paolo, parecchi donano l'8x1000 alla chiesa valdese.nel
mio quartiere ci sono parecchi casi di gente disagiata, una
signora con un figlio in difficoltà ha chiesto aiuto in
parrocchia e il parroco l'ha rimandata a
casa.nell'oratorio ha messo i pavoni invece di far
giocare i ragazzini, e affitta i locali x rappresentazioni
teatrali a prezzi assurdi, nn a caso c'è venuto gigi
proietti. inoltre dei ragazzi avevano raccolto,usando i
locali della parrochia stessa, dei soldi x beneficienza, il
prete ne ha preso l'80% xchè diceva che gli spettavano
a lui. i ragazzi hanno segnalato il fatto a chi di dovere,
intimando manifestazioni e articoli di giornale. il vaticano
ha provveduto a far tacere la cosa sostituendolo. aprite le
porte a cristo che il vaticano le tiene chiuse!
23 luglio 2005 0:00 - Paolo
E' molto sgradevole che "lo Stato rigiri il
40%" dell'OPM destinato allo Stato alla Chiesa
cattolica; chi ce la avesse in particolare con il Vaticano,
e non con le varie religioni, potrebbe destinare
l'intero OPM a una chiesa diversa dalla cattolica,
cosi' almeno al Vaticano non arriverebbe nulla.
Gia' da anni associazioni di atei e agnostici chiedono
di poter partecipare alla spartizione dell'OPM,
cosi' non finirebbe in mano alle chiese (vedi AAR).
Comunque per valutare se e quanto queste chiese, la
cattolica e le altre, diano ai poveri, provate o voi
personalmente o suggerendolo a un vicino o conoscente che
sia nelle condizioni adatte (disoccupato, povero, sotto
sfratto o senzatetto, ...) di provare a rivolgersi alla
Caritas, alla Tavola valdese e a tutti gli altri, cosi'
poi si sapra' cosa ci si possa aspettare da costoro.
Paolo
23 luglio 2005 0:00 - Alex
Chiedilo alla ditta di Bitonto che produce il prodotto.
22 luglio 2005 0:00 - lalla
Arriva lo yogurt di Padre Pio
Dopo santini e
pezzi di stoffa ora in commercio anche i fermenti lattici
"degli angeli"
FOGGIA, 19 gen - Entro
la fine di marzo in tutti i supermercati della Puglia, del
Centro e del Nord Italia, insieme agli yogurt delle più
famose marche si potrà trovare sugli scaffali anche lo
yogurt di Padre Pio. Una ditta di Bitonto (Ba),
specializzata nella produzione di pasta fresca e secca, che
da alcuni mesi rifornisce la Fondazione Padre Pio, ora si è
anche assicurata parte della produzione di latte
dell'Azienda Calderoso della Casa Sollievo della
Sofferenza di San Giovanni Rotondo.
Non solo
santini e pezzi di stoffa: da oggi a portare l'immagine
del santo frate con le stimmate saranno anche le 13 varietà
di yogurt "degli angeli", questo il nome scelto
dalla casa produttrice, che, a quanto pare, sembrano aver
già ottenuto il via libera dal Vaticano. (Libero News)
il ricavato della vendita di questi yogurt dove
andrà?
20 luglio 2005 0:00 - FABRIZIO
Mio caro Sig. Enrico, non vada via !
Mi spiace
che lei si sia intristito e le chiedo scusa se ciò fosse
derivato anche minimamente dai miei interventi.
Non sono però del tutto d'accordo con lei almeno su un
punto e cioé che é proprio il poter confrontarsi
liberamente, magari anche sbagliando, magari anche
"infiammandosi" un pò, che abbiamo la
dismotrazione di quanto liberi siamo e di quale sconfinata
(ma mai abbstanza compresa) libertà possiamo godere.
Abbiamo la fortuna di vivere in un paese che, come lei
ha definito, ha un patrimonio culturale e storico unico al
mondo e che ha sopravvissuto a 2000 anni di guerre e
catastrofi ma che.... rischia di sparire in pochi decenni
per la ottusità e la disarmante semplificazione che molti
di noi stanno facendo di ogni concetto, pensando che in
fondo, anche la storia, la cultura, le tradizioni, si
possano codificare su un libro di matematica al pari di una
equazione scinetifica: Bianco o nero, giusto o
sbagliato, intelligente o ignorante, pro o contro !
