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13 gennaio 2006 0:00 - dona
caro donvito hai la mia solidarietà, ti scontri con delle teste di cazzo, la pillola dovevano darla alla madre dei ppirla che parlano qui dentro.
ricordiamo loro che l'ignoranza fa più morti della fame.
13 gennaio 2006 0:00 - V.Donvito
per Akela 78
ti ringrazio della disponibilita', ma siamo fuori tempo massimo: tre mesi per le querele penali e otto giorni per eventuali richieste di danni in sede civile.
La ricetta o meno era relativa in quanto c'erano le testimonianze.
Per cui (corna, bicorne e biscorne come diceva Toto'), la prossima volta faccelo sapere prima....
13 gennaio 2006 0:00 - xxx
Il Sig. Donvito è un'altra sconcezza che circola in Italia,lui sa tutto,giudica tutti,assolve e condanna (come i suoi giudici ROSSI,cioè il 99,9% della magistratura).Faccia pure le sue denunce e le sue lotte il Corleone Don Vito,ma ho diritto di farle anch'io,senza essere tacciato di fascista,untore ecc...In questo sito di Compagni Siberiani,mantenuti di contributi pubblici,non faccia l'eroe,caro DON VITO.Scusi ma Lei è prete?
13 gennaio 2006 0:00 - AKELA78
purtroppo il fatto è successo nel febbraio 2005 dunque penso ormai sia acqua passata. fortunatamente alla fine tutto si è risolto..
ah dimenticavo..il medico della guardia medica che era reticente e che mi ha fatto la ricetta ha ceduto alla richiesta dopo che il mio fidanzato (avvocato) lo ha minacciato di denuncia.
Purtroppo il fatto è avvenuto tempo addietro e tra l'altro a parte la testimonianza del fidanzato non ho tenuto con me la ricetta della guardia medica per cui non ho nessun documento che possa fare fede a parte la mia personale esperienza. se posso essere utile comunque mi rendo disponibile.
13 gennaio 2006 0:00 - v.Donvito
per Akela
non esistendo il diritto all'obiezione di coscienza per la prscrizione di un farmaco (sollecitato in materia, anche il super religioso ex-ministro della salute Girolamo Sirchia aveva soprasseduto a pressanti richieste), potresti presentare denuncia per omissione di soccorso nei confronti dei medici e delle strutture che ti hanno negato la ricetta. Attenzione, non perche' a te, dopo una visita medica, avrebbe fatto male quel farmaco, ma perche' si sono dichiarati obiettori di coscienza. Cioe' hanno vantato, mentendo, un diritto inesistente a danno del loro ufficio istituzionale e ippocratico.
Se ti interessa e sei disponibile possiamo far crescere la questione nella speranza che possa esser utile per arrivare all'abolizione di questa odiosa ricetta.
Se vuoi, mettiti in contatto con me, oltre a replicare in questo forum che' ne torna bene a chiunque possa leggerci e suggerirci:
[email protected]
13 gennaio 2006 0:00 - AKELA78
Io personalmente ho avuto una esperienza con la pilola del giorno dopo e la sua negazione. Premetto che non sono una ragazzina, ho 30 anni ed una relazione fissa. In un periodo di questa relazione mi sono trovata a fare uso del profilattico come d'altra parte puo' capitare senza la copertura ormonale. fatto sta che si dice il profilattico sia sicuro al 90 per cento? ebbene sfortuna delle sfortune si ruppe. un sabato pomeriggio. Io ed il mio compagno andammo subito in ospedale (ho una certa conoscenza del tipo di farmaco essendo laureata in una disciplina medica ma non posso dispensarmi il farmaco)in pronto soccorso. ci dissero che i ginecologi che vi operavano erano TUTTI obiettori di coscenza e quindi di provare ad andare in reparto a sentire ma non mi diedere molte altre speranze. Infatti mi negarono la