He he infatti e' ovvio che abbiamo operato in due
realta' diverse :
Le cito per sua
informazione i caricamenti di un prodotto che conosco a
memoria precisando da subito che la percentuale del
fondo si calcola sul singolo premio versato mentre la
percentuale del fondo si applica di volta in volta sul
CUMULO dei premi....bella differenza se permette .
comunque non faccio il nome della compagnia e del
prodotto me le dico a memoria i caricamenti annui
:
il primo anno : 30 % ma viene poi
reintegrato totalmente al decimo anno ( per
vincolare un minimo il cliente ) con un cosidetto
bonus fedelta' .
dal secondo al quinto anno 5
%
dal quinto anno al decimo il 2,5%
Dal decimo in poi 1,5 %
Minimo garantito con
capitalizzazione composta : 2,5% ( attualmente e'
al 4,50 % )
aliquota di partecipazione al
fondo 90 % .
Nella polizza vita in pratica
non esiste capitale lordo o netto dal momento che
le imposte sono ridicole ( non ricordo con
precisione la percentuale ma su mille euro qualche
centesimo e di questo sono sicuro )
Da dopo il
primo anno si puo' gia' svincolare senza alcuna
penale ( lei si riferisce al quel complicato
calcolo che veniva fatto mettendo in rapporto il
capitale con i premi che non saranno pagati in
base alla lunghezza del contratto ed ai famosi 5 anni
di vincolo ...bhe' non lo applica quasi piu'
nessuno)
Chiaro e' che se vendo una
polizza al cliente gli dico chiaro e tondo che deve
farlo per tenerla inpiedi almeno dieci anni
senno' e' inutile.
Come vede non e'
questo disastro anche se devo ammettere che pur avendo
una supercompagnia devo comunque sempre stare attento
al leggere bene il contratto dato che delle loro
brochure non mi fido per niente .
Pensi che
una volta usci' un prodotto a premio unico a breve
termine che veniva pubblicizzato con " minimo
garantito dell 1 % "....mi leggo il contratto facendomi
un paio di calcoli e scopro che con i caricamenti pur
applicando l'1 %si perdeva il 5 % .
Il fondo
pero' presentava buone opportunita' di crescita
perche' era a medio rischio.
Al
contrario della linea della compagnia l'ho venduto
dicedo al cliente che alla peggio avrebbe perso il 5%
( e non guadagnato l'1 % ).
Le dico questo
perche' la maggiorparte dei prodotti in se per se
non e' malvagia dipende come li vendi
l'importante e' che il cliente sappia cosa sta
comprando .
L'errore di molti venditori
e' quello di fare i piazzisti e fissarsi con il
prodotto di punta del momento mentre bisogna parlare
con il cliente e capire quale e' quello piu'
adatto per lui.
Per es. se uno si presenta con la
fatidica frase " voglio la pensione " io gli
dico subito :" se vuoi una pensione questo
prodotto puo' costruirtelo ma ci vogliono i soldi (
almeno 3000 euro annuali per venti anni per una cosa
che sia decente ) se non li hai ti dico subito che al
massimo possiamo pensare ad ottimizzare i tuoi risparmi
poi si vedra' alla peggio ti ritrovi con un
capitale che potrebbe farti comodo per tua figlia, per
te stesso o per una qualche emergenza ".
Vede , se io dicessi la cliente che con 1000 euro
l'anno potrebbe costruirsi una pensione il prodotto
diventerebbe una fregatura mentre nell'altra
maniera il lo stesso prodotto diviene una cosa onesta.
Un conto e' fare l'assicuratore ed
un conto fare il venditore.
Inoltre e'
vero che una volta c'erano le penali , pero' i fondi
fruttavano anche il 17 % ...erano altri tempi...mi passi
un sigh .
Io per esempio ho una polizza che
so che non mi dara' milioni di euro ma semplicemente
andra' sicuramente a compensare il tasso di inflazione
piu' qualche altro punto percentuale costruendo
appunto un capitale che almeno sta li' zitto zitto
, cresce poco , ma c'e' e mi fara' certo
comodo.
Non mi sento fregato perche' sono
quello che ho comprato ( me lo sono venduto da
solo :) .
Per le polizze infortuni con 150 0 200
euro assicuri tranquillamente un libero professinista
in maniera dignitosa per 100.000 euro di
invalidita' permanente e 100.000 di caso morte 24
ore su 24.
100.000 euro di invalidita'
permanente significano 1000 euro a punto il che
significa per esempio se uno si rompe un polso ( circa
il 7 % di I.P. ) calcolando una franchigia del 3 %
prendera' 4000,00 euro che possono fare la differenza
nel periodo in cui non potra' produrre reddito.
Certo che non e' il massimo ma e' ragionevole e
se uno vuole bastera' raddoppiare il premio per
avere un massimale di 200.000 euro , il singolo punto
I.P. di 2000,00 euro e 8000,00 euro a titolo di
risarcimento per lo stesso tipo di danno .
Lei dice bene " bisogna assicurarsi bene "
pero' se uno si fa male senza poter lavorare un conto
e' a fine anno vedere il bilancio reintegrato di
4000,00 euro ed un conto e' non avere un c.
Se pensa che un fumatore come me spende circa 120
euro al mese in sigarette... 100 o 200 euro per stareun
po' piu' tranquilli non sono poi questo salasso
.
Sono d'accordissimo con la polizza
personale ma visti i chiari di luna e lo strapotere
attuale delle compagnie dubito che si arrivera' mai
a tanto.
Mi scusi una curiosita' , visto
che conosce l'argomento come vede il nuovo
codice delle assicurazioni nell'ambito del
risarcimento da rca ?
