COMMENTI
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10 novembre 2005 0:00 - istat
DONVI' BEATO TE CHE LO chiami StAto.io sarei piu volgare ,ma non si puo'.ma avete capito credo.
ciao donvito.
10 novembre 2005 0:00 - GHANAREMANA
ma qua fa tutto schifo....... meglio andarsene via ,da sto schifo di penisola.
abbandonarla,via.via,via.bleah...
10 novembre 2005 0:00 - Livio
i politici... un mio amico dice "il più onesto ha la rogna" eppure li chiamano "Onorevoli"!!!

la fiducia degli italiano verso la politica ed i politici è decisamente bassa, specie quando si arriva stiracchiati alla fine del mese, inizia un brusio, un malcontento generale pericoloso con aria di rivolta.

ma il cittadino comune quali armi ha a disposizione?
scegliere un altro politico? li abbiamo già provati tutti!!
non votare? vincono sempre gli stessi!!
eleggere uno che non fa il politico di professione? peggio che darsi la zappa sui piedi, senza nessun riferimento a quel poveretto di Berlusconi così maltrattato che ora che si è preso il governo si sta facendo le leggi per lui ed i suoi amici.

non è possibile aspettare che si estinguono perchè loro sono "Onorevoli a vita" hanno l'assistensa sanitaria all'interno della camera dei deputati ed il ristorante di lusso a prezzi da mensa della carità, poveniri loro guadagnano poco. si auto aumentano lo stipendio non di 50 euro lorde ma di 1000 o 2000 euro esentasse, perchè le forze armate, quindi la GdF, non può entrare nella camera dei deputati per controllare i registri contabili.
senza contare che il potere consente altre agevolazioni che vanno ben al di la del denaro (vedi l'ultimo dei soliti noti Berlusconi)

le associazioni sovversive sono fuorilegge se non altro perchè fanno vittime innocenti e noi vogliamo, almeno sotto i ponti, dormire tranquilli.

forse potremmo emigrare nel resto dell'europa dove ci sono condizioni di vita migliori ma poi saremmo "emigranti" con le conseguenti limitazioni... ma da valutare chissà che poi non sia megli di essere cittadini italiani vessati dai nostri stessi connazionali.

e se tutti i cittadini italiani emigrassero dall'Italia resterebbero solo loro i politici, gli abusivi delle poltrone incollati ad un posto a pagarsi le tasse da soli.
2 novembre 2005 0:00 - raffaele spinucci
Questa analisi dello stato delle cose elencate è sicuramente veritiera, purtroppo! ma che fare allora? rivolgersi ai politici? restare in attesa che un governo "faccia" in modo di accontentare tutti? quindi schierarsi con quello o quell'altro.....certo!!! aspettare........che cosa....!!! la fine??? la politica mi sembra non stia riuscendo...in nessun caso, a risolvere quei problemi che assillano tanto la nostra società! i politici fanno il "loro" lavoro, dicono di essere tanto bravi.....gli avversari politici dicono la stessa cosa! in mezzo le persone "comuni" che devono risolvere i problemi di tutti i giorni!!! tutti ci si lamenta, però è diventato forse troppo scontato, troppo usuale, sembra sia diventato prassi comune lamentarsi.....anche quando non ce ne bisogno!!!! non ho speranze!!!! non ho auspici!!!!! non ho suggerimenti!!!! ho solo voglia mi mandare tutti a c.....!!!
1 novembre 2005 0:00 - Claudio
La gran massa dei pensionati poveri, ormai non ci aspettiamo il miracolo, o un intervento a n/s favore, siamo rassegnati e in attesa della n/s fine. O Sinistra o Destra, la musica per i più deboli è la stessa.-
1 novembre 2005 0:00 - Franceso
Concordo in pieno su quanto ha scritto, ma non credo che andare a votare scegliendo un'altro colore sia l'arma giusta per combattere questo malcostume che noi "pecoroni" (scusate il termine mi inserisco anche io chiaramente) da anni forse per un forte egoismo non ci ribelliamo assolutamente a tutto ciò, quello che non capisco come mai in francia o in germania sono molto solidali i cittadini quando devono lottare nei confronti del proprio governo,invece noi in Italia continuiamo a credere in uno stato che altro non fà che pensare solo e niente altro che a se.
Mia mamma soppravvive con i suoi 500 euro mese e vi garantisco che non bastano per pagare tutte le spese che ha, mia moglie invalida civile più volte si sente costretta ad abbassare la testa anche quando ha ragione, ma lo stato dov'è, forse a roma è presente, ma non di certo a Milano, per ottenere un beneficio per mia madre, che io mi sono opposto avrei dovuto dare delle mance a personale di un centro di riabilitazione di cui non voglio fare nome, per ottenere un letto etc etc, quindi da quanto Lei ha scritto le confermo che siamo arrivati ad un punto in cui gli Italiani o si svegliano me compreso o i nostri figli avranno una vita ancor più dura di quella che io stesso sto subendo.
Riguardo la Rai mi permetta di esprimere una mia rabbia perchè i contribuente devono partecipare a contribuire nelle spese di un ente che è un colabrodo è regala i proventi pubblicitari in programmi condotti da personaggi dello spettacolo che come dicono loro fanno satira ma mi sembra di vedere una specie di tribuna politica unidirezionale gratuita, perchè questi conduttori visto che vogliono fare politica, invece di essere pagati paghino la Rai per fargli dire quello che vogliono.
Grazie dello spazio
Francesco
1 novembre 2005 0:00 - Castoldi Paolo
Sono assolutamente daccordo. Teniamo però presente che il cittadino italiano, nel momento in cui la sua squadra di calcio viene mandata in serie B, scende in piazza, distrugge auto, negozi e blocca strade e ferrovie. Quando invece lo stato aggiunge o aumenta una tassa (ovviamente assurda) il cittadino italiano non fà nulla. quello che il cittadino italiano non ha ancora bene chiaro in mente (perchè con la mente ofuscata dalla febbre calcistica) è che il nemico pubblico numero uno del cittadino italiano, è lo stato italiano.
1 novembre 2005 0:00 - giorgio giovanni lai
Sono d'accordo su tutto quanto affermate. Aggiungerei, però, che a fronte di tanto scempio non esiste una capacità di incisiva protesta da parte dei cittadini. Contrariamente ad altri Paesi d'Europa, dove si arriva a scioperi e manifestazioni molto incisive e "robuste", qua in Italia mi pare che prevalga la rassegnazione. La classe politica, poi, va anche stimolata a realizzare nei fatti quanto ha promesso in campagna elettorale.
Cordiali saluti.
Giorgio Giovanni Lai
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