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13 giugno 2005 0:00 - Pier Giorgio
Caro Vincenzo, le utopie sono una cosa e la realtà un'altra. Riconvertire aziende che ora stanno in crisi per sindrome cinese(ma anche di altri orientali) è molto tardi e quasi impossibile. Il rilancio di questo benedetto mondo di nicchia della qualità italiana non arricchirà tutti gli italiani, ma solo qualcuno; per di più dare benedetta qualità-qualità-qualità,( vini sempre più etichettati, vacanze al mare sempre più piene di servizi a guanti gialli, ristoranti sempre più ricchi di piatti superlativi ed elaborati-ma carissimi, ecc.) per la grande massa non regge!!! La grande massa, quel popolo che sosterrebbe i consumi vuole prodotti buoni (non quelli da alta sartoria, da olio da 20/30 euro, da vini da 15/50 euro, da pantaloni da 200 euro) ma prodotti di prezzo abbordabile per tutti e se ne frega se compra cinese perchè non vuole e non può regalare i propri risparmi e le proprie smunte retribuzioni/pensioni a quello che viene chiamato prodotto d'élite ma in realtà è arricchimento indebito e speculazione.
Metto quì anche un'altro intervento sul FORUM Dì la tua.
E' vero , tutto è made in China. Ho tirato fuori da un cassetto una ginocchiera facente parte di un dimenticato kit sportivo composto da polsini, parastinchi, un reggipalle elastico(tipo tanga da uomo), ecc. acquistato circa nell'anno 1970 in un negozio di Cortina d'Ampezzo, a prezzo modico (rifiniture un pò ruvide non di ""qualità"" ma tutto funzionale). Ebbene, guardando l'etichetta, c'è Made in China.!!. Smontando vecchissimi apparati elettrici-elettronici, quasi dovunque trovo made in Indonesia, in Giappone, Taiwan, ma spessissimo made in China. Ora che si lamentano anche gli occhialai del Veneto, dopo i tessili e gli scarpari che hanno largamente delocalizzato per produrre a bassissimi costi in Romania, in Bulgaria, in Cina ecc.vendendo poi in Italia, Europa,ecc. col proprio marchio di "moda e qualità Italiana" e lucrando come dei maiali con prodotti a costo bassissimo ma che rivendevano a prezzo d'élite, dicevo gli occhialai e tanti altri comparti emergeranno in breve futuro, ed ora fanno il pianto greco perchè sono sull'orlo del fallimento. Questa ultima considerazione la pongo anche all'attenzione del Sig.Pari Giancarlo che difende per dovere di carica le categorie CNA/FEDERMODA(Sartorie e pelliccerie), dimenticando che il giro di acquisti e confezionamenti di prodotti di dette categorie(come di altre) dai paesi asiatici ha arricchito in modo esponenziale- sotto l'egida dello, ormai seccante e rompiscatole concetto della qualità made in Italy (nicchie) - grande maggioranza di detti importatori e produttori italiani i quali, lungi dall'adeguare i prezzi all'equità(concetto ora tanto di moda) li hanno spinti al rialzo sostenendo che la qualità va pagata- E adesso piangono, Ma il peggio è che per i loro lucri ora finiti, lasceranno a casa tantissima ottima mano d'opera italiana. E d'altro canto tutta la comunità manterrà altra manod'opera straniera, chiamata a darci una mano.....per troppa offerta di lavoro!!
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