8 settembre 2005 0:00 - Alex
E' proprio un venditore di polizze vita!! ;-)
Infatti dimentica i caricamenti su ogni premio
versato(5-10%), il trattenuto annuo (intorno al 1-1,5%), le
penalità di uscita anticipata ed il fatto che il minimo
garantito (solo a scadenza o in caso di premorienza) è
applicato sul capitale netto e non sul lordo, il che a conti
fatti è ben poca cosa a scadenza. Queste polizze non sono
affatto un debito, ma un guadagno certo a fronte di rischi
nulli! In poche parole, il pozzo di petrolio delle
assicurazioni!! Che stiano cambiando i prodotti è
anche vero, ma sempre a danno del cliente, con abbassamento
dei minimi garantiti e formule sempre più complesse e
subdole di caricamenti. Se poi passiamo alle unit
linked i costi sono ancora maggiori, spesso si tratta di
fondi di fondi (con somme di spese) dove per un fondo
prudente si arriva a trattenere di fatto fino al 3/4% annuo
(oltre ai caricamenti), mangiando di fatto tutta la
possibilità di rivalutazione. Mi sembra strano che le
compagnie colino a picco per via del minimo garantito
perchè è facile tutelarsi con strumenti derivati; magari
qualcuno non l'ha fatto sognando un futuro tutto
d'oro.
La questione della rca è diversa da
compagnia a compagnia e da agenzia ad agenzia, c'è chi
non ci punta per niente perchè preferisce altro (dove di
sicuro guadagna di più) e si limita a
"sopportare" la rca per i clienti migliori. Gli
altri se stanno bene, altrimenti chi se ne frega.
E' vero, se si perdono le rca la compagnia non è
contenta, ma soprattutto non è contento l'agente se
l'assicurato aveva una posizione più interessante.
ovviamente per paura di perdere anche il resto.
Evidentemente abbiamo operato in due realtà diverse.
Mi permetto però di "correggerla" su una
cosa: una polizza infortuni da 150 euro copre a malapena, e
con massimali limitati, il "tempo libero" di un
dipendente. Un professionista che si crede tutelato da una
polizza del genere ha fatto male i propri conti; non che non
esistano, sia chiaro, ma una polizza va fatta bene se no non
serve a nulla quando poi si presenta il sinistro. E lì
nascono i problemi e le insoddisfazioni del cliente.
Come giustamente ha fatto notare, un conto è parlare
delle compagnie, ed un conto delle agenzie. Non è detto che
se un ramo sia redditizio per la compagnia lo sia
necessariamente anche per l'agente. E le compagnie fanno
sempre la voce grossa nei confronti degli agenti.
Ovviamente non posso parlare della sua realtà perchè non
la conosco, ma non alcun ho motivo di dubitare di quello che
dice.
Riguardo al miglioramento della
legislazione Rca, io sono per una proposta del genere:
polizza personale (obbligatoria) e non più sul veicolo.
Ovviamente, a patto che i controlli ci siano perchè se no
diventa una giugla. Ma non sono in grado di fare conti
che permettano di valutare la bontà della proposta.
8 settembre 2005 0:00 - Andrea Faraone
Alle compagnie di assicurazioni non frega niente delle
polizze rca perche' ne hanno tante . Le
disdette di cui lei parla erano mirate a chi aveva avuto
sinistri ( a volte anche uno )ed e' un modo come un
altro per diminuire possibili uscite in favore
delle entrate ( sai che novita' ).
Posso
dirle che quel periodo l'ho vissuto anche io e che
, almeno dalle mie parti, e' passato . Ho visto
con i miei occhi che quando le rca vanno via sul serio la
compagnia corre ai ripari ...altro che non gliene frega
niente.
C'e' la famosa frase "
rendere un portafoglio pulito " che significa
ottimizzare i profitti da non scambiare con " non
vogliamo piu' il portafoglio rca" . Se fosse
cosi' compagnie primarie potrebbero tranquillamente
smettere di averlo. Lei ha avuto un' esperienza
diretta : crede veramente che ogni sacrosanta volta che
il cliente paga una rca cio' rappresenti un costo
per la compagnia ? nella mia esperienza
personale non mi tornano proprio i conti .
Inoltre che le polizze vita siano un guadagno e che i
caricamenti riescano a divorare il cumulo dei premi al
momento del riscatto a mio avviso non e' esatto.
Infatti le polizze attuali con un minimo garantito (
generalmente il 2,5 % con capitalizzazione composta e
non semplice ) si basano su fondi a gestione separata
( diversamente da quelli che comportano
l'acquisizione di quote azionarie e obbligazioni )che
attualmente hanno un trend di 2 o 3 punti sopra
tale minimo garantito. La compagnia comincia a
scoraggiare ed a non proporre piu' tali prodotti
poiche' rappresentano liquidita' ma in termini
strettamente finanziari sono un debito che essa contrae
, insomma un nodo che prima o poi torna al pettine ,
pur essendo appetibile ,poiche' garantisce la
disponibilita' del capitale del cliente per tot.
tempo .
Proprio per questo motivo le compagnie
(almeno quelle che conosco io ) cominciano a scoraggiarle
con provvigioni sempre piu' basse.
Ci sono i
fatti non le mie opinioni: In Germania diverse
compagnie sono andate in crisi ( se non colate a picco
) a causa delle polizze vita a minimo garantito e se
ne e' parlato anche abbastanza in giro , almeno nel
settore .
Se c'e' un momento drammatico
per le assicurazioni e' quando si presentano gli
scaglioni delle polizze vita stipulate 20 anni prima tanto
che c'e' tutta una politica aziendale nel mettere a
punto prodotti doc per ritardare il riscatto del premio
suggerendo versioni privilegiate ( senza caricamenti ) per
contenere il capitale in uscita o quanto meno diluirlo nel
tempo il piu' possibile.
Per cio' che
riguarda le polizze infortuni da 500 euro poi , sono rare
anche perche' una polizza da 150 o 200 euro annuali
copre sufficientemente un libero professionista....
il premio basso la dice lunga su quante ne abbiano.