Ripeto, abbiamo la fortuna di vivere in un
meraviglioso paese, pieno di "difetti" e di
sfumature "strane" ma anche pieno di ingegno e di
stravaganti persone.
Sta a noi trovare il giusto
connubio tra questi "difetti" e farne delle
qualità.
Impresa certo non facile visto i
moderni "santi inquisitori" alla rovescia che
stanno demolendo tecnicamente ed in maniera militarmente
pianificata, tutto ciò che "li disturba" !
Non se ne vada, resti con noi, sarà un piacere
parlare con lei anche se non saremo d'accordo su nulla
!
Cordialmente
20 luglio 2005 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
Dai, Enrico, esprimiti. Nei limiti del tuo tempo,
naturalmente. D'altro canto, ognuno dà ciò che può.
Condivido ciò che dici, ma mi rendo anche conto che, a
volte, "sbottare" può essere utile... quello,
poi, dopo un po' si rilegge, e , rispecchiandosi in ciò
che aveva buttato fuori, chissà che non capisca. Forse
anche tu lo hai fatto, qualche volta. Io, sì, anche se non
ai livelli raggiunti in questi paraggi -ma solo per una
questione di buon gusto. Oggi me ne dispiace, però l'ho
fatto e poi è andata come ti ho detto. Ci ho ripensato e ho
detto: "Mamma mia! Diamoci una mossa". Perché ho
capito che prima di tutto è una questione di rispetto per
se stessi. Però ognuno deve fare le sue esperienze....
E anche, cosa difficile, trovare un po' di comprensione
e accoglienza. Qualcuno che ti chiede con semplicità e
senza saltarti addosso: ma chi sei? che cosa vuoi davvero?
perché dici questo? A ben pensare, io queste cose le
ho avute quasi sempre, anche se magari non le ho viste bene
subito, perché pretendevo qualcos'altro. A un certo
punto, fare attenzione alle parole che dico a un altro, è
diventato un modo di esprimere riconoscenza alla vita.
Magari non sempre mi riesce perché sono un tipo
"focoso", però ci provo. Dunque, aspetto di
leggerti.
19 luglio 2005 0:00 - enrico
Chiedo scusa, ma come italiano tra voi tutti mi sento in
diritto di esporre una critica. Questo specifico argomento
(di questa sezione) a parte - per il quale, detto per
inciso, credo che un sano rendiconto delle proprie
responsabilità eviterebbe almeno lo scatenarsi di tante
polemiche che all’ultimo lasciano il tempo che trovano –
possibile che qualsiasi argomento si tratti bisogna
vomitarsi addosso le frustrazioni del proprio vivere?
Ripeto, come italiano, vorrei difendere l’antico nostro
patrimonio culturale fatto, tra l’altro, di un etica
comportamentale tra le migliori fra le culture del mondo.
Chi si impegna in questi forum (fortunato ad averne il
tempo: io non ne ho molto) ha la fortuna di usufruire di un
mezzo di comunicazione dalle caratteristiche uniche ad un
costo irrisorio: possibile che debba sfruttarlo per
esprimere tutto se stesso nella maniera peggiore, come di
certo non farebbe in un rapporto personale diretto? Di che
si tratta, forse, questo comportamento: di riscatto dal
vuoto lasciato da una vita (dico ciò perché noto che una
buona parte delle persone che si impegnano in questi forum
sono arrivati alla meravigliosa età della saggiezza)? E se
ci si trova il vuoto tra le mani, con chi la volete
prendere? Vi definite liberi – come si definiscono tanti,
secondo altre pagine di questo forum – ma se lo foste
davvero non sarebbero delle ordinarie storie malate ad
emozionarvi a livelli ipertensivi … intendo dire che uno
è libero prima dello sfogo, se davvero lo è; infatti il
momento dello sfogo non è un atto di libertà, perché
(provate a contraddirmi) ma… uno sbotto e basta, dopo il
quale ci si accorge che non è cambiato niente e, anzi, ci
si ritrova con un nemico in più! Per cosa? Per l’8 per
mille? Alla malora! Basta, perdonatemi, non sono
arrabbiato ma piuttosto intristito; mi piacerebbe
partecipare ai forum, avrei tente cose da dire, ma tutto
ciò mi inibisce: no, non sono libero, io, in questo.
