Ormai il Colpo e' stato fatto....Parlate tutti di cose
decisamente importanti!! La Coop ormai dopo avere
sostenuto l'attuale governa nella campagna elettorale ha
ricevuto il ringraziamento da parte degli attuali
governanti.
Ma PERCHE' nessuno ha mai parlato
delle industrie farmaceutiche sempre nascoste dietro le
quinte ma vere colpevoli dei prezzi che il frmacista ha
semre dovuto esigere dal consumatore...perche'???
perche?? perche' nessuno non ha fatto
nulla...?..perche' nessun politico ha agito alla base e
alla radice di questo sistema per di piu' infamando
l'onore e la dignita' delle farmacie....che adesso
sono odiate da tutti. perche'???....perche' nel
mondo si vede solo quel che si vuol volere??
secondo voi: in che modo le Industrie sono sempre riuscite
ad abbonire i governanti affinche' il ministero della
salute accordasse loro un prezzo cosi' alto per i loro
prodotti...??...vi prego ..chiedetevelo....e ditemi
qualcosa..
22 settembre 2006 0:00 - Davide
x farmacistainpensione
Mi perdoni, ma le riesce
così difficile esprimere un pensiero senza essere offensivo
o ironico? Gli interventi di Alfredo e Francesco insegnano
ad un ignorante come me "con il cervello
disoccupato" a vedere il problema a 360 gradi e lo
fanno nel segno della civiltà linguistica ed intellettuale.
Se lei è in pensione si presume che abbia una certa età ma
dietro i suoi interventi immagino una persona capricciosa e
stizzita come lo potrei essere io che sono un bimbo in
confronto a Lei. Quindi per cortesia si moderi e la
smetta di essere ironico oppure come me, si metta da parte e
impari...umilmente.
22 settembre 2006 0:00 - alfredo
Per francesco
tutto ovvio per chi ha un minimo di
conoscenza del mondo farmaceutico il tuo discorso:
::::::::::Poi staremo a vedere se questo governo, o
qualunque altro che seguirà, una volta che diventeranno
comuni le attività commerciali che avranno un farmacista
dietro il banco, avrà il coraggio di negare a questi
farmacisti il diritto di vendere anche gli altri
farmaci. Non sarà un effetto immediato, ma
arriverà.
Infatti avverrà durante questa stessa
legislatura. Allora dico io : perchè non avere il
coraggio e l'onestà di affrontare il problema ( ... se
di problema si fosse trattato..) di aumentare il numero
delle farmacie e\o di cambiare il metodo di istituzione di
nuove farmacie? Perchè prenderla tanto alla larga?
Perchè a bersani (.. lo scrivo con la b minuscola perchè
non merita di più.... è un piccolo omuncolo che vedrei
bene come venditore di pedalo sulla riviera
romagnola..)interessa solo "REGALARE LA FARMACIA GRATIS
A COOP e con essa tutto il mercato dalla produzione al
consumo. Qui hanno ragione a dire che QUESTO E'
MONOPOLIO . Voi cittadini non contate un cazzo per
loro come non contiamo noi. Ma voi Vi prendono
regolarmente il voto e PER IL CULO. Ciao
21 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per farmacistainpensione e per Alfredo.
Caro
farmacistainpensione l'affermazione che ritenevo non
potesse smentita è questa "la distribuzione
all'ingrosso dei farmaci è fatta in gran parte da
società, anche in forma cooperativa, di farmacisti
titolari". Vuole provare a contestarla?
Questa sarebbe l'arroganza? Di che cosa dovrei
vergognarmi?
Ad Alfredo, che invece non si
rifugia nei luoghi comuni e che, pur nella legittima difesa
dei propri interessi, riconosce che qualche problema esiste,
vorrei dire che concordo pienamente con la sua affermazione
seguente: "La farmacia è attività commerciale e
professionale. Unica ed indivisibile ... ma se si vuole
la si scorpora o la si regolamenta in modo
diverso". Questo è un modo corretto di ragionare,
perché ha alla base il riconoscimento che il legislatore,
così come settanta anni fa ha fatto nascere l'esclusiva
della distribuzione dei farmaci, oggi potrebbe legiferare in
modo diverso. Non ritengo giusto, infatti, che i
farmacisti, mentre operano in regime di esclusiva nella
distribuzione del farmaco, sviluppano sempre più
l'aspetto commerciale della vendita di altri
prodotti. Il mantenimento dell'esclusiva potrebbe
essere comprensibile soltanto se la farmacia vendesse
esclusivamente farmaci. Ne trarrebbe grande giovamento
anche la professionalità dei farmacisti.
