> Quindi sì ad evitare gli sprechi per non trovarci NOI nei
problemi, > ma inutile pensare di evitare gli sprechi
per aiutare la sete nel mondo!
E' esattamente
quello che intendevo, grazie per averlo puntualizzato
meglio.
> Il problema dello spreco lo si può
risolvere semplicemente con delle > revisioni
tariffarie, facendo pagare enormemente di più chi
utilizza > l'acqua oltre un consumo
"normale".
Ma esiste un problema
"spreco" a Milano (per esempio)? Perche' prima
di aumentare le tariffe dell'acqua ai milanesi, per
indurli a consumare meno acqua, dovremmo essere sicuri
che l'attuale utilizzo dell'acqua che viene
fatto a Milano e' tale da creare problemi per il futuro.
Se le cose stanno cosi' si interviene sui prezzi
per "scoraggiare" gli sprechi (evitarli del
tutto temo sia impossibile) ma se non c'e' un
problema di approvvigionamento idrico, se cioe' a
Milano c'e' acqua in abbondanza, si puo'
tranquillamente lasciare che la gente la utilizzi nei
modi piu' dissennati.
E' un po'
provocatorio il mio messaggio, in sostanza dico "se
avete tanta acqua sprecatela pure". Quello che
vorrei far capire e' che trovo sbagliato
intervenire per "imporre" l'etica della
morigeratezza dove la morigeratezza non serve:
l'acqua in molte parti del mondo non e' una risorsa
pregiata, semplicemente perche' ce n'e'
tantissima. C'e' pero' una diffusa pulsione
verso il cilicio che spinge a chiedere interventi
restrittivi delle liberta' personali anche dove
questi interventi sono assolutamente inutili.
Saluti, Lobster
7 luglio 2005 0:00 - Alex
Lobster, in realtà sprecando dell'acqua qualche
problema c'è perchè non tutta l'acqua che
utilizziamo torna nella stessa quantità e nella stessa
natura là dove l'abbiamo presa (le falde si abbassano
se vengono utilizzate di più). E visto che non siamo capaci
di gestirci le risorse rischiamo che a seguito di
particolari situazioni meteo ci si venga a trovare
senz'acqua. E' verissimo però che al contadino
somalo se noi risparmiamo o no l'acqua non gliene frega
un bel niente visto che la legge di conservazione della
massa vale a livello locale e se risparmio 1litro di acqua a
Milano per magia non ne può comparire 1litro nell'orto
del contadino somalo. Quindi sì ad evitare gli sprechi
per non trovarci NOI nei problemi, ma inutile pensare di
evitare gli sprechi per aiutare la sete nel mondo! Il
problema dello spreco lo si può risolvere semplicemente con
delle revisioni tariffarie, facendo pagare enormemente di
più chi utilizza l'acqua oltre un consumo
"normale".
6 luglio 2005 0:00 - Pier Giorgio
Rinfresco in quanto Mastrantoni aveva già promosso un forum
simile il 22/3/2005. Che sarebbe utile leggere o unificare
con 05-07-2005 ACQUA: LA SPRECHIAMO?
29 marzo 2005 0:00 - Lobster
Pier Giorgio ha scritto > Ti capirei di più se
dicessi,più modestamente, bèh..io non > mi interesso
di chi muore di sete, non sostengo opere di >
costruzione di pozzi, non posso andare a scavare
personalmente, > o a lottare contro i mercanti di acqua
ma faccio quello che > molti fanno, cioè niente e
purtroppo faccio quasi così anch'io, > però mi
astengo dal pronunciare, anche per decenza e rispetto >
verso gli assetati, dei princìpi egoistici.
Vogliamo parlare di etica o di acqua che manca?
Se vogliamo parlare di etica ti dico che posso anche
essere d'accordo con quello che scrivi (non in
tutto ma comunque in buona parte si'). Dal punto di
vista etico puoi anche avere ragione, ma con
l'etica non si disseta la gente e se tu risparmi
l'acqua ti metti in pace la tua coscienza ma non
disseti una sola persona in piu'.
Se invece
vogliamo discutere di acqua che manca (ed e' cio'
di cui si parla nell'articolo da cui e' partito
tutto) torno a ripeterti che il problema della carenza
d'acqua non si affronta parlando di utilizzo
responsabile qui da noi, perche' tanto l'acqua
che risparmiamo noi in Somalia non ci arrivera'
mai.