Vi saluto cordialmente e … buoni confronti! Enrico
Falcinelli
19 luglio 2005 0:00 - ste
Ruini? crede di andare in paradiso quello li?
19 luglio 2005 0:00 - FABRIZIO
E dalli con gli insulti, ma Lei non può pare proprio a meno
di offendere o di apostrofare la gente che ha il difetto di
non pensarla come Ella vorrebbe !!
Mi viene il
dubbio che Ella appartenfa a quella schiera di persone che
vorrebbero poter pianificare le scelte altrui, e magari
anche la vita e le abitudini altrui, purché ciò sia suo
piacimento o le aggrada.
E invece no !
Sono spiacente, (anzi veramente non lo sono per nulla), e il
vederla ribattere con l'arroganza di chi si erge a
paladino (o controllore ?) delle scelte libere altrui, mi fa
sempre più convincere di quanta intolleranza ci sia in
giro.
Le cambierebbe qualcosa se la chiesa
spendesse bene (bene per lei forse) i soldi che io decido di
destinare ?
Le cambierebbe qualcosa in tasca
!
Dai suoi discorsi posso solo dedurre che Ella
non solo non destina alla chiesa il suo 8PM (scelta
liberissima che le rispetto) ma credo che, per coerenza
neppure Ella osi approfittarne, magari mandando i suoi figli
(se ne ha) a scuole cattoliche o a corsi di religione, o
negli scout cattolici italiani.
Io posso
accettare la critica di come vengono spesi tali soldi solo a
chi li ha destinati, salvo il fatto che non vedo il perché
di questo se ne debba occupare lo stato che, in questo caso,
fa solo il notaio ( e cos'altro potrebbe fare uno stato
assolutamente laico ?)
Se per assurdo si
scoprissero prove inconfutabili che nessun Dio esista e che
siamo tutti figli del BIG Bang, nessuno avrebbe ugualmente
il diritto di abrogare le regioni per legge.
Mi
viene però il dubbio che Ella, se potesse, lo farebbe senza
batter ciglio !
O mi sbaglio ?
Cordialmente
PS:
Suvvia, sia più
costruttivo e la smetta di dare dell'ignorante alla
gente. Le é mai passato per la mente che potrebbe
esserlo lei ? (senza offesa naturalmente)
18 luglio 2005 0:00 - Vincenzo l'altro
gentile signor Fabrizio, ignorante e' colui che
ignora, e lei appartiene a questa categoria per diversi
motivi che ho gia' detto ed, ovviamente, parrlo solo di
quello che lei ha scritto, non di altro. E lo
riconferma continuando ad ignorare che i soldi dello Stato
hanno il dovere di essere controllati li' dove
finiscono, perhce' lo dice la legge. E lo ignora,
asserendo invece di saperlo bene, facendo
l'azzeccagarbugli, confondendo le cose e non rispondendo
a cose precise che le sono state fatte rilevare come mal e
incivicamente fomulate. Per quanto mi riguarda, infine
(e per quanto possa fregargliene visto l'a-cultura che
ha sfoggiato in materia) io non ho sollevato problemi
religiosi o di ordine etico o morale, ma solo di diritto.
Per cui l'anticlericalismo o la lotta alla
religiosita' la lascio a persone altre da me, e molto
simili a lei nei dogmi di riferimento. Cerco solo
certezze del diritto, per dire di vivere in uno Stato di
altrettanto diritto... ma questo chissa' come le suona
:-)
18 luglio 2005 0:00 - FABRIZIO
Grazie alex ma non ce n'era bisogno.
Sig.
Vincenzo l'altro, non si permetta mai più di dare
dell'ignorante, o altri termini, a gente che non conosce
e che (parlo per me) si é sempre astenuta dal rifilare
epiteti a chiunque (anche quando li trattenevo a
stento).
Detto ciò (e non si permetta mai più)
i soldi non sono dello stato ma sono le mie tasse che lo
stato mi concede di dare a chi voglio.