21 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per Farmacista.
Se lei è così sicuro che le
multinazionali prenderanno una bella bufala, perché si
agita tanto? Si sieda sulla riva del fiume, come
dicevano i cinesi, per aspettare pazientemente il passaggio
del cadavere del suo nemico. Mi interessa poco il
futuro delle multinazionali; penso, però, che qualche
farmacista, se vorrà, con il decreto Bersani potrà aprire
una propria attività di vendita di farmaci da banco,
prodotti di erboristeria, cosmetici, dietetici, alimenti per
bambini, giocattoli, carrozzine, caramelle, liquirizie ed
altra varia mercanzia, che gli consentirà di tirare il
carro dignitosamente senza dipendere da un farmacista
titolare. Poi staremo a vedere se questo governo, o
qualunque altro che seguirà, una volta che diventeranno
comuni le attività commerciali che avranno un farmacista
dietro il banco, avrà il coraggio di negare a questi
farmacisti il diritto di vendere anche gli altri
farmaci. Non sarà un effetto immediato, ma
arriverà. Se guardo al passato vedo che la giornata
lavorativa degli operai si è progressivamente ridotta: 12,
11, 10, 9, 8. Il cammino è stato lungo, ma sempre nella
stessa direzione. Si preoccupa dell'aspirina a
marchio coop? Ma lei non dovrebbe fare opera di
diffusione della conoscenza che esistono prodotti con il
medesimo principio attivo, che hanno un diverso prezzo
soltanto perché è diversa la confezione ed il marchio?
Se ho bisogno di acido acetilsalicilico non mi importa
sotto quale marchio me lo vendono.
21 settembre 2006 0:00 - alfredo
Per Francesc
Riconosci anche per favore la parte
successiva e complementare del mio discorso. Borsani
male ha operato Doveva mettere i piedoni sotto il
tavolo con tutti quelli più competenti di lui. Non
doveva fare voto di scambio Non doveva sputtanare una
categoria Non doveva fare gli interessi delle sue
lobby Non doveva prendere per il culo i farmacisti
Non doveva prendere per il culo i cittadini Grazie
21 settembre 2006 0:00 - farmacista
prossimo step delle coop: in un futuro molto prossimo
verranno fabbricati e distribuiti i farmaci OTC e SOP più
comuni con il marchio coop o di altra catena di
supermercati.Ovviamente era questo quello a cui miravano
queste catene.Non si tratta più solo di distribuzione,come
si può notare non c'è più limite alla bramosia di
questi colossi che vogliono mettere le mani su ogni
cosa.Ammettendo anche che come già succede per gli
alimentari con il proprio marchio,il supermercato si appoggi
a qualche ditta o produttore o laboratorio già
esistente,chi può garantire la sicurezza? Non si stanno
oltrepassando i limiti della legalità? Tutto è legato al
consumismo e al loro fatturato,del resto chi se ne frega. Ma
tanto faranno qualche decreto ad hoc per permettere a questi
"compagni di merende" di fare tutto a loro
piacere. L'unica cosa di cui mi rallegro è che
qualche multinazionale dopo aver pensato di aumentare il
fatturato andando anche a vendere nei supermercati,ora
prenderanno una bella bufala.Complimentoni Non ultimo
il fatto che con l'aumentare dei corners nei vari
supermercati,la concorrenza spietata e il calo fisiologico
dopo il boom iniziale di vendite,molti faranno marcia
indietro rinunciando al corner e al farmacista.Oppure
penseranno bene di chiedere un nuovo decreto per abolire il
farmacista nel supermercato per diminuire i costi?
22 settembre 2006 0:00 - farmacistainpensione
Per Francesco e per tutti i suoi compagni di merenda
Commenti questo trafiletto, please..