E' vero che le provvigioni rca non sono
altissime per gli agenti ma non perche' cio'
non rappresenti un guadagno per la compagnia , la
quale , data la sua natura di societa' votata
al profitto ( come tutte del resto )abbassa le
provvigioni degli agenti ricattandoli per portare
ancora piu' profitto che va ad
"aggiungersi" a quello rca e non a
sostituirlo. E la riprova sa quale e' ? Che
ora ( incredibile ma vero ) molte compagnie primarie
cominciano a compensare con provvigioni ridicole ( e
dico ridicole per davvero ) anche l'acquisizione
dei premi vita facendo leva sulla riduzione di
quelle rca....ha capito ora di che bestie parliamo?
Posso dirle pero'che anche io per un periodo ho
creduto alla banfa del " diamo un taglio rca
" poi ho capito con il tempo che e' solo un
modo come un altro per ottimizzare le entrate di
una societa' che tendera' per natura a
prendersi sempre di piu' .
Ricordi sempre
una cosa : prima della liberalizzazione delle tariffe i
premi erano la meta' ed i risarcimenti il
doppio....non mi pare proprio che dal 1969 al 1996 le
compagnie siano sprofondate nel "baratro "
rca. Come mai prima si reggevano ed ora non si
reggono piu'? e come mai tutte queste lamentele sono
partite da quandola tariffa e' stata liberalizzata?
A mio avviso questo dice tutto.
Sono talemnte
potenti che si stanno accorpando in 3 o 4 gruppi al
massimo.
L'antitrust ha detto no ed ancora
no ad enormi fusioni di gruppi assicurativi e poi
un giorno.....PUFF...e' comparso un bel
si....chissa' a cosa servivano tutti quei no....
Attendo cmq una sua risposta dal momento che questa
discussione si sta facendo sempre piu' interessante
( almeno per me ) invitandola a fare una sua proposta
su come superare al contempo l'esigenza di una legge
sociale come la 990 votata alla tutela del
danneggiato e la non obbligatorieta'
dell'rca.
saluti
7 settembre 2005 0:00 - Alex
"Ramo vita : che e' un ramo che in genere
rappresenta un debito, quindi liquidita' che di
fatto un giorno dovra' essere restituita con gli
interessi e non puo' certo rappresentare un
guadagno "puro ", ma al massimo un obbligazione
che offre una liquidita' da investire, ma pur
sempre una obbligazione." Beh coi caricamenti che
girano, le penalità di uscita ed i trattenuti annui stia
sicuro che le compagnie non fanno la fame; anzi si tratta di
un guadagno certo (senza rischi sinistri). Il minimo
garantito in realtà non è un problema perchè è comunque
molto basso, garantito solo a scadenza ed applicato al
capitale netto investito e non al versato. E poi
all'agente non gliene può importare di meno, lui le sue
provvigioni le ha già prese.
"Polizza
infortuni : che interessa in genere soprattutto il libero
professionista che si assicura di solito ( quando lo fa
) per un premio di 150,00 euro o 200 euro , e che
raramente chiede massimali per un premio che raggiunga
i 500,00 euro annuali ." Tante polizze da 500
euro non fanno male alle assicurazioni, anzi! E i
professionisti ci tengono a queste coperture.
Sulle polizze salute sono d'accordissimo, non c'è
molto spazio.
Ha dimenticato il ramo incendi, che
costituiscono una bella fetta di premi per la compagnia (e
sono polizze non da poco soprattutto per le attività).
"Quello su cui non siamo d'accordo e'
sul fatto che lei sostiene che nessuno si
assicurerebbe piu' se la polizza rca non fosse
obbligatoria mentre io ritengo il contrario :"
Forse non mi sono spiegato bene: io e lei ci assicuriamo,
invece l'extracomunitario senza un soldo no, così come
chi lavora in nero ai margini della legge. E sono quelli che
provocano i danni peggiori, che ci troveremo a pagare solo
noi. Attualmente almeno possono essere fermati i mezzi che
circolano senza e non ci sono giustificazioni, estendere
legalmente la cosa a tutti gli altri non mi sembra sano per
il sistema (se poi le forze dell'ordine preferiscono
fermare me invece di loro è un problema diverso).
Ok le dichiarazioni dei redditi: torniamo allo stesso
punto, pagano sempre gli stessi!!
C'è sempre
un punto da risolvere: il costo. Senza questo è davvero
difficile valutare la bontà della proposta.
Ps:
non ho bisogno di chiedere al mio assicuratore, ho
un'esperienza diretta sufficiente a farmi valutare il
tutto. Le assicuro che delle polizze rca non gliene frega
niente alle agenzie, anzi anni fa le compagnie mandavano
disdette ai clienti che avevano solo polizze rca. Infatti
nessuno è pagato per portare polizze rca in agenzia, mentre
provvigioni più alte ci sono per tutti gli altri rami e
soprattutto il ramo vita. Ovviamente ogni agenzia fa storia
a sè, ma è evidente che un portafogli fatto
prevalentemente da rca non è buono e non fa guadagnare
l'agente e i vari collaboratori.
7 settembre 2005 0:00 - Andrea Faraone
Scusi ma l'accantonamento delle riserve non e'
affatto trascurabile dal momento che cmq anche se il
sinistro ha concluso il suo decorso , l'anno prima
nella sua "versione alterata" ha gia'
determinato una tariffa rca piu' elevata di quanto
sarebbe dovuta essere e l'anno dopo e' gia'
sul tavolino un nuovo sinistro da inserire nella
riserva.
Le riserve delle assicurazioni sono
tra le argomentazioni piu' discusse in sede di
concertazioni varie , proprio perche' non e'
affatto trascurabile...anzi e' un fattore
fondamentale nella determinazione delle tariffe
dell'anno a venire.
Il discorso dei rami
elementari che lei fa e' anch'esso una , mi
perdoni , ingenuita': i rami elementari non
possono compensare quello rca anche se e' vero che
l'assicuratore usa la polizza rca come veicolo per
contattare il cliente dal momento che rappresenta un
passaggioobbligato ( e' proprio il caso dirlo )
con il quale si sviluppa un approccio con il
cliente ,ed il 99 % delle agenzie e gran parte delle
societa' assicuratrici fallirebbero senza di essi ,
tanto che questi rappresentano lo zoccolo duro
degli introiti fino al punto che le compagnie devono
minacciare spesso gli agenti con riduzioni delle
provvigioni rca per avere dei portafogli vita ed
infortuni decenti .
