Continui a giustificare tutto, dando motivazioni alle volte
anche sbagliate:Dopo gli accordi di ginevra,in vietnam erano
prossimi alle libere elezioni per unificare il paese sotto
un unico governo. Gli USA hanno pensato bene di
instaurare una bella dittatura al sud, prima con diem e
successivamente con van thieu impedendo cosi le
elezioni. In seguito alla guerra civile dei vietnamiti
contro diem, l'intervento sempre più massiccio degli
USA. Ecco un'altra guerra preventiva per la paura
che il voto andasse a O Chi Minh.
Se come dici le
multinazionali portano lavoro e richezza come mai gli USA
sono straricchi e gli altri paesi sempre più poveri?
Non è che si portano via le materie prime con due soldi per
poi lavorarsele altrove con un valore aggiunto
stratosferico? (esempio il rame nel cile)
....Paolo, mi indicheresti in quale parte dei miei messaggi
ho indicato gli USA come modello di civilta' o come
paese filantropo interessato solo al benessere degli
altri?...
Vero! Ma neanche critico. Ho
voluto solo equilibrare un pò la cosa.
Saluti
26 luglio 2005 0:00 - Alex
Intanto dimentichi come al solito che quasi tutte le guerre
che hai indicato si riferiscono ad un altro periodo storico
(guerra fredda, dove le due superpotenze si spartivano il
mondo); avrà avuto effetti negativi, ma intanto la terza
guerra mondiale (nucleare) non c'è stata, e per un
pelo! Ogni situazione inoltre va valutata singolarmente (La
Libia, ad esempio, aveva alimentato il terrorismo e ci ha
pure lanciato due missili!!) E in Vietnam come mai
c'è stata l'invasione? Forse perchè il Vietnam del
nord aveva invaso il sud? Non è vero che gli americani
hanno sostenuto i peggiori dittatori; diciamo che hanno
sostenuto quelli che facevano più comodo in una certa
ottica, che è soprattutto quella della guerra fredda; se
non valutiamo anche il contesto ogni considerazione è fuori
luogo. Dovremmo anche ricordare tutti gli interventi Russi,
fatti con la stessa logica. Ma Mussolini, Hitler e Stalin
non sono stati sostenuti dagli americani. Così come non lo
sono state tutte le dittature al mondo. Nei paesi che
hai indicato non c'era certo la democrazia, non è che
gli Usa si sono messi a sostituire la democrazia con la
dittatura; al massimo hanno mantenuto la dittatura con un
dittatore a loro più favorevole. Cosa intendi per
"sfruttare le risorse"? Nel caso del petrolio
c'è un cartello (quindi niente libero mercato) ed il
prezzo è tenuto artificiosamente alto proprio dai paesi
produttori (in particolare gli aderenti all'Opec): il
petrolio glielo paghiamo, non è che ce lo prendiamo gratis.
Però poi quando parliamo delle nostre risorse diciamo
(molto masochisticamente) che il mondo è di tutti: ecco,
ricordiamoglielo anche a chi ha il petrolio sotto i
piedi.
Le multinazionali americane in fondo
portano lavoro e ricchezza in quei paesi, e fanno lavorare a
condizioni comunuque migliori delle alternative locali; la
Coca Cola in particolare non è mai stata condannata per
questioni di lavoro, anzi ha una politica molto favorevole,
anche nei luoghi dove la legislazione locale è carente. Non
siamo noi ad obbligare i bambini (es. cinesi) a lavorare 14
ore al giorno. Ma dobbiamo per forza autoaccusarci di
tutto?
Come al solito poi si tende a dimenticare
le notizie positive: ad esempio è notizia di questi giorni
che la Corea del Nord incontrerà gli Usa al tavolo delle
trattative per la questione nucleare. Non è una buona
notizia, dopo le recenti tensioni?
26 luglio 2005 0:00 - Lobster
Paolo, mi indicheresti in quale parte dei miei messaggi ho
indicato gli USA come modello di civilta' o come paese
filantropo interessato solo al benessere degli altri?