Non
sopporto questa crociata anticlericalista e badi bene che io
non sono né praticante e né uno stretto osservante, ma mi
va il fumo agli occhi quando vedo aggressioni continue
perpetrate contro chiunque e dovunque.
Se invece
dei cattolici si fosse fatta polemica contro i valdesi avrei
fatto lo stesso.
Riguardo poi certi argomenti
intavolati su questo sito che dovrebbe proteggere i
consumatori.... beh, stendiamo un pietoso velo !
18 luglio 2005 0:00 - ALex
"mi ha fatto venire il sangue alla testa" .. si è
notato dalla risposta, non c'era bisogno di
specificarlo. Non capisco il perchè di tanta rabbia
nei confronti di chi esprime pacificamente la propria
opinione. La cosa mi fa pensare male, indipendentemente dal
giudizio sull'argomento in questione.
18 luglio 2005 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
Per il signor Fabrizio. Come fare a farLe capire che la
richiesta di rendiconti pubblici chiari e soddisfacenti fino
al centesimo non nasce da sfiducia nei confronti dei
percettori dell'OPM, bensì da un senso dello Stato e da
un senso civico che mi riconosco molto spiccato?
Oltretutto, il rendiconto annuale è richiesto
esplicitamente dalla legge 222/1985, che obbliga i
percettori a inviarlo al Ministero degli Interni.
D'altro canto, i soldi dell'OPM sono soldi dello
Stato, quindi di tutti i contribuenti (anche degli
stranieri), e ciascun contribuente, in quanto tale, e a
prescindere dall'aver firmato per questo o quel
percettore (o per nessuno, quindi per quasi tutti), ha il
sacrosanto diritto di sapere quale uso ne è stato fatto
-non foss'altro per avere la soddisfazione di poter
ammirare le opere concrete. Il discorso, poi, di usare
qui pari passione per controllare l'utilizzazione delle
varie tasse statali, regionali e comunali, eccetera, a me
pare fuori luogo, perché i conti di Stato, Regioni e
Comuni sono di per sé pubblici, sono oggetti di notizie dei
massmedia, e inoltre chiunque ne ha voglia e tempo (e,
giustamente passione), può procurarsi le varie leggi che
gestiscono questi introiti, dare una sua valutazione e farla
conoscere attraverso gli stessi massmedia o direttamente al
governo centrale o a quelli locali, libero di organizzare
tutte le iniziative che vuole per criticare e tentare di
cambiare il corso delle cose -non da ultimo col proprio voto
nelle varie tornate elettoriali. Invece, la gestione
dell'OPM non risulta essere così immediatamente
pubblica, e purtroppo la Chiesa cattolica, con tutto che è
il massimo percettore dell'OPM, non risulta essere al
massimo della trasparenza. Personalmente, lo ripeto
volentieri, sono sicura che essa spenda i soldi secondo le
indicazioni della 222/1985, ma, direi proprio per questo,
cosa le costa fare un elenco preciso delle varie spese?
Desidero segnalare un'altra omissione che mi sembra
importante, quella relativa alle spese per la massiccia
pubblicità che fa. Perché non le dichiara, come fanno, per
esempio, valdesi, luterani, avventisti, che hanno introiti
OPM risibili a confronto di essa? Vede, signor
Fabrizio, a me pare che Lei sbagli interlocutore. A mio
avviso dovrebbe rivolgersi direttamente alla Chiesa
cattolica ed essere Lei a chiederle, per primo, che essa sia
in prima linea in nitidezza e trasparenza così come afferma
(e non ho motivo di dubitarne) di esserlo nella carità.
Non potrebbe anche la trasparenza nei conti essere un atto
di carità vesro i contribuenti? Anche se io preferisco
parlare di un atto di "doveroso rispetto" delle
leggi e dei contribuenti.
18 luglio 2005 0:00 - Vincenzo l'altro
Il signor Fabrizio e' un tipo strano: -
a-civico - ignorante, e, purtroppo, supponente e
sprigionante saggezza da questa sua non-conoscenza.
