Rispondo volentieri a Lobster e a Lucio ringraziandoli delle
loro considerazioni.
Qualcuno ha giustamente
detto che i metalmeccanici e in generale tutti coloro che
producono beni nell'industria manufatturiera, non
possono tirare la giacca degli imprenditori oltre un
ragionevole limite al di la del quale, gli imprenditori,
preferiscono chiudere ed andarsene in Cina o in Romania.
Giustissimo !!! Sono pienamente e totalmente
d'accordo ! La Cina si sa.... é molto vicina !
E' per questo che 4 anni fa, al precedente
rinnovo, peraltro rifiutato dalla CGIL (che però non ha
rifiutato gli aumenti concessi, anche se da fame), tutti i
metalmeccanici hanno abbozzato ed hanno accettato
l'elemosima.
Ci si é resi conto che era il
massimo che si poteva spuntare e, come diciamo noi al mio
paese:
"piuttosto che niente... meglio il...
piuttosto ...!"
Probabilmente, anche
stavolta finirà così e piuttosto che niente, accetteremo
il.. piuttosto !
Ma vi siete mai chiesti perché
gli operai metalmeccanici e non solo quelli, esasperati da
anni di contrattazioni da fame hanno deciso di usare
"le stesse armi" da sempre usate da coloro che
ricoprono incarichi nella pubblica aministrazione e nei
servizi pubblici ?
Semplicemente perché hanno
visto che sono armi più efficaci.
Fermare un
treno fa un certo rumore ed effetto, fermare una
fresalesatrice o un trapano ..... non gliene può fregar
nessuno !
Ma la cosa che fa ancor più rabbia é
rendersi conto che, se da una parte, il privato
imprenditore, é solo a dover contrattare le richieste, é
tutto ciò che accetterà di concedere, lo dovrà recuperare
in qualche modo sul prodotto che vende, ammesso di poterlo
fare ed ammesso di restare sul mercato, lo stato, invece,
dopo aver fatto un pò di melina, e far finta di trattare,
calerà le classiche braghe e concederà aumenti
insostenibili ma che scaricherà sulle tasse e sugli oneri
sociali, cioé, sul prodotto interno che, per effetto di
questi aumenti sciagurati concessi dallo stato, incapace di
fare il pugno di ferro, e che costerà sempre di più e
diverrà più difficile da piazzare all'estero.
Un esempio per tutti é il recente contratto dei
dipendenti dell'amministrazione provinciale della mia
città cui é stato concesso un aumneto dell'11% (undici
percento !!!!!!) assolutamente vergognoso !!!!
Signori miei, finisco e non vado oltre ma vorrei fare una
proposta provocatoria:
Nessun contratto del
pubblico impiego, dei servizi, dei trasporti, della sanità,
della scuola, e in generale di ogni altro lavoratore
indiretto potrà essere superiore al ragionevole aumento
contrattuale sostenibile riconosciuto all'industria,
all'agricoltura ed agli altri eventuali comparti
"PRODUTTIVI" !
Gli UNICI, ricordiamolo,
a mantenere in piedi questo paese !!!
L'italia é come una grande famiglia e i settori
produttivi sono come il capofamiglia che porta a casa uno
stipendio.
Lo stipendio dell'Italia arriva
dall'estero, dalle esportazioni e da nessuna altra
parte, ricordiamocelo.
E ricordiamoci che questa
famiglia (l'Italia) ha delle uscite (spese) speventose
per energia e materie prime, comprate solo all'estero,
da trasformare e da rivendere sempre all'estero.
In casa mia, ai miei familiari, non posso lasciar
spendere più di quanto io guadagni e se il mio
commercialista, quello che mi fa i conti delle tasse, mi
chiede un aumento maggiore di quanto possa permermi, gli
risponderò che non glielo posso dare.
Non posso
dare a lui più di quanto io possa ottenere, e se insiste,
potrei anche rispondergli che posso fare a meno di lui !
Può il comparto statale e dei servizi ciedere ed
ottenere aumenti superiori a quelli che riescono ad ottenere
i comparti direttamente produttivi ?