Saluti, Lobster
25 luglio 2005 0:00 - paolo
Non sono riuscito a leggerti senza replicare. Dimmi un
pò, ci sei o ci fai? Possibile che riesci solo a
travisare i miei messaggi? La descrizione della
situazione irachena, prima del conflitto, è da considerarsi
nella realtà politica, culturale,religiosa e geografica del
paese. Ma certamente, con la tua apertura
mentale, non riesci a vedere che criminali e tagliagole,
mentre il "paese più libero e democratico del
mondo",motivando retoricamente ogni proprio intevento,
appoggia dal 1945 i peggiori dittatori del pianeta in cambio
di basi militari e una politica economica, che consente alle
multinazionali AMERICANE di sfruttare le risorse del paese,
per giunta con una manodopera priva delle più elementari
norme sindacali.
Loro si che sono civili:il
lavoro sporco lo fanno fare agli altri: Hanno
addestrato e supportato l'egitto all'uso di gas
venfici sullo yamen. Addestramento e supporto in
sudafrica. Addestramento ed esportazione delle
attezzature per la produzione di armi chimiche nella stessa
iraq.
Giudici del mondo hanno bombardato:
vietnam,guatemala,cile,nicaraua,corea,indonesia,congo,laos,p
erù,cambogia,libano,iraqecc. ecc.
Sovvertito
elezioni in altri paesi:
Filippine,libano,indonesia,vietnam,guyana,nepal,laos,brasile
,bolivia, cile ecc.ecc.
Cazzabubbole!
Saluti
25 luglio 2005 0:00 - Lobster
> 1°) L’occupazione irachena del kuwait,un territorio che
prima della colonizzazione > è stato amministrato
quasi sempre da bassora o baghdad, non ha rappresentato
alcun > oltraggio né per la regione né per il resto
del mondo.
E 'sti stronzi dei kuwaitiani che
manco gli hanno detto "grazie"...
Pero' e' interessante vedere come ragiono: le
sanzioni all'Iraq sono state una decisione
criminale, perche' hanno ucciso tanti civili,
l'invasione del Kuwait invece e' stata un
cazzabubbola. Li' niente civili morti...
Quando leggo messaggi come il tuo mi convinco che in fondo
la Fallaci non ha tutti i torti quando dice che
"pace" e' la parola piu' sputtanata del
mondo. E sono quelli come te che la sputtanano.
> 2°) Per quanto riguarda le terribili armi, anche
qui c'è ben poco di vero.
Su questo ti do
ragione.
> 3°)Che il regime di saddam hussein
sia stata una tirannia spietata nessuno puo' >
dubitarne,
Mi fa piacere. A leggere il tuo
messaggio precedente, quello in cui racconti dello stato
sociale di tipo nord europeo che avevano in Iraq, sembrava
che Saddam fosse un grande statista.
>
sebbene le diplomazie occidentali abbiano guardato altrove
mentre saddam > era loro alleato. Ma che sia unico
nella sua crudeltà è un'gnobile bugia.
Verissimo anche questo. Ma ripeto quello che ho scritto in
un altro messaggio, il fatto che gli Stati non muovano
gli eserciti in tutti i casi in cui sarebbe necessario
farlo non e' un buon motivo per chiedere che non li
muovano mai. E' la par condicio del dittatore? O li
rovesci tutti o non ne rovesci nessuno?
> Come in
altre nazioni ,la democrazia per affermarsi ha bisogno di
tempi lunghi > ma sopratutto sono fatti loro! O no?
Beh, secondo me no. Secondo me un popolo oppresso da
una dittatura va aiutato a scrollarsela di dosso, non
sono fatti loro piu' di quanto non siano fatti loro
le carestie e le epidemie.
Tra l'altro,
mi permetto di farti notare che se avessero fatto sempre
come suggerisci tu, oggi noi parleremmo tedesco e gli
ebrei', gli zingari, i comunisti e gli omosessuali
sarebbero estinti da tempo.