ricettazione senza sapere nulla di me, Andai in un altro ospedale e fu la stessa situazione. A parte l'umiliazione gia' personale di recarsi ad un servizio pubblico e dire cosa ti è successo in un momento che è di intimità per la vita di coppia anche le ferite di sentirti trattare cosi' male. In questo altro pronto soccorso mi risposero che potevo rivolgermi il lunedi' successivo al consultorio comunale dato che in questa struttura sono autorizzati all'emissione della ricetta.. peccato passavano solo 48 ore come minimo.. e la pillola deve essere presa al piu' presto possibile.. piu' si aspetta piu' gli effetti collaterali aumentano fino a non rendere quasi piu' possibile il bloco della gravidanza e portare malformazioni sul nascituro. Fortunatamente nonostante io piangessi a dirotto e mi sentissi come un incatenato a cui avessero deciso gli altri cosa fare della propria vita il mio fidanzato non si è dato per vinto ed ha provato a chiamare piu' guardie mediche che si scaricavano un po' il barile fino a che abbiamo trovato un medico che all'inizio è stato reticente poi mi ha fatto la ricetta. .. e' stato angosciante, un calvario durato quasi un intero pomeriggio per una cosa che puo' capitare in una coppia. Oggi a distanza di un anno se mi capitasse di rimanere incinta sicuramente terrei mio figlio, purtroppo prima non potevo non avevo un reddito, non ho una casa e come facevo a mantenerlo? lo stato non aiuta da questo punto di vista la maternità perdipiu' se sei un libero professionista .. os cegli la famiglia o la carriera.soprattutto agli inizi. A me ha dato molto fastidio come sono stata trattata. Non puo' essermi imposta una scelta fatta da altri, nessuno puo' decidere della mia vita e di come devo gestirla. >Ti fanno sentire la persona piu' meschina del mondo.. ma la cosa pazzesca è che chi mi diceva che non mi prescriveva la pillola perchè era obiettore di coscenza mi diceva anche di stare ad aspettare.. se ero incinta e non volevo il figlio allora di rivolgermi poi al loro servizio per l'aborto.. QUESTO E' UN CONTROSENSO BELLO E BUONO.. giusto sempre per farti sentire un assassina e farti passare delle pene anche fisiche e dei rischi se non puoi tenere un figlio. Penso che l'aborto e qualsiasi mezzo che lo provochi debba essere una scelta libera e consapevole, chi ci arriva non lo fa mai a cuore leggero, e debba essere lasciata laicamente libera, senza che moralismi o bigottismi la inquinino. l'italia è un paese laico e come tale deve lasciare la scelta alle varie religioni che vi abitano. se poi una persona profondamente cattolica nega l'aborto perchè è un atto contro la vita dagli inizi allora è libero di professare il suo credo ma senza venire a ledere la mia libertà e la mia vita.
3 gennaio 2006 0:00 - dr. obiectore
Caro Donvito,
tu menti sapendo di mentire...
L'obiezione di coscienza da parte dei medici nei confronti della pillola del giorno dopo è pienamente legittima.
Nella visione più liberista il medico obiettore deve indicare un collega o una struttura in grado di prescrivere il farmaco. Stop. Per cortesia finiamola di diffondere falsità!
24 dicembre 2005 0:00 - xxx
Denunciare chi nel servizio pubblico amministra la pillola del giorno dopo.Ma forse bisognerebbe ordinarla,chissà che individui loschi cone Fausto Bertinotti,Cossutta,D'Alema forse non sarebbero mai nati........
24 dicembre 2005 0:00 - Lucio Musto
... sono talmente ladro che mi rubo anche il nome per rispondermi quando mi dico sconcezze!
22 dicembre 2005 0:00 - Lucio Musto
LUCIO SEI SOLO UNA VECCHIA MERDA CATTOLICA!

