COMMENTI
|<   <- (Da 151 a 180 di 322) ->   >|
22 settembre 2006 0:00 - BULSARINO
Ormai il Colpo e' stato fatto....Parlate tutti di cose decisamente importanti!!
La Coop ormai dopo avere sostenuto l'attuale governa nella campagna elettorale ha ricevuto il ringraziamento da parte degli attuali governanti.

Ma PERCHE' nessuno ha mai parlato delle industrie farmaceutiche sempre nascoste dietro le quinte ma vere colpevoli dei prezzi che il frmacista ha semre dovuto esigere dal consumatore...perche'??? perche?? perche' nessuno non ha fatto nulla...?..perche' nessun politico ha agito alla base e alla radice di questo sistema per di piu' infamando l'onore e la dignita' delle farmacie....che adesso sono odiate da tutti.
perche'???....perche' nel mondo si vede solo quel che si vuol volere??

secondo voi: in che modo le Industrie sono sempre riuscite ad abbonire i governanti affinche' il ministero della salute accordasse loro un prezzo cosi' alto per i loro prodotti...??...vi prego ..chiedetevelo....e ditemi qualcosa..
22 settembre 2006 0:00 - Davide
x farmacistainpensione

Mi perdoni, ma le riesce così difficile esprimere un pensiero senza essere offensivo o ironico? Gli interventi di Alfredo e Francesco insegnano ad un ignorante come me "con il cervello disoccupato" a vedere il problema a 360 gradi e lo fanno nel segno della civiltà linguistica ed intellettuale. Se lei è in pensione si presume che abbia una certa età ma dietro i suoi interventi immagino una persona capricciosa e stizzita come lo potrei essere io che sono un bimbo in confronto a Lei.
Quindi per cortesia si moderi e la smetta di essere ironico oppure come me, si metta da parte e impari...umilmente.
22 settembre 2006 0:00 - alfredo
Per francesco

tutto ovvio per chi ha un minimo di conoscenza del mondo farmaceutico il tuo discorso:
::::::::::Poi staremo a vedere se questo governo, o qualunque altro che seguirà, una volta che diventeranno comuni le attività commerciali che avranno un farmacista dietro il banco, avrà il coraggio di negare a questi farmacisti il diritto di vendere anche gli altri farmaci.
Non sarà un effetto immediato, ma arriverà.

Infatti avverrà durante questa stessa legislatura.
Allora dico io : perchè non avere il coraggio e l'onestà di affrontare il problema ( ... se di problema si fosse trattato..) di aumentare il numero delle farmacie e\o di cambiare il metodo di istituzione di nuove farmacie?
Perchè prenderla tanto alla larga?
Perchè a bersani (.. lo scrivo con la b minuscola perchè non merita di più.... è un piccolo omuncolo che vedrei bene come venditore di pedalo sulla riviera romagnola..)interessa solo "REGALARE LA FARMACIA GRATIS A COOP e con essa tutto il mercato dalla produzione al consumo.
Qui hanno ragione a dire che QUESTO E' MONOPOLIO .
Voi cittadini non contate un cazzo per loro come non contiamo noi.
Ma voi Vi prendono regolarmente il voto e PER IL CULO.
Ciao
21 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per farmacistainpensione e per Alfredo.

Caro farmacistainpensione l'affermazione che ritenevo non potesse smentita è questa "la distribuzione all'ingrosso dei farmaci è fatta in gran parte da società, anche in forma cooperativa, di farmacisti titolari".
Vuole provare a contestarla?
Questa sarebbe l'arroganza?
Di che cosa dovrei vergognarmi?

Ad Alfredo, che invece non si rifugia nei luoghi comuni e che, pur nella legittima difesa dei propri interessi, riconosce che qualche problema esiste, vorrei dire che concordo pienamente con la sua affermazione seguente: "La farmacia è attività commerciale e professionale.
Unica ed indivisibile ... ma se si vuole la si scorpora o la si regolamenta in modo diverso".
Questo è un modo corretto di ragionare, perché ha alla base il riconoscimento che il legislatore, così come settanta anni fa ha fatto nascere l'esclusiva della distribuzione dei farmaci, oggi potrebbe legiferare in modo diverso.
Non ritengo giusto, infatti, che i farmacisti, mentre operano in regime di esclusiva nella distribuzione del farmaco, sviluppano sempre più l'aspetto commerciale della vendita di altri prodotti.
Il mantenimento dell'esclusiva potrebbe essere comprensibile soltanto se la farmacia vendesse esclusivamente farmaci.
Ne trarrebbe grande giovamento anche la professionalità dei farmacisti.
21 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per Farmacista.

Se lei è così sicuro che le multinazionali prenderanno una bella bufala, perché si agita tanto?
Si sieda sulla riva del fiume, come dicevano i cinesi, per aspettare pazientemente il passaggio del cadavere del suo nemico.
Mi interessa poco il futuro delle multinazionali; penso, però, che qualche farmacista, se vorrà, con il decreto Bersani potrà aprire una propria attività di vendita di farmaci da banco, prodotti di erboristeria, cosmetici, dietetici, alimenti per bambini, giocattoli, carrozzine, caramelle, liquirizie ed altra varia mercanzia, che gli consentirà di tirare il carro dignitosamente senza dipendere da un farmacista titolare.
Poi staremo a vedere se questo governo, o qualunque altro che seguirà, una volta che diventeranno comuni le attività commerciali che avranno un farmacista dietro il banco, avrà il coraggio di negare a questi farmacisti il diritto di vendere anche gli altri farmaci.
Non sarà un effetto immediato, ma arriverà.
Se guardo al passato vedo che la giornata lavorativa degli operai si è progressivamente ridotta: 12, 11, 10, 9, 8. Il cammino è stato lungo, ma sempre nella stessa direzione.
Si preoccupa dell'aspirina a marchio coop?
Ma lei non dovrebbe fare opera di diffusione della conoscenza che esistono prodotti con il medesimo principio attivo, che hanno un diverso prezzo soltanto perché è diversa la confezione ed il marchio?
Se ho bisogno di acido acetilsalicilico non mi importa sotto quale marchio me lo vendono.
21 settembre 2006 0:00 - alfredo
Per Francesc

