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9 giugno 2005 0:00 - Mattia
Più che l'anticlericalismo, direi che è il clericalismo che offusca i cervelli...cervelli in preda ad "allucinazioni da oppio"..
Detto questo, a mio avviso la questione è molto semplice; nessuno vieta al cardinal Ruini di esprimere la propria leggittima opinione, è però vero, che nel momento in cui esprime le proprie opinioni da presidente della CEI ci si aspetta più una guida spirituale che una guida politica. Per cui mi pare palese il conflitto con l'art. 7 dei PRINCIPI FONDAMENTALI della nostra Costituzione che sancisce l'indipendenza e la sovranità dello Stato e della Chiesa nelle loro sfere di competenza.
30 maggio 2005 0:00 - roberto
Siamo alle solite....il tam tam della Cei non si chiama "ingerenza"....
Ma perchè si ostinano tanto sul referendum quando la chiesa cattolica non battezza i bambini nati morti??????
18 maggio 2005 0:00 - gianni
'E LIBERTA' DI OPINIONE ??
Ieri, è comparso sul sito *http://www.flashgames.it/embrioni.in.fuga.html*, un portale di giochi, frequentato in buona parte da minori, bambini, ragazzini, teenager, un gioco orrido, presentato dando da subito un giudizio tutto fuorché equidistante ad una legge dello Stato in vigore attualmente (n 40, 2004). Vi si esorta per di più tutti ad andare a votare "SI" al referendum venturo, e pazienza se sono minori: introietteranno e filtreranno un messaggio distorto, anche solo col giocare a quel gioco. Senza dimenticare che non v'è nulla di ludico, invero il tema è particolarmente delicato, eppure compare in un portale di giochi per ragazzini, con un intento solo apparentemente di “sensibilizzazione” sociale.

Cliccando sui link – sparsi qua e là e non difficili da trovare - del realizzatore del "gioco", si giunge alla homepage http://www.molleindustria.it, e qui troviamo "giochi" altrettanto se non più aberranti di quello degli embrioni massacrati, e comunque tutti link pro SI che rimandano a tale "Luca Coscioni", che non so chi sia, ma dallo stile riconosco mettendo mano sul fuoco che sia dell'ala radicale. Escludo qualunque intento satirico, non riderebbe nemmeno chi riesce a ridere davanti a Zelig. 'E invece ben evidente l'impegno civile retrostante nonché di basso profilo, di chi, esaurite le idee, diffonde nella rete giochi che vanno dalla denigrazione del defunto Wojtyla, alla celebrazione degli atti sessuali più impensabili, non propriamente dei più nobili, e comunque non tali da poter assurgere a modello edificante di società. ‘E impegno civile agghiacciante quello di chi, un'indentità sessuale precisa e almeno unidirezionale, pur essendo già in età adulta, non s'è mai preoccupato di riconoscerla, di chi, fa politica contro i minori e contro le generazioni a venire, utilizzando parrebbe di proposito come bacino d’utenza la fascia di persone più suscettibile al recepimento dei loro messaggi inenarrabili, che oltrepassano ogni confine della pedo-pornografia più spinta. Qual è l'autorità indicata cui segnalare questo tipo di abusi, per un rapido intervento di censura?Ringraziando tutti voi, spero di ricevere indicazioni consolatorie al più presto, non vorrei avere un figlio e nemmeno un nipote che finisse già a 7,10, 13,17 anni vittima di tale e tanto squallore.
Gianni
18 maggio 2005 0:00 - antonio lucenti
Ma come, persino Pecoraro Scanio può dire la sua, e il cardinal Ruini no?
16 maggio 2005 0:00 - NESSUNO
No, caro Francesco, nessun anticlericalismo, ma solo il richiamo a quella divisione degli ambiti che è riconosciuta solennemente dalla stessa Chiesa cattolica nell'art. 1 del Concordato. Il cardinal Ruini, quando parla come presidente della CEI non parla in quanto cittadino italiano e basta, ma come portavoce della Conferenza episcopale italiana, che è un organo preciso della Santa Sede, che è, a sua volta, uno Stato sovrano, quindi straniero rispetto alla Repubblica italiana.
Del resto non ho negato al cardinale Ruini il diritto di parlare, ma sono convinto che il Governo italiano debba fargli notare che, avendolo fatto come lo ha fatto, ha oltrepassato i limiti di un corretto rapporto tra due entità statali.
Molto diverso sarebbe stato e sarebbe se ad invitare a non andare alle urne fosse un movimento cattolico, come l'azione cattolica, o anche un partito orientato in tal senso, perché questo rientrerebbe nella normale dinamica politica interna alla Repubblica.
16 maggio 2005 0:00 - Francesco
come al solito l'anticlericalismo offusca i cervelli ...
"Si e' riusciti a far capire all'uomo che se vive e' solo per grazia dei potenti.
Pensi dunque a bere il caffe' e a dare la caccia alle farfalle.
Chi ama la res publica avra' la mano mozzata."
Ma come difenderete la libertà di Camillo Ruini (anche lui, già anche lui, cittadino italiano) di esprimersi liberamente??
14 maggio 2005 0:00 - NESSUNO
C'è un altro problema a monte. Dato che la CEI ha dato indicazione di non andare proprio alle urne, la disobbedienza alla Chiesa si situa già nel fatto di andarci, anche se è per dire "NO".
E qui siamo di fronte a un tentativo molto grave di coartare le coscienze, perché così il "voto" diventa pubblico e siamo di fronte davvero a una ingerenza nella vita dello Stato molto più pesante di quella che può sembrare a prima vista.
Mi chiedo anche come potrà essere salvaguardata la libertà civile di preti, suore e frati, che sono cittadini italiani con pienezza di diritti e doveri verso lo Stato, di fronte a un'interpretazione rigida da parte dei superiori dell'invito di Ruini.
No, siamo proprio di fronte a un maledetto imbroglio, e bisogna chiedere al Governo italiano di prendere una posizione decisa contro questo autentico sconfinamento della Chiesa, che si sta dimenticando quello che ha firmato nel Concordato del 1984:
"art 1. LA REPUBBLICA ITALIANA E LA SANTA SEDE RIAFFERMANO CHE LO STATO E LA CHIESA CATTOLICA SONO, CIASCUNO NEL PROPRIO ORDINE, INDIPENDENTI E SOVRANI, impegnandosi al pieno rispetto di tale principio nei loro rapporti ed alla reciproca collaborazione per la promozione dell'uomo e il bene del Paese".
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