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1 giugno 2005 0:00 - Antonio
da Antonio
Salve ragazzi,
sono un panificatore del Nord barese ed entro nel Vostro armonioso dibattito solo per sperare di riuscire a spiegare Fabrizio che purtroppo per noi non tutte le città sono redditizie come la tua.
Da noi il pane prodotto quasi esclusivamente con lievito madre con lavorazioni che si svolgono in 10 - 13 ore si mantiene bene per minimo tre giorni, viene venduto al dettaglio a circa € 1,50 X Kg mentre all'ingrosso a € 1,00 Kg.
Considera poi che in tutto il meridione dilaga il fenomeno dell'abusivismo che porta tanta concorrenza sleale ed è cosi svilluppato e tollerato dalle autorità nonostante i Nostri insistenti Esposti che è stata presentata nel 2004 dall'On. Francesco Maria Amoruso una interrogazione parlamentare al Ministro della Salute e a quello delle finanze.
Poi devi considerare oltre ai costi di produzione e del personale che Andrea ha ben spiegato, a Noi la Farina non viene venduta a 0,12 € al Kg ma ad un prezzo spesso di parecchio superiore a quello di vendita dei supermercati.
A questo devi aggiungere che negli ultimi due anni sono aumentati i costi per la tenuta della contabilità, l'esazione alla camera di commerci che è passata da l. 143.000 ad € 80,00 , l'aumento di tutte le tasse comunali (da noi la tassa per i rifiuti solidi si paga € 1,90 x mq x le abitazioni mentr per gli esercizzi commerciali e di circa € 0,25 in più x mq, sono aumentati i costi per l' haccp e per no dilungarmi oltre finiamo col costo del confezionamento alla vendita al dettaglio del prodotto(Buste, il quale prezzo dipende da quello del petrolio ecc. ecc.
Detto tutto questo dopo averti evidenziato che mezzo Kg di pane col quale si sfama una famiglia di due o più persone si vende a meno di una tazzina di caffe, io purtroppo anche se lavoro dalle 12 - 16 ore al giorno non sono ancora riuscito a comprarmi un Mercedes serie C o E e devo accontentarmi di girare ancora per un bel pò con il mio vecchio 190 di 22 anni.
30 maggio 2005 0:00 - FABRIZIO
E saranno pure superficiali (le mie osservazioni) ma sta il fatto che nella mia città, avere un panificio significa passarsela molto bene e ben al di sopra degli "standard".

Mi dispiace per la tua Meriva presa a rate, ma il mio panettiere viaggia in ML, la moglie in classe A, il figlio in serie 3 (anche lui fa il pane) e hanno una villa bellissima alle porte della città.

Mestiere senz'altro duro il loro e su questo concordo.

Direi che lavorano parecchio e si meritano il "companatico".

Levatacce notturne e poi il negozio tutto il giorno da seguire.

Beh, chi non risica non rosica, é vero, ma costoro, non solo risicano, ma rosicano anche ed assai (e non solo pane) !

E se la gente comincia a farsi il pane in casa, ... beh, qualche motivo ci sarà pure !

O forse sei tu che hai sbagliato città ?
28 maggio 2005 0:00 - andrea
Replico a Fabrizio. Le tue osservazioni sono molto superficiali. Molto probabilmente si tratta di fornai che producano quasi esclusivamente per il proprio punto vendita, aziende gestite a livello familiare, su cui grava in maniera molto irrilevante la spesa per il personale, magari dove la moglie è adetta alla vendita in negozio e il figlio dà una mano in laboratorio. Il nucleo familiare in questo caso incamera il ricarico del punto vendita, il profitto della produzione, lo stipendio per la manodopera e naturalmente l'utile dell'impresa. Inoltre ci sarebbero da valutare altri fattori che possono influenzare la resa dell'attività, come l'ubicazione dell'azienda, la situazione economica generale (adesso è peggiorata), la concorrenza ecc.. A titolo puramente informativo a febbraio ho comprato la Meriva a rate.
26 maggio 2005 0:00 - FABRIZIO
Lo dicevo che prima o poi un panettiere (si chiamano ancora così ?) avrebbe fatto capolino sul Forum.

caro Andrea, il tuo é un mestiere benedetto e io sono grato a tutti quelli come te che ci fanno ancora mangiare un eccellente pane.

Lungi da me denigrare la categoria e ancor più lungi dall'acquistare quelle schifezze in plastica che chiamano pane.

Un bel pezzo di pane caldo croccante é la cosa più bella del mondo !!

So anche che il vostro é un mestiere duro, ci si alza di notte e si lavora quando gli altri dormono tranquillamente!

Però, .... però... non venite a piangere miseria perché tutti i panettieri della mia città, almeno quelli che conosco personalmente, viaggiano in ML, hanno fior di palazzi, e fior di ville, insomma , non mi paiono proprio dei morti di fame.

Ciò non toglie che sia un mestiere duro e che pochi ormai sono disposti a fare, però.... dai, suvvia, non lamentatevi !!!