Saluti,
Lobster
23 luglio 2005 0:00 - Alex
Paolo, ben vengano tutti gli interventi. 1) Non capisco
che utilità abbia spostare il problema su altri paesi; il
Kuwait era uno stato libero che è stato invaso, questo è
fuori di dubbio. Il problema israeliano (dove tra
l'altro gli americano si stanno impegnando, al contrario
dell'Europa) andrebbe approfondito, ma non bisogna
trascurare il fatto che la guerra venga da lontano ed anche
gli israeliani siano stati attaccati più volte. Una
dittatura la defisci uno stato arabo moderno? Ricordo che le
sanzioni le ha decise l'Onu, non certo senza motivo. I
missili a lunga gittata li aveva, tant'è che li ha
usati in guerra e li ha poi dovuti smantellare a seguito
risoluzione Onu (anche se poi gli ispettori sono stati
espulsi). 2) stai parlando di cose vecchie; non
dimentichi che c'era la guerra fredda? erano altri
tempi, l'Iran era armato dalla russia e gli americani si
opponevano armando l'Irak. Non era certo una cosa bella,
ma la guerra fredda era questo, adesso le cose sono
cambiate. C'è anche chi ha invaso la
Cecoslovacchia... 3) Nessuno ha mai detto che sia
l'unico regime dittatoriale. E pensa un po' che io
infatti sono contro l'ingresso della Turchia in Europa,
anche per via della questione curda. Non dimentichiamoci
nemmeno della Cecenia. Ma per affrontare un problema non
dobbiamo partire dal presupposto che ce ne sono anche altri,
se no non facciamo mai nulla. E' vero le guerre sono
molte, e anche dimenticate. Ma non è tutta colpa degli
americani. Io continuo ad insistere sul fatto che se gli
americani hanno carta bianca è colpa dell'Europa che in
realtà non esiste. La democrazia: cosa di meglio di libere
elezioni? (cosa che non c'è stata ad esempio in Iran,
come protesta l'opposizione?)
Chissà perchè
la seconda guerra mondiale con cui gli Usa ci hanno liberato
è stata sempre vista come un fatto positivo. Due pesi e due
misure; eppure sotto il fascismo si stava così bene:
avevamo sviluppato la rete ferroviaria, ricostrito una
nazione uscita distrutta dalla prima guerra, creato le prime
aziende di stato (Iri) e il sistema pensionistico,
riconciliato i rapporti con la Chiesa, bonificato
l'agropontino, raggiunto l'indipendenza nella
produzione agricola, ecc ecc... Ah, ma mancava la
libertà...
Lobster ha posto delle domande da un
punto di vista diverso dal tuo ed al quale ancora nessuno ha
ancora risposto. Non puoi andartene senza rispondere,
dicendo tra l'altro che la nostra idea è sbagliata alla
radice per via della cattiva informazione. Tu vivi in Irak?
Anche le tue fonti potrebbero non essere infallibili. In
Italia per fortuna non c'è solo il Tg di Emilio, che
probabilmente tu non vedi nemmeno.
22 luglio 2005 0:00 - paolo
Per Alex e Lobster:
Ci sono tre argomenti
ricorrenti e diffusi dai media addomesticati: 1°)
Saddam hussein è un avido aggressore, che con l’invasione
del kuwait ha violato le leggi. 2°)Di sicuro il suo
regime era un arsenale di armi di distruzione di massa e
avrebbe presto acquisito anche un arsenale nucleare.
3°)Saddam impone all’Iraq una dittatura spietata e feroce
senza paragone, incarnazione del male, che nessun paese
civile puo' tollerare.
1°) L’occupazione
irachena del kuwait,un territorio che prima della
colonizzazione è stato amministrato quasi sempre da bassora
o baghdad, non ha rappresentato alcun oltraggio né per la
regione né per il resto del mondo. Chissà
perchè,nello stesso medio oriente,quando si verificava la
stessa cosa con israele,gli stati uniti non hanno risposto
nella stessa misura, ma al contrario hanno continuato a
sostenere isdraele. Se non lo sapete ve lo dico io:
La conquista irachena del kuwait non era negli interessi
dell’Occidente, dal momento che conteneva la seria
minaccia che le riserve di petrolio mondiali passassero
nelle mani di uno stato arabo moderno e con una politica
estera autonoma: ben differente dagli amici del kuwait.
