In riferimento alla ragazzata “stile Gianburrasca del
nuovo Millennio” e ai relativi commenti , sentiamo la
necessità di porci alcune domande esistenziali. I
sogni sono desideri? E le azioni dei “sognatori” sono
giustificabili in quanto realizzazioni di desideri?
Ma che divertimento c’è nel somministrare popper (una
sostanza eccitante) a una persona non consenziente?...Chi,
del resto, non vorrebbe farsi quotidianamente un bel
bicchiere di acqua e popper durante il lavoro?
Perché punire un così sano divertimento?
Certamente è semplicistico e comodo relativizzare e
generalizzare certi episodi che cercano di rompere la
“ferrea gerarchia” scolastica fondata sulla legge del
più forte. Alla fine dei conti, queste ragazzate sono
purissima espressione delle infinite capacità dei poveri
sottomessi a quel regime militare che crea tanta
frustrazione. Quindi perché non sublimare le pulsioni
represse nell’aggressione dell’altro per puro
divertimento? Pur si fosse trattato semplicemente di
peperoncino, (che può risultare fatale in caso di
allergia), la questione rimane la seguente: bisogna
giustificare sempre e comunque queste ragazzate che
degenerano spesso in maleducazione, bullismo e violenza,
ormai “normalità”? Forse 15 giorni di
sospensione sono una punizione inadatta, è vero; infatti 15
giorni di lavoro socialmente utile risulterebbero
maggiormente formativi rispetto a un periodo di vacanza.
Il problema della circolazione di sostanze eccitanti e/o
stupefacenti tra i ragazzi sarebbe imputabile alla scuola
che non riesce a insegnare la “vita”, piuttosto che alla
famiglia? Non è forse quest’ultima a mettere i soldi in
mano ai ragazzi senza curarsi dell’uso che ne fanno? E, ad
ogni modo, dovrebbe considerarsi eccezione fortunata la
mancata denuncia da parte della docente, poiché segno di
interesse e non tanto del contrario. È vero, la
scuola non insegna la vita, come utopisticamente si
vorrebbe, ma è la vita attraverso gli errori, che vanno
riconosciuti come tali, a costruire sé stessa. E in
ultima analisi, le famiglie, cellule fondanti della società
e dello Stato, dove sono? ADOC
Padova
8 dicembre 2005 0:00 - Alias
Probabilmente tale articolo meritava tali commenti. Ambedue
sono superficali nella analisi e tendono a generalizzare un
episodio . Lo stesso non può essere considerato come
paradigma dell'insufficienza del sistema scolastico
italiano. Troppo semplice, nevvero? Il dato più eclatante
è, purtroppo, quello comunicato appena qualche giorno
addietro dall'Istat: vi sono in Italia 6 milioni di
analfabeti! Eccovi di che parlare.
8 dicembre 2005 0:00 - Enrico Falcinelli
Ma, signor presidente, le pare un ragionamento sano quello
che espone? Sono convinto che lo ha fatto apposta tanto per
tirar su i discorsi. Se io le mettessi una pastiglia di
"non so cosa" in un suo bicchiere, lei cosa
farebbe? Posso capire il liberalismo che le sinistre tentano
di portare avanti (e non solo le sinistre, a mio avviso!) ma
il libertinismo è un calcio sulle palle per tutti! Lei lo
vorrebbe un calcio sulle palle? Non credo! Saluti.
7 dicembre 2005 0:00 - xxx
vincenzo donvito smettila di farti di sostanze
stupefacenti. scrivi solo cazzate sei un idiota
7 dicembre 2005 0:00 - nadia
paolo la scuola è anche momento di aggregazione e gli
insegnanti devono si insegnare nozioni e tecniche ma anche
sviluppare la capacità di critica con colloqui e confronti,
non indottrinare ma appassionare alla cultura come ricchezza
per il valore e la dignità degli uomini, la vita senza
passioni è arida la scuola che vedi tu è arida
7 dicembre 2005 0:00 - Paolo 1
Non la penso come Donvito, e stavolta nemmeno come
Nadia. A scuola ci si va per studiare (o piu'
precisamente per ascoltare le lezioni dei testi e la loro
spiegazione, piu' interrogazioni, etc, per studiare si
potrebbe anche studiare a casa), non per chiacchierare, fare
carnevalate o peggio. Io sono uno di quelli che quando
va al cinema lo fa per guardarsi il film, non per
chiacchierare con i vicini. A scuola si e' attivi
nello studiare quello che c'e' in programma.