No di certo
! Però é quello che da sempre succede.
Avete capito adesso perché i metalmeccanici si stanno
inca...z..zando ?
Perché sono stufi di vedersi
aumentare le tasse sulla busta per mantenere 10 milioni di
persone che si lamentano sempre ..... a gamba sana (come
dicono al mio paese).
16 gennaio 2006 0:00 - Lobster
Fabrizio, a leggerti mi viene voglia di andare per strada
domani (e' stato proclamato un altro sciopero dei
metalmeccanici) e bloccare il mondo intero. Hai ragione
su molte cose e, soprattutto, le tue considerazioni
spargono sale su delle ferite che di tutto hanno
bisogno tranne che di sale.
Pero' stamattina
sotto casa mia s'e' formato un ingorgo, erano le
sette e mezza e gli automobilisti incivili-bestie-maledette
hanno cominciato a suonare. Risultato, hanno svegliato
mia moglie e il mio bambino (5 mesi e mezzo) e
l'ingorgo e' rimasto li' com'era.
Stamattina avrei preso a cinghiate quelle merde, tutte
quante, una ad una. Come faccio, domani ad andare in
strada e comportarmi pure io come quelle merde? Devo
rompere le palle pure io come hanno rotto le palle a
mia moglie e al mio bambino quelle merde di
automobilisti?
Strapperemmo un buon rinnovo
contrattuale anche senza bloccare le strade, se fossimo
intransigenti. L'unico problema e' che
l'intransigenza costa parecchio e dovremmo pagarla solo
noi, di tasca nostra, molti di noi (anche i leader
sindacali, ahime') preferiscono essere
intransigenti a spese degli altri.
Beh...
"c'e' chi dice no" diceva il Vasco. Bene,
io dico no. Io non faccio pagare ad altri il prezzo
delle mie lotte, non me la prendo con chi non
c'entra, voglio continuare a poter dare delle merde
(a testa alta) a chi si ferma sotto casa mia a suonare
il clacson alle 7:30 di mattina e quindi domani non
vengo a lavorare ma non partecipo neanche a queste
manifestazioni odiose.
Saluti, Lobster
16 gennaio 2006 0:00 - Lucio Musto
X Fabrizio
Vedo che ha centrato il problema: per
amor di sintesi voglio aggiungere:
- Se
l’Alitalia mi lascia a terra, piglio un’altra compagnia:
ma non solo oggi. Sempre. - Se la Fiat vende le
macchine troppo care (dice lei perché gli costano di più)
è inutile fare la campagna patriottica: compriamo le
Toyota. - Se il manifatturiere porta i suoi macchinari
in Romania non è perché gli piacciono i Rumeni - Se
il salame aumenta perché i norcini sono a manifestare e
producono meno, ci arrangeremo a mangiarne di ungherese o ci
convertiremo ai Wurstel, pure se ci piacciono di meno.
- Le ferrovie austriache hanno fatto due giorni di sciopero
negli ultimi ventitré anni: gli italiani viaggiano in
macchina, e pure i turisti che vengono a trovarci. Facendo
il pieno oltre confine. - Se per lottare per i miei
diritti blocco il camion dei cavoli sull’autostrada, non
straccio solo il giorno di paga mio, ma anche quello del
camionista e dell’ortolano. E chi pagherà il cavolo di
più?... sempre io!
Naturalmente sono solo
esempi. Senza voler urtare la suscettibilità di
nessuno!
16 gennaio 2006 0:00 - FABRIZIO
Premetto che appartengo alla categoria dei metalmeccanici ma
premetto anche che sono in linea di massima contro tutti
quelli che bloccano trade e pubblici servizi. Siano
essi tute blu o camici bianchi, piloti, infermieri ecc.
Il problema casomai é capire cosa muove queste
persone che scendono sulle rotaie, sulle autostrade o nelle
piazze.
Per anni e anni in Italia le
manifestazioni sono sempre state divise in 2 grandi
categorie:
Quelli che col loro sciopero
bloccavano il paese e ....... tutti gli altri che invece non
bloccavano nulla !