2°) Per quanto riguarda le terribili armi, anche qui
c'è ben poco di vero. Finché il regime di baghdad
veniva visto da washington e da londra come un
alleato,nessuno si preocupava di una sua possibile corsa
agli armanenti e questo per circa vent’anni,ma quando il
regime iracheno si è rivoltato contro gli interessi
dell’occidente nel golfo,la possibilità che l’Iraq
potesse acquisire armi nucleari è balzata improvvisamente
all’ordine del giorno.
3°)Che il regime di
saddam hussein sia stata una tirannia spietata nessuno
puo' dubitarne, sebbene le diplomazie occidentali
abbiano guardato altrove mentre saddam era loro alleato. Ma
che sia unico nella sua crudeltà è un'gnobile
bugia. Il destino dei curdi in turchia? Eppure
alla turchia, stimato membro della nato e candidata
all’ingresso nell’Unione europea, non è stata imposta
la benché minima sanzione. Che dire delle uccisioni e
torture perpetuate da suharto,i massacri in indonesia sono
andati ben al di là di qualsiasi livello mai raggiunto in
iraq, eppure mai nessun regime del terzo mondo è stato
più stimato dall’Occidente. Il fatto è che dobbiamo
abituarci a due pesi e due misure. Non parliamo di
democrazia però!
alex: ...Con questo
nessuno dice che la guerra sia una cosa bella, ma a volte il
male minore e una necessità.... Col culo degli altri!!
lobster: ....Pero' continui a non
rispondere alle mie domade. Con la partenza delle truppe
italo-anglo-americane la vita degli iracheni migliorerebbe
o peggiorerebbe? E la democrazia, cioe'
l'autodeterminazione del popolo iracheno, avrebbe
piu' o meno chance di affermarsi?..... Come in
altre nazioni ,la democrazia per affermarsi ha bisogno di
tempi lunghi ma sopratutto sono fatti loro! O no?
E' il mio ultimo intervento in questo forum: siete
talmente gonfi di notizie confezionate,(ve le passa emilio?)
che non c'è spazio per un dialogo costruttivo.
Saluti.
22 luglio 2005 0:00 - lalla
lobster, l'iraq è già in mano a dei delinquenti.
22 luglio 2005 0:00 - Alex
Hai dimenticato che in Iraq in realtà non c'era
democrazia, gli oppositori (così come i curdi) finivano
nelle fosse comuni. Anche durante il periodo di Hitler e
Mussolini l'economia andava bene e i paesi si erano
risollevato dalla crisi del dopoguerra, ma chissà perchè
in quel caso la mancanza di libertà e la pulizia etnica
sono stati condannati con fermezza, in questo caso passano
invece in secondo piano ed un regime sanguinario diventa una
povera vittima. Riguardo all'embargo, non è stato
imposto da Usa e Gran Bretagna ma dall'Onu, ed inoltre
non era un embargo totale ma di tipo "oil for
food": ci si era resi conto che tutta la ricchezza
irachena andava solo nelle tasche di pochi e per armare il
regime (80% del prodotto interno per spese militari, altro
che per ospedali), mentre la popolazione moriva di fame;
prima bisogna mangiare, poi nasce l'esigenza di ospedali
e scuole. La democrazia irachena si è dimostrata tale
con libere elezioni, se hai altre informazioni utili che
smentiscano questo le ascolteremo. Non dimenticare che
attualmente i morti derivano dagli attentati, quindi non
sono da imputare alle forze militari presenti. La differenza
rispetto a prima è che ora i morti si contano mentre prima
finivano nelle fosse comuni. Con questo nessuno dice
che la guerra sia una cosa bella, ma a volte il male minore
e una necessità.
