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24 febbraio 2006 0:00 - massimo
Proprio ieri mi si è presentato sull'uscio di casa il tipo losco, mi ha consegnato il bollettino da lui compilato e aimè mi ha fatto firmare per consegna. cosa devo fare ora?? sono ormai costretto a pagare oppure ho qualche via di scampo facendo finta di niente?
purtroppo io ho pensato :"ti arrivano addirittura in casa.."
..come si comporteranno ora nei miei confronti.
p.s. è da giugno 2005 che abito qui
13 ottobre 2005 0:00 - Lucio Musto
Sarebbe certamente cosa assai grave

SE

la persona che si è presentata fosse stata realmente mandata dalla RAI

Nella lettera che ho letto, ed assai più grave nella risposta dell'ADUC, non è detto nulla a proposito se non:

"...mi ha presentato un tesserino molto sbiadito e, alla velocità della luce..."

Personalmente sarei molto contento se la RAI cambiasse mestiere ma, non vi pare troppo poco per scagliarcisi contro così decisamente e violentemente?

E se il "signore" fosse solo un normale truffatore, come i falsi operai del gas e della luce ecc. e non un inviato RAI?

In fondo, in questo caso, non abbiamo una vera prova!... e se ci accusassero di demagogismo?
13 ottobre 2005 0:00 - Paolo
Per Fabrizio 280605:
HANNO torto, da me e da altri 370.000 non ci sono televisori.
Se fanno troppe visite li puoi denunciare.
12 ottobre 2005 0:00 - Massimiliano
Pasqualino ... grazie!
:)
11 agosto 2005 0:00 - Sergio
Spett.le Ente,
sono affetto da esiti di sordomutismo, e posseggo un televisore che attualmente in possesso mia moglie in pratica di separazione consensuale, è giusto che debbo pagare il canone di abbonamento della Rai? In quanto la Rai non emette parzialmente i sottotitoli per persone deboli di udito. Così continuo a non pagare il canone ingiusto.
Attendo il vs.competente parere.
Distinti saluti
Sergio
2 luglio 2005 0:00 - Alex
Fabrizio, non è una mia terminologia, sono termini tecnici usualmente utilizzati e vengono posti in evidenza anche nel bilancio dello Stato.
Serve per dire che lo Stato costa tanto soprattutto per l'enorme debito accumulato in passato mentre senza considerare tale fardello il saldo è positivo. Tale debito pubblico non è derivato da investimenti produttivi (che migliorerebbero le entrate e/o le uscite) ma da favoritismi e sprechi.
E' ovvio che alla fine, si tira una riga anche sotto gli oneri finanziari ed è questo totale che conta
1 luglio 2005 0:00 - FABRIZIO
Ma mio caro Alex,
come consideri tu gli interessi ?

Se un imprenditore per produrre un bene deve farsi finanziare, ha un costo che graverà sul costo finale di produzione ed alla fine, il costo degli interessi graverà sul costo del bene prodotto.

Se non facesse così fallirebbe !

Infatti, la differenza tra un imprenditore e lo stato é proprio qui:

L'imprenditore deve rispondere alle leggi del mercato, lo stato invece no.

L'imprenditore se aumenta a dismisuta il costo di produzione va fuori mercato e non vende più.

Lo stato invece può fare ciò che vuole e scarica sui contribuenti le sue inefficienze e le assurde pretese dei suoi dipendenti.

Se il mio amministratore di condominio volesse un aumento smisurato, gli risponderei che posso anche fare a nmeno di lui e me ne cercherei un altro !

Infatti, noi siamo liberi di scegliere di comprare il prodotto che preferiamo, ma non siamo liberi di scegliere da quale stato farci amministrare !!
1 luglio 2005 0:00 - Alex
Fabrizio, il bilancio primario è in attivo, cioè quello che non tiene conto degli interessi sul debito pubblico.

Le manovre di aggiustamento si rendono necessarie per diversi motivi, ad esempio stime errate di entrate/uscite oppure previsioni troppo rosee su crescita economica e inflazione (mi sembrano questi gli errori più gravi di questo governo, è ovvio che se si programma una crescita al 2% ed in realtà è 0 i conti non tornano).
30 giugno 2005 0:00 - FABRIZIO
Alex, tutto vero quello che dici, tranne una cosa:

Il bilancio non é in attivo !
Si continua a spendere più di quanto entra !
Altrimenti perché fare manovre di aggiustamento ?

Nel 94, con la seconda repubblica, si disse che il buco dei 2 milioni di miliardi, sarebbe stato finalmente ridotto, grazie all'impegno dei "nuovi" politici meno corrotti dei precedenti spazzati via da tangentopoli.