E così avevamo (anzi,
abbiamo), marittimi che bloccano migliaia di famiglie e auto
al seguito sui piazzali dei porti, in agosto, con 40 gradi
all'ombra, piloti che bloccano famiglie, con bambini e
bagagli nelle sale di aspetto di aeroporti senza neppure
sapere se e quando partiranno, ferrovieri che fermano treni
con migliaia di persone senza un goccio d'acqua da bere
e stipati in carrozze che più che vagoni passeggeri
sembrano vagoni bestiame.
Poi ci sono tutti
quelli che invece, a parte qualche corteo che al massimo
rallentava qualche automobilista, di fatto non bloccavano
nessuno e di conseguenza non se li filava nessuno !!
Mentre le prime categorie, riuscivano sempre ad
ottenere risultati congrui, grazie all'arma del ricatto
del blocco di migliaia di persone in situazioni al limite
del tracollo, gli altri, e tra questi i metalmeccanici, non
erano considerati da nessuno, non erano ascoltati da nessuno
e nessuno, neppure lo stato, avvertiva la necessità o
l'urgenza di chiudere vertenze ormai trascinate da
anni.
Ma il colmo di tutto ciò, é che se
dovessimo valutare l'importanza per un paese di tipo
economico capitalistico industriale, che rivestono le
categorie produttive come appunto i metameccanici, i
chimici, gli elettrici, i tessili ecc. scoprirtemmo che sono
proprio coloro che tengono in piedi il paese !!!!!!
Paese, il nostro, che essendo fortemente dipendente
dall'estero per l'acuisto di materie prime ed
energia, può permettersi di non fallire solo a patto di
riequilibrare la bilancia esportando manufatti.
Capita così che invece, coloro che sono al servizio delle
categorie manufatturiere, e del paese in generale, quindi
trasporti, pubblica amministrazione, sanità, scuola,
servizi, ecc. ecc. proprio per il loro maggiore
coinvolgimento col pubblico, riescano ad ottenere potere
contrattuale e risultati molto superiori alle categorie
dalle quali sono in realtà mantenuti !!
Orbene,
molto probabilmente, i metalmeccanici, stufi di essere
sempre cornuti, mazziati ed accomtentati con briciole a
fronte di legittime richieste, beh, hanno scoperto che per
farsi sentire occorre fare come i ferrovieri, i marittimi, i
piloti !!
Ed allora perché tanto scandalizzarsi
?
Sono d'accordo con voi, bloccare pubblici
servizi, strade, ecc é sbagliato !
Ma allora, se
é sbagliato per i metalmeccanici, lo é anche per i
marittimi, i ferrovieri, e ferrotramvieri ecc.
Oppure gli scioperi ci fanno piacere solo quando a farli
sono i casellanti delle autostrade ?
Se i
metalmeccanici si limitassero a fermare gli impianti delle
fabbriche sapete chi se ne interesserebbe ?
Nessuno, proprio nessuno, neppure gli imprenditori stessi
cui, al giorno d'oggi, interessa solo trovare la scusa
buona per chiudere, licenziare tutti e portare gli impianti
e i macchinari in Cina o in Romania.
Ma se tutte
le aziende produttive dovessero chiudere, me lo dite dove
questo paese va a trovare i soldi per pagare i ferrovieri,
la sanità, la scuola, e....... i 10 milioni di dipendenti
dello stato tra cui, molti, saranno pure quelli che si sono
scandalizzati perché una manciata di operai metalmeccanici
hanno bloccato qualche strada ??
Pensiamoci bene
prima di sparare sulle categorie produttive !
Poi, se vogliamo abolire tutte le forme di sciopero che
danneggiano l'utenza... beh, sfondate una porta aperta
!!!
16 gennaio 2006 0:00 - Lucio Musto
Sciopero!
Di scioperi posso parlarne, perché ne
ho fatti tanti, ed innumerevoli altri sofferti. Non
perché sia mai stato imprenditore, mai avuta nessuna
azienda, io, ma soffrivo per gli scioperi inutili, capziosi
e promulgati per fini diversi e lontanissimi da quelli
dichiarati.