PIU' FIGLI = PIU' POVERI E PIU' IGNORANTI = PIU' POSSIBILITA' PER VOI MAFIOSI CATTOLICI DI RUBARE!

NELLA SCUOLA PUBBLICA STANNO ANCORA ASSUMENDO INSEGNANTI DI CATTOLICESIMO DI MERDA!

ED AD UNA PAGA MAGGIORE DI ALTRI INSEGNANTI!

NONOSTANTE SIANO SEMPRE DI MENO GLI STUDENTI CHE SCELGONO DI AVVALERSI DI QUESTO FORMA DI PARASSITISMO


AL RIGUARDO : http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/scuola_e_universita/ servizi/insrelig/stpipendirelig/stpipendirelig.html

MA SI SA CHE I CATTOLICI SONO TUTTI LADRI!
22 dicembre 2005 0:00 - Lucio Musto
Una cosa è l’idea personale su un argomento, altra cosa è l’analisi di un fenomeno.

Quando poi una domanda implica il giudizio su più principi, ognuno di noi, nel tentativo di dare una risposta univoca, tende ad enfatizzare il principio che lo tocca di più svilendo quelli che lo interessano meno.

E così ogni risposta, pur logica ed onesta per l’autore, risulta sbilenca per gli altri. E in un forum così tanto avvelenato da ripicche ed invidie personali, si finisce per baruffare piuttosto che ragionare.

E si che l’argomento è impegnativo e ci tocca tutti: personalmente o in persone vicine e care.

C’é da tutelare la serenità della vita della donna e quella del suo partner.
C’è da tutelare il diritto alla vita del concepito.

L’impatto sociale, familiare e personale è notevole, e pesantemente può condizionare le scelte di una donna a rischio di una indesiderata gravidanza.

Poi, ma tutt’altro che secondari, sono i principi morali e religiosi, nonché i condizionamenti culturali e di tradizione a plagiare pesantemente la decisione finale ed i successivi purtroppo non infrequenti pentimenti.

Il problema, intendo dire, è vasto e non basta certo la norma applicativa di una leggina frettolosa a risolverlo.

Poiché primariamente è un problema sociale e, a mio avviso, è di lì che bisogna partire. Occorre innanzitutto decidere come si pone la nazione (intesa come insieme di cittadini) di fronte ai suoi nuovi membri: i neonati, i feti, gli embrioni.
La vita e la promessa di vita di queste persone, è per tutti noi un carico “della comunità”, o della “madre fisiologica”?
Perché se è un carico sociale tocca a tutti sostenerne i costi, stabilire le regole, ed assumersi le responsabilità; se invece decidiamo che è cosa personale, allora nessuno si azzardi ad avanzare pareri o giudizi!

Solo nella “certezza” sull’atteggiamento sociale della comunità la donna potrà serenamente maturare la consapevolezza del peso della gravidanza e della maternità.
Potrà fare i conti con tutto il resto. Da sola o col suo partner potranno valutare ogni impegno e gratificazione, pienamente rispettare i propri principi, coscientemente assumersi le responsabilità per sé stessi e per il nascituro. Generare un cittadino o un menomato sociale.

Naturalmente questa è la mia utopia. Ma io sono vecchio ed anche i miei figli da tempo hanno fatto le proprie scelte. In più non vendo farmaci, non ho azioni ospedaliere, e non scrivo nemmeno articoli su giornali scandalistici o ad effetto. Certamente in giro pesano ben altri e pregnanti interessi!.