Riconosci anche per favore la parte successiva e complementare del mio discorso.
Borsani male ha operato
Doveva mettere i piedoni sotto il tavolo con tutti quelli più competenti di lui.
Non doveva fare voto di scambio
Non doveva sputtanare una categoria
Non doveva fare gli interessi delle sue lobby
Non doveva prendere per il culo i farmacisti
Non doveva prendere per il culo i cittadini
Grazie
21 settembre 2006 0:00 - farmacista
prossimo step delle coop:
in un futuro molto prossimo verranno fabbricati e distribuiti i farmaci OTC e SOP più comuni con il marchio coop o di altra catena di supermercati.Ovviamente era questo quello a cui miravano queste catene.Non si tratta più solo di distribuzione,come si può notare non c'è più limite alla bramosia di questi colossi che vogliono mettere le mani su ogni cosa.Ammettendo anche che come già succede per gli alimentari con il proprio marchio,il supermercato si appoggi a qualche ditta o produttore o laboratorio già esistente,chi può garantire la sicurezza? Non si stanno oltrepassando i limiti della legalità? Tutto è legato al consumismo e al loro fatturato,del resto chi se ne frega. Ma tanto faranno qualche decreto ad hoc per permettere a questi "compagni di merende" di fare tutto a loro piacere.
L'unica cosa di cui mi rallegro è che qualche multinazionale dopo aver pensato di aumentare il fatturato andando anche a vendere nei supermercati,ora prenderanno una bella bufala.Complimentoni
Non ultimo il fatto che con l'aumentare dei corners nei vari supermercati,la concorrenza spietata e il calo fisiologico dopo il boom iniziale di vendite,molti faranno marcia indietro rinunciando al corner e al farmacista.Oppure penseranno bene di chiedere un nuovo decreto per abolire il farmacista nel supermercato per diminuire i costi?
22 settembre 2006 0:00 - farmacistainpensione
Per Francesco e per tutti i suoi compagni di merenda

Commenti questo trafiletto, please..

"Dopo il preoccupante boom della vendita di farmaci nei corner istituiti all'interno degli ipermercati e dei centri commerciali, ora siamo di fronte al tentativo di utilizzare i medicinali per fidelizzare i clienti". Lo denuncia la parlamentare Isabella Bertolini, che ha presentato un'interrogazione al ministro della Salute Livia Turco, nella quale chiede al Governo di intervenire perché sia fatta "piena chiarezza sull'eventuale illiceità degli ulteriori sconti sulla base del possesso di carte fedeltà, oltre a quelli già previsti dalla legge, applicati ai farmaci da banco venduti negli ipermercati". Un "tentativo che viene fatto - spiega Bertolini - garantendo un ulteriore sconto legato al possesso della tessera fedeltà della catena distributiva di riferimento. Tale iniziativa sarebbe in contrasto sia con quanto previsto dalla legge sull'obbligo per gli esercenti di praticare il medesimo sconto a tutti gli acquirenti, sia con le norme che vietano espressamente l'applicazione di promozioni commerciali alla vendita di farmaci da banco".

A tutto questo si aggiunge il discorso di "farmacista" che ha individuato il problema ("Tuttavia l'acido salicilico a marchio coop non è un normale farmaco equivalente generico,ma una esclusiva della coop.Mi spiego:è il primo caso in cui il produttore (o meglio il marchio) e il distributore è lo stesso. Più monopolio di così..... altro che la casta dei farmacisti e la libertà per tutti gli esercizi commerciali di poter vendere OTC.Tutte chiacchiere e tanta ipocrisia.") e aggiungo io che commercializzare e trattare il prodotto da banco come un qualsiasi BENE di CONSUMO (perchè è cos' che si farà sia nei corner come nelle parafarmacie) non è cosa intelligente. E caro Francesco, per favore mi e ci eviti la solita retorica in cui comincia a dire che il prodotto da banco non è un farmaco, che se non ha la ricetta allora non fa male, che il farmacista è presente in ogni luogo (corner o parafarmacie), perchè sono tutte cose dette e ridette. L'unica grande verità è che tutti saranno sottoposti alla legge della vendita ad ogni costo. La cosa è comprensibile se si tratta del salame, ma è una stronzata quando si parla di medicinali.
21 settembre 2006 0:00 - farmacista
Io non mi agito,o Lei è così bravo da conoscere il mio stato d'animo?Lei è sempre pronto ad attaccare e sembra che nessun altro abbia il diritto di fare delle semplici affermazioni.
Poi scrive della possibilità di aprire nuovi esercizi con il decreto Bersani: per sua informazione il tipo di esercizio che lei indica non è una farmacia ma una parafarmacia,che poteva essere aperta anche prima di questo decreto e poteva vendere tutto ciò da lei elencato con l'eccezione dei farmaci da banco.

"Ma lei non dovrebbe fare opera di diffusione della conoscenza che esistono prodotti con il medesimo principio attivo, che hanno un diverso prezzo soltanto perché è diversa la confezione ed il marchio?"
Lei non si preoccupi di quello che faccio io:quando c'è la possibilità e la disponibilità del prodotto generico,lo consiglio sia esso un farmaco di fascia C che un farmaco di fascia A.
Tuttavia l'acido salicilico a marchio coop non è un normale farmaco equivalente generico,ma una esclusiva della coop.Mi spiego:è il primo caso in cui il produttore (o meglio il marchio) e il distributore è lo stesso. Più monopolio di così..... altro che la casta dei farmacisti e la libertà per tutti gli esercizi commerciali di poter vendere OTC.Tutte chiacchiere e tanta ipocrisia.
20 settembre 2006 0:00 - farmacistainpensione
Per Francesco