E' il tipico prodotto della scuola italiana, dove
l'insegnamento dell'educazione civica non sanno
neanche cosa sia. Non gliene faccio una colpa, ma
e' un dato di fatto. Altrimenti perche' si
stupirebbe del fatto che un contribuente (o
un'associazione di carettere civico come in questo caso
l'Aduc) chieda conto di come sono stati spesi i soldi
avuti dallo Stato? Lui dice: son problemi di chi ha
dato questi soldi. Appunto: credo anch'io che
siano problemi di chi ha dato questi soldi, cioe'
problemi dello Stato, cioe' tutti noi contribuenti.
Oppure per il signor Fabrizio lo Stato non siamo tutti
noi? E poi finisce con una perla: il colore politico
dell'Aduc che farebbe avvallare le schifezze
assistenzialiste di questo Stato che elargisce posti di
lavoro socialmente utili, grazie ai soldi succhiati da tasse
inutili e gabellose. Forse, signor Fabrizio, per
evitare di essere ridicoli, prima di scrivere occorrerebbe
informarsi. E non nella sede di questo o di quell'altro
partito a cui sarebbe legata questa associazione (partiti
dove, tra l'altro, e per fortuna, non troverebbe quasi
mai nessuno), ma qui, su questo sito che ci ospita, e
scoprirebbe quello che io ho scoperto leggendo in qua e in
la', cioe' che parlare di colore politico e'
enigmatico/ridicolo per questa associazione e, fatto ancor
piu' eclatante che trasuda da ogni sillaba scritta su
questo sito, e' che i riferimenti economici su cui
impostano inziative e informazioni, sono il netto contrario
dell'assistenzialismo. Mi scuso con l'Aduc se
ho fatto l'avvocato d'ufficio, ma proprio
perche' frequento questo posto in quanto si respira e si
tange la liberta', leggere queste fesserie del signor
Fabrizio mi ha fatto venire il sangue alla testa... per
l'appunto un a-civico irrispettoso e presuntuoso che si
crea i nemici ad hoc per meglio giustificare le sue nozioni
disinformate e piene di pregiudizi.
18 luglio 2005 0:00 - FABRIZIO
Scusate, sarò testardo, ma continuo a non capire cosa
importi, a chi NON HA DEVOLUTO L'8PM alla chiesa
cattolica, sapere come questi soldi siano stati spesi.
Casomai questo sarà un diritto di chi ha firmato per
l'8pm !
Sarebbe come se io mi ostinassi a
sapere come spende i soldi l'amministratore di un
condominio dove non abito e/o non posseggo alcunché.
Lasciamo questa facoltà e questo diritto a chi li ha
devoluti e se tra costoro serpeggiasse il dubbio che vengano
spesi male, ebbene, smetta di firmare per l'8pm, e
finiamola con questa telenovela sulla Chiesa Cattolica.
Auspicherei invece solo un decimo di tanta acredine e
tanta solerzia per chiedere come vengono spesi soldi di
tasse che SIAMO OBBLIGATI A PAGARE senza poter neppure
fiatare e che non sono certo spesi secondo il principio che
ne fece instaurare la relativa tassa (o almeno non del
tutto) e che sono ben più pesanti (sanzioni comprese)
dell'8pm e che elenco qui di seguito:
- ICI
(in testa su tutte, dovrebbe servire a pagare i servizi
comunali per tutti, anche per chi, non avendo immobili, non
la paga, ma sfrutta ugualmente tali servizi.)
-
addizionali Irpef comunali (x feste di piazza e compagnia
briscola)
- addizionali irpef regionali (x
squadre di pallacanestro e pallavolo dell'Ausl e varie
altre amenità)
- Contributi di bonifica (per
pagare stipendi a persone che "sono convinte di avere
un lavoro" , perché qualcuno gliel'ha detto
!!!)
- Addizionali comunali sul servizio acqua
potabile (per cui paghiamo l'acqua 2 volte, una volta
quando la preleviamo e altrettanta ipotizzata finire nelle
fogne, per le quali peraltro paghiamo giò il servizio di
fognatura, leggi bonifica)
E queste sono solo
alcune.