Originariamente lo sciopero era la
protesta del lavoratore esasperato che urlava al suo
tirannico datore di lavoro: «Sono talmente vessato che non
vivo più con la paga che mi dai! mi è di meno danno il
rinunciarvi del tutto!». Per rendere più incisivo e
visibile lo stato di disagio, e per coordinare la protesta,
c’erano i Sindacati.
Poi i Sindacati si
trasformarono in organi di potere, partiti nei partiti,
arbitri fra gli arbitri, e “fare il sindacalista”
divenne un mestiere, come il contadino, l’idraulico, il
dentista o l’avvocato. E nacque la specializzazione.
Il sindacalista era tanto più bravo quanto più riusciva a
spremere l’azienda ed impastoiarla a favore dei suoi
rappresentati. Ed il sindacato tanto migliore quanto più
alzava polvere e faceva chiasso. Fosse giusta o
oggettivamente sbagliata la protesta, ed i costi
ragionevolmente sopportabili o perniciosi per la stabilità
dell’azienda diventava secondario… Fallita un’azienda
ce n’erano altre da mungere, e sindacato e sindacalisti
vivevano ormai solo di proteste e manifestazioni, di là
attingendo forza e potere. “Giusta causa” e la
“Difesa del lavoratore” divenuti ormai solo vuoti
eufemismi.
Così è ancora oggi. Cominciando a
ragionarci su insieme sei mesi o un anno prima della
scadenza dei contratti, rappresentanti dei lavoratori e
degli interessi dell’azienda potrebbero serenamente
trovare il punto di compromesso ragionevolmente
soddisfacente per entrambe le parti. Si tratta in fondo
di persone degne sia dall’una parte che dall’altra
sedute intorno ad uno stesso tavolo per affrontare e
risolvere lo stesso problema… Ma non si vedrebbe
l’ “azione dura e vincente del Sindacato”, e qualche
facinoroso urlerebbe “al sindacato venduto al padrone!”
ed incapace di “vincere la battaglia” ed ottenere il
massimo, più del massimo, tutto!
Ricordo una
“vittoria esaltante” dei nostri sindacati.
L’applicazione della scala mobile di Milano (la città
allora più cara) a tutti noi sparsi per l’Italia.
Quella volta si, che “i sindacalisti ci seppero
fare!”… Ma in fondo lo sapevamo tutti che non era cosa
ben fatta.
Ed allora, a beneficio unico della
visibilità del sindacato si aspetta la scadenza dei
contratti, o si cercano scuse banali o motivazioni artefatte
e si comincia la “dura, inevitabile lotta”. E giù a
perdere paghe, ma soprattutto giorni e giorni di lavoro. I
prezzi aumentano? i clienti si rivolgono ad altri fornitori
ed altre compagnie?... e che ce ne importa? Noi
scioperiamo per i nostri diritti! E così ci
ritroviamo con la Fiat e l’Alitalia, una volta gioielli ed
orgoglio della nazione ed ora argomento di barzelletta e
scherno per i fratelli d’oltralpe. E purtroppo non sono
da sole!
L’imprenditore si è fatto furbo ed ha
imparato a difendersi dallo sciopero selvaggio? e noi
scioperiamo non più contro di lui, ma contro altre
categorie di persone che si faranno sentire al posto nostro.
E che c’importa se oltre al danno sociale che procuriamo
direttamente, ne procuriamo un altro indiretto?... noi
lottiamo per i “nostri” diritti!... e blocchiamo i treni
di tutti! Il nostro prodotto non è più competitivo
sul mercato? e noi scioperiamo ancora di più così “il
governo”, i fondi ce li dà “lui”, di “tasca sua”,
e noi abbiamo l’aumento l’abbiamo lo stesso! E dove
piglia i soldi il governo?... Beh quelli “so’ fatti
sua”!... noi, scioperiamo!
Ecco, questa è
l’Italia di noi furbetti.