Il risparmio, o la razionalizzazione
dell'acqua, puo' essere utile solo per
risolvere un problema molto vicino al posto in cui si
fa il risparmio. Quanto vicino? Tanto vicino da poter
mettere un tubo che porti l'acqua risparmiata fino a
dove ce n'e' bisogno.
Come accenni tu, i
problemi si risolvono, semmai, scavando nuovi pozzi
(dove l'acqua e' poca), non risparmiando qui da
noi. Qui l'acqua possiamo buttarla via senza nessun
problema, non ci manca. Casomai e' in Africa che la
poca acqua andrebbe risparmiata. E' li' che
manca, ed e' li' che va affrontato il problema,
fare leva sul senso di colpa di noi occidentali che
sprechiamo acqua non serve a niente, e' solo demagogia
che confonde la questione e allontana dal vero
problema.
Saluti, Lobster
29 marzo 2005 0:00 - Pier Giorgio
Caro Lobster, si è tentato di farti capire in linea
generale ed in senso lato, che quello che sostieni non è
corretto, senza arrivare a dirti che hai detto delle
coionate (in fondo se la pensi così, hai la "libertà
di opinione"), ma stai arrampicandoti sugli specchi! Se
vuoi che ti sia data ragione per quanto riguarda il
contadino di Somalia, ebbene, allo stato attuale delle cose,
ce l'hai la ragione o meglio hai espresso una sentenza
ovvia, ma il problema è quello di educare la gente a
risparmiare l'acqua, non solo dove c'è(bella forza)
ma dove ce n'è poca e, per principio, siccome tu come
tutti noi facciamo parte dell'Umanità, abbiamo il
dovere di renderci conto e di cercare con ogni mezzo di
favorire azioni e comportamenti tali da promuovere, in ogni
contrada, finanziare ed inculcare a chi non ci riesce il
principio che l'acqua non va sprecata e che è un
diritto di tutti di averla. Hai mai visto come si comportano
gli africani o altre popolazioni anche italiane quando in
televisione mostrano che si è aperto un nuovo pozzo o
arriva una cisterna o un qualsiasi tubo a causa della
siccità mafiosa o non? Ebbene spessissimo lasciano scorrere
l'acqua che passa fuori fra un bidone o bottiglia e
l'altra, senza chiudere rubinetti ecc. Poi quando
finisce, si lamentano. Ti sei mai chiesto perchè c'è
gente che muore per salvare popolazioni dall'AIDS,
dall'Ebola ecc.quando se stessero al loro paese
avrebbero a disposizione sistemi sanitari e medicine a iosa?
Vedi, caro Lobster, non voglio che tu smetta di lavare la
macchina, ma mi piacerebbe che tu allargassi maggiormente i
tuoi orizzonti e considerassi meglio i princìpi generali
avanzati e non quelli del solo proprio
"orticello". Il principio filo- leghista di tener
presenti solo le risorse del proprio metro di territorio
restringono talmente la mente umana che la rendono
territorialmente simile a quella degli animali senza
volerli,peraltro, offendere. Nel tuo paese, dove esiste
acqua in abbondanza, vorrei che succedesse come in un posto
vicino a me; per costruire un bacino, deviarono una sorgente
e un corso d'acqua con delle gallerie sotto montagna. Il
paese che traeva grande beneficio da questo ben di Dio, e si
chiamava veramente! "Fiumicello" rimase a secco
(diventò Sassosecco) per dieci anni, proteste scioperi
azioni di forza, perchè? Perchè il bene dell'acqua fu
loro tolto a causa di interessi maggiori e per lavare le
macchine in altri posti , dovettero smettere di lavare loro
stessi la macchina. Si accorsero, allora, che se avessero
pensato prima ad imbrigliarla, conservandola a monte,
l'avrebbero avuta anche poi. Il principio del NON SPRECO
è, dunque, generale e vuol essere propedeutico per azioni
atte a favorire la fruizione del bene dell'acqua, da
parte di TUTTI al di là del locale fenomeno dello spreco o
del non spreco. Ti capirei di più se dicessi,più
modestamente, bèh..io non mi interesso di chi muore di
sete, non sostengo opere di costruzione di pozzi, non posso
andare a scavare personalmente, o a lottare contro i
mercanti di acqua ma faccio quello che molti fanno, cioè
niente e purtroppo faccio quasi così anch'io, però mi
astengo dal pronunciare, anche per decenza e rispetto verso
gli assetati, dei princìpi egoistici.