Ma probabilmente, visto il colore
politico dell'Aduc, si preferisce tacere su imposte e
balzelli inventati per creare posti di lavoro
"socialmente inutili" che non creano nulla, non
producono alcuna ricchezza e gravano interamente sulle
spalle dei pochi cittadini che "veramente
lavorano" producendo la poca ricchezza che ormai questo
paese riesce ancora a produrre (e non so per quanto ancora a
giudicare dai dati della produzione industriale ed
agricola).
Povera Italia, le industrie stanno
fallendo, i campi stanno andando a ramengo, i nostri figli
dovranno andarsi a cercare un lavoro all'estero e
noi..... si guarda l'8PM !!
18 luglio 2005 0:00 - Alòex
Massimiliano, non ho mai sentito che il commercialista o il
caaf ti dicano come devi effettuare la scelta dell'8 per
mille o peggio ancora che la facciano loro per te! Questa mi
è nuova.... il caaf con cui ho a che fare io non si è mai
sognato di fare una cosa del genere.
18 luglio 2005 0:00 - lalla
pasquino, ognuno crede ciò che vuole, io li trovo
interessanti, x te nn lo sono? pazienza!
18 luglio 2005 0:00 - ezio rainis
Personalmente devolvevo l'8/000 allo stato, poi, dopo
aver saputo come e dove venivano spesi i soldi, li ho
devoluti alla chiesa cattolica. Credo che non sia scandaloso
sapere come vengano impiegati questi soldi e nemmeno muovere
delle critiche. Ritengo che utilizzare solo il 10-20% per lo
scopo lo scopo primario per il quale si versa l'OPM sia
pochino, mi aspetterei almeno il 50% effettivo. Capisco che
in Italia chi muove una critica è automaticamente contro.
Se critichi la destra sei comunista, se critichi la sinistra
sei fascista, se critichi la chiesa sei anticlericale...
Ragioniamo sui conti e vediamo se si può fare di meglio,
con calma, con educazione e rispetto... come ogni buon
cristiano e buon laico dovrebbe fare.
18 luglio 2005 0:00 - Massimiliano
Buon giorno. Vi ringrazio innanzitutto perché è da
tempo che cercavo questi dati. 8%o... sembra poca cosa, ma
nel complesso.... Vorrei dire solo una cosa: a volte
noi contribuenti non sappiamo neanche a chi
"devolviamo" il contributo (o meglio, lo sappiamo
a cose fatte): è il "commercialista" o il
"caaf" che prendono l'iniziativa e se protesti
ti senti dire: "ormai la dichiarazione è fatta...
sarà per il prossimo anno", e il prossimo anno
ingrassa sempre la chiesa cattolica. Grazie
Massimiliano
17 luglio 2005 0:00 - Pasquino
Cara Lalla, anch'io ho dato una occhiata ai siti da te
segnalati e debbe dire con franchezza che di ottimo non
hanno proprio nulla, anzi, ho trovato molta disinformazione
che si vuole far passare per informazione e gratuita
diffamazione verso la Chiesa, per colpa di pochi e, per
fortuna, isolati casi. Inoltre ho trovato molto
pressappochismo spicciolo senza basi certe, ma solo per
gettare una cattiva luce su tutto quello che riguarda la
religione che, è il caso di dirlo, non ti obbliga affatto a
seguirla ne tantomeno mette in cattiva luce chi la pensa
diversamente. Dire che i siti in questione sono ottimi
significa non rispettare il pensiero altrui che in tal modo
viene seriamente offeso.
17 luglio 2005 0:00 - Alex
Lalla, ma che ti frega?? Vivi e lascia vivere.
17 luglio 2005 0:00 - lalla
ma hanno mentito sulla data e l'ora della morte di gpII,
figurati se dicono cosa ne fanno dell'8x1000....nn fanno
mai nulla alla luce del sole, la loro vita è come la loro
fede, un eterno mistero...
17 luglio 2005 0:00 - Giacomo Pasini
Una delle cose che piu' mi ha colpito e' che la sola
chiesa cattolica spenda una parte dell' otto per mille
in pubblicita' (o gli spot televisivi vengono regalati
?). La cosa mi sembra a dir poco immorale : abbiamo
commercilazzato anche la beneficenza ?