22 luglio 2005 0:00 - Lobster
> Ma la guerra del golfo del 1991 e le > sanzioni
promosse dagli stati uniti e la > gran bretagna per
più di 13 anni hanno > condotto alla rovina
l’economia e le > infrastrutture del paese. > I
civili morti nei bombardamenti > ,attentati e durante
l'embargo sono > 1.500.000 di cui 500.000 BAMBINI,
i > soldati americani morti, ormai più di >
mille. > Fame,morte e distruzione,questo lo chiami
> aiuto?
No, quello lo chiamo lotta ad una delle
dittature piu' sanguinarie del pianeta, a quel
regime che, oltre a mettere su quello stato modello Svezia
che tu vagheggi, ha invaso il Kuwait e ha sterminato i
curdi con i gas tossici.
Pero' continui a non
rispondere alle mie domade. Con la partenza delle truppe
italo-anglo-americane la vita degli iracheni migliorerebbe
o peggiorerebbe? E la democrazia, cioe'
l'autodeterminazione del popolo iracheno, avrebbe
piu' o meno chance di affermarsi?
Se non
rispondi tu rispondo io. Con la partenza delle truppe
italo-anglo-americane il paese cadrebbe nelle mani di
bande di criminali, nella peggiore delle ipotesi
vivrebbe in uno stato di guerra civile permanente, nella
migliore si instaurerebbe un regime fondamentalista
islamico con tanto di sharia. Diventerebbe un paese dove
sarebbero normalita' quelle cose tipo mani tagliate ai
ladri, oppositori politici decapitati in piazza, donne
senza diritti, campi di addestramento per terroristi,
ecc. ecc.
Le portiamo via queste truppe o le
lasciamo li' a difendere il diritto degli iracheni
ad autodeterminarsi? A mio parere la democrazia non e'
una cosa "occidentale" ma e' un diritto
di ogni essere umano, e non sta scritto da nessuna parte che
in occidente possiamo averla e gli altri devono
rassegnarsi a vivere sotto dittature.
Saluti,
Lobster
22 luglio 2005 0:00 - paolo
Rispondo a Lobster:
....Cosa vuoi dire? Sii
piu' preciso. Con la partenza delle truppe dall'Iraq
la qualita' di vita' degli iracheni
migliorerebbe o peggiorerebbe? La neonata democrazia
irachena avrebbe piu' o meno chance di crescere e
rafforzarsi? Sono queste le domande a cui rispondere quando
si parla di ritiro delle truppe.....
Ora come ora
stanno morendo come mosche ,sono sempre più denutriti senza
lavoro e senza assistenza medica,i soli con stipendio sono
poliziotti, votati al massacro, costretti a girare
mascherati per non subire rappresaglie. L’iraq poteva
vantare moderne infrastrutture sociali con impianti per le
cure mediche di primo livello, e il popolo iracheno godeva
uno dei più alti standards di vita nel medio oriente.
L’iraq aveva usato le rimesse derivate dal suo petrolio,
che costituivano il 60% del suo prodotto interno lordo, per
costruire un moderno sistema sanitario con grandi ospedali
di tipo occidentale e di moderna tecnologia. Le scuole
mediche e pediatriche dell’Iraq attiravano studenti ed
insegnanti da tutto il medio oriente, e molti medici
iracheni erano stati istruiti in europa o negli USA e i
servizi primari per le cure mediche potevano essere
usufruiti da tutti. Ma la guerra del golfo del 1991 e le
sanzioni promosse dagli stati uniti e la gran bretagna per
più di 13 anni hanno condotto alla rovina l’economia e le
infrastrutture del paese. I civili morti nei
bombardamenti ,attentati e durante l'embargo sono
1.500.000 di cui 500.000 BAMBINI, i soldati americani morti,
ormai più di mille. Fame,morte e distruzione,questo lo
chiami aiuto? Se poi, pensi che i miliardi di dollari
spesi per la guerra siano un dono alla democrazia irachena
sei fuori di molto:ti ricordo che bush è presidente anche
per il sostegno dei guerrafondai. Infine credi che la
tanto sbandierata democrazia irahena, non sia poi
pilotata(per motivi economici e territoriali)dalle elites
occidentali? Comunque prevedo tempi lunghissimi, con
altre migliaia di morti, altri attentati e sopratutto altri
BAMBINI "imolati" in nome della
"democrazia" occidentale.