Lucio Musto 16
gennaio 2005 parole 581
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15 gennaio 2006 0:00 - gianni
Quando non ho risorse per la mia famiglia trovo giustificato
rompere i coglioni a tutti!!! Cominciando da te che
lieve lieve vai al lavoro con la tua auto piena di
benzina. A te che porti la cravatta. A te che vai
trovando il ricambio per la cucina. A te che scrivi
disturbato per il disagio. Io lo sciopero lo pago con
un pranzo in meno.
15 gennaio 2006 0:00 - max
si certo,l'aduc ha ragione non si possono creare disagi
hai cittadini!! ma... non si puo' arrivare al punto che
passi un anno che è scaduto il contratto senza che gli
imprenditori,i politici e anche altre associazionifra cui
anche l'aduc non ne menzionano per niente!!!mentre
quando scadono i contratti ai medici o agli insegnanti se ne
parla subito al tg1, e quasi subito si risolvono con lauti
aumento, mentre ai metalmeccanici viene proposto
l'equivalente di 2caffè al giorno(in cambio pero'
di piu' lavoro)mentre sui metalmeccanici c'è
..l'oblio di tutti!!! visto che i consumatori sono anche
metalmeccanici cercate di informarvi sui problemi di chi
lavora duro per 1000 o piu' euro al mese!!!
12 gennaio 2006 0:00 - Alex
Operaiaccio, non confondiamo le cose: lo sciopero e le
manifestazioni (autorizzate) sono sacrosante. Danneggiare
gli altri lavoratori per ottenere dei vantaggi proprio non
è civile! Non si stava parlando di scioperi ma di
occupazioni di strade.
12 gennaio 2006 0:00 - Lobster
Operaiaccio, quindi per ottenere un aumento di stipendio
(perche' per quello stavamo scioperando, non per
chissa' quali diritti) e' lecito andare a rompere le
palle a gente che con quell'aumento non c'entra
niente? La gente che sta andando al lavoro, a fare la
spesa, a portare i figli a scuola, e resta imbottigliara
negli ingorghi causati dalle proteste incivili di
alcuni (?) di noi che colpa ne ha? Ci aiuta questo
atteggiamento irresponsabile ad avere un contratto di lavoro
migliore? Io penso proprio di no.
Secondo me la
cosa bisognerebbe risolverla tra noi (lavoratori) e loro
(datori di lavoro). Io no capiro' mai perche'
invece di tanti scioperelli da due ore non si possa
tirare fuori un po' le palle e fare un bello
sciopero con fabbriche semideserte per 2-3 giorni in tutto
il paese. Allora si' che quelli di Federmeccanica
calerebbero un po' la cresta.
Eh beh certo...
ci vorrebbero le palle...
Saluti, Lobster
12 gennaio 2006 0:00 - antonio lucenti
costringete a scioperare? e tu che mi costringi
fisicamente, mi metti nell'impossibilità REALE di non
poter lavorare? a te come faccio a "scioperarti
" contro? intelligentone!
12 gennaio 2006 0:00 - operaiaccio
parlate così perchè per quegli stracci di diritti che vi
ritrovate lo sciopero lo fanno gli altri.
troppo
comodo parlare a pancia piena.
quando c'è
uno sciopero bisognerebbe dire:"hanno ragione, invece
di dare loro i diritti che gli spettano, li costringete pure
a scioperare"
11 gennaio 2006 0:00 - Alex
da: xxx Data: 11 Gennaio 2006
Alex,sei
proprio un ignorante di rifondazione Com..gli agricoltori
sono stati gli ultimi a scendere in piazza e gli unici cui
la polizia ha fatto interrompere gli scioperi e gli unici
denunciati alla magistratura.Comunque dopo la giornata di
sciopero gli agricoltori hanno lavorato la notte per mandare
avanti le loro aziende,il loro è stato uno sciopero di
imprenditori non di dipendenti...le cose sono ben diverse
caro Alex...informati..