I rami principali di cui lei
parla sono:
Ramo vita : che e' un ramo che
in genere rappresenta un debito, quindi
liquidita' che di fatto un giorno dovra' essere
restituita con gli interessi e non puo' certo
rappresentare un guadagno "puro ", ma al massimo
un obbligazione che offre una liquidita' da
investire, ma pur sempre una obbligazione. A riprova di
cio' le compagnie tendono a proporre sempre di
piu' prodotti senza minimo garantito proprio per
evitare la fine che hanno fatto compagnie come la
Bayeriche, suicidatasi proprio a seguitodell'enorme
raccolta vita fatta grazie al sistema del multilevel.
Polizza infortuni : che interessa in genere
soprattutto il libero professionista che si assicura di
solito ( quando lo fa ) per un premio di 150,00
euro o 200 euro , e che raramente chiede massimali per
un premio che raggiunga i 500,00 euro annuali . Ma mi
creda....non c'e' la ressa per accaparrarsele
e rappresentano una forchetta veramente bassa nella
raccolta dei premi che da soli non potrebbero in alcun modo
sostenere i costi di una impresa o anche solo di
un agenzia .
Le polizze sulla salute : queste non
sono facili da vendere , ed a meno di non avere un
cliente con ampia disponibilita', di solito vengono
ricercate da chi sa di avere gia' qualche
problemino in vista e di conseguenza generalmente
rappresentano un costo a tal punto che c'e' stata
una primaria compagnia ( tra le prime tre in Italia ) che ha
dovuto togliere dal mercato la propria polizza sanitaria per
sostituirla con una "meno rischiosa " ( per la
compagnia si intende ).
Quello su cui non siamo
d'accordo e' sul fatto che lei sostiene che
nessuno si assicurerebbe piu' se la polizza rca
non fosse obbligatoria mentre io ritengo il contrario
:
1) perche' se esco scoperto di
assicurazione ,il mio timore e' quello di ammazzare
qualcuno e di rovinare oltre che la vita del
malcapitato anche la mia ,oppure semplicemnte di tamponare
un bmw e ritrovarmi accollati 7000 euro di
risarcimento . 2) perche' in italia cmq una certa
cultura assicurativa dell'automobile si e'
creata grazie all' obbligo di legge e le assicuro
che spesso la gente lascia la macchina a casa pur
di non uscire scoperta , ed intendo scoperta
d'assicurazione, non solo priva di contrassegno.
3)gli extracomunitari che cicolano scoperti
circolano comunque anche ora . E se non hanno
niente? lo chieda al fondo vittime della strada ....le
risponderanno che in quel caso si fara' un bel
niente, ma i nullatenenti grazie al cielo non sono
la regola in Italia e chi ha qualcosa cerchera' di non
metterlo a rischio solo per non pagare un premio rca (
se questo e' ragionevole) .
4) lo stato
ha tutti i mezzi necessari a dar luogo alle opportune
rivalse ...le basti pensare a come sia diventato
efficente nella riscossione di multe, morosita'
varie .
Io parto dal presupposto , e ne
sono convinto , che i veicoli non assicurati
sarebbero l'eccezione e non la regola e di
conseguenza credo che una tassa annuale( minima )non
ricavata dal premio rca ma dalla dichiarazione dei redditi
, a sostegno del fondo vittime , potrebbe
garantire la sorte del danneggiato .
Le basti
pensare che il fondo oggi con il versamento del 2% dei
premi assicurativi riesce comunque a sostenersi
nell'esercizio di tutela del danneggiato e non solo
nell'ambito delle lesioni personali ma anche dei
danni materiali dal momento che anche questi sono
attualmente coperti (anche se con una franchigia di
500 euro).
E' chiaro che se partissi dal
presupposto che gli italiani in toto non si
assicurerebbero piu', condividerei la sua
visione.
Ma lei e' proprio convinto che le
persone che si assicurano temano piu' la
polizia piu' che di creare un incidente
sprovvisti di copertura?
Personalmente io temerei
la seconda .
Veramente le farebbe cosi'
ribrezzo pagare una minima tassa annuale ( estesa
pero' a tutti i cittadini italiani e non solo a chi
possiede un auto ) , per poter risarcire coloro che in via
eccezionale sono stati danneggiati da un auto
pirata o scoperta , a fronte di premi ridotti
drasticamente?
Lei provi a chiedere al suo
assicuratore ( dico sul serio lo faccia per
curiosita' )cosa farebbe senza polizze rca poi mi
sapra' dire se una compagnia correrebbe ai ripari
abbassando le tariffe oppure no.
PS: a proposito delle compagnie telefoniche: Sono
inseguite eccome....almeno finche' il cliente non
deve risolvere un problema, e stanno facendo man bassa
in tutti i portafogli di agenzia d'Italia .
Lei avra' capito che almeno questo forse posso
garantirglielo.
6 settembre 2005 0:00 - Alex
Sì' ma chi paga la tassa? La preleviamo dalle
assicurazioni? Quindi chi non paga l'assicurazione non
paga nulla del tutto. O bisogna creare un altro meccanismo
tipo "tassa rai"? Tu pensi in un sistema del
genere chi paga l'assicurazione pagherebbe meno di
prima? Io credo esattamente il contrario.
Ovvio
che nessuno di noi ha i numeri per fare i conti precisi, ma
se uno avanza una proposta almeno un'idea di massima
sull'impatto nei costi deve averla, se no la proposta è
fine a se stessa e non può essere valutata.
Ho
detto che anni fa il ramo era in passivo, in questi ultimi
invece è in attivo per quasi tutte le compagnie. Il
fatto che fossero in perdita non era comunque rilevante in
quanto il ramo rca porta clientela che viene sviluppata in
altri rami (gli assicuratori non ci tengono ad avere clienti
solo nel ramo rca). Per questo tutti si tenevano il ramo rca
anche se in passivo.