17 luglio 2005 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
Al di là delle legittime opinioni favorevoli al sistema
dell'Otto per mille (OPM), che per me è naturale
ascoltare con rispetto e attenzione anche se sono lontane
dal mio modo di vedere questo problema, trovo assolutamente
falsa l'accusa rivolta a Donvito di fare disinformazione
sull'OPM, che qualcuno ha lanciato in questo dibattito.
Che il rendiconto presentato recentemente dal
presidente della CEI,il cardinale Camillo Ruini, si
riferisca a circa il 9% dell'OPM ricevuto annualmante
dalla Chiesa cattolica, non è una menzogna, ma è un dato
che si ricava visitando il sito della CEI www.sovvenire.it.
Lì, si trova un "rendiconto" per grandissime
linee, e lì si viene a sapere, facendo un semplice calcolo
percentuale, che la Chiesa cattolica destina globalmente
alle opere di carità (in Italia e all'estero) dal 18 al
20% dell'OPM, e siccome specifica anche quanto destina
all'interno del nostro paese e quanto destina
all'estero, fare i conti in percentuale è uno scherzo
da ragazzi di prima media. Perché, dunque, questa
acredine contro chi, come Donvito (sia pure con tutti i suoi
numerosissimi difetti), invece, ci tiene alla serietà non
solo dei conti, ma anche degli interlocutori? Perché non
prendere questi interventi come altrettanti segni, di
amicizia umana -essendo l'amicizia una cosa diversa
dalla condivisione delle idee? Se sono amica davvero di una
persona, glielo dirò quando mi accorgo che, per esempio,
sta millantando un credito che non ha, e che forse, così
facendo, dà di sé una cattiva e magari persino ingiusta,
impressione. La Chiesa cattolica, lo ripeto, fa un
rendiconto pubblico dell'OPM per grandissime linee (e
non dico:"grezzo" o "rozzo", solo
perché non voglio che qualcuno si senta offeso), che è
visibile, lo ripeto, su www.sovvenire.it, a cui io mi sono
sempre rifatta per i miei scritti sull'argomento.
La recente iniziativa della CEI, il cui frutto peraltro non
ho visto (e, anzi, sarò grata a chiunque mi dica come posso
avere il "LIbro bianco"), può essere un segnale
di inversione di tendenza: dare al pubblico precise
indicazioni sull'utilizzazione dei fondi -cosa che
finora (almeno fino al e nei limiti del "Libro
bianco" di cui si parla qui) sfido chiunque a dire che
è stata fatta. Concludo, dicendo che, forse per
l'educazione che ho ricevuto da mia madre, una
ragioniera molto brava e appassionata del suo lavoro, che
diceva sempre che "coi soldi non si scherza", e
"i conti devono tornare al centesimo", la mia idea
di "rendiconto" si identifica con quello che fa la
Chiesa valdese (www.chiesavaldese.org). Invito,
pertanto, le persone che si sono adontate con Donvito (e
anche con me, di tanto in tanto), a fare un confronto tra il
rendiconto valdese e quello della Chiesa cattolica. Non si
somigliano neanche lontanamente. E qui c'è un
bivio, su cui si aprono due strade: quella di chi può
dire: "non me ne importa niente dei rendiconti
precisi", e quella di chi, come me e, mi sembra,
Donvito, dice: "A me i rendiconti
interessano". Sono due posizioni legittime; io non
mi permetto di rivolgere accuse di chissà cosa a chi fa la
prima dichiarazione; è troppo chiedere a queste persone di
porsi con un minimo di rispetto nei confronti di chi fa la
seconda?