Come al solito è bravissimo a travisare parole e a estrapolare frasi che non hanno senso se non sono inseriti nel loro concetto originario. Ma questo è il modo che, come lei, molti giornali faziosi utilizzano routinariamente.
Quindi la mia frase "non sarò mai d'accordo con lei" era ovviamente una posizione che risulta evidente dalla differente concezione che noi due abbiamo del problema farmacia che si evince da tutti i nostri interventi (anche un cane avrebbe capito).
Mentre l'altra mia frase "sarò sempre solidale con un collega messo in mezzo" è una dimostrazione di come, quando esistono inguistizie, e in questo caso nel campo del farmacista costituito da farmacisti e quindi di colleghi, io non guardi se si è titolari o meno (infatti il mio essere solidale era verso un collega in parafarmacia). E anche questo anche un cane l'avrebbe capito.
Lei parla e interviene a casaccio, accecato da un pregiudizio grande quando la pancia di Prodi.
Concludo riportando una sua frase, SIGNIFICATIVA DELLA SUA MENTALITA' E DEL SUO MODO DI APPROCCIARSI AGLI ALTRI E DI CONFRONTARSI: " al riguardo non sono disposto a discutere perché ne ho una conoscenza diretta, che non può essere smentita in alcun modo."
Lo stesso concetto e lo stesso atteggiamento poteva essere preso anche da me o da chiunque in questo forum. Ma invece solo lei ha l'arroganza di non dare la possibilità di replica, IN PIENA CONCORCORDANZA CON QUANTO AFFERMATO DAI MINISTRI DI PRODI, PRIMO TRA TUTTI BERSANI, CHE HANNO DETTO CHE LE LEGGI NON SI CONCERTANO. Vale a dire: le leggi le decido io, il dialogo fatelo al bar. Se non è regime questo.. E la cosa scandalosa è che una persona come lei, che da tutti questi interventi appare il più liberale di tutti, sia in realtà molto più arrogante e assolutista di tutti gli altri. Si vergogni.
20 settembre 2006 0:00 - alfredo
Per Francesco e Davide

Credo che il giusto stia nel mezzo.....
I titolari ovviamente " tendono " a difendere comunque i loro interessi, è umano e comprensibile.
Voi ovviamente tendete a difendere i " vostri interessi " , è umano e comprensibile.
Devo dire però che se non si fa da entrambe le parti una analisi un po' più attenta e non si crede anche alle " buone motivazioni " della controparte non è possibile insistere nel dialogo.
Se uno si ferma solo a quello che " crede " finisce li la storia.
Non è tutto oro quello che luccica e non e tutta merda quello che pensano gli altri.
Perchè Voi siete i nostri pazienti e clienti.
Quello che voi pensate e provate noi lo vogliamo capire e comprendere .. per il vostro ed il nostro interesse.
Non stimao lavorando sulla luna.
Lavoriamo per voi e con voi.
Smettetela di partire con una sola voglia di ghigliottina.
A casa vostra comandate voi e ( comunque stiano le cose ) casa vostra non la regalate al popolo gratis et amore dei.
Che poi sia una licenza governativa.. poco importa , anche altre licenze vengono compratre e vendute.
Io l'ho pagata e cara e siccome E' ANCHE COMMERCIALE la parte commerciale la do a chi cazzo mi pare e piace.
Se uno vuole aprire bottega ORA lo può fare.
Lo faccia e smetta di spaccare i coglioni ancora.. piangendo a sinistra.. a quella sinistra che non voterà più alle prossime elezioni.
Guarda quello che farmacista in pensione vorrbbe dire parte dalla conoscenza di un mondo visto vissuto e provato da dentro.
Voi lo vedete e lo provate da fuori, oppure dall'altra parte del banco.
Se togliamo le esasperazioni " forse " un punto , se non d'incontro , di comprensione del problema diventa tangibile e comprensibile.
Se si parte da un punto di vista solo e bieco... è inutile ogni conversazione.
La farmacia è attività commerciale e professionale.
Unica ed indivisibile ... ma se si vuole la si scorpora o la si regolamenta in modo diverso , e questo per tutelare sia il cittadino che la categoria che ha e garantisce uno dei servizi migliori al mondo.
Non ridete... è vero.
Forse con bersani diventa ancora migliore... non lo so , si vedra.e non credo proprio..... ma sono certo che bersani non ha mai avuto in mente " tale miglioramento " -... ma solo la bieca cattiveria vendicativa , l'obbligo politico ( voto di scambio ??? mafiosi di merda questi comunisti .. anche loro , non solo la destra o il centro.. tutti mafiosi del cazzo )..e gli ineteressi della coop e grande distribuzione.
NON QUELLO DEI CITTADINI .... in questo è ipocrita.
Altrimenti era con le categorie interessate con cui doveva parlare.... restando sottointeso che comunque avrebbe avuto Lui il diritto di decidere quello che voleva e che ha poi voluto.
Questo lo capite?
Invece politicamente gli faceva comodo scatenare la piazza ... dare la caccia alle lobby ( non le sue ..) aizzare il popolo in nome di quella rivoluzione tanto cara a sinistra.
Tutto falso, spudorato.
Sulla ereditarietà io penso che :
se uno la farmacia l'ha pagata è giusto che possa venderla o darla a chi cazzo gli pare.
Se uno l'ha avuta " gratis " , concorsi o palle varie è giusto che ritorni allo stato.
Molti non sarebbero dello stesso parere ovvio.
Un sistema che mi è sempre piaciuto è quello danese .. o forse finlandese.
La farmacia viene assegnata per titoli e per anzianità di lavoro e per esami ma rimane sempre l'obbligo per il titolare di uscire ad una certa età.
La proprietà vera è solo dello stato.
Chi raggiunta la fatidica età non la può cedere ( è dello stato ) ai nipoti... ma il successore ( con quella specie di concorso ) DEVE pagare una cifra per accettare o meno a titolo di buonauscita.
Se uno la farmacia la vuole a tutti i costi la paga quello che vale... ma raggiunta una certa eta deve lasciarla allo stato in ogni caso.
Ricordo a dire il vero che in tale nazione vi è un rapprto farmacia-abitante di una ogni 25.000 abitanti.
Con distanze tra i vari centri abitati colossali.
Da noi il servizio è di una capillarità incredibile e quindi migliore.
Vi sono anche altri sistemi per immaginare un nuovo assetto farmaceutico sul territorio....ma avrebbero dovuto studiarli tra legislatori-farmacisti-medici-asl-regioni e cittadini.
L'azione bersani e compagnia bella è di tutt'altro stampo ed interesse.
Questo E' UNA COSA SCHIFOSA.
Non insistete a guardare solo dal lato del consumatore incazzato.
Per quello la cosa giusta sarebbe il farmaco gratis RIPETO GRATIS recapitato a domicilio a qualsiasi ora del giorno e della notte da un servo del popolo .
I servi della gleba li volete per caso voi ?
No vero... allora si discuta togliendo la rigidità mentale che imputate solo ai titolari di farmacia.
Ciao
20 settembre 2006 0:00 - alfredo
per Francesco

