sono d'accordo che Grillo debba fare solo il comico,ora
sta diventando un politico tragicomico,chissà perchè in
Italia tutti debbano fare il lavoro degli altri,criticare si
può ,sostituirsi senza entrare in campo,cioè nel loro
lavoro ,non è serio.
2 settembre 2005 0:00 - Antigrillo
Bella mossa per regalare 3 euro alle banche! Ma bravi!!!!
Come frustarsi e godere!
Grillo fa solo tanta
disinformazione e demagogia, credo però in buona fede.
Quando faceva il comico era molto meglio, quel mestiere lo
sapeva fare alla grande.
1 settembre 2005 0:00 - Mario P.
Oggi è successo un evento straordinario: un gruppo di
persone si è autofinanziato per pagare una pagina sulla
Repubblica di oggi per pubblicare una appello apparso sul
Blog di Beppe Grillo.
Questo il commento di Beppe
Grillo, pubblicato sul suo sito:
"E'
straordinario che persone come voi siano uscite di casa,
andate in banca, fatto un bonifico di 5 euro per pagarne 3
di commissioni, per finanziare la pubblicazione
dell'appello sulla Repubblica.
Abbiamo dato
avvio al primo evento di democrazia diretta in Italia, ed è
solo l'inizio.
Tra qualche giorno
pubblicherò l'elenco di tutte le persone che hanno
contribuito con le loro iniziali e l'importo versato,
oltre al saldo complessivo.
Ancora grazie!"
( redazione: teatro.org)
Link per vedere
l'appello pubblicato:
http://www.teatro.org/messaggio.asp?tipo=news&id_commento=31
35
1 settembre 2005 0:00 - michele princigalli
nonostante il suo peso, fazio è piccolo di vedute e
abbastanza incapace. a parte i suoi errori in italia, è
riuscito ad affondare la reputazione del nostro mercato
all'estero e quel poco di credibilità che avevano le
nostre banche. mentre i gruppi italiani possono agire in
modo trasparente in germania, inghilterra e paesi
dell'est, i gruppi stranieri hanno capito che in italia
regna fazio e una specie di mafia. così come in francia,
dove hanno fatto uno scherzo simile e gli investimenti
stranieri sono crollati dagli €40 miliardi a circa €20
miliardi in un solo anno, e solo per un gioco simile.
l'italia non è stata mai una meta ambita di
investimenti, ma quel poco di credibilità che avevamo
andava custodita. gli unici che lavorano bene, sembra, sono
quelli della finanza.
29 agosto 2005 0:00 - xx
Fazio è veramente un grande,difendere gli interessi
nazionali all'estreo è una cosa,ma guardarsi le spalle
nel suo paese è tutt'altro che facile.Lo ricorderò
nelle mie preghiere sperando che contino ancora qualcosa,
che non vengano riportate da qualche politico e magistrato
italiano,dicono salgano in cielo da sole,lo spero.
29 agosto 2005 0:00 - michele princigalli
già da anni, alla luce di tanti scandali, avrei voluto
vedere il governatore in manette. Infatti il problema che ci
si dovrebbe porre, non è se Fazio dovrebbe dare le
dimissioni. Troppo facile. Il problema vero sarebbe: quanti
anni in galera? Vista l'avanzata età di fazio non
poissiamo aspettarci che riesca a scontare dei decenni,
anche perché a fprza di banchettare con politici
architettando nuove fregature per i consumatori, è
ingrassato come un porco, e il cuore non reggerà
all'infinito. Piuttosto, se un uomo fa progetti
finanziari a quei livelli deve avere un capitale personale
non indifferente, ed è quello che vorrei toccare per
rimbossare tutti i risparmiatori italiani. Sono anzi sicuro
che se si cercasse bene, magari alle Bahamas, Fazio dovrebbe
avere riserve finanziare degne di piccoli stati
africani.
Infine il governo Berlusconi non osa
toccare il governatore. Quindi invece di annunciare
provvedimenti contro di lui, preparano misure contro le
intercettazioni. È come se subissi una rapina in casa, la
polizia trova il ladro con le telecamere, e Berlusconi vieta
l'uso delle telecamere per i furti. Semplicemente
incredibile come agli italiani piace farsi schiaffeggiare da
secoli, e non cambierà mai. Pure in Pakistan, quando troppo
era troppo un generale ha fatto un colpo di stato diventando
dittatore e in certi casi mettaendo a morte i positici
corroti. Non ammiro nessun colpo di stato o dittature, ma
per Fazio avrei volentieri augurato una situazione simile,
che in casi estremi è l'unica giustizia possibile.