Ebbene, nessuno ne parla più, ma siamo quasi a 3 (milioni di miliardi di vecchie lire) !!!!!!!
E sono passati solo 10 anni !!!
30 giugno 2005 0:00 - Alex
Fabrizio ha detto tante cose vere. Ma ora facciamo il punto della situazione.
Il bilancio dello Stato ha un avanzo primario, ciò significa che le entrate sono superiori alle uscite. E fin qui tutto bene, ottima gestione. Ma dove sta il problema? Nell'enorme debito pubblico accumulato, sul quale ovviamente devono essere pagati gli interessi (che poi tornano in gran parte nelle tasche dei cittadini italiani). Come è stato accumulato questo debito pubblico? Con pensioni erogate col metodo retributivo, con baby pensionati, pensioni dinvalidità concesse a persone abilissime, indennità di accompagnamento erogate anche ai miliardari (il reddito non è un criterio di selezione), con spese sanitarie fuori controllo, con posti pubblici inventati, con consulenze inutili pagate oro, con la pessima gestione dei servizi pubblici (che poi una volta privatizzati sono diventati molto remunerativi), con opere pubbliche inutili e/o incompiute, con la cassa (detto anche pozzo) del mezzogiorno, con finanziamenti a fondo perduto per attività improduttive, e tanto altro... Qualcuno ha intascato più del dovuto (e continua a farlo, e magari si lamenta dello stato che non funziona), le nuove generazioni si devono fare carico anche di questo spreco pregresso. Con tanti auguri di farcela, visto che i periodi di crescita economica a due cifre non si ripeteranno più e la Cina avanza.
30 giugno 2005 0:00 - FABRIZIO
Alex dice:
"...Fabrizio, sei troppo ottimista.... "

Mah, sai, a volte mi dicono che sono ottimista, a volte che sono pessimista.

Io invece mi sforzo di essere realista e di cercare di vedere la possibile soluzione (ammesso che ci sia) dei problemi.

Non é certo cancellando la tassa sul televisore che risolveremo i nostri problemi in via definitiva.

Su queste righe leggo di tutto e il contrario di tutto, come, ad esempio chi vuole:

- cancellare la tassa sul televisore,
- Cancellare o ridurre fortemente le tasse sulla benzina
- Eliminare il bollo
- Eliminare l'ICI, l'imposta, in assoluto, più odiata dagli italiani.
- eliminare la tassa di bonifica, autentica presa in giro con la quale paghiamo 2 volte lo stesso servizio, una volta ai consorzi e una volta ai comuni, con la tassa sulla fognatura.
- eliminare le tasse (e sono tante) su gas e luce
- eliminare i bolli sul passaporto (siamo l'unico paese civile al mondo che li paga) !
- eliminare .......
- eliminare......
ecc. ecc.

Ora, qualunque persona dotata di intelligenza, capisce che tutto ciò é pura utopia e che il cancro di una paese che spende e costa più di quanto guadagna non si può guarire in pochi anni.

Se a creare questi guasti ci sono voluti 60 anni, a riparararli, ammesso di accettare soluzioni dolorose ed impopolari ce ne vorranno almeno altrettanti.

I tedeschi, ad esempio, dopo l'ottimismo iniziale che faceva pensare loro di poter cambiare la mentalistà dei loro cugini dell'est nel giro di pochi anni, hanno dovuto arrendersi all'evidenza di un paese con mentalità ormai stravolte da 45 anni di regime, convenendo che solo misure dolorose ed impopolari, unitamente ad un totale ricambio bi-generazionale, potranno veramente riallineare la parte est del paese con la parte ovest (nonostante che loro siano tedeschi !!!)

Per quanto ci riguarda, da noi, invece, se nessuno sarà disposto, non dico a fare un passo indietro, e sarebbe troppo bello, ma almeno a stare fermo dov'é, scordiamoci di guarire e rassegnamoci a fare la fine dell'Argentina !!!

Alla fine della 2^ guerra l'Italia era un paese devastato, a terra, dove nulla funzionava e dove nulla produceva.

L'unica macchina che funzionava era la macchina dello stato che, nel male o nel bene, ha sempre continuato a garantire posti di lavoro a spese di...... di chi ?

A spese del debito pubblico che nel giro di pochi anni aveva già raggiunto cifre da fallimento, e se non ci fossero stati gli aiuti americani del piano Marshal, con grano, acciaio, dollari e tecnologia, (tutto gratis e a fondo perduto, col solo impegno di scegliere da che parte stare !), il paese sarebbe sprofondato in un buco nero senza nessuna possibilità di ritorno !

Non esistendo posti di lavoro disponibili, i nostri padri riempirono le valige (fatte di cartone) con pochi stracci e se ne andarono a fare i minatori nelle miniere del Belgio, oppure a lavorare in fonderia alla Krup in germania, o alla volkswagen, o in svizzera oppure a fare i muratori e gli agricoltori in argentina, o a fare anche di peggio (!!!) negli USA.

Molti vivevano in topaie, nei sottoscala e mandavano tutti i soldi a casa, trattenendo solo il minimo per mangiare (come fanno oggi molti extracomunitari).

Intanto in patria lo stato che faceva ?

Semplice ! faceva quello che non riuscivano a fare i normali imprenditori !

E cioé "inventava" i posti di lavoro !
Come ?
Semplicemente creando enti, uffici, agenzie, ecc. che, nello spirito iniziale, dovevano servire a rimettere in piedi un paese distrutto da 5 anni di guerra, ma che poi, nel tempo, diventerà ahimè il peggior sport nazionale chiamato "clientelismo elettorale".