Una sola distinzione:
La o le cooperative fatte dai soli titolari di farmacia ( e quindi di loro proprietà ) bene fanno ed hanno pieno diritto di servire SOLO I LORO PUNTI VEDNITA.
Secondo te io apro una società con i miei soldini che lavora per me e poi " vendo " i prodotti che io acquisto da essa alla concorrenza?
Che sono demente forse?
Magari a prezzi più bassi a loro che al sottoscritto che in questa ha investito?
Guarda ho , dati alla mano , certezza assoluta che questo è già successo e sta succedendo.
Se vado a ballarò ...nessuno mi crede ( anzi nessuno mi vuole credere perchè gli fa comodo cosi' ) .
Non mi vorrebbero nemmeno perchè contrario alla loro politica ed interesse televisivo.
Gli altri grossisti CHE SONO LE MULTINAZIONALI fanno cosi' solo per prendere per il culo i titolari privati, non i nuovi arrivati.
Perchè sono loro che avranno le nuove farmacie e serviranno molto volentieri anche gli altri.
Ancora poco tempo... tranquillo ... inutile che i nuovi arrivati inizini a belare " dalla mamma TV ".
Che si aspettavano?
Che i soldi per aprire tipo-farmacia glieli dessimo noi ?
Non prendiamoci in giro dai!!!!!!!!!!
Fanno cosi' solo per dare un ipocrita contentino a noi momentaneamente.
Cosi' oltre al danno anche le beffe... e aumento della pubblicità negativa.
Concordo che è uno SCHIFO.
Solo che al pubblico come sempre viene data una sola immagine e tipo di informazione.
Ha ragione quella farmacista... ma abbiamo ragione anche noi.
Troppa ipocrisia e disinformazione vediamo.
Ciao
P.S. concordo pienamente sul tuo giudizio riguardante " i volantini di federfarma".
Una merda vergongosa ed indegna.
Rivolta ad un pubblico sottosviluppato che non esiste da almeno 50 anni.
Comanda federfarma una massa di inetti , inutili, deficenti nati ... che non valgono un cazzo di niente.
Altro che lobby......
Se fossero una lobby , per tanto fastidio che potessero dare a voi , avrebbero fatto almeno come i tassisti.
Sono dei poveri miserabili miopi , piccoli, ... e neanche tanto cattivi.
Una merda.
..... ho ancora la farmacia anche se ( visto che ho collaboratori stupendi )praticamente se ne occupano loro.
20 settembre 2006 0:00 - Davide
X Francesco

Grazie per gli interventi che io non sono in grado di fare convinto però che la controparte a cui sono rivolti non morirà tonda visto che è nata quadrata.
E' un piacere leggerti.
Complimenti per la tua attenzione.
20 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per "farmacistainpensione"

La sua affermazione "Se lei sapesse quanti giochi di potere esistono tra case farmaceutiche, politici e grossisti (e ora anche la GDO) non si meraviglierebbe tanto di questa situazione" dimostra che il mondo dei farmaci è pieno di sottili imbrogli a danno dei pazienti.
Anch'io so che ci sono farmacisti estremamente corretti, ma la loro correttezza deve essere inquadrata nell'ambito della situazione di privilegio della quale godono.
Non è una novità, comunque, che la distribuzione all'ingrosso dei farmaci è fatta in gran parte da società, anche in forma cooperativa, di farmacisti titolari (alla faccia delle tanto vituperate cooperative). Al riguardo non sono disposto a discutere, perché ne ho una conoscenza diretta, che non può essere smentita in alcun modo.
Quello che preoccupa del suo ragionamento, signor "farmacistainpensione" è la conclusione del suo intervento.
Lei dice "non sarò mai d'accordo con lei ... Sarò solidale con un collega sempre quando messo in mezzo".
Le sue parole significano che i farmacisti sono intoccabili, perché sono una casta, e che i comuni mortali non hanno il diritto di ficcare il naso nelle loro faccende.
Pensare, poi, che il comportamento scorretto dei grossisti sia una conseguenza del decreto Bersani è un affermazione che non sta né in cielo, né in terra: come se uno dicesse che la causa dei furti non è da addebitare ai ladri, ma a coloro che portano in tasca il portafogli.
20 settembre 2006 0:00 - davide
x farmacistainpensione

Sono disoccupato sulla terra e non pensionato su un'altro pianeta.
Torni per cortesia.
20 settembre 2006 0:00 - farmacistainpensione
Per davide

Lei, che ha un nome biblico, dovrebbe osservare meglio la situazione. Anzi forse solamente da un punto di vista differente. E non dico dal mio (che per sua informazione non ho più una farmacia da un pò di tempo) ma da quello del consumatore e del paziente (perchè di farmaci stiamo parlano). Infine la prego di guardare anche a casa sua, che a casa mia basto da solo. Il mio cervello, per ora, funziona ancora un pò.. Almeno abbastanza da capire che lei, caro davide, non può essere in sciopero, perchè è disoccupato mentalmente (metaforicamente ovviamente).
Saluti
20 settembre 2006 0:00 - Davide
x farmacistainpensione

E' evidente invece il Suo grido di dolore signor Farmacistainpensione, a cui il decreto Bersani ha tolto il terreno sotto i piedi creando un buco colmo di incertezza per quel nipotino che porta a spasso. Non voglio aggiungere altro perche la rabbia che sento dentro mi potrebbe far scrivere cose feroci nei Suoi confronti e nei confronti anche di altre vittime del decreto Bersani, anche se sono convinto che Lei come i tassisti abbiate ancora il cervello in sciopero, e quindi impossibilitati a capire.
(metaforicamente parlando)
20 settembre 2006 0:00 - farmacistainpensione
Il grido di dolore di francesco.