E' vero il meccanismo
che dice sulla questione degli accantonamenti, ma comunque i
conti devono tornare l'anno successivo quando il costo
del sinitro diveta certo, non è una cosa che può reggere
nel lungo periodo e quindi l'impatto è assolutamente
trascurabile (diciamo che le compagnie utilizzano il sistema
a seconda dei risultati che vogliono indicare in
bilancio).
Sono d'accordo però che le varie
riforme fatte nel corso degli anni non hanno mai portato
benefici (se non trascurabili, ma mai economici) ai
consumatori.
Ma passiamo ad una considerazione:
quanti alla fine cercano di risparmiare sull'rca? Le
differenze tra le varie compagnie è notevole (soprattutto
con quelle online o telefoniche), eppure non mi pare che
queste siano inseguite dai clienti. E' un po' come
la benzina, tutti si lamentano ma quasi nessuno guarda il
prezzo cercando di andare dove costa meno.
6 settembre 2005 0:00 - Andrea Faraone
I numeri derivano ovviamente da considerazioni a dire poco
sommarie ma comunque ispirate alla percentuale che
viene destinata grosso modo al fondo delle vittime della
strada e cioe' il 2 % del premio assicurativo quindi
non del tutto fuori dalla realta'( si faccia Lei qualche
calcolo ) solo che mentre oggi il fondo si regge con
i premi assicurativi , con la mia proposta sarebbe
pagato da tutti . E' chiaro che qui si fanno
proposte sommarie da considerarsi solo in funzione del
ragionamento fatto anche perche ' se dobbiamo parlare di
numeri chiudiamo direttamente la discussione dal momento
che non credo che nessuno di noi due sia un ministro o
altro delegato ISVAP .
Che l'RCA sia
un ramo passivo e' una BAGGIANATA al quale non
credono neppure gli assicuratori ( chieda pure ), ed
e' una passivita' ottenuta attraverso una serie
di compensazioni ed ammortamenti ottenuti grazie alle
riserve di bilancio.
Immagino che anche Lei
sappia gia' come funziona:
Arriva una
richiesta di risarcimento
l'assicurazione
accantona a fine anno la somma che si ipotizza
verra' liquidata per il sinistro in questione solo
che non c'e' alcun criterio oggettivo con
cui stabilirla esattamente , perche' magari il
sinistro comportera' complicazioni a seguito di
lesioni , magari ci sara' una causa , magari si
perdera' la causa con aggravio di spese processuali ,
quindi e' facile capire che l'assicurazione
gonfiera' il risarcimento ipotetico abbattendo
l'utile ( non sono un commercialista quindi forse
non uso i termini adatti ma penso di essere riuscito
cmq a farmi capire )
Lo stesso sinistro poi si
chiude prima di una qualunque causa ad un costo
assolutamente inferiore rispetto quanto previsto, per
non dire dei sinistri catalogati senza seguito ( cioe'
ai quali non viene dato seguito da parte del
danneggiato , presrizioni etc. )
Peccato che
allora le riserve di bilancio fatte saranno gia'
state utilizzate come fattore determinante del ns.
caro vecchio premio rca.
le
diro' di piu': le truffe e tutti questi disagi
avvertiti dalle assicurazioni si sono cominciate a
sentire dal 1996 in poi....gurda caso dalla liberalizzazione
delle tariffe....prima quando il punto biologico non era
regolamentato ed un colpo di frusta veniva pagato anche
5000,00 euro ( a volte di piu' ) andava tutto
bene e per giunta pagando tariffe piu' basse
della meta'....oggi con tariffe rad- -doppiate e
risarcimenti dimezzati queste povere compagnie
annaspano sempre.... e guardi che se quest' anno le
compagnie sono state costrette a chiudere in attivo
il ramo rca vuol dire che non sono proprio riuscite a
nasconderlo e che hanno guadagnato tanto ...ma tanto ....e
ancora tanto . Una compagnia assicuratrice non
e' obbligata a gestire il ramo RCA: se una
societa' ci "rimettesse " si occuperebbe solo
di altri rami , e se gestisce il ramo rca e'
perche' ci guadagna non per beneficenza.
Contesto pero' i suoi dubbi sul fatto che
l'assicurazione non diminuirebbe i premi rca se questi
non fossero obbligatori dal momento che almeno in
questo caso sono certo che tale "evento"
deriverebbe da una legge di mercato assoluta non certo
inventata da me: se una cosa devi comprarla per forza la
paghi di piu'.
Se oggi pagherebbe una polizza
con eventi naturali "qualcosa di piu'"
, con l'obbligo di legge la pagherebbe
"ancora di piu'".
Senza eliminare
l'obbligo di legge si rassegni a pagare sempre e
ancora di piu'.
Il nuovo codice delle
assicurazioni non fara' diminuire di una sola
virgola la polizza rca se non per motivi strumentali
per brevi periodi quale gesto "simbolico" e
"politico " ( l'ania gia' parla di
medio periodo che tradotto in termini finanziari significa
10 anni...: " oggi non ti paghiamo piu' il
consulente / avvocato per assisterti, tu ti affidi a
noi , noi ti liquidiamo un risarcimento minore , e le
polizze diminuiranno FORSE tra 10 anni con punte MASSIME
del 15 %...." e cioe' chi oggi paga 2500 euro ne
paghera'al MASSIMO solo 2125 ,00 .... FORSE ) .
Tutto sto casino del nuovo codice lo hanno
fatto le associazioni dei consumatori e tutti dovranno
ricordarsi , quando le polizze non caleranno , ed i
risarcimenti diminuiranno , che tali associazioni
sono state al fianco delle lobbi delle assicurazioni
in cambio di qualcosa che secondo me vedremo
presto comparire sulle polizze rca.... numero verde
delle associazioni? indirizzo delle stesse per
occuparsi del problema in cambio di una minima
iscrizione? Insomma secondo me e' nato un nuovo
sindacato alle spalle dei cittadini e di una intera
categoria di professionisti che , in cambio di
polizze che continueranno ad aumentare e di risarcimenti
minori...la cosa piu' importante pero' sara' la
quota d'iscrizione , magari per sporgere un reclamo
isvap? sai che soddifazione.