Lucio Musto 22 dicembre 2005 parole 412

22 dicembre 2005 0:00 - Fede
Credo che il punto di vista che state adottando sia profondamente sbagliato. Qui non si tratta di decidere se si è contrari o meno all'aborto: ma di decidere se si ritiene giusto che sia lo Stato a decidere per i cittadini. La sfera morale, dentro la quale rientrano questi problemi, è di natura privatissima. Chiunque è libero di dire la propria opininione, e di cercare di convincere gli altri (magari senza offendere, come fa don Pipitone o xxx): la Chiesa può dire la sua, i partiti possono dire la loro, possono nascere associazioni che aiutano chi la pensa in un modo o in un altro. Ma quello che è importante è che comunque lo Stato non imponga una propria visione della morale!!! Per cui, cari preti, cari detentori del sapere, cari moralisti, continuate pure nella vostra opera di convincimento - il dibattito non fa male, anche se potreste per un momento rinunciare all'idea di avere la Risposta Giusta a tutto - ma, vi prego, smettete di chiedere che lo Stato imponga a tutti il vostro modo di vedere le cose!
26 novembre 2005 0:00 - don vito
da: Mario
Data: 26 Novembre 2005

"Caro" xxx
Mio padre è morto di tumore ai polmoni circa un anno fa, l'ho visto morire per soffocamento, spegnersi secondo dopo secondo.
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Quanti anni aveva tuo padre?

P.S.Non ti curare di xxx/[email protected],è solo un sacco di merda...

26 novembre 2005 0:00 - Reset
Caro Mario, mi permetto di dissentire con quello che affermi. Tu parti da un punto di vista molto semplice: ciò che esiste, esiste. Quindi, meglio fare in modo che esista meglio possibile. C'è la droga? La droga esiste, quindi meglio che la droga si possa comperare liberamente. La prostituzione minorile esiste? Esiste, quindi meglio farla nel miglior modo possibile (potrebbe risponderti qualcuno). La malattia mortale esiste? Esiste. Essa provoca dolore ed annichilimento della dignità umana. Quindi? Meglio l'eutanasia. la vuole il malato, la vuole il parente. I ragazzini hanno rapporti sessuali liberi? E' una realtà, quindi diamogli la pillola del giorno dopo e salviamoli da una gravidanza indesiderata. La pillola esiste? Diamogliela, quindi, con buona pace di tutti. Il discorso non è proprio così.
La droga va combattuta instillando nei giovani lo schifo ed il ribrezzo per ciò che significa drogarsi. La prostituzione va combattuta, dando alle persone i mezzi leciti e giusti per sostenersi. I rapporti in età giovanile vanno evitati educando la morale dei giovani, anche ai fini della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.
Ciò che tu propugni, invece, è la soluzione al problema che già c'è, dandolo per scontato e per irrisolvibile. Tanto c'è!! Quello che alcuni di noi pensano, invece, è che il problema potrebbe anche non esserci. Come vedi, in tema di prevenzione, siamo un tantino più avanti di te, almeno nelle nostre intenzioni.
26 novembre 2005 0:00 - Mario
"Caro" xxx

Mio padre è morto di tumore ai polmoni circa un anno fa, l'ho visto morire per soffocamento, spegnersi secondo dopo secondo.

Ogni sospiro mettevo l'orecchio sul suo petto e guardavo negli occhi le facce degli altri parenti che erano al suo capezzale e che con gli occhi pieni di lacrime assistevano impotenti alla tragedia che si stava consumando.

non ho la capacità di esprimere quello che ho provato e neanche ho la possibilità di sapere cosa possa avere provato mio padre in quel momento.

Ti ho scritto questo per dirti che magari si potesse andare oltre ed averla questa eutanasia, per quelli come te è sicuramente un qualcosa di barbaro.. per i malati e sofferenti un gesto di salvezza inaspettato.

Vorrei che gli imbecilli che detengono il potere spirituale e che grazie a quello spingono e forzano quello materiale si ammalassero e soffrissero quello che soffre la gente comune...

Chissà se non cercherebbero una morte indolore invece di soffrire in agonia per giorni e giorni.

Purtroppo l'italia è piena di perbenisti.