Convengo con lei che è una grande ingiustizia. Non le permetto però di affermare che il grossista è d'accordo con i farmacisti e non le permetto di affermare che tutta la categoria è così.
Se lei sapesse quanti giochi di potere esistono tra case farmaceutiche, politici e grossisti (e ora anche la GDO) non si meraviglierebbe tanto di questa situazione. Ma purtroppo la liberalizzazione, come ampiamente già previsto da chi non voleva che situazioni di cannibalismo (da parte di tutti, destra e sinistra, farmacisti poco professionali e coop, perchè c'è del marcio ovunque, ma questo è normale,c'è in ogni lavoro, anche nel suo e in quello del mitico conduttore di Ballarò), dicevo la liberalizzazione ha portato ad uno squilibrio in un sistema che funzionava bene, un sistema sanitario che provvede bene e ben distribuito sul territorio. Ora questa è la dimostrazione che l'intervento di liberalizzazione dei farmaci non agisce sul cittadino, non permette concorrenza leale (tra parafarmacie tra farmacie e tra corner della salute nelle coop) e non produrrà effetti di risparmio sul cittadino. Sarebbe stato molto più produttivo agire alla base della piramide del commercio (ovvero sulle industrie farmaceutiche multinazionali, che fanno i prezzi e il mercato) piuttosto che alla fine (sui farmacisti).. Ma era più comodo così... O forse ci sono di mezzo tanti soldini... Spero di averla compiaciuta abbastanza francesco.. Ma come vede non sarò mai d'accordo con lei... Sarò solidale con un collega sempre quando messo in mezzo.. Ma la colpa di tutto ciò non è di tutti i farmacisti titolari.. Ma del governo e di pierluigi ministro bersani che Dio lo benedica...
19 settembre 2006 0:00 - Francesco
E' finita da poco la trasmissione televisiva "Ballaro", nella quale ho appreso con estremo disgusto che una farmacista titolare di un negozio di parafarmaceutici non riesce ad avere dai grossisti i medicinali da banco che è autorizzata a vendere in virtù del decreto Bersani.
Si poteva immaginare di tutto, ma che, fallita la serrata, i farmacisti titolari arrivassero, attraverso i grossisti (che spesso sono una promanazione della loro categoria), a comportamenti al limite del codice penale pur di non perdere il monopolio delle aspirine non l'avrei mai immaginato.
Che ne pensano i vari Alfredo, Giobbe, farmacistainpensione?
18 settembre 2006 0:00 - Francesco
Ancora per farmacistainpensione.

Lei pretende che io le dia delle risposte su questi argomenti:
1) "questo governo con i progetti che ha non vuole fare del bene al popolo, ma solo grandi guadagni personali".
2) "E lei non affronta ancora una volta la scorretta concorrenza di coop.".
Vuole che risponda ad un a petizione di principio con una petizione di senso opposto o vuole confrontarsi seriamente?
Mi dica in che cosa consistono i "grandi guadagni personali" ai quali fa riferimento e non avrò difficoltà, eventualmente, a riconoscere se quello che dice è vero.
Mi dica come e nei confronti di chi è scorretta la concorrenza delle coop e farò la stessa cosa.
L'avverto che lei continua a identificare coop con supermercato e questo vizia alla radice il suo ragionamento.
Per facilitare il confronto le trascrivo il testo dell'art. 5, comma 1, del decreto Bersani (convertito): "Gli esercizi commerciali di cui all'articolo 4, comma 1, lettere d), e) e f), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, possono effettuare attività di vendita al pubblico dei farmaci da banco o di automedicazione, di cui all'articolo 9-bis del decreto-legge 18 settembre 2001, n. 347, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2001, n. 405, e di tutti i farmaci o prodotti non soggetti a prescrizione medica ....".
Le trascrivo anche, per sua comodità, anche il testo dell'art. 4, comma 1 del d. lgs 114/1998, relativamente alle lettere d,e,f:
"d) per esercizi di vicinato quelli aventi superficie di vendita non superiore a 150 mq nei comuni con popolazione residente inferiore a 10.000 abitanti e a 250 mq nei comuni con popolazione residente superiore a 10.000 abitanti;
e) per medie strutture di vendita gli esercizi aventi superficie superiore ai limiti di cui al punto d ) e fino a 1.500 mq nei comuni con popolazione residente inferiore a 10.000 abitanti e a 2.500 mq nei comuni con popolazione residente superiore a 10.000 abitanti;
f) per grandi strutture di vendita gli esercizi aventi superficie superiore ai limiti di cui al punto e )".

In parole povere qualunque esercizio commerciale potrà vendere i farmaci che non richiedono la prescrizione medica; tutto sta a vedere se il gioco vale la candela e se il negozietto sotto casa avrà convenienza ad assumere un farmacista.
L'eventuale diversità di trattamento che la coop potrebbe riservare ai suoi soci rispetto a chi non è socio è considerata illecita e nulla dalla legge e chiunque potrà pretenderne l'applicazione, ma il problema non riguarda minimamente la concorrenza con le altre farmacie.
Se continuerà a parlare di favoritismi nei riguardi delle coop anche dopo questi chiarimenti non si aspetti trattamenti di particolare delicatezza.
Non sono socio coop, non dirigo coop, non sono farmacista che aspira a lavorare in coop, non ho alcun interesse in coop.
Saluti
18 settembre 2006 0:00 - farmacistainpensione
Continua a fare ironia. Bravo. Ma continua anche a non affrontare il problema che le ho chiesto di argomentare o di cui parlare. Come mai... Chissà perchè... Mah.. Lei è semplicemente banale. Un saluto, vado dai nipotini... Andrò a raccontare loro come la guerra non è guerra se è di sinistra, come il governo dice di liberalizzare e invece svende alle sue figlie coop e alle multinazionali, come interviene nella vita dei privati cittadini, con il preciso intento di regolamentare e controllare (perchè è questa la parola d'ordine), come i ministri non servono a nulla se la legge è quella del magna-magna generale e come i farmacisti, titolari, comunali, collaboratori,coop-isti e liberi la prenderanno nel culo, grazie ad una mandria di ladri finti benefattori.
18 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per "farmacistain pensione".

Non le è andata giù la faccenda degli "epidotteri", signor farmacistainpensione?
Eppure lei è un esperto e mi definisce "zanzara".
Prima che commetta qualche altro errore conviene che le dica che la zanzara appartiene all'ordine dei ditteri (ditteri, non datteri!).
La informo che non ho superiori.
Sopra di me un tetto di stelle, come diceva Kant.