21 luglio 2005 0:00 - Lobster
Rispondo a Paolo:
> Probabilmente come stanno ora
in congo,in uganda,nel sudan,afghanistan, angola, >
algeria,filippine,liberia,somalia,nigeria.burundi
ecc.ecc. Se vuoi posso continuare....
Cosa
vuoi dire? Sii piu' preciso. Con la partenza delle
truppe dall'Iraq la qualita' di vita' degli
iracheni migliorerebbe o peggiorerebbe? La neonata
democrazia irachena avrebbe piu' o meno chance di
crescere e rafforzarsi? Sono queste le domande a cui
rispondere quando si parla di ritiro delle truppe.
> Dimmi tu perchè, noi con gli inglesi e americani, non
diamo una mano anche a > questi popoli dimenticati
dagli uomini e da dio?
Per diversi motivi ma
credo che, in sostanza, siano tutti riconducibili al fatto
che non ci sono interessi sufficientemente forti da
rendere conveniente il farlo. Ma se un paese ha la
"fortuna" di trovarsi in una situazione tale per
cui ci conviene aiutarlo, perche' crucciarsene?
Stai forse dicendo che per "par condicio" Italia,
Inghilterra e USA dovrebbero fregarsene dell'Iraq
come se ne fregano di tanti altri posti?
Saluti, Lobster
20 luglio 2005 0:00 - Alex
Certo che li leggo i tuoi commenti, altrimenti come potrei
commentarli? Tu invece hai dichiarato che i miei non li
leggi (e hai anche dichiarato che non perdi occasione per
infangare la Chiesa e non vai a votare). Non hai dato una
sola risposta a quello che era l'argomento in questione,
come al solito non sai più cosa dire e ti svicoli in un
nuovo argomento. Secondo te è secondario il fatto che
il governo eletto dagli iracheni abbia chiesto alle forze
straniere di restare per aiutare ad organizzare le forze di
polizia? E che nel frattempo si stiano organizzando
effettivamente le forze di polizia? E che si stia procedendo
a scrivere la Costituzione? Non vuoi nemmeno ascoltare i
voleri del popolo iracheno e pensi di essere portatrice dei
loro interessi. ASpettiamo sempre di sapere le tue
impressioni circa "il giorno dopo" se domani le
forze straniere si ritirassero dall'Irak. Intanto ti
ricordo che tutti gli ultimi attentati sono stati effettuati
contro iracheni (in moschea, al mercato, nelle sedi della
polizia). Dimmi tu contro chi stanno combattendo i
terroristi tagliagole che a te stanno tanto simpatici. Ma
stavolta rispondi, non fare l'anguilla.
20 luglio 2005 0:00 - lalla
alex, anzi scusa napoleone,ma tu li leggi i miei post o no?
20 luglio 2005 0:00 - Alex
Lalla come al solito lanci il sasso ma poi non vai a fondo
delle questioni. Si parlava di Irak e delle conseguenze IN
IRAK di un ritiro immediato delle truppe. Parla di questo se
hai qualcosa di utile da dire. Tra l'altro ti
dimentichi che il petrolio arricchisce il paese che ce
l'ha, se poi non lo sa sfruttare come risorsa e si
limita ad arricchire la classe dirigente non è solo colpa
degli americani. E se c'è la guerra del petrolio è
anche colpa nostra che alimentiamo di continuo la
domanda. Le critiche agli Usa sinceramente mi sembrano
fuori luogo, abbiamo una malavita che governa in alcune zone
del paese (dove le forze dell'ordine non possono
entrare), tangenti dilaganti, magistratura che fa morire in
galera persone innocenti e libera pluriomicidi, una
giustizia che non funziona, giornali che servono per
orientare l'opinione pubblica e fare dei processi
sommari (tangentopoli...), frontiere che non riusciamo a
controllare, ecc ecc. E noi ci possiamo permettere di
criticare gli altri?