29 marzo 2005 0:00 - Lobster
La mia critica e' sul fatto che l'emergenza
idrica "mondiale" possa essere affrontata
colpevolizzando quelli che qui da noi usano acqua
potabile per usi in cui la potabilita' e'
assolutamente inutile (tipico, il lavaggio
dell'auto).
Per tornare all'articolo
iniziale, qualcuno mi dice che vantaggio potrebbe avere
il contadino somalo che non ce la fa ad irrigare il suo
campo se noi in Italia razionalizzassimo l'irrigazione
dei campi?
Se ho detto una stupidata non farete
fatica a dimostrare come lo "spreco" che
facciamo noi dell'acqua abbia conseguenze negative
sul resto del mondo. Pero' impegnatevi un po'
perche' continuare a ripetere che ho detto una
stupidata senza "smontare" razionalmente la
mia stupidata non fa che confermare che la mia analisi
e' corretta.
Saluti, Lobster
29 marzo 2005 0:00 - Mario
Scusate non vorrei offendere nessuno, ma dire che
l'acqua non puà essere sprecata fà capire quanto poco
si conosca sull'argomento.
E' vero
l'acqua può solo essere inquinata e non
"sprecata", ma è anche vero che alla fine
l'acqua pulità o potabile finirà e resterà solo
quella inquinata.
Purtroppo non credo vi siano in
atto provvedimenti atti ad operare bonifiche su larga scala
di tutta l'acqua che "inquiniamo" e tempo
pochi anni ancora e per poter bere (figuriamoci lavarci)
dovremo comperare dei costosissimi depuratori da casa.
Per capire a cosa ci mi riferisco si sappia che ad
esempio a milano l'acqua potabile veniva pescata ad una
profondità di 40 metri ed oggi si è arrivati a profondità
di 120- 150 metri ed' anche se la falda acquifera parte
da un paio di metri di profondità si sappia che si tratta
di acqua avvelenata.
Rendiamoci tutti conto
della portata del dramma acqua potabile.
"Sprecare" acqua al giorno d'oggi significa
distruggere una delle risorse fondamentali della nostra
vita, quindi impariamo ad utilizzarla tutti con buon senso e
forse ne avremo ancora quando saremo vecchi ed anche i
nostri figli potranno bere un bel bicchiere di acqua fresca
di rubinetto senza averla dovuta depurare prima a costi
esorbitanti.
Saluti
27 marzo 2005 0:00 - Pier Giorgio
Ogni considerazione può essere ascoltata, ma, ovviamente
non sempre condivisa. Se siamo in mille e ci intervistano,
verranno dati milleeuno pareri! Assurdo? Matematicamente si,
ma non umanamente. Ed è un bene che tutti cerchino di
portare le proprie ragioni, così spira sempre aria nuova e
si possono anche intravvedere delle soluzioni che a qualcuno
non sarebbero mai venute in mente a causa o in virtù del
proprio imprinting. Purtroppo non siamo in grado di imparare
mai bene tutto e se ci comportiamo con degli egoismi di
stampo "teoria padana" cioè arrangiarsi per
proprio conto come in isole o comparti stagni o in modo
autarchico. Alle scuole elementari certo che insegnavano il
"ciclo idrico"!! ma non bisogna, caro Lobster,
fermarsi lì con i ragionamenti. Spero solo che tu lavando
la macchina non sporchi troppo l'acqua che, scorrendo
naturalmente, giunge al consumo della pianura. Saluti.
25 marzo 2005 0:00 - Lobster
Rispondo a Pier Giorgio.
Io stavo considerando il
problema in un'ottica molto piu' ampia. Se
scendiamo nel dettaglio del comune di Sassosecco che ha
problemi a trovare l'acqua che gli serve e'
chiaro che in quel caso l'uso dell'acqua va
razionalizzato (e magari pure razionato).
Ma
va risparmiata li', a Sassosecco. E' inutile
chiedere agli abitanti di Sassoumido (a 400 Km di
distanza) di risparmiare l'acqua, perche' del
risparmio che faranno gli abitanti di Sassoumido a
quelli di Sassosecco non arrivera' mai niente.