18 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per Alfredo.
Il mio "lei" non indica la volontà di mantenere le distanze o un atteggiamento di superiorità, ma soltanto una forma di rispetto verso persone che non conosco o con le quali ho confidenza.
Prendo atto che lei non è contrario all'abolizione della pianta organica e me ne rallegro. Non si preoccupi delle conseguenze: chi avrà capacità riuscirà a sopravvivere e chi non le avrà cambierà mestiere, come fanno attualmente i tanti farmacisti che oggi sono costretti a diventare erboristi.
I laureati CEPU, invece di ereditare il paradiso in terra, probabilmente si accontenteranno di fare i collaboratori o, meglio ancora, forniranno nuove braccia all'agricoltura.
E' soprattutto questo aspetto quello che più mi irrita. Guardi che nemmeno i notai (che pure hanno la loro montagna di privilegi) hanno la possibilità di lasciare il loro studio notarile ai figli laureati in giurisprudenza. O vincono il concorso, o se ne stanno a casa.
Come vede il mio atteggiamento sarà pure giacobino, ma certamente non è stalinista, perché non sono per l'uguaglianza a tutti i costi e sono convinto che debba essere premiato il merito di ciascuno e non quello della genealogia.
Comunque, la definizione di giacobino non mi dispiace affatto: sono un ammiratore di Robespièrre e della Rivoluzione Francese (ma non ne deduca che sono favorevole anche alla ghigliottina), la quale ci ha permesso di diventare uomini liberi di pensare e di dire.
Anche oggi, in fondo, è la stessa storia: le persone che cercano di eliminare i privilegi contro quelle che se li vogliono tenere stretti.
Mi permetta, caro dottore (ahimé, mi è sfuggito ancora!), di dirle che il paragone con gli avvocati non regge.
Per un verso l'accesso alla professione di avvocato è libero (attualmente gli avvocati in attività in Italia sono circa 150.000, non 15.000 come i farmacisti, ed ogni nuovo abilitato può mettere in bella mostra sul portone di casa una tabella di ottone con la scritta "Studio Legale - Avv. Pinco Pallino" e sedersi in attesa del primo cliente (che può arrivare anche dopo mesi se non ha la fortuna di avere qualche parente che forse controvoglia si rivolge a lui senza sapere se è all'altezza della situazione). Poi, per quanto riguarda la pratica, il praticante avvocato non gestisce direttamente i rapporti con la clientela dello studio. Normalmente all'inizio gli viene data una sedia per sedersi davanti al computer per consultare le banche dati e fare ricerche di giurisprudenza; poi viene mandato a consegnare gli atti agli ufficiali giudiziari per le notifiche o alle cancellerie, infine viene ammesso ad assistere agli incontri con i clienti, durante i quali spesso sta zitto.
Non dimentichi, comunque, che anche gli avvocati godevano nel passato del numero chiuso. La sua abolizione di fatto non ha prodotto nessuno sconvolgimento sociale.
Non se la prenda se qualche volta uso la penna rosso-blu nei confronti di qualche suo collega; normalmente lo faccio come reazione ad un loro atteggiamento. Come rimanere indifferenti, infatti, di fronte al "farmacistainpensione" che invita gli altri a mettere insieme soggetto-predicato-complemento e riempie i suoi scritti di inesattezze linguistiche e scientifiche?
Saluti.
18 settembre 2006 0:00 - farmacistainpensione
Per Francesco:
E ancora non affronta i veri problemi. Quello che tutti cercano di farle capire è che questo governo con i progetti che ha non vuole fare del bene al popolo, ma solo grandi guadagni personali. E lei non affronta ancora una volta la scorretta concorrenza di coop.. Ma vede ancora errori di punteggiature. Allora sa cosa le dico. Vada pure dove le pare, perori cause e controcause del menga e si diverta tanto a vedere un sistema farmaceutico che funziona andare allo sbando nella malaugurata ipotesi che sia abolita la pianta organica. Le ipotesi di ciò che avverrà riportate da Alfredo sono verosimili.

Infine un discorso del tutto personale: lei è fastidioso come una zanzara. E' praticamente impossibile avere un discorso con lei senza dover sentirsi dire "punteggiatura, maiuscole, virgole e errori grammaticali". Se lei ricopre una posizione di minima autorità (e sinceramente spero di no) prego i suoi superiori o i suoi colleghi di rinchiuderla in una stanzetta e chiudere la luce.
E infine: quando cadrà il governo dei buffoni, sul cui carro tutti salite, saremo noi a ridere vedendovi rotolare. E non dovremo fare niente.. Come vede non serve fare opposizione, si mettono nella merda da soli...
18 settembre 2006 0:00 - luca
NAPOLI...
hai già ampiamente dimostrato in svariati tuoi post di essere un coglione.
fai il piecere di evitare di dire cazzate su argomenti in cui la tua ignoranza regna sovrana e lascia spazio a chi dice qualcosa di interessante da una parte o dall'altra.
18 settembre 2006 0:00 - alfredo
Per Francesco