Pur di non rispondere ogni
volta lanci un nuovo argomento... che ovviamente
nell'intervento successivo cambierai quando ti verranno
chiesti approfondimenti.
20 luglio 2005 0:00 - lalla
paolo i paesi che hai elencato tu nn hanno il petrolio
quindi nn interessano,ricordiamoci che in iraq interessa
solo il petrolio, e poi nn mi sembra che i paesi
"americanizzati" stiano meglio, cominciando
dall'america stessa dove c'è una società
multirazziale che nn funziona, dove a 16 anni hanno già la
pistola e dove ad alcuni stati nn arrivano nemmeno i
giornali e nn hanno idea di cosa succeda nel mondo.vogliamo
che l'america porti la politica della guerra e del
dollaro anche lì?
19 luglio 2005 0:00 - paolo
"Se sei per il ritiro delle truppe dall'Iraq dicci,
per favore, come immagini che sarebbe l'Iraq
all'indomani della partenza. E dopo 3 mesi? E dopo un
anno?"
Probabilmente come stanno ora in
congo,in uganda,nel sudan,afghanistan, angola,
algeria,filippine,liberia,somalia,nigeria.burundi ecc.ecc.
Se vuoi posso continuare.... Dimmi tu perchè, noi con
gli inglesi e americani, non diamo una mano anche a questi
popoli dimenticati dagli uomini e da dio? Forse la loro
sofferenza è minore? Eppure muoiono come mosche e nel
modo più barbaro che tu possa immaginare. O forse
perchè alle elites va bene che si scannino tra loro,
continuando a fare i loro porci comodi?
19 luglio 2005 0:00 - lalla
da: Alex Data: 18 Luglio 2005
Lalla,
qualche argomento a supporto della tua affermazione che
farebbe il mio cuginetto di 4 anni non ce l'hai?
nn volevo pubblicità, altrimenti avrei messo sempre
il mio link alla fine dei miei post, ho solo risposto alla
tua domanda, nn mi sembrva il caso di riportare qui notizie
e considerazioni lunghe che invece sono già pubblicate sul
mio blog. cmq fa nulla....
19 luglio 2005 0:00 - Lobster
per Lalla:
I problemi non si risolvono con gli
slogan, quelli vanno bene solo per riempire le piazze.
Se sei per il ritiro delle truppe dall'Iraq dicci,
per favore, come immagini che sarebbe l'Iraq
all'indomani della partenza. E dopo 3 mesi? E dopo un
anno?
Quando si fanno delle proposte bisogna
anche prendersi la briga di motivarle un po'.
Saluti, Lobster
19 luglio 2005 0:00 - ALex
Siamo ancora al buio, continuo ad aspettare
l'illuminazione. Stiamo discutendo qui, non sul tuo
"blog". Ma forse ora ho capito, tutto questo serve
per farti pubblicità. Come per il buon Cascioli.
19 luglio 2005 0:00 - lalla
alex se vuoi puoi dare un'occhiata al mio blog, x tuo
cugino nn ho nulla, potresti dargli il tuo ciuccio,fate un
pò x uno.
18 luglio 2005 0:00 - Alex
Lalla, qualche argomento a supporto della tua affermazione
che farebbe il mio cuginetto di 4 anni non ce l'hai?
I problemi bisogna affrontarli e risolverli, non basta fare
come quelli che sono solo capaci di fare opposizione dicendo
"no" e poi messi al governo non sanno che pesci
pigliare. Aspetto che mi illumini (senza lampade)
18 luglio 2005 0:00 - lalla
da: lalla Data: 17 Luglio 2005
l'unica
cosa è il ritiro delle truppe e la fine
dell'occupazione, il resto nn ha senso.