Saluti
Mario
25 novembre 2005 0:00 - xxx
Per il Sig. presidente Aduc,
prenti tu la pillola,quella per l'eutanasia,non sei favorevole anche a quella?che uomo di morte,demolitore di valori,povero diavolo che non è neanche in grado di dire ai lettori chi gli paga lo stipendio.Lavori gratis? magari potessi farlo anch'io,ma il pane costa mio caro presidente Aduc,ma come sempre non risponderai.Ricchi premi e cotti...
25 novembre 2005 0:00 - Enrico Falcinelli
Carissima Nadia, capisco la tua asprezza; io proposte concrete ne avrei,ma non ho la potenzialità della realizzazione, anche perché la concretezza non dipenderebbe da chi effettua la proposta, ma dalla risposta di chi viene raggiunto da quella informazione. Spesso buone proposte vanno in malora solo per la malaeducazione di un popolo! Non essere ostile con "noi", come mi definisci, perché noi siamo persone che cerchiamo di fare tante cose belle che tu non sai. Ecco perché, nel mio piccolo, posso aiutare solo a capire meglio nel modo più semplice quanto c'è da capire, affinché tutta la coscienza di un popolo si impegni alla realizzazione di quel qualcosa di concreto che tu chiedi, senza dover aspettare la proposta di un singolo. Non siamo forse realmente liberi? La liberta concettualmente intesa cercano di negarcela, quella della coscienza però non possono annichilirla, ringraziando Dio!
Ecco, lascio un indirizzo utile per qualche piccola ma buona informazione concreta: http://www.pilloladelgiornodopo.info/

Saluti e auguri.
24 novembre 2005 0:00 - nadia
caro enrico è proprio così difficile comprendere che se si vuole combattere una ingiustizia non servono le prediche ma proposte concrete che si pongano a rimuovere gli ostacoli . le donne vogliono avere le stesse opportunità che hanno gli uomini ,specie quelli come xxx ,di poter scegliere se andare in paradiso o all'inferno, perchè gli ostacoli della vita la società di stampo maschilista li pone sempre sulle spalle dello donne che ha proposito di mortificazioni ne sanno qualcosa .....ripeto: quando voi difendete la vita in realtà volete difendere solo la vostra supremazia e il controllo, che vi sta sfuggendo, sulla vita delle donne... se voleste difendere veramente la vita vi prodighereste in proposte concrete
24 novembre 2005 0:00 - xxx
gian
forse avrebbe dovuto farlo anche tua madre!
24 novembre 2005 0:00 - gian
Penso che se poi dobbiamo trovarci difronte a stragi come quella di Cogne, dove la nipote non è stata più in carcere, beh, piuttosto è meglio abortire sistematicamente.
W l'aborto con pianto nel cuore, W l'aborto.
24 novembre 2005 0:00 - DON VITO PIPITONE
da: Luisa
Data: 23 Novembre 2005

Penso che sia meglio non usarla, penso sia meglio nasca un bambino
;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;

sei sicura di pensare?
24 novembre 2005 0:00 - Enrico
Cara Nadia, credo che sia più opportuno integrare una cultura etica e morale riguardo le differenze che vi sono tra l'abortire e il dover affrontare le difficoltà, seppure grandi della vita. Non tutti ce la fanno, è vero, ma è anche vero che le donne restano segnate indelebilmente da un'operazione di aborto, e ne ho davanti molti casi, in quanto è e resta sempre un'azione fuori della concezione della vita da parte dell'uomo.
Credo che valutazioni equilibrate, per la propria vita, portino a situazioni personali più vantaggiose, anche a costo di qualche piccola mortificazione personale. Oggi, mi risulta, è la mancanza di capacità di mortificazione e un'aria di falso liberalismo che porta al trend positivo di discorsi che, umanamente parlando e al di fuori di ogni ideologia, secondo me non si risolveranno mai, in quanto non fanno parte di noi.
Saluti sinceri.
23 novembre 2005 0:00 - Luisa
Penso che sia meglio non usarla, penso sia meglio nasca un bambino
23 novembre 2005 0:00 - Mario
x xxx

Si vede subito che sei una persona che capisce al volo quando un qualcosa sta degenerando.