Non ho mai sentito il bisogno di poter considerare gli
insegnanti come degli amici, di confidarmi con loro, o cose
del genere. Agli insegnanti sta di insegnare certe nozioni,
che poi io usero' come mi pare opportuno. Devono fornire
dati e date. Non devono imporre valori, indottrinare, fare
il lavaggio del cervello, dire cosa sia giusto o no, a quale
religione o partito appartenere. Faccio un esempio
concreto: sono contrario alla "educazione"
sessuale, potrei essere favorevole alla istruzione sessuale
(una illustrazione completa e dettagliata di tutto quello
che si puo' fare, con uno o piu' partner di uno o
piu' sessi, e chi piu' ha piu' ne metta, poi
saro' io a decidere cosa fare o sperimentare, non mi va
che siano gli insegnanti a dire se si debba restare scapoli,
sposare una donna o un uomo o un gatto, non sono affari
loro).
7 dicembre 2005 0:00 - orlandofurioso
Non capisco l'indignazione verso l'insegnante.
Ai miei tempi avevamo messo la polvere per starnutire (o per
grattare, non ricordo più bene) alla prof. di diritto, e
lei ha fatto un bel mazzo a tutta la classe. Mi sembra
normale
6 dicembre 2005 0:00 - xxx
Vincenzo donvito,se lei crede che i ns ragazzi entrando a
scuola vadano in caserma credo proprio che Lei sia un
coglione. Faccia un esame di coscienza,ma già lei non crede
alla coscienza,comunque vada a cagare.Se è convinto delle
sue idee sporche ROSSE,gli studenti dell'EST sono liberi
e vanno a scuola entusiasti,promuova un'assemblea
nazionale COMUNISTA per discuterne.Ma ne dia pubblicità,io
non sono obbligato a leggere questo schifo di sito.
6 dicembre 2005 0:00 - Marco
Il gesto sconsiderato è stato confessare: se uno fa una
cosa così deve essere pronto ad andare fino in fondo. Ma
poi perché scegliere proprio quella sostanza? Sperava forse
che la professoressa gli sarebbe cascata fra le braccia o
cha avrebbe fatto lo spogliarello sulla scrivania? Penso che
sia stata una scelta infelice. Con la classica puntina da
disegno sulla sedia, si sarebbe divertito molto di più e,
anche sospeso dalla scuola, alla fine sarebbe andato tutto
bene. La sessuofobia purtroppo colpisce molti ambiti, e
non solo la scuola.
6 dicembre 2005 0:00 - nadia
in realtà io con i miei professori ho sempre cercato un
confronto e un rapporto si alla pari ma di fiducia fra chi
deve insegnare e chi deve imparare ed anche ho sempre
preteso il dialogo , ma anche se c'è stato spazio per
gli scherzi e le risate sottoporre a ridicolo un insegnante
non lo condivido . ci sono insegnanti bravi e insegnanti
indegni , questi ultimi li ho sempre affrontati con fermezza
ma con lealtà anche a quattrodici anni, le goliardie
esagerate diventano di cattivo gusto .....non sono un
insegnante ma credo che questo sia uno dei mestieri più
difficili ed impegnativi e richiedono talento nel
suscitare l'interesse dei ragazzi inoltre penso che la
scuola debba essere si meno schematica e più creativa e
questo dipende da chi ci lavora e da chi la organizza ,
però sono anche convinta dell'autorevolezza (non
autoritarismo) degli insegnanti
6 dicembre 2005 0:00 - xxx
Vi risulta che i nipoti di Bertinotti F.siano (o siano
stati) in un asilo privato,come pure i figli di rutelli e
d'alema in una scuola angloamericana di Roma,spero che
l'Aduc così precisa ed imparziale nelle informazioni
risponda.Grazie.
6 dicembre 2005 0:00 - xxx
Credo che vincenzo donvito sia fuori di testa.Ma cosa
dobbiamo dare di più ai nostri studenti? Quanto costa la
scuola a noi genitori,ma che cazzo vuole donvito che gli
studenti vadano a insegnare? abbiamo 7 dipendenti ogoni
alunno (tra insegnanti,bidelli ,segretari) .Ma donvito
vergonati,tra occupazioni,sciperi,lassismo,allagamenti di
scuole,teppismo,vanno a scuola per niente.Questi ragazzi
sanno cosa fanno e sono responsabili ,o accettano le regole
o si imprigionano ..donvito vai a scuola in Cina (Tienammen
non so come si scriva) è la tua palestra .La riforma
Moratti è stata fatta da un governo di maggioranza.Ma non
sta bene a te e ai compagni Rossi,allora è tutto uno
sciopero.Ma le leggi in un paese democratico le fa la
maggioranza o la minoranza.Donvito vai a lavorare nelle
miniere cinesi e lì combatti per i diritti civili,qui in
Italia sei oltre il limite del decente e andresti arrestato.