"Dopo il preoccupante boom della vendita di farmaci nei
corner istituiti all'interno degli ipermercati e dei
centri commerciali, ora siamo di fronte al tentativo di
utilizzare i medicinali per fidelizzare i clienti". Lo
denuncia la parlamentare Isabella Bertolini, che ha
presentato un'interrogazione al ministro della Salute
Livia Turco, nella quale chiede al Governo di intervenire
perché sia fatta "piena chiarezza sull'eventuale
illiceità degli ulteriori sconti sulla base del possesso di
carte fedeltà, oltre a quelli già previsti dalla legge,
applicati ai farmaci da banco venduti negli
ipermercati". Un "tentativo che viene fatto -
spiega Bertolini - garantendo un ulteriore sconto legato al
possesso della tessera fedeltà della catena distributiva di
riferimento. Tale iniziativa sarebbe in contrasto sia con
quanto previsto dalla legge sull'obbligo per gli
esercenti di praticare il medesimo sconto a tutti gli
acquirenti, sia con le norme che vietano espressamente
l'applicazione di promozioni commerciali alla vendita di
farmaci da banco".
A tutto questo si
aggiunge il discorso di "farmacista" che ha
individuato il problema ("Tuttavia l'acido
salicilico a marchio coop non è un normale farmaco
equivalente generico,ma una esclusiva della coop.Mi
spiego:è il primo caso in cui il produttore (o meglio il
marchio) e il distributore è lo stesso. Più monopolio di
così..... altro che la casta dei farmacisti e la libertà
per tutti gli esercizi commerciali di poter vendere
OTC.Tutte chiacchiere e tanta ipocrisia.") e aggiungo
io che commercializzare e trattare il prodotto da banco come
un qualsiasi BENE di CONSUMO (perchè è cos' che si
farà sia nei corner come nelle parafarmacie) non è cosa
intelligente. E caro Francesco, per favore mi e ci eviti la
solita retorica in cui comincia a dire che il prodotto da
banco non è un farmaco, che se non ha la ricetta allora non
fa male, che il farmacista è presente in ogni luogo (corner
o parafarmacie), perchè sono tutte cose dette e ridette.
L'unica grande verità è che tutti saranno sottoposti
alla legge della vendita ad ogni costo. La cosa è
comprensibile se si tratta del salame, ma è una stronzata
quando si parla di medicinali.
21 settembre 2006 0:00 - farmacista
Io non mi agito,o Lei è così bravo da conoscere il mio
stato d'animo?Lei è sempre pronto ad attaccare e sembra
che nessun altro abbia il diritto di fare delle semplici
affermazioni. Poi scrive della possibilità di aprire
nuovi esercizi con il decreto Bersani: per sua informazione
il tipo di esercizio che lei indica non è una farmacia ma
una parafarmacia,che poteva essere aperta anche prima di
questo decreto e poteva vendere tutto ciò da lei elencato
con l'eccezione dei farmaci da banco.
"Ma lei non dovrebbe fare opera di diffusione della
conoscenza che esistono prodotti con il medesimo principio
attivo, che hanno un diverso prezzo soltanto perché è
diversa la confezione ed il marchio?" Lei non si
preoccupi di quello che faccio io:quando c'è la
possibilità e la disponibilità del prodotto generico,lo
consiglio sia esso un farmaco di fascia C che un farmaco di
fascia A. Tuttavia l'acido salicilico a marchio
coop non è un normale farmaco equivalente generico,ma una
esclusiva della coop.Mi spiego:è il primo caso in cui il
produttore (o meglio il marchio) e il distributore è lo
stesso. Più monopolio di così..... altro che la casta dei
farmacisti e la libertà per tutti gli esercizi commerciali
di poter vendere OTC.Tutte chiacchiere e tanta
ipocrisia.
20 settembre 2006 0:00 - farmacistainpensione
Per Francesco
Come al solito è bravissimo a
travisare parole e a estrapolare frasi che non hanno senso
se non sono inseriti nel loro concetto originario. Ma questo
è il modo che, come lei, molti giornali faziosi utilizzano
routinariamente. Quindi la mia frase "non sarò
mai d'accordo con lei" era ovviamente una posizione
che risulta evidente dalla differente concezione che noi due
abbiamo del problema farmacia che si evince da tutti i
nostri interventi (anche un cane avrebbe capito).