Un cordiale saluto e un augurio che continuino ad esistere i panettieri !!!
Evviva il pane Italiano !
26 maggio 2005 0:00 - andrea
Sono un panificatore, mi sento di differire sul conto della serva che avete pubblicato. Condiderate che l'alimentarista (ormai categoria in via di estinzione)ha un ricarico lordo sul pane anche fino al 100%, per il servizio che svolge: mettere in una busta il pane. Il produttore invece deve sostenere il costo per il personale, molto elevato, cosiderate che il fornaio lavora di notte ed ha una paga maggiorata del 50% per il lavoro notturno e di conseguenza un'elevata spesa per INPS, INAIL, TFR, 13a, 14a e tutto quanto è correlato alle retribuzioni. Inoltre va considerato l'ammortamento e la manutenzione degli impianti, la messa o il mantenimento a norma della struttura. Lo sapete allora dove va a farsi benedire il tanto decantato business? Chiaramente le grandi imprese possono meglio ammortizzare questi costi. Quindi facciamo largo alle grandi multinazionali, evviva la globalizzazione, l'omologazione e il pane fatto con lo stampino.
25 maggio 2005 0:00 - FABRIZIO
Gente che si fa il pane da soli, gente che si pittura le stanze da soli, gente che si ripara la macchina, cambia l'olio, le candele, gente che si rifà l'impianto elettrico di casa ecc.

Stiamo diventando un popolo di "do it yourself" (fatelo da voi) !

E' un segno dei tempi ?

Credo che sia piuttosto un brutto segno, il segno che ci stiamo chiudendo in noi stessi in una specie di ristagnazione dove chi sa fare qualcosa si arrangia e chi non sa o non può fare, paga !
(se é in grado di pagare).

E' il segno di un'Italia che cambia, dove le famiglie devono fare già i conti dalla prima settimana per vedere se e come arriveranno al 27 del mese (ol al 31 o al 10 di quello succesivo).

Senza volere, siamo un pò anche noi la causa di un mercato che si chiude in se stesso e che fa circolare sempre meno denaro, aumentando questa chiusura !

Una spirale involutiva, brutto segno !!

Ieri sera sentivo Ballarò e pur non avendo mai avuto simpatia per certi politici e per certi sindacalisti con i piedi al caldo, ho sentito Angeletti dire una cosa giusta che, sinora, ho sentito dire da pochi (o da nessuno):

In Italia ci sono 2 categorie:

Quelli che devono rigare diritto sui prezzi e che non posso permetettersi il lusso di svaccarli perché sarebbero irrimediabilmente messi fuori gioco e fuori mercato (industrie, attività produttive e relativi dipendenti ovviamente) e quelli che invece, possono fare ciò che vogliono !

Non voglio farvi un elenco di questi ultimi, sarebbe come sparare sulla crocerossa, e l'elenco sarebbe lungo ed antipatico e confermerebbe che in Italia c'é chi coi prezzi può fare il buono e cattivo tempo alla faccia nostra.

L'unico consiglio che mi sento di dare é di cominciare ad osservare bene le monetine di ferro o rame che abbiamo in tasca, pensare mentalmente a quante lirette corrispondevano e cominciare a ponderare bene le nostre spese.

Poi c'é anche chi si farò il pane il casa o tante alte cose.

Certo, una buona idea, poco adatta però a famiglie che escano di casa alle 7:30 del mattino per andare a lavorare e ritornino a casa dopo le 18 o oltre.
E d'altra parte oggi, se non si lavora in 2 non si riesce a vivere, specie se avete affitto o mutuo da pagare.

Magari, se proprio non abbiamo il tempo per farci il pane, possiamo però imparare a cambiarci da soli le lampadine in condominio, invece che sbraitare, come fanno molti, con l'amministratore affinché ci mandi un elettricista da 50 euro a lampadina !

Si comincia sempre dalle piccole cose !
Dal pane o dalle lampadine !
25 maggio 2005 0:00 - Mario Greco
Io è da quasi 2 anni che non acquisto più il pane che da noi costa 3-4 euro al chilo, è gommoso ed immangiabile dopo 24 ore se non messo in congelatore...

Ho acquistato la macchina del pane a circa 80 euro e sforno ogni giorno pane fresco ad un costo molto contenuto 1-1.5euro/kg considerando tutto.

Questa la ricetta per ottenere un ottimo pane:
- mettere in un bicchiere 200ml circa di acqua con 7gr di sale (un cucchiaino da te colmo) ed un cucchiaino piccolo di malto (una specie di miele). Scaldare tutto al microonde per 45sec. (in modo da rendere l'acqua tiepida ma non calda0).
- nel contenitore mettere nell'ordine 200gr di farina 0, 50gr di farina integrale, 40gr di farina di grano duro, 10 gr di lievito fresco, 15gr di olio extravergine, 10gr di farina di frumento maltata, 100gr di farina manitoba.
Impostare il programma più lungo 3:50 circa.
Spero di esservi stato utile!
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