Per quanto riguarda i costi degli impianti, beh,
quelli li paghiamo noi. E li paghiamo con la bolletta,
in proporzione all'acqua che consumiamo. Quindi se
qualcuno vuole tenere aperto il rubinetto perche'
si diverte a sentire il rumore dell'acqua che se ne
va giu' per il tubo non vedo perche' dovrebbe
importare a me che gli vivo affianco. Con i suoi soldi
puo' farci quello che vuole, anche comprare
l'acqua e buttarla via.
Diverso e',
ripeto, se nel mio comune c'e' un problema di
carenza di acqua. In quel caso esiste da parte di tutti
una responsabilita' a usare la poca acqua a
disposizione con raziocinio.
L'articolo ADUC
da cui parte il discorso pero' si occupa di spreco
di acqua a livello globale. Io contesto che si possa
parlare di "spreco" a livello mondiale, poi
non faccio nessuna fatica a capire che a livello di
singole realta' locali ci possa essere un problema
di razionalizzazione nell'uso dell'acqua.
Ma qui da noi, in senso lato, il problema non
c'e' e possiamo tranquillamente permetterci di
prendere acqua potabile e usarla per lavare le auto.
Saluti, Lobster
25 marzo 2005 0:00 - Paolo
Non sto a dilungarmi entrando nei dettagli, ma temo che con
tutti questi discorsi sullo spreco dell'acqua si vada a
parare semplicemente a degli aumenti di prezzo, come si
e' fatto per i ticket sui farmaci. Un 30%
dell'acqua andrebbe persa per i bichi nelle condutture,
poi pare invece che i soliti amici degli amici si siano
allacciati abusivamente, ma tutti i sindaci e la polizia
fanno finta di niente. E tutti i dispositivi per
risparmiare acqua? Non sara' come le lampadine a basso
consumo che pero' spesso si sente brucino quasi
subito? Paolo
25 marzo 2005 0:00 - Pier Giorgio
Caro amico Lobster, Tu giochi con le parole, o preferiresti
utilizzare dei sinonimi? La tua asserzione che spreco non
è, è semplicemente una delle tante interpretazioni
cavillose e teoriche sui significati dei lemmi. Allora tutti
gli studi fatti ed in pratica le rilevazioni sul campo che
accertano che l'acqua venga "utilizzata"(spero
ti piaccia di più) spesso a sproposito, sono o falsi, o
stupidi? Vedere e considerare i fenomeni solo sotto il puro
aspetto relativistico e nozionistico da cavillo giudiziario
mi sembra una espressione infelice. Gli utilizzi di acqua
disponibile sono, invece, costosissimi; se non si fosse
costruita la diga di Ridracoli nella Romagna solatia e
siccitosa, come avremmo potuto lavare milioni di turisti nei
mesi estivi e dare acqua all'agricoltura? Lo sai che ci
sono stati anni in cui si camminava sul fondo del lago
artificiale, e tutti avevamo ordinanze dei sindaci di
risparmiare l'acqua?Adesso quando si fa turismo si
pretende di avere acqua a volontà, perchè "IO
PAGO" e di acqua ce n'è a volontà!!?!. Perchè si
raddoppierà il Canale Emiliano Romagnolo per dare più
acqua ad agricoltura ed industrie con spese emormi? Credi
che il risparmio dell'acqua sia solo una mera
disquisizione lessicale? I costi per costruire dighe,
bacini, canali, impianti distributivi, dissalatori, chi li
paga? E più si spreca, ribadisco " S P R E C A"
più tutti pagano, come se non si spendesse già abbastanza
per i prodotti non rinnovabili!! Verrà giorno in cui
l'acqua ti costerà metà dello stipendio, allora,
forse, rivedrai le tue considerazioni. Cordialmente
Pier Giorgio.
25 marzo 2005 0:00 - Lobster
Io penso che l'acqua non si sprechi. Non perche'
siamo attenti a queste cose ma proprio perche'
sprecarla e' impossibile.
Mi spiego.
"Sprecare", per come lo intendo io,
significa "consumare" piu' del
necessario. L'acqua in realta' non si consuma
affatto. Il petrolio si consuma, perche' se lo
brucio poi non ne ho piu', usando il petrolio lo si
trasforma in qualcosa che non e' piu' petrolio.
Lo stesso vale per il carbone, bruciandolo diventa
qualcosa che non e' piu' carbone e una volta
che avro' bruciato tutto il carbone non ci
sara' piu' carbone, sara' stato consumato
tutto.