17 luglio 2005 0:00 - Alex
da: Alex Data: 16 Luglio 2005
Lalla, la
cosa sarebbe vera se gli attentati fossero della popolazione
civile contro le forze "occupanti"; purtroppo la
realtà diversa, i terroristi tagliagole (quelli che tu
difendi) agiscono proprio contro la popolazione irachena,
colpendo il potere eletto per la prima volta
democraticamente e colpendo i giovani che vanno ad
arruolarsi in polizia. Questa è la battaglia contro gli
occupanti? Ma tu osi immaginare cosa succederebbe se li
piantassimo in questo stato, tra l'altro in barba al
mandato Onu? Prima di sputare delle sentenze, a prescindere
ormai dal giudizio sulla guerra anglo-americana, sarebbe
meglio analizzare le conseguenze di un ritiro, ricordando
tra l'altro che la situazione non è uguale in tutto
l'Irak. Dove ci sono gli italiani la situazione è più
tranquilla, avvengono meno attentati e aggressioni contro le
nostre forze di quanto non avvenga in Italia in certe zone
"malfamate". Se anche ci ritirassimo i terroristi
resterebbero, non si dissolverebbero. Ovviamente si
accettano sempre soluzioni alternative, ma che siano
soluzioni serie.
17 luglio 2005 0:00 - lalla
l'unica cosa è il ritiro delle truppe e la fine
dell'occupazione, il resto nn ha senso.
17 luglio 2005 0:00 - mariagrazia
la prevenzione si, infatti ci siamo tutti pre-muniti di
inferriate alle finestre, siamo noi dietro le sbarre e non
chi ci dovrebbe stare. l'idea era buona, ma abbiamo
troppe serpi in seno. mai vista una manifestazione di
islamici contro il terrorismo in italia. a un bambino che a
scuola mi ha detto che bin laden è buono, ho risposto che
una persona buona non uccide nemmeno un uccellino. ma è
rimasto della sua idea. al posto di "blindare"
adesso le frontiere, come la francia, bisognava prevedere
quanto sarebbe successo.
16 luglio 2005 0:00 - Antonio
Lobster, hai ragione: è fumo negli occhi ad opera di chi
non vuole o non può risolvere problemi più semplici,
figuriamoci questo.
16 luglio 2005 0:00 - Alex
Lalla, la cosa sarebbe vera se gli attentati fossero della
popolazione civile contro le forze "occupanti";
purtroppo la realtà diversa, i terroristi tagliagole
(quelli che tu difendi) agiscono proprio contro la
popolazione irachena, colpendo il potere eletto per la prima
volta democraticamente e colpendo i giovani che vanno ad
arruolarsi in polizia. Questa è la battaglia contro gli
occupanti? Ma tu osi immaginare cosa succederebbe se li
piantassimo in questo stato, tra l'altro in barba al
mandato Onu? Prima di sputare delle sentenze, a prescindere
ormai dal giudizio sulla guerra anglo-americana, sarebbe
meglio analizzare le conseguenze di un ritiro, ricordando
tra l'altro che la situazione non è uguale in tutto
l'Irak. Dove ci sono gli italiani la situazione è più
tranquilla, avvengono meno attentati e aggressioni contro le
nostre forze di quanto non avvenga in Italia in certe zone
"malfamate". Se anche ci ritirassimo i terroristi
resterebbero, non si dissolverebbero. Ovviamente si
accettano sempre soluzioni alternative, ma che siano
soluzioni serie.
16 luglio 2005 0:00 - Alex
Lobster, almeno forse con le botte la voglia di parlare gli
tornerà!! ;-)
L'attentato in realtà è
stato organizzato fuori dall'Inghilterra, sembra in
Pakistan. Visto che l'Europa non è in grado di
controllare le proprie frontiere con la conseguenza che non
sa mai chi è nel proprio territorio, meglio sospendere gli
accordi e ripensare un po' all'Europa che si vuole
fare. Abbiamo corso troppo senza un obiettivo, con grande
confusione, trascurando le cose importanti. Evitiamo
che entrino altri terroristi o loro "braccia".
15 luglio 2005 0:00 - lalla
l'unico provvedimento è il ritiro di tutte le truppe e
la fine dell'occupazione.