XXX parli di cose che
non conosci! Nessuno ha parlato.. e fermo in strada e
con disagi per diversi giorni ci sono stato io! Certo
perchè loro le manifestazioni le fanno quando in azienda
hanno poco da fare e possono rompere le palle agli
altri. Gli ultimi?? Io sto parlando di 10 anni fa per
la questione delle quote latte! E sarei io
l'ignorante di rifondazione comunista?
11 gennaio 2006 0:00 - antonio lucenti
Lo sciopero è oramai una modalità di protesta antistorica,
ricattatoria e perciò antisociale. Il principio di
provocare danni all'esercito nemico può essere
identificato accettato col nome di guerra, ma la scelta di
infliggere danno all'inerme e all'incolpevole è
propria del terrorismo.
Le grandi adunate
tuttavia danno gioia ai nostalgici cossutta, ai bertinotti,
e giustificano l'esistenza dei sindacati.
Purtroppo.
11 gennaio 2006 0:00 - xxx
Alex,sei proprio un ignorante di rifondazione Com..gli
agricoltori sono stati gli ultimi a scendere in piazza e gli
unici cui la polizia ha fatto interrompere gli scioperi e
gli unici denunciati alla magistratura.Comunque dopo la
giornata di sciopero gli agricoltori hanno lavorato la notte
per mandare avanti le loro aziende,il loro è stato uno
sciopero di imprenditori non di dipendenti...le cose sono
ben diverse caro Alex...informati..
11 gennaio 2006 0:00 - xxx
Cara Aduc ,ti sei scagliata contro questi scioperi solo
xchè non indetti dalla CGIL? Oggi a Venezia c'è un
altro blocco delle strade,dopo quello di lunedì...i soliti
metalmeccanici,se lavorano scioperano xchè inquinano,se non
lavorano scioperano perchè non prendono lo stipendio. Noi
non Metalmeccanici o non chimici abbiamo le palle piene di
gentaglia che blocca la città.Non fingete di essere
contrari a queste gazzarre di popolo,le avete inventate voi
PCI-CGIL.Ora vi disturbano?
10 gennaio 2006 0:00 - Alex
Hanno cominciato gli agricoltori anni fa a spalmare letame
sulle autostrade ed a bloccare le strade.. alla fine hanno
ottenuto quello che volevano senza pagare per i loro atti di
inciviltà. Gli altri non hanno fatto altro che
seguirli a ruota. Finchè tutto sarà sempre tollerato
non saremo davvero in un paese civile.
10 gennaio 2006 0:00 - Lobster
Da metalmeccanico non posso che esprimere il mio rammarico
leggendo queste notizie.
Chi blocca strade e
ferrovie e' un incivile, indipendentemente dal motivo
per cui lo fa.
Saluti, Lobster
10 gennaio 2006 0:00 - xxx
Mi conforta vedere che anche l'Aduc comincia a
ragionare.Sono anni che le categorie forti e sindacalizzate
fanno quello che vogliono pur di ottenere vantaggi
personali.Un povero dipendente di officina meccanica,se
blocca una strada lo arrestano.Perchè lo stesso gesto
compiuto da mille,tremila persone resta impunito? Per non
parlare dei vandali in certe manifestazioni,vedi festa di
capodanno in Piazza S. Marco a Venezia. E' possibile che
bande di ubriachi e drogati distruggano vetrine,insudiciano
muri,rompano bottiglie e spargano immondizie in piazze
pubbliche assistiti dalle forze dell'ordine che non
possono intervenire altrimenti sono FASCISTI. Idee di Fausto
Bertinotti,Pannella,D'Alema,anche Vs.cara Aduc,...Se
questa è la democrazia ,ben venga ,mi auguro che arrivi
presto la dittatura,non so quale ma una che metta ordine.
10 gennaio 2006 0:00 - Alex
Colpa di chi finora ha alla fine accettato tutte queste
manifestazioni accontentando le loro richieste e non facendo
pagare le conseguenze di azioni illegali. Ma come al
solito si privilegia il voto alle questioni di
principio. E così quelli che contano poco ne pagano
sempre le conseguenze. (d'altronde il contratto degli
autoferrotranvieri dopo la protesta nelle città lo pagano
tutti gli automobilisti con l'aumento delle accise)