6 settembre 2005 0:00 - contribuente
x Andrea Ma come verrebbe gestita questa tassa? Chi la
pagherebbe, e con che modalità? Non è che rischierebbe di
finire come l'assicurazione delle casalinghe,
obbligatoria ma solo per chi vuole pagare?
6 settembre 2005 0:00 - Alex
"Alex, scusi ma allora non ho ben capito il suo
punto . riguardo la sua domanda sul " quando
uno non ha niente su chi fai rivalsa ? " e' un
problema che il fondo vittime della strada si trova a
dover fronteggiare spesso senza per questo smettere di
esistere" Appunto, ma solo quando il colpevole non
è identificato o non è assicurato. Ma se eliminiamo
l'obbligo di assicurazione questi casi si
moltiplicherebbero. E poi il fondo vittime della strada
riguarda solo i danni alla persona e non quelli materiali.
Un grosso limite che andrebbe eliminato se
l'assicurazione non fosse più obbligatoria. Ma chi
paga?
Sulla diminuzione dei costi della Rca non
sono per nulla convinto, d'altronde per anni l'rca
è stato un ramo in passivo per le compagnie. E poi la
concorrenza? Ma quale? Anche nelle banche c'è la
concorrenza, eppure...
Riguardo alla polizza
casa, è ovvio che assicurando rischi aggiuntivi i costi
aumentano (oggi gli eventi naturali sono esclusi da tutte le
polizze, quelle che li comprendono costano già di
più).
I conti andrebbero fatti con dati alla
mano. Per me è impossibile trovarsi a pagare di meno con
tale sistema perchè scaricherebbe sulle tasche dei
cittadini "migliori" ciò che non pagano quelli
"peggiori". I premi di 1000 euro? Dipende
dalla provincia e dalla classe di merito, si trovano anche
premi a 200 euro.
"Forte scoraggiamento a
circolare sprovvisti di assicurazione ed allo stesso
tempo forse scoraggiamento delle compagnie ad elevare
in maniera eccessiva i premi assicurativi." Ecco,
probiamo a farlo capire agli extracomunitari che già oggi
viaggiano sprovvisti di assicurazione (e ovviamente le forze
dell'ordine lasciano passare la loro auto e fermano la
mia per un conttrollo....
A mio avviso un sistema
del genere farebbe pagare di più quelli onesti e meno
quelli disonesti: un classico esempio di iniquità. E'
un'opinione, ma i conti andrebbero fatti conoscendo
tutti i costi e le implicazioni di una tale modifica.
"( secondo la mi proposta) pagherebbe una tassa
annuale di 15 euro a fronte di un premio rca
dimezzato..." Da cosa derivano tali numeri?
5 settembre 2005 0:00 - Andrea faraone
Alex, scusi ma allora non ho ben capito il suo punto
. riguardo la sua domanda sul " quando uno
non ha niente su chi fai rivalsa ? " e' un
problema che il fondo vittime della strada si trova a
dover fronteggiare spesso senza per questo smettere di
esistere.
Riguardo il fatto che lei
pagherebbe sia la tassa che il premio assicurativo
non dovrebbe recarle un grande problema dato che il
premio assicurativo per ragioni concorrenziali
finalmente svincolate dall'obbligatorieta' non
sarebbe quello che paga oggi.
Il fatto che
l'assicurazione dovrebbe rapportarsi con il
"vendere" il proprio prodotto senza la
certezza che questa sia garantita dal timore di
sanzioni amministrative , sicuramente porterebbe
enormi diminuzioni.
Sul fatto della
obbligatorieta' che in pratica esisterebbe comunque
sarebbe una cosa positiva e non negativa.... pero'
stia tranquillo che tale senso di obbligo (non essendo di
legge ma solo motivato dall'ipotesi di incidente ) a
fronte di premi di euro 2500,00 si farebbe molto ma
molto piu' debole , fino a che le assicurazioni
non riuscirebbero a renderlo piu' appetibile , e
finalmente conveniente e proporzionato.
Guardi le
dico una cosa: osservi i premi che si pagano per
assicurare la propria casa riguardo sia la
responsabilita'civile che altri danni diretti subiti
dal responsabile ( tranne il furto ).
Ipotizziamo
100 mq di appartamento .
Lei pagherebbe intorno
ai 150,00 euro l'anno.
Quando
renderanno obbligatoria l'assicurazione per la casa
vedra' questi premi arrivare anche a piu'
300,00 euro ( tanto per iniziare ....poi con il tempo si
sale ) .
Niente paura per ora , mi riferivo
all'assicurazione obbligatoria contro eventi
naturali proprosta dal governo e poi fallita tempo
fa.
nell'ambito delle compagnie assicurative
si comincio' a parlare di premi intorno ai 350,00
euro e cioe' piu' del doppio di quanto pagherebbe
ora.
Stia tranquillo che senza l'obbligo di
legge lei magari ( secondo la mi proposta) pagherebbe
una tassa annuale di 15 euro a fronte di un premio rca
dimezzato... non credo sia cosi' sconveniente (
questo e' quanto viene destinato grosso modo
da un premio assicurativo di 1000,00 euro ).
Forse non lo sa ma lei la tassa al fondo la paga
gia' ogni qualvolta salda un premio assicurativo ....si
tratterebbe solo di estenderlo a tutti il che ha
anche un senso giuridico e sociale dal momento che
anche il vecchietto che attraversa la strada in
bicicletta , pur non possedendo un auto , e' coperto dal
"fondo vittime della strada " .
A
mio avviso in questa maniera si otterrebbero due cose :
Forte scoraggiamento a circolare sprovvisti di
assicurazione ed allo stesso tempo forse
scoraggiamento delle compagnie ad elevare in
maniera eccessiva i premi assicurativi.