Mentre l'altra mia frase "sarò sempre solidale con
un collega messo in mezzo" è una dimostrazione di
come, quando esistono inguistizie, e in questo caso nel
campo del farmacista costituito da farmacisti e quindi di
colleghi, io non guardi se si è titolari o meno (infatti il
mio essere solidale era verso un collega in parafarmacia). E
anche questo anche un cane l'avrebbe capito. Lei
parla e interviene a casaccio, accecato da un pregiudizio
grande quando la pancia di Prodi. Concludo riportando
una sua frase, SIGNIFICATIVA DELLA SUA MENTALITA' E DEL
SUO MODO DI APPROCCIARSI AGLI ALTRI E DI CONFRONTARSI:
" al riguardo non sono disposto a discutere perché ne
ho una conoscenza diretta, che non può essere smentita in
alcun modo." Lo stesso concetto e lo stesso
atteggiamento poteva essere preso anche da me o da chiunque
in questo forum. Ma invece solo lei ha l'arroganza di
non dare la possibilità di replica, IN PIENA CONCORCORDANZA
CON QUANTO AFFERMATO DAI MINISTRI DI PRODI, PRIMO TRA TUTTI
BERSANI, CHE HANNO DETTO CHE LE LEGGI NON SI CONCERTANO.
Vale a dire: le leggi le decido io, il dialogo fatelo al
bar. Se non è regime questo.. E la cosa scandalosa è che
una persona come lei, che da tutti questi interventi appare
il più liberale di tutti, sia in realtà molto più
arrogante e assolutista di tutti gli altri. Si vergogni.
20 settembre 2006 0:00 - alfredo
Per Francesco e Davide
Credo che il giusto stia
nel mezzo..... I titolari ovviamente " tendono
" a difendere comunque i loro interessi, è umano e
comprensibile. Voi ovviamente tendete a difendere i
" vostri interessi " , è umano e
comprensibile. Devo dire però che se non si fa da
entrambe le parti una analisi un po' più attenta e non
si crede anche alle " buone motivazioni " della
controparte non è possibile insistere nel dialogo. Se
uno si ferma solo a quello che " crede " finisce
li la storia. Non è tutto oro quello che luccica e non
e tutta merda quello che pensano gli altri. Perchè Voi
siete i nostri pazienti e clienti. Quello che voi
pensate e provate noi lo vogliamo capire e comprendere ..
per il vostro ed il nostro interesse. Non stimao
lavorando sulla luna. Lavoriamo per voi e con voi.
Smettetela di partire con una sola voglia di
ghigliottina. A casa vostra comandate voi e ( comunque
stiano le cose ) casa vostra non la regalate al popolo
gratis et amore dei. Che poi sia una licenza
governativa.. poco importa , anche altre licenze vengono
compratre e vendute. Io l'ho pagata e cara e
siccome E' ANCHE COMMERCIALE la parte commerciale la do
a chi cazzo mi pare e piace. Se uno vuole aprire
bottega ORA lo può fare. Lo faccia e smetta di
spaccare i coglioni ancora.. piangendo a sinistra.. a quella
sinistra che non voterà più alle prossime elezioni.
Guarda quello che farmacista in pensione vorrbbe dire parte
dalla conoscenza di un mondo visto vissuto e provato da
dentro. Voi lo vedete e lo provate da fuori, oppure
dall'altra parte del banco. Se togliamo le
esasperazioni " forse " un punto , se non
d'incontro , di comprensione del problema diventa
tangibile e comprensibile. Se si parte da un punto di
vista solo e bieco... è inutile ogni conversazione. La
farmacia è attività commerciale e professionale.
Unica ed indivisibile ... ma se si vuole la si scorpora o la
si regolamenta in modo diverso , e questo per tutelare sia
il cittadino che la categoria che ha e garantisce uno dei
servizi migliori al mondo. Non ridete... è vero.
Forse con bersani diventa ancora migliore... non lo so , si
vedra.e non credo proprio..... ma sono certo che bersani non
ha mai avuto in mente " tale miglioramento " -...
ma solo la bieca cattiveria vendicativa , l'obbligo
politico ( voto di scambio ??? mafiosi di merda questi
comunisti .. anche loro , non solo la destra o il centro..
tutti mafiosi del cazzo )..e gli ineteressi della coop e
grande distribuzione. NON QUELLO DEI CITTADINI .... in
questo è ipocrita. Altrimenti era con le categorie
interessate con cui doveva parlare.... restando sottointeso
che comunque avrebbe avuto Lui il diritto di decidere quello
che voleva e che ha poi voluto. Questo lo capite?
