Io, caro Massimo, di disinformazione contro il Messina ne ho
vista davvero poca poca. Mi piacerebbe parlare ma mi
fermo, se sei di Messina dovresti conoscere Franza e il suo
modo di "lavorare". Una domanda, se il
Messina fosse andato in B che sarebbe successo? Traghetti e
strade bloccate e magari anche qualche bolognese
linciato? Vedi analoghe iniziative in Emilia?
3 agosto 2005 0:00 - Alex
Il business non c'entra nulla, chi guadagna col calcio
non scende in piazza, in piazza ci sono i "tifosi"
(magari anche quelli che dalla curva guardano la partita di
spalle) che forse non hanno altro con cui sfogarsi se non il
calcio. E non continuerei a giustificare chi non
rispetta le regole. Sempre col vizio di scaricare le
colpe ad altri soggetti non meno identificati: epppure
quelli che hanno bloccato i traghetti erano
riconoscibilissimi!
3 agosto 2005 0:00 - Michele
Per quel che puo' valere, solidarietà al Bologna e ai
suoi tifosi. Non seguo il calcio, ma una società che si
batte perche' tutti paghino le tasse ha il mio
rispetto. Ma hanno vinto loro, purtroppo: quelli che
bloccano strade e i traghetti. Quelli che promettono
tafferugli...Un brutto spot per il meridione, la Sicilia
(goveranta dall'integerrimo Cuffaro) e la città di
Messina. Aspettiamo cosa avverrà a Genova, a Torino, a
Perugia ecc...
3 agosto 2005 0:00 - lalla
io vivo a roma e qui il calcio è vissuto all'ennessima
potenza, quando scende in campo la mia squadra (roma) è
come se si tornasse indietro nel tempo,ai tempi del sacro
romano impero,nn è una semplice partita ,ma è la passione
di 1000000 tifosi che onorano la propria città. la squadra
è una passione,un'amore infinito, nn mi stupisco di
ciò che sia successo a messina, anche xchè la colpa nn è
dei tifosi,ma di chi ha trasformato il calcio da sport in
business.
3 agosto 2005 0:00 - FABRIZIO
Caro Alex,
l'hai detta giusta e la tua
descrizione può essere sintetizzata con una semplice
frase:
Lo stato (da sempre) é debole coi forti e
forte con i deboli !
Nel 96, a causa della morte
di mia mamma, dimenticai di pagare una rateizzazione
dell'ICI ( a causa della successione a mio favore per i
restanti 2 mesi dell'anno).
A fronte di una
imposta non pagata di 25.ooo lire mi sono arrivate oltre
200.000 lire tra multa, tassa, sovratassa, mora, interessi
vari e spese di esazione.
Quando mi sono
presentato in Comune ho detto loro che dovevano vergognarsi
e se uno che di colpo era rimasto senza madre, aveva il
tempo a pensare a 25.000 lire di ICI !
Invece,al
pallone, si concedono rateizzazioni da brivido !
Le motivazioni ?
Il calcio é un sport ad
interesse nazionale e come tale va tutelato.
Benissimo, ma lo tutelino con i soldi di chi é interessato
e non con le risorse dell'erario cioé di tutti.
Alla stessa stregua dovremo tutelare la F1, il golf,
il nuoto, la pallacanestro, ecc. ecc. ecc.
Anch'io tifo per la mia squadra, anzi, per 2 squadre: la
mia città (Piacenza) e la "vecchia signora" !
Ma mi scandalizzo quando vedo i costi sociali causati
da vandalismi, distruzioni del bene pubblico, costi immensi
per apparati di sicurezza altrettanto immensi.
Nella mia città, dopo l'ennesima distruzione dei
pulmann con cui venivano trasportati i tifosi ospiti dalla
stazione allo stadio, hanno deciso di prendere questi
pulmann, togliere sedie, poltroncine, vetri ecc. lasciando
solo i tubi per attaccarsi con le mani e mettendo delle
grigle ai finestrini al posto dei vetri (comre se fossero
dei cellulari).
PS: ogni BUS costa in media 300
milioni di vecchie lire e ne hanno "adattati" una
decina a spese di tutti i cittadini (anche di quelli che non
si interessano di calcio !)
E il grande TOTO'
direbbe:
"E io paaaaago !"
2 agosto 2005 0:00 - ALex
Già la Lazio è stata salvata per problemi di ordine
pubblico (una vergognosa rateizzazione concessa
dall'erario, cosa che se un normale cittadino la chiede
gli ridono in faccia). Coloro che hanno bloccato le
città per diversi giorni con scioperi fuori dalle regole
hanno avuto aumenti maggiori delle altre categorie di
lavoratori. Brutti precedenti, spero che non siano
sempre le minoranze rumorose, e sempre impunite, a muovere
tutto e ad essere sempre soddisfatte nelle loro pretese.
Nel calcio ci sono delle norme, a queste bisogna
attenersi. Chi ha barato ne paga le conseguenze.
2 agosto 2005 0:00 - Massimo
..sono di Messina e grande tifoso della squadra locale.
Premesso ciò credo anch'io che si tratti di una
forma di protesta sbagliata, inutile e anzi dannosa (in
tutti i sensi).
Penso però che il problema sia
molto più ampio ed investa in realtà vari altri aspetti
(sociali, politici, comunicativi..):
- sociali :
perchè la gente, a Messina, ma più in generale in tutta
Italia, è ormai obnubilata dal dio Pallone. Ciò anche a
dimenticanza dei problemi ben più seri che abbiamo.
Probabilmente però ciò fa parte di un disegno più ampio
che tende a tenere il popolo al di sotto del livello minimo
di cultura sufficiente per vedere e comprendere ciò che è
più importante e ciò che lo è meno, ciò che ha effetti a
più lunga scadenza da ciò che ha invece effetti
immediati...
- politici: perchè appare evidente
come anche e soprattutto l'attuale governo abbia fatto
di tutto per far cadere la gente in questa spirale di
povertà psico-culturale (oltre che economica).
-
comunicativi: perchè il giornalismo di carta stampata e tv
anche in episodi come quelli che investono la squadra
della città (ultima in varie classifiche e quindi priva di
altri elementi su cui concentrare la propria attenzione)
pongono più spesso l'evidenza sugli aspetti negativi
che su quelli positivi, e fanno (come in questo specifico
caso-Messina) un'apposita disinformazione sui veri
motivi che stanno dietro a questa situazione e che, di
fronte a un giudizio realmente obiettivo, dovrebbero
"pesare" molto meno di quanto avvenga per le altre
squadre della serie A. Il calcio dovrebbe fermarsi e
rifondarsi TUTTO !!!
(conclusione da tifoso, lo
so, ma vi prego..consentitemi questo "strappo")
2 agosto 2005 0:00 - FABRIZIO
Sig. Primo,
pensi, se i tifosi del Genoa
decidessero di ricattare lo stato e bloccassero l'intero
porto di Genova allo scopo di far promuovere "per legge
del parlamento" il Genoa in serie A e revocare la
squalifica !
Pensi che quando "noi
piacentini" ci siamo permessi di
"disobbedire" al loro aut-aut e ci siamo
"permessi" di pareggiare, ci hanno insultato e
hanno sfasciato tutto perché "non eravamo stati ai
patti" (i patti cioé di vendere loro la partita).
Povera Italia, paese di Santi, Poeti e Navigatori ma,
.... sopratutto, paese di ..... "pallonari" (nel
senso che lei capisce) !