicato come
hanno tentato di farle capire alcuni suoi lettori nel Suo
intervento precedente.
Anche il fatto di
"auspicare che le merci costino sempre meno" ha
poco senso. Io auspicherei invece che i consumatori si
possano permettere sempre più le merci ai prezzi attuali...
La concorrenza fino ad un certo livello è
auspicabile, poi diventa un problema.
Invito
tutti a leggere i commenti all'articolo precedente che
mi paiono incentrare molto bene il problema.