16 luglio 2005 0:00 - Alex
Lalla, ho dato un'occhiata ai siti che hai segnalato:
sono classici siti radicali ed estremisti, sul modello dei
siti dei naziskin, che portano avanti una battaglia contro
la Chiesa, usando tutti i mezzi possibili: commenti fuori
luogo, ingigantendo fatti del tutto trascurabili,
cattiverie, mistificazioni, infangando in ogni modo tutta la
Chiesa per via del comportamento di alcuni. Lalla, ti
contraddici con le tue prediche: quando affermiamo che
siccome quasi tutti i carcerati sono immigrati, e per lo
più clandestini, neghi il problema dicendo che non c'è
alcun legame tra la clendestinità e la delinquenza. Quando
meno dell'1% (chissà poi cosa vorrà dire) dei preti
americani sono stati accusati di pedofilia (ben lontano
dall'essere condannati) ricavi che tutti quelli della
Chiesa sono pedofili. Lasciamo poi perdere i commenti
circa il bambino denutrito: troppo comodo dare la colpa alla
Chiesa, che non impedisce a nessuno di andare a fare opere
di carità, tantomeno ai governi del posto. E' vero,
anche secondo me sbaglia sull'uso del preservativo, ma
non per questo va accusata di tutti i problemi. Anzi è
infame dire che per colpa della Chiesa la gente muore di
stenti. E i moralisti che si occupano solo di
combattere la Chiesa dovrebbero essere i primi a farsi un
bell'esame di coscienza chiedendosi loro cosa fanno in
concreto se non odiare chi ha un proprio credo religioso
(per intenderci Cristiano, perchè musulmano va benissimo,
anzi ben venga!). Chissà cosa ve ne viene in tasca nello
screditare la Chiesa e il suo credo.. ma fatevi un po' i
fatti vostri, no? Io sono ateo ma mica devo convincere altri
che la Chiesa sbaglia, ognuno sa fare le proprie
valutazioni, tanto più in un campo assolutamente fuori
dalla scienza che è quello religioso. Se tu pensi che
quella sia informazione obiettiva e serena, io sono
Napoleone. Piuttosto mi faccio ricoverare insieme al tipo
della pubblicità Renault!
16 luglio 2005 0:00 - lalla
adriano, donare la beneficenza a chi colonizza l'africa
o altri paesi è come buttarla al secchio? i soldi che si
donano tramite l'8x1000 all'africa vanno in mano
agli africani o ai missionari che poi penseranno a gestirle?
e i dazi doganali?
15 luglio 2005 0:00 - Adriano Piga
É l'unica cosa che gradisco del fisco: posso scegliere
che l'8pM di quanto verso sia destinato ad opere di bene
(non necessariamente alla Chiesa Cattolica tra l'altro).
Un conto è chiedere trasparenza (indispensabile) un conto
è il solito anticlericalismo che serpeggia. Sapete
distinguere? Finitela di rompere e ringraziate chi, anche
tramite i soldi dell'8pM, volontariamente, cattolico o
meno, si prodiga per gli altri. Io continuerò a firmare.
15 luglio 2005 0:00 - lalla
gentili signori, oltre all'ottimo sito cristianesimo.it,
vi consiglio anche www.anticlericale.net.
15 luglio 2005 0:00 - anonimo
Del problema dell' otto per mille ne ero già a
conoscenza (grazie a report Rai Tre).
Qui non si
tratta di essere cristiani o non cristiani. Il fatto è
che anche (purtroppo) la chiesa non è trasparente e ciò
dovrebbe farci pensare su quello che ci circonda.
Un saluto
15 luglio 2005 0:00 - FABRIZIO
Mi unisco al coro di coloro che hanno finalmente il coraggio
di reagire a tanta acredine e tanto accanimento contro una
scelta libera e consapevole prevista ed approvata da leggi
dello stato fatte da un legittimo parlamento.
Se
le chiese destinatarie (qualunque esse siano) spenderanno
bene o male quanto a loro destinato, esse al massimo
dovranno renderne conto a chi le ha finanziate col suo 8PM
(e non certamente all'ADUC).
Il problema é
invece che oltre alle continue aggressioni all'8PM
assistiamo a continue aggressioni al pontefice, ai nostri
sacerdoti che magari si fanno ammazzare in paesi inospitali,
ai nostri carabinieri che si fanno bombardare in Iraq sino
al punto di leggere frasi sconsiderate e terroristiche come
: "1 - 10 - 100 - 1000 Nassirya" ecc.
ecc.
Manderei volentieri certi
"pacifici" contestatori dove so io (cioé in Iraq
ante 2002), peccato solo che non ci sia più Saddam che
saprebbe sicuramente come zittire tanti "liberi"
e "puri" contestatori !
E a chi dice
che l'Italia non sia un paese libero rispondo che forse
... siamo troppo liberi e che non ci stiamo certo meritando
tanta libertà.