Grazie a quelli come te le case chiuse restano chiuse e le minorenni rumene vanno sul marciapiede e sono poi quelli come te che si mettono in fila per attendere la "nuova bambina" da "assaggiare".

Grazie a quelli come te che i neonati vengono lasciati nei sacchetti della spazzatura o sfigurati nell'acqua bollente

Grazie a quelli come te che migliaia di bambini nei paesi sottosviluppati nascono solo per morire.

Grazie a quelli come te che i pedofili vengono difesi dalle istituzioni

Grazie a quelli come te che si parla di integrazione raziale e poi vengono costrette queste genti a sorbirsi i crocefissi in classe

Grazie a quelli come te che a volte l'Italia che è un paese meraviglioso fa veramente schifo.

Spiacente, non è nel mio stile utilizzare toni pesanti, ma chi si propone contro uno strumento di civiltà come quello della pillola del giorno dopo..non merità attenzione.

Fosse per me insegnerei ai ragazzi delle scuole il significato di tale pillola ed obbligherei i giovani ad averne in tasca una.Per i perbenisti sarà una "proposta allucinante" per me è salvare dei giovani da una gravidanza indesiderata e delle giovani vite da un cassonetto dell'immondizia.

Guardate come sono conciati nei paesi del terzo mondo e poi vergognatevi.

Saluti
Mario.

23 novembre 2005 0:00 - nadia
crescere un figlio oggi è a dir poco costosissimo, leggi per la famiglia niente ,a parte l'elemosina dei mille euro per comperare il corredino, la maternità non ha nessuna tutela quando nel mondo del lavoro se rimani incinta come minimo dai fastidio se non addirittura ti licenziano, se non vuoi accollarti il padre del bambino perchè ti accorgi che è uno stronzo dovrai avere a che fare con lui per tutta la vita . per cui gli antiabortisti dicono solo di essere contrari all'aborto ma nei fatti il loro ragionamento è 'te lo sei voluto adesso arrangiati'. se le donne si sentissero protette da una società che veda la maternità come funzione sociale indispensabile e si attiuassero tutti quei meccanismi per la tutela della libertà della donna l'aborto scomparirebbe
23 novembre 2005 0:00 - xxx
Date il voltastomaco,autorizzare le persone all'irresponsabilità.La figlia di Mastroianni (che nome complicato,è già una premessa) è autorizzata a farsi sbattere a suo piacere senza nessun problema fisico e morale .Bravo Mastroianni,lei è un uomo coraggioso.Però questo non lo impone anche a me ,sono disposto a farmi esplodere come un Kamikaze,nel suo ufficio,queste aberrazioni lei le tiene a casa sua non nella mia,STALINISTA GASATO.
23 novembre 2005 0:00 - xxx
L'aborto è un crimine,l'Aduc non può obbligare i cittadini a compiere crimini in nome della sua libertà democratica ROSSA Stalinista. Chi vuole abortire non deve rivolgersi a chi è contrario all'aborto,io non rinnego la mia coscienza per far piacere alla coscienza sporca dell'Aduc, sono problemi vostri purtroppo e dovete aprire cliniche con la scritta Ospedale Aduc PCI Rifondazione PCI.
23 novembre 2005 0:00 - xxx
Povera Aduc,che grandi idee di libertà e di cultuta stai diffondendo.ma per voi aborto che significa? abortire volontariamente cosa vuol dire.Per un medico e per ogni persona normale significa UCCIDERE una vita iniziata,un germoglio,una cosa certa...ma per voi certo interrompere una gravidanza è interrompere niente,non c'è nulla,negate anche le analisi mediche che provano che qualcosa sta avvenendo nella vita della donna. Ma siete contro la guerra,la morte,la violenza,povera ADUC ,la stupidità vi accompagni sempre...COMPAGNI STALINISTI ::siete il futuro d'europa....
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