Purtroppo siamo su un sito di quelle associazioni che oltre
a non evitare che i premi possano aumentare ancora
stanno accollando le spese consulenziali legali
stragiudiziali agli utenti ,evitandogli il rimborso da
parte dell'assicuratore .
Certo sara'
sempre possibile non fare ricorso a nessun professionista
per la propria tutela .....a fronte di risarcimenti quasi
dimezzati .
Vedrete fin da ora che i premi
assicurativi non dimuniranno mai, anzi continueranno ad
aumentare finche' qualcosa dovra' accadere
qualcosa.
Non si puo' piu' andare avanti
cosi' ed e' assurdo che i consumi di
un'intera nazione siano ricattati dalle
assicurazioni.
Altra cosa da mettersi bene in
testa e' che la maggiorparte delle
assicurazioni sono gestite piu' o meno direttamente
dai politici che sono nel parlamento.
E non
parlo solo di Berlusconi con mediolanum ....Unipol
docet.... tra assicuratori sono cose che si sanno
da decenni.
5 settembre 2005 0:00 - Alex
Andrea.. scusa ma io ho detto esattamente questo: mi voglio
assicurare per i danni che io faccio agli altri (appunto per
evitare importi enormi di rivalsa), non per i danni che gli
altri possono fare a me! Questa seconda infatti costa di
più.
La proposta di inserire un'ulteriore
tassa mi fa rabbrividire.. quando viene introdotto qualcosa
di nuovo raramente va a vantaggio del contribuente.
Alla fine con la tua proposta la Rca non sarebbe
ufficialmente obbligatoria ma lo sarebbe comunque in
pratica. Così pagherei il mio premio ed anche la tassa per
pagare i danni di chi non si è assicurato. Non credo che la
somma delle due cose mi faccia risparmiare rispetto alla
situazione attuale.
In più c'è la questione
della rivalsa..... e se uno non possiede niente, o comunque
meno di quel che deve pagare, chi paga?? Aumentano ancora le
tasse per aumentare il gettito del fondo?
Sono
scettico di fronte a queste proposte perchè non mi pare
possano migliorare lo stato di fatto.
5 settembre 2005 0:00 - Andrea Farone
Esatto Alex , a lei forse sembra poca cosa
assciurarsi per i danni arrecati ad altrui ,ma ha
riflettuto sul fatto che quell'"altrui"
cosi' generico ,se Lei non fosse assicurato
potrebbe bussarle ,alla porta chiedendoLe il dovuto
risarcimento ?
Immaginiamo un sinistro medio con
un semplice colpo di frusta quantificato in euro
1.500,00 oltre ad un danno materiale di 2.500,00 ( mi sto
tenendo basso ): sarebbe pronto a pagare immediatamente?
oppure in un caso piu' grave ,magari mortale, con
una danno quantificabile in 350.000,00 euro , Lei avrebbe
cosi' tante case da non batterebbe ciglio al loro
pignoramento?
A mio avviso la soluzione potrebbe
essere orientata in questa maniera:
La 990
nasce come legge orientata alla tutela del danneggiato
innanzitutto , quindi si potrebbe evitare
l'obbigatorieta' solo rendendo cmq certa la
sorte di quest' ultimo grazie ad una tassa che
sosterrebbe direttamente il fondo vittime della
strada senza passare per la quota ad esso attualmente
destinata del 2% per ogni premio assicurativo .
Mi spiego meglio: Oggi esiste il fondo vittime della strada
a tutela di coloro che vengono danneggiati da pirati
della strada o da veicoli non assicurati . Tale fondo
e' sostenuto da una quota destinata da ogni
assicurazione esistente, la quale versa
l'equivalente del 2 % per ogni premio assicurativo
incassato nel ramo rca.
Se il fondo non fosse
sostenuto dai premi ma dal gettito fiscale il
danneggiato avrebbe comunque la certezza della tutela ,
l'rca non sarebbe obbligatoria e spingerebbe i
premi verso il basso , mentre lo stato non subirebbe
perdite a seguito delle opportune rivalse nei confronti
dei singoli cittadini che incautamente , in caso di
incidente ,avrebbero circolato sprovvisti di assicurazione(
alla fine paga sempre il responsabile ). Senza
considerare che l'entrata del gettito fiscale creerebbe
di certo un minimo lievitamento fiscale
moltiplicato pero' per ogni singolo lavoratore
che godrebbe pero' del vantaggio di polizze
assicurative minori ....e non sarebbe poco , poiche'
cio' porrebbe in parte tale difficile materia sotto
l'influenza ed il controllo del governo ,
garantendo allo stesso tempo certezza di sorte per
il danneggiato ,premi minori a fronte dei quali sarebbe
considerato sconveniente circolare non assicurati se
messi a confronto con le possibili rivalse da parte dello
stato avverso i responsabili del danno.
Se ci pensate anche ora e' cosi':
Il
fondo vittime della strada anticipa i soldi al
danneggiato per poi attuare rivalsa nei confronti del
responsabile.
Quindi perche' non rafforzare
questo strumento con una quota fiscale minima pagata da
" tutti "(qualunque pedone pur non pagando alcun
premio gode infatti della tutela del fondo vittime della
strada .
Sa quale e' la cosa buffa? che se
non toglieranno mai l'obbligatorieta'
dell'rca anche gli altri prodotti assicurativi
,come quelli pensionistici o del ramo infortuni, non
miglioreranno e sa perche'?
Perche' oggi
se una societa 'assicuratrice vuole mettere a posto
il proprio bilancio non ha certo bisogno di sforzarsi
di vendere la polizzetta infortuni di 150 ,00 euro
annuali.....carica tutto sull'rca garantita
dall'obbligatorieta' ed il gioco e' fatto .