Invece politicamente gli faceva comodo scatenare la piazza
... dare la caccia alle lobby ( non le sue ..) aizzare il
popolo in nome di quella rivoluzione tanto cara a
sinistra. Tutto falso, spudorato. Sulla
ereditarietà io penso che : se uno la farmacia
l'ha pagata è giusto che possa venderla o darla a chi
cazzo gli pare. Se uno l'ha avuta " gratis
" , concorsi o palle varie è giusto che ritorni allo
stato. Molti non sarebbero dello stesso parere
ovvio. Un sistema che mi è sempre piaciuto è quello
danese .. o forse finlandese. La farmacia viene
assegnata per titoli e per anzianità di lavoro e per esami
ma rimane sempre l'obbligo per il titolare di uscire ad
una certa età. La proprietà vera è solo dello
stato. Chi raggiunta la fatidica età non la può
cedere ( è dello stato ) ai nipoti... ma il successore (
con quella specie di concorso ) DEVE pagare una cifra per
accettare o meno a titolo di buonauscita. Se uno la
farmacia la vuole a tutti i costi la paga quello che vale...
ma raggiunta una certa eta deve lasciarla allo stato in ogni
caso. Ricordo a dire il vero che in tale nazione vi è
un rapprto farmacia-abitante di una ogni 25.000
abitanti. Con distanze tra i vari centri abitati
colossali. Da noi il servizio è di una capillarità
incredibile e quindi migliore. Vi sono anche altri
sistemi per immaginare un nuovo assetto farmaceutico sul
territorio....ma avrebbero dovuto studiarli tra
legislatori-farmacisti-medici-asl-regioni e cittadini.
L'azione bersani e compagnia bella è di tutt'altro
stampo ed interesse. Questo E' UNA COSA
SCHIFOSA. Non insistete a guardare solo dal lato del
consumatore incazzato. Per quello la cosa giusta
sarebbe il farmaco gratis RIPETO GRATIS recapitato a
domicilio a qualsiasi ora del giorno e della notte da un
servo del popolo . I servi della gleba li volete per
caso voi ? No vero... allora si discuta togliendo la
rigidità mentale che imputate solo ai titolari di
farmacia. Ciao
20 settembre 2006 0:00 - alfredo
per Francesco
Una sola distinzione: La o le
cooperative fatte dai soli titolari di farmacia ( e quindi
di loro proprietà ) bene fanno ed hanno pieno diritto di
servire SOLO I LORO PUNTI VEDNITA. Secondo te io apro
una società con i miei soldini che lavora per me e poi
" vendo " i prodotti che io acquisto da essa alla
concorrenza? Che sono demente forse? Magari a
prezzi più bassi a loro che al sottoscritto che in questa
ha investito? Guarda ho , dati alla mano , certezza
assoluta che questo è già successo e sta succedendo.
Se vado a ballarò ...nessuno mi crede ( anzi nessuno mi
vuole credere perchè gli fa comodo cosi' ) . Non
mi vorrebbero nemmeno perchè contrario alla loro politica
ed interesse televisivo. Gli altri grossisti CHE SONO
LE MULTINAZIONALI fanno cosi' solo per prendere per il
culo i titolari privati, non i nuovi arrivati. Perchè
sono loro che avranno le nuove farmacie e serviranno molto
volentieri anche gli altri. Ancora poco tempo...
tranquillo ... inutile che i nuovi arrivati inizini a belare
" dalla mamma TV ". Che si aspettavano?
Che i soldi per aprire tipo-farmacia glieli dessimo noi
? Non prendiamoci in giro dai!!!!!!!!!! Fanno
cosi' solo per dare un ipocrita contentino a noi
momentaneamente. Cosi' oltre al danno anche le
beffe... e aumento della pubblicità negativa. Concordo
che è uno SCHIFO. Solo che al pubblico come sempre
viene data una sola immagine e tipo di informazione. Ha
ragione quella farmacista... ma abbiamo ragione anche
noi. Troppa ipocrisia e disinformazione vediamo.
Ciao P.S. concordo pienamente sul tuo giudizio
riguardante " i volantini di federfarma".
Una merda vergongosa ed indegna. Rivolta ad un pubblico
sottosviluppato che non esiste da almeno 50 anni.