Creare opportunità di lavoro (a spese del contribuente) per creare consenso elettrorale !

In questa attività i nostri uomini di governo si sono dimostrati bravissimi !

E se 50 anni fa, l'unica tassa era l'IGE che colpiva col 5% tutti i consumi (non esisteva nè IVA, invenzione del 72, né irpef, invenzione anch'essa della rivoluzione fiscale post-Vanoni), oggi, é statisticamente dimostrato, lavoriamo sino ad agosto per lo stato e nei restanti 4 mesi per i nostri bisogni !!

Forse é venuto il momento di fare quel passo indietro di cui parlavo all'inizio.

Ma chi è disposto a farlo, o almeno a dischiararsi disposto a non farne più in avanti ?

Se non comprenderemo questi semplici concetti, rischiamo di fare la fine delle cicale che cantano tutta l'estate e poi, venuto l'autunno, muoiono !

L'Italia soende più di quanto produce, ricordiamocelo !!!
29 giugno 2005 0:00 - Alex
Fabrizio, sei troppo ottimista.... è vero non paghi più la tassa sull'autoradio (peraltro la pagavamo in quattro gatti) ma paghi un'accisa più alta sulla benzina.
Sicuramente ridurre il numero delle imposte è utile per i cittadini (maggiore semplificazione e ipotetica "riduzione" dell'importo da pagare) e per lo stato (minori costi di esazione, maggiori controlli e minori rischi di evasione).
Un canone obbligatorio su un servizio (peraltro pessimo, pieno di pubblicità e di quiz, e che io non pagherei nemmeno un centesimo) non è tipico di un paese moderno. La Rai dovrebbe essere privatizzata (magarli limitando a 2 il numero delle reti in mano allo stesso editore) ed il canone cancellato o fatto pagare su base volontaria. Io vorrei essere libero di non vedere la Rai (senza pagare lo stesso,ovviamente).
28 giugno 2005 0:00 - FABRIZIO
L'arroganza e la furbizia di questi "signori", come hanno giustamente sottolineato gli amici, é senza pari.

D'altra parte, costoro partono dal presupposto che é "impossibile" che in un appartamento non vi sia un televisore.

Che dire, dargli torto ?
Dargli ragione ?

Sostenere posizione da "verdi" eremiti sprovvisti del più comune mezzo mediatico é molto difficile.

Sull'iniquità della tassa ormai si sono spesi fiumi di parole, ma penso che una sua riforma o cancellazione, sia per ora da escludere.

Personalmente, al fine di non essere più "minacciato" e stressato da continui avvisi perentori e visite improvvisare, ho ceduto e ho fatto un abbonamento subito dopo sposato (ormai sono 25 anni).

Come tutti voi, attendo con pazienza che qualche parlamentare abolisca questa tassa impropria.

In fin dei conti sono 27 cents al giorno ed almeno mi hanno tolto la tassa della radio e della autoradio !
28 giugno 2005 0:00 - ester iannucci- Fabriano (AN)
Vvenerdì 17 giugno scorso mi è accaduta una cosa analoga, o meglio è accaduta a mio marito: alle ore 21,00 circa si è presentata, cortesemente, alla ns porta un'agente della Rai consegnandoci il bollettino da lei compilato per la riscossione del canone Rai per i prossimi sei mesi, a nome di mio marito; alla mia obiezione in cui la informavo che era inutile in quanto non in possesso dell'apparecchio televisivo, mi ha comunque consegnato quanto compilato, aggungendo che avrei dovuto fare un'autocertificazione.
Ora Vi chiedo gentilemente, oltre all'esposto di cui ho appena letto, il recapito del suddetto bollettino precompilato c'impone il pagamento della tassa, che ovviamente non avremmo nessuna intenzione di pagare?
Grazie per la vostra collaborazione ed aiuto nel difedenderci da questo "mare" di tranelli!
Distinti saluti
Ester Iannucci
27 giugno 2005 0:00 - luca
Purtroppo quello che è sucesso al nostro amico stà succedendo anche nella mia zona,tesserino sbiadito,a richiesta delle generalità o di altri documenti che provano chi dice di essere ,il probabile o improbabile funzionario và in escandescenza minacciando di ritornare con la finanza...tutto questo mi sembra più che assurdo,non me la sento di bloccarlo e nel frattempo chiamare chi di competenza(carabinieri,polizia ecc..),allora che si fà in questo caso?è ora di finirla con questi sopprusi e minacce da parte di molto improbabili funzionari...se la cosa fosse legale perchè non presentare tutti i documenti che si richiedono?
26 giugno 2005 0:00 - Pasquino
Concordo con il comportamento tenuto da Massimiliano e con il suggerimento dell'ADUC ed aggiungo di non fare entrare in casa certi personaggi a meno che non possedano (cosa assai improbabile) un mandato della magistratura.
E' veramente ora di finirla con il pagamento di questa iniquità chiamato canone, che poi la RAI dilapida per pagare profumatamente i soliti noti in programmi così squallidi che persino la "monnezza" si risente quando viene paragonata ad essi.
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