5 settembre 2005 0:00 - Giovanni
non ho letto tutti i commenti, quindi non so se quello che
propongo sia già stato detto, comunque ritengo che ognuno
di noi non può occupare due mezzi contemporaneamente,
quindi le assicurazioni per responsabilità civile stradale
dovrebbero essere sulla persona e non sul mezzo. La
soluzione che mi viene in mente è quella di fare delle
assicurazioni eventualmente con dei limiti sui mezzi che si
possono guidare (fino a x cavalli ad esempio); questo
sistema che sarebbe giusto e probabilmente molto più
economico per l'utente non viene applicato secondo me,
perché comporterebbe un drammatico calo delle entrate per
le assicurazioni nelle quali probabilmente la nostra classe
politica ha dei seri interessi
1 settembre 2005 0:00 - pier
Francamente mi sto chiedendo se la proposta formulata dalla
associazione dei consumatori siano frutto della mancata
conoscenza del settore o se ci sono altri interessi non ben
definiti. Rammento che tutte le modifiche introdotte
dal legislatore negli ultimi anni non hanno fatto altro che
ridurre gli importi liquidati in caso di lesioni senza
ridurre alcunchè le polizze. In altre parole rispetto
alla liquidazione antecedente alla riforma del 2001, quando
un soggetto subisce dei danni percepisce meno della metà,
però nel momento che il consumatore si reca all'agenzia
per il pagamento della polizza si vede sempre aumentare
l'importo della stessa. Di più: l'indennizzo
diretto da parte della compagnia porterebbe a conseguenze
disastrose per il consumatore il quale rischia di vedersi
liquidato un danno per un importo inferiore rispetto a
quello che si vedrà costretto a corrispondere al
riparatore. E mi chiedo ancora:che fine fara il fermo
tecnico?.La compagnia lo corrisponderà?. ...e queste
sono solo considerazioni tecniche...... Temo, comunque,
che questo mio intervento così polemico nei confronti
dell'operato della associazioni dei consumatore non
sarà pubblicato... Temo, comuqnue, che questo mio
intervento
26 luglio 2005 0:00 - Gigi
L'indennizzo diretto e la moral suasion non servono a
nulla. Anzi, l'indennizzo diretto è solo uno svantaggio
per i danneggiati che si devono arrangiare da soli. Per
diminuire i premi basterebbero maggiori controlli sulle
riserve sinistri fatti arbitrariaramente dalle
assicurazioni, introdurre l'obbligatorietà di una
franchigia sulle polizze RCA in modo da responsabilizzare
tutti gli assicurati e, giustamente, assicurare non il
veicolo ma il guidatore. Gigi
23 luglio 2005 0:00 - Alex
Giuseppe, la proposta della polizza "personale"
l'avevo già indicata anch'io. Resta il fatto che il
costo dei sinistri è quello, quindi si tratta solo di
redistribuire i premi, non di risparmiare in senso assoluto.
Se non in minima parte. Rimane sempre il problema dei
controlli: più facile verificare che ogni veicolo sia
assicurato, più difficile che lo sia ogni guidatore.
Comunque è stato il presidente Aduc a parlare
dell'abolizione dell'obbligatorietà, proprio
nell'articolo che stiamo commentando. Come tante
proposte, in teoria (cioè sulla carta) è bellissima e
giusta; ma inapplicabile.
22 luglio 2005 0:00 - Giuseppe
Vedo che si è già tragiversato su quanto precedentemente
detto. Nessuno ha mai detto di abrogare l'obbligo
assicurativo. L'assicurazione R.C.A. dovrebbe rimanere
tale ma ne deve rispondere il conducente. Se ho la patente e
voglio guidare devo assicurarmi. Il controllo ?: meno
costoso e più proficuo. Risarcire i danni causati ?: più
rapido e meno soggetto ad imbrogli. Il costo ?: meno oneroso
di quanto si potrebbe pensare. Si dovrebbe istituire un
numero massimo di incidenti con una penale sempre più alta,
in relazione al numero di questi effettuati, ed al
raggiungimento del numero massimo porre delle sanzioni
altissime fino a limitare o ad inibire l'assicurazione
R.C.A. Se questa non è proposta?. Nessuno si farebbe carico
di danni altrui.
18 luglio 2005 0:00 - Avvocato di contrabbando
Abrogare l'obbligo di assicurazione è impraticabile: se
non sono assicurato e provoco un incidente con danni
notevoli, come posso risarcire? Ed alle vittime cosa
diciamo: mi scusi, ma non ero assicurato? Oppure dovrebbe
essere poi lo Stato a risarcire, e quindi i cittadini onesti
dovrebbero farsi carico degli incoscienti? In Gran
Bretagna hanno da poco intrapreso una nuova via per coloro i
quali non pagano l'assicurazione: verificato che
l'aumento delle multe non e' servito, ora si procede
alla rottamazione delle automobili sprovviste di copertura.
17 luglio 2005 0:00 - Alex
Io però ritengo che proprio in Italia togliere
l'obbligo dell'RCA sia un boomerang.. La
proposta mi sembra assurda: perchè io mi devo assicurare
per i danni che posso subire? Quindi io pago un premio non
in base alla mia rischiosità ma in base a quella altrui? Se
non altro adesso se mi trovo per merito in classe 1 pago
meno. Ma avete idea di cosa costi una polizza contro i danni
personali, compresi anche i danni materiali? E la rivalsa
civile come verrebbe gestita? Chi va a recuperare i soldi da
chi non ha niente oppure scappa e non viene nemmeno
identificato? Di fatto si tratterebbe di rendere
praticamente obbligatoria una polizza personale, anche per
chi ora ne può fare a meno. Aspetto una proposta
concreta perchè si può ragionare solo sulla base di
numeri, ma mi pare che una proposta del genere peggiori la
situazione invece di migliorarla.
16 luglio 2005 0:00 - Giuseppe
Carissimo Sig. Presidente il sottoscrittp ebbe ad
iniziare un forum, proprio su questo argomento,R.C.A. =
Riscossione Coatta Autarchica invitando tutti a svegliarsi
ed a proporre iniziative prospettando proprio ciò che Lei
oggi evidenzia. Oltre ad Alex pochi sono stati gli
intervenuti. Sono però ben lieto che Ella abbia pienamente
avallato quanto da me ultimamente suggerito, quale proposta,
ed insisterei, se mi permette, con forza civile, ad
insistere sul Governo con una petizione.