L'acqua in realta' possiamo usarla
quanto vogliamo ma resta acqua. Prendiamo acqua, la
usiamo, e abbiamo ancora acqua. Sara' piu'
sporca ma sempre di acqua si tratta.
Se anche
aprissi un rubinetto e lo tenessi aperto inutilmente
per mesi, mi dite come avrei fatto a
"consumare" l'acqua? Cosa ho
"sprecato"? Ho semplicemente spostato
dell'acqua dall'acquedotto della mia citta'
al mare (pagandone per intero il costo economico).
L'acqua evaporera' dal mare, e con la pioggia
tornera' alla terra, finira' nelle falde
acquifere, da qui le pompe la riporteranno
all'acquedotto e da li' nuovamente al mio
rubinetto.
Qualcuno mi spiega cosa vuol dire
"sprecare l'acqua"?
Altra cosa,
quando si parla di questi "sprechi" di acqua
si fa sempre un confronto con paesi in cui la gente
muore di sete. Si dice che qui usiamo l'acqua
potabile pure per lavare le macchine e li' non ce
l'hanno nemmeno per bere.
In realta'
se anche noi smettessimo di consumare del tutto
l'acqua, quella povera gente continuerebbe a morire di
sete. Oppure qualcuno pensa che l'acqua risparmiata
da noi potrebbe essere in qualche modo utilizzata da
loro?
Saluti, Lobster
24 marzo 2005 0:00 - paolo
PER RIDURRE UN PO LO SPRECO DI ACQUA DELLO SCIACQUONE,
CONSIGLIO VIVAMENTE DI FAR ISTALLARE NEI VECCHI
DISTRIBUTORI, DEL DISPOSITIVO DEL ''mezzo
scarico'' AL FINE DI DIMINUIRE, se non strettamente
necessario LO SPRECO PER LO SVUOTAMENTEO COMPLETO DEL
SERBATOIO .
23 marzo 2005 0:00 - Pier Giorgio
Non è una novità che l'acqua venga sprecata, e proprio
di quella buona. Senza tenere conto che una masnada di gente
compra le bottiglie di acqua "minerale"solo per
moda e martellamento pubblicitario ignobile(che tra
l'altro fa lievitare i prezzi in modo osceno) e
purtroppo il livello pecorinesco dei consumatori è
incredibile perchè restano a bocca aperta per i messaggi
trasmessi, perchè l'acqua minerale (idiota particella
di sodio in meno o in più, quella dello scaffale accanto è
sempre la migliore,ecc.) è anche spesso peggiore-microbi,
truffe- di quella del rubinetto che costa centinaia di volte
in meno e non produce scorie (bottiglie, cartoni,plastica
ecc.) Il problema, come a numeri esposto dal segretario ADUC
è senz'altro globale, ma con pochi accorgimenti e con
investimenti(altamente remunerativi nel breve), si
potrebbero raggiungere risultati eclatanti. In Italia, per
esempio, moltissime città riposano lungo corsi
d'acqua(anche piccoli, ma che, specie nelle stagioni
invernali, trasportano comunque flussi idrici immensi. La
costruzione di piccole dighe e di bacini (non privati, che
lo fanno già con i famosi laghetti ma perchè i privati
fanno scorte con attingimenti dai fiumi e non utilizzano la
propria fin quando non hanno seccato detti corsi d'acqua
e, per di più non ne immettono una goccia in restituzione
neppure per ripulirli quando sono in secca
maleodorante)permetterebbe di accumulare tantissima acqua
gratuita per gli usi agricoli ed industriali(che sono grandi
consumatori) a disposizione per i mesi estivi che soffrono
la sete. Accumuliamo acqua l'inverno e la utilizziamo
l'estate. I pochi progetti di riciclo ad esperimento
pilota in qualche insediamento civile,(riutilizzo per i
gabinetti di acque usate) non potrà produrre mai vantaggi,
perchè lo spreco supererà sempre di gran lunga i risparmi
e i costi di realizzazione e manutenzione provocano perdita
di risorse ad effetto collaterale e perchè sono di estrema
nicchia. Allora,per l'immediato, risparmiamo acqua
quando c'è ed utilizziamola senza problemi quando
manca; è un semplice principio, che al di là delle
retoriche solite del giorno dell'acqua e poi tutto
tace(da sempre se ne discute) sarebbe veramente efficace.