Insisto nel darti del tu e non del lei o del voi ...premettendo che:
col darti del tu non intendo " elevarmi " alla pari di ella...come fanno troppi ragazzini sfrontati a cui poca educazione la famiglia ha contribuito ...e nemmeno " il tu " vuol essere un surrogato " del compagno " di staliniana memoria .
Darti del tu ...vuol essere cordialità con una persona quasi immaginaria ( telematica ) che mai incontrerai in realtà .
Un modo per interloquire .... in libertà.
Tu invece insisti a darmi del Lei ... o del dottore ...tanto per mantenere le distanze.
Che sei snob?
Hai paura della vicinanza verbale?
Sei di un'altro pianeta?
U.F.O.?
Quanto premesso forse c'entra come i cavoli a merenda .. o forse no!!!
Beh.. sai caro amico telematico ( ..che non vuoi essere mio amico .. non piangerò per questo ) a me della lingua italiana ... della punteggiatura ... non me ne frega nulla.
Ho sempre badato alla sostanza delle cose.
Non faccio il Prof di lettere.
Chiuso il lungo preambolo riprendo a dire..... udite udite...
1)Per il neolaureato che si presenta in farmacia la prima volta è effettivamente più di impiccio e perdita di tempo che di utilità.
Ovvio che dopo anni di studi e appena inizi a lavorare vuoi essere giustamente pagato.
Ma dalla parte del titolare uno che ti fa solo casino e perdere tempo ...pagarlo anche ..poi diventa triste.
Entrambi hanno ragione!!!!!!!!!
Io ho iniziato per alcuni mesi gratis e sono stato " comunque grato " a chi ha dedicato il suo tempo alla mia formazione.
Devo dire che da titolare ho sempre pagato i collaboratori a cui dovevo insegnare l'A , la B , la C ecc...
Poi dopo alcuni giorni se erano troppo " negati " li salutavo con grande imbarazzo dopo averli pagati.. e ne ricavavo " del bastardo " che leggevo nel loro viso.
Due minuti dopo ... mi davo del coglione ( comunque ) per avere buttato nel cesso parecchi soldi.
Pazienza......
Dove sta il giusto?
Da entrambe le parti.
Rimedi?
C'è già sulla carta.....
E' previsto per legge un tirocinio obbligatorio di sei mesi prima della laurea che NESSUNO FA , o non fa seriamente e sai bene perchè vero?
Devi ancora laurearti.....e non sei motivato.
In farmacia tu hai altre cose per la testa e il titolare non può e non vuole perdere tempo inutilmente.
E' previsto poi che ci siano 2 anni di pratica professionale per avere l'idoneità.
Allora io vorrei suggerire :
A) il tirocinio si faccia dopo la laurea e prima dell'esame di stato con firme obbligatorie e con remunerazione per i titolari di farmacia che DEVONO spendere il loro tempo e la loro cultura professionale al servizio del nuovo arrivato.
Altra considerazione ... che il neolaureato faccia due anni di praticantato ..come fanno gli avvocati gratis et amore dei..
Non è carina la seconda ipotesi vero?
Poi " caro francesco" alle tue domande so dare le risposte...solo che non vuoi capirle.
Per essere certo e tagliare " la testa al toro " una volta per tutte( ...la nostra ancora non la tagliate ... ma voi giacobini lo sognate tutte le notti)
mi trovi anche daccordo nel dare la titolarietà a tutti.
Via la pianta organica...via ogni regolamentazione........
Va bene cosi'?
Ok , ne vedremo delle belle allora.
1) alcuni titolari se ne andranno al mare...
2) alcuni collaboratori ( pochi ... e solo i più " ganzi" ) aprono i battenti.
3) molti collaboratori .....andranno a zappare la terra comunque...perchè non capiscono un cazzo dalla nascita .... se per volere il treno a vapore stanno lottando come furie per distruggere ...lo stesso treno vuol dire che sono deficenti dalla nascita.
4) ci saranno moltissime farmacie che non aggiungerannno nulla in merito alla attuale capillarità del servizio, ma che aggiungeranno ( grazie a lamentele e piagnistei con la classe medica ... o chissà quali altri sistemi....) un amunto di spesa che lo stato non vuole proprio.
Ergo si limerà (... e siamo quasi all'osso ..) la parte ssn aumentando cosi' la disperazione degli ultimi arrivati.
Il " cassetto " se lo è già preso la coop...
Ci saranno pochissimi collaboratori...ovvio la diminuziuone del fatturato impone il licenziamento.
Voi comunistoidi perdete in un solo colpo decine di migliaia di voti.
Scadrà inevitabilmente " il servizio"...
Posso continuare per ore.... ma alla fine dirai:
ecco ...vuole tutto per loro ..i titolari"
altrimenti lamenta miseria e disperazione.
Ti anticipo che , se ti fa piacere , mi trovi daccordo .
Si abolisca la pianta organica ,
fuoco alle polveri...
chi ha i coglioni si faccia sotto...
Io ci sto caro francesco.
Certi titolari piangeranno ... moltissimi collaboratori si dispereranno ...e lavoreranno anche a natale.
Ne ho fatti di natali a lavorare io.....
Fateli anche voi.. è giusto.
E se non entra nessuno da quella porta per tutto il giorno di natale ed hai solo prodotto spese ... zitto.
Potrebbe andare peggio!!!!!!!!!!
Ti va bene cosi'?
Mi sembra che è l'unica cosa che vuoi capire.
Se fai ancora polemica e fingi di non capire ( visto che ho detto l'unica cosa che vuoi intendere ) ...ti tiro su dal filo del telefono e ti inchiodo sulla via dei fori imperiali.
Ciao
17 settembre 2006 0:00 - Francesco
Replica al "farmacistainpensione".

Non intendo fare un puntuale commento al commento, anche perché avrei gioco facile; lei si è risentito perché ho rilevato l'uso errato di un aggettivo ed intende replicare fornendo per tabulas la prova che la sua ignoranza va ben oltre.
Mi dispiace, caro dottore in pensione, ma le devo suggerire di stare attento anche quando parla di insetti (la classe degli "epidotteri" è inesistente e forse lei la confonde con quella dei "lepidotteri"); non ho bisogno di feare ricerche su internet per accertarmene; mi basta ricordare quello che ho studiato alle medie.
Il suo scritto, poi, rappresenta un bel campionario di errori di punteggiatura, per cui farebbe bene ad astenersi dal rivolgere agli altri inviti a leggere e attribuzioni di livelli di istruzione elementari a destra e a manca. Lei in questo campo non ha da insegnare niente a nessuno (e lasci stare la "dialettica troppo complicata", perché potrebbe non avere afferrato bene il significato della parola "dialettica"). Quanto alla "versione per elementari" che si propone di fare per il suo prossimo post, faccia pure; potrebbe essere una buona occasione per lei per ripassare un po' di grammatica. Sempre meglio che lanciarsi con espressioni latine, per le quali sono già terrorizzato al solo pensiero che lei ne possa fare ancora uso.
Fatta questa premessa, poiché intendo ritornare a parlare di farmaci le faccio osservare che il decreto Bersani non era finalizzato alla risoluzione del problema del lavoro dei farmacisti (anche se poteva rappresentare una conseguenza possibile). La sua osservazione riguardo al mancato riconoscimento del punteggio per il lavoro svolto al farmacista che lavora nei supermercati non c'entra un bel nulla con la liberalizzazione della vendita di determinati farmaci nei supermercati.
La debolezza delle sue argomentazioni è disarmante: lei, mostrando di condividere l'intervento di altri suoi colleghi in proposito, afferma che il lavoro dei farmacisti nei supermercati non trova riconoscimento in fatto di punteggio per il servizio svolto perché si tratta di lavoro come "commercianti" e non "come farmacisti".
Complimenti, signor "farmacistainpensione" per il suo acume.
Passi parola ai suoi colleghi in servizio e dica loro, se ne è convinto, che hanno alzato le barricate per questioni che, in definitiva, erano soltanto di natura commerciale.
Lei è già in pensione e non si deve preoccupare, perché forse ha già trasmesso il patrimonio di famiglia a qualche erede, ma quest'ultimo farebbe bene a preoccuparsi.
Il problema del lavoro dei farmacisti non si risolve con il decreto Bersani, ma con l'abolizione della pianta organica e la liberalizzazione degli accessi alla professione. Auguro ai farmacisti che il governo proceda quanto prima in questa direzione.
Se qualche ignorante rampollo di farmacista titolare sarà costretto a restituire le sue braccia all'agricoltura, la società civile avrà molto da guadagnare.

