Faccio parte del partito degli scettici. Come Autore ed
Alex. Gli aiuti se li sono mangiati minoranze di
privilegiati, parte finiti nei loro conti in banca o
sperperati, parte spesi per acquistare armi. Con la
cancellazione del debito potranno farne dei nuovi, di
debiti. E alla fin fine tutto ricade sulle nostre spalle, di
noi contribuenti occidentali, non tutti ricchi (soprattutto
quelli che pagano le imposte). Hano speso milioni di
dollari per avvertire i negri dell'Africa che a fare
l'amore senza prerservativi si prende l'AIDS, e
quelli continuano a infischiarsene, la RAI, pro Africa, ha
candidamente ammesso che un 50% dei militari (categoria su
cui esiste un minimo di statistiche sanitarie) sono
contagiati, in svariati paesi africani. Altri milioni di
dollari sarebbero buttati via. Negli anni settanta
Kissinger si dichiaro' ottimista, non ostante il
momentaneo avanzare del comunismo, perche' secondo lui
nel Terzo mondo c'era un atteggiamento culturale che li
avrebbe fregati, un atteggiamento di cui in Europa ci si
e' liberati da tempo: gli uomini fanno la guerra, e
magari un po' di politica, lavorare e' roba da
schiavi, bestie e donne. Niente di strano che in certi posti
si trovi gente disposta a marciare per giorni e giorni a
pancia vuota e a combattere duramente (tra di loro, nelle
guerre di liberazione nazionale, e di nuovo tra di loro), le
istruzioni per usare un Kalshnikov o un missile le capiscono
anche se scritte in cinese, anche senza leggerle, ma se
metti loro in mano una vanga perche' zappino un po'
e coltivino di che sfamarsi, all'improvviso diventano
ciechi e sordi e paralitici. I mercanti di armi avranno
una loro piccola parte di responsabilita', ma il 99%
della responsabilita' e' di quei popoli, che le armi
le comprano e le usano, a meno di non volerli assolvere in
blocco per infermita' mentale e metterli tutti sotto
tutela. Qualche mese fa ho letto di un africano
laureatosi in medicina in Italia, a Parma, che insieme a
suoi amici ha raccolto fondi (con feste e altro) e aperto un
ospedale nel suo paese di origine; questa degna persona ha
pubblicamente ammesso che la loro difficolta' maggiore
sono le tangenti che devono pagare ai loro doganieri per
portare in patria le medicine per curare i loro
connazionali. Un negro degno della massima stima, che e'
venuto qui a imparare cose per aiutare i suoi compatriotti,
e poi lo sta facendo davvero, non come quelli che arrivati
qui si imboscano a fare i medici della mutua vita natural
durante, un medico cui auguro buona fortuna, ma finche'
da quelle parti la maggioranza della gente continuera' a
comportarsi come quei doganieri corrotti, per quei popoli
c'e' poco di buono da potersi aspettare. Paolo
16 giugno 2005 0:00 - Alex
Mattia, tu invece presti soldi gratis? Se sì, fammelo
sapere che potrei anche chiedertene un po' (ovviamente
senza garanzia di rimborso). Dopo forse potrai
apprezzare maggiormente lo srorzo che hanno fatto questi
paesi, che comunque di problemi di bilancio ne hanno già
per proprio conto.
16 giugno 2005 0:00 - Angelo
A mio parere assolutamente no! E come se fosse stato
offerto un ricchissimo pasto a chi già à, e le
briciole,(minuscole briciole) a chi non a niente. Grazie
15 giugno 2005 0:00 - Mattia
Generosità? Quei soldi sono il prodotto di anni di
interessi! Tale "atto di generosità" non è che
un modo strumentale di prendere atto che quei soldi non
sarebbero mai tornati indietro. E' facile dare con un
mano un aiuto e con l'altra prendere le risorse di
questi paesi a proprio vantaggio.
15 giugno 2005 0:00 - Alex
Molti di quei paesi avranno nuovamente l'importo
disponibile da spendere in armamenti e politiche a favore
del regime. Spero che siano state valutate attentamente le
situazioni dei singoli paesi oggetto dell'iniziativa,
sperando che non siano paesi come l'Iraq dove l'80%
del Pil veniva speso a favore del regime (soprattutto spese
militari) lasciando morire la popolazione di fame. In
effetti potrebbe essere tutto inutile
15 giugno 2005 0:00 - NESSUNO
Maglio che niente! Ho letto in articoli di persone che
si interessano da vicino al problema, come Susan George, che
oltretutto questi famosi debiti dei paesi poveri, in
realtà, sono solo gli interessi usurai che gli hanno fatto
i paesi ricchi.