17 settembre 2006 0:00 - farmacistainpensione
Per Francesco

"Eviteremo di leggere anche il penoso intervento del "farmacistainpensione" che, mentre invoca i lavori forzati mentali per gli altri e li invita a leggere, mette in bella mostra tutta la sua ignoranza confondendo crassa con grassa (e non si tratta di un errore sulla tastiera, visto che lo ha messo in evidenza utilizzando il carattere maiuscolo)
Evidentemente, nei lunghi anni in cui è stato impegnato a prelevare scatolette dagli scaffali, a rifornire di preservativi i distributori automatici, a piazzare macchinette pesa-persone nel suo locale ed a leggere le ricette scritte dai medici in finto arabo ha fatto in tempo a dimenticare l'italiano. Chissà quale sara diventato il livello delle sue conoscenze di chimica. (Ma a questo riguardo ci sono meno problemi, perché a nessun farmacista è richiesto di dimostrare in itinere di possedere un adeguato livello di conoscenza in campo chimico"
Commento il suo intervento:
1.Intanto lei si da del VOI ("eviteremo") per cui penso lei si consideri superiori a tutti i suoi pari della specie degli epidotteri (vada pure a cercare cosa sono su Internet).
2. Lei non penso abbia l'autorità nè la competenza per dare giudizi sulla mia istruzione e cultura scientifica, nè tantomeno quella di ogni farmacista. Rimanga dove è e stia più tranquillo.
3. E' sempre pronto a dar giudizi "divini" e "non confutabili" e quando qualcuno le risponde per le rime evita ogni commento perchè non sa argomentare e si rifugia nella minuzione lettura e scoperta di errori di scrittura o controsensi (solo per lei evidenti) logici.
4. Se ho usato una dialettica troppo complicata per un minus habens come lei, mi scuso e le invierò nel prossimo post una versione per elementari.
5.Ha ragione Alfredo quando dice che "C) Per i punti 1 e 2 guarda che è talmente scontato quanto ho detto che trovo nauseante spiegarlo a chi non VUOLE capire.
Perchè non lo vuoi capire altrimenti si smorza la tua polemica."
E' una prassi, che leggendo i suoi interventi penosi precedenti, ha sempre applicato e continuerà a fare, in quando non sa dire altro. Lei continua questa sua delirante polemica, spostando ogni potenziale argomento verso il suo unico cavallo di battaglia. Ma altri temi, nemmeno la sfiorano. Leggendo post precedenti trovo che qualcuno le ha fatto notare come i giovani farmacisti che vanno a lavorare nelle coop saranno privi di anni di anzianità in quanto i loro anni di lavoro come "commercianti" e non come farmacisti non valgono nulla. Ora visto che è il "PALADINO" per eccellenza, perchè non si informa e troverà che è proprio così e ancora di più. I vertici delle coop, l'ufficio assunzione, non dicono nulla al giovane che va a fare il colloquio. Le sembra giusto?
6. Infine vorrei solo fare notare al forum (e non a lei visto che non vorrà capire) che è stata recentemente denuciata un'illegalità di legge nella vendita di farmaci in coop: come tutti sapete i farmaci SOP e OTC possono essere venduti con qualsiasi sconto (tranne che sotto costo), ma con uno sconto identico a qualsiasi cittadino. In coop, chi ha la tessera coop, gode del 5% rispetto al normale cittadino (mi spiego per Francesco, esempio: se lei è socio coop avrà il 35% di sconto sul prezzo del medicinale, ed io che socio coop non sono avrò il 30%)-. Quindi invece di parlare di farmacista di serie A e di serie B, perchè non si parla anche di cittadini di serie A e serie B? E perchè non si parla della infinita voglia delle coop di vendere, in discordanza con tutte le dichiarazioni dei vertici rossi delle coop che dicevano di volere evitare il consumo? Dando un 5% in più di sconto ai loro soci? ma fatemi il piacere.
16 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per Napoli.

Trascrivo le sue parole ("Il grande flop dei farmaci, venite alla coop a vedere,medicinali invenduti resi al macero per scadenza.
Hanno venduto il primo giorno e adesso niente, poca cosa,solo droghe per drogati" per farle notare alcune cose:
1) se la vendita dei farmaci nei supermercati si è rivelato un flop, di che si preoccupa?
Vuol dire che Bersani, con buona pace dei farmacisti titolari che paventavano una chiusura delle loro farmacie, ha preparato una polpetta avvelenata alle coop e le ha danneggiate. Se così è, mi pare ora di smetterla con la cantilena dei favoritismi alle coop.
2) Che l'aspirina, la tachipirina ed altri medicinali simili avessero validità terapeutica non superiore ad un mese lo apprendo da lei.
Diversamente dovrei pensare che chi gestisce i supermercati è tanto stupido da acquistare medicinali quasi scaduti.
Questa seconda ipotesi non rienta in nessuna logica economica e pertanto penso che lo stupido (o il mistificatore) sia chi afferma queste cose insensate.
3) Non sapevo che tra i farmaci che è possibile trovare presso i supermercati ci fossero anche prodotti destinati ai tossicodipendenti.
Se trova il tempo tra una scemenza e l'altra, caro signor Napoli, mi dice quali sono questi prodotti?
Probabilmente anche lei è uno di quei titolari che sta cercando inutilmente di tamponare la diarrea innescata dalla paura di scendere dall'Olimpo.
16 settembre 2006 0:00 - Betty
per Francesco:
Quello che mi ha scritto farmacistainpensione mi ha lasciato quasi perplessa,speravo in un pò più di comprensione,invece mi ha risposto molto duramente e ci sono rimasta male...ora leggendo anche quello che ha scritto a te, capisco che quello è il classico titolare che si sente padrone di sè stesso e di quelli che ha come dipendenti...meno male che lavorare la vigilia di Natale senza essere pagata solo per lui(o per pochi altri come lui)è normale...io che sono farmacista ma faccio un altro mestiere e che a volte ho bisogno di un aiuto,pago chi mi viene ad aiutare anche se non è laureato, e perchè i poveri studenti che già escono da una serie di studi inutili e costosi devono essere così sfruttati?
Capisco che l'inizio è duro per tutti,ma se uno investe tempo a lavorare è giusto che venga pagato,anche poco,ma deve pur iniziare a guadagnare qualcosa...non perchè i titolari hanno bisogno per arricchirsi sempre più loro,gli studenti debbano gravare sulle spalle dei genitori fino a 35 anni|!
  COMMENTI
|<   <- (Da 151 a 180 di 322) ->   >|