Comanda federfarma una massa di inetti , inutili, deficenti
nati ... che non valgono un cazzo di niente. Altro che
lobby...... Se fossero una lobby , per tanto fastidio
che potessero dare a voi , avrebbero fatto almeno come i
tassisti. Sono dei poveri miserabili miopi , piccoli,
... e neanche tanto cattivi. Una merda. ..... ho
ancora la farmacia anche se ( visto che ho collaboratori
stupendi )praticamente se ne occupano loro.
20 settembre 2006 0:00 - Davide
X Francesco
Grazie per gli interventi che io non
sono in grado di fare convinto però che la controparte a
cui sono rivolti non morirà tonda visto che è nata
quadrata. E' un piacere leggerti. Complimenti
per la tua attenzione.
20 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per "farmacistainpensione"
La sua
affermazione "Se lei sapesse quanti giochi di potere
esistono tra case farmaceutiche, politici e grossisti (e ora
anche la GDO) non si meraviglierebbe tanto di questa
situazione" dimostra che il mondo dei farmaci è pieno
di sottili imbrogli a danno dei pazienti. Anch'io
so che ci sono farmacisti estremamente corretti, ma la loro
correttezza deve essere inquadrata nell'ambito della
situazione di privilegio della quale godono. Non è
una novità, comunque, che la distribuzione all'ingrosso
dei farmaci è fatta in gran parte da società, anche in
forma cooperativa, di farmacisti titolari (alla faccia delle
tanto vituperate cooperative). Al riguardo non sono disposto
a discutere, perché ne ho una conoscenza diretta, che non
può essere smentita in alcun modo. Quello che
preoccupa del suo ragionamento, signor
"farmacistainpensione" è la conclusione del suo
intervento. Lei dice "non sarò mai d'accordo
con lei ... Sarò solidale con un collega sempre quando
messo in mezzo". Le sue parole significano che i
farmacisti sono intoccabili, perché sono una casta, e che i
comuni mortali non hanno il diritto di ficcare il naso nelle
loro faccende. Pensare, poi, che il comportamento
scorretto dei grossisti sia una conseguenza del decreto
Bersani è un affermazione che non sta né in cielo, né in
terra: come se uno dicesse che la causa dei furti non è da
addebitare ai ladri, ma a coloro che portano in tasca il
portafogli.
20 settembre 2006 0:00 - davide
x farmacistainpensione
Sono disoccupato sulla
terra e non pensionato su un'altro pianeta. Torni
per cortesia.
20 settembre 2006 0:00 - farmacistainpensione
Per davide
Lei, che ha un nome biblico, dovrebbe
osservare meglio la situazione. Anzi forse solamente da un
punto di vista differente. E non dico dal mio (che per sua
informazione non ho più una farmacia da un pò di tempo) ma
da quello del consumatore e del paziente (perchè di farmaci
stiamo parlano). Infine la prego di guardare anche a casa
sua, che a casa mia basto da solo. Il mio cervello, per ora,
funziona ancora un pò.. Almeno abbastanza da capire che
lei, caro davide, non può essere in sciopero, perchè è
disoccupato mentalmente (metaforicamente ovviamente).
Saluti
20 settembre 2006 0:00 - Davide
x farmacistainpensione
E' evidente invece il
Suo grido di dolore signor Farmacistainpensione, a cui il
decreto Bersani ha tolto il terreno sotto i piedi creando un
buco colmo di incertezza per quel nipotino che porta a
spasso. Non voglio aggiungere altro perche la rabbia che
sento dentro mi potrebbe far scrivere cose feroci nei Suoi
confronti e nei confronti anche di altre vittime del decreto
Bersani, anche se sono convinto che Lei come i tassisti
abbiate ancora il cervello in sciopero, e quindi
impossibilitati a capire. (metaforicamente parlando)
20 settembre 2006 0:00 - farmacistainpensione
Il grido di dolore di francesco.
Convengo con lei
che è una grande ingiustizia. Non le permetto però di
affermare che il grossista è d'accordo con i farmacisti
e non le permetto di affermare che tutta la categoria è
così. Se lei sapesse quanti giochi di potere esistono
tra case farmaceutiche, politici e grossisti (e ora anche la
GDO) non si meraviglierebbe tanto di questa situazione. Ma
purtroppo la liberalizzazione, come ampiamente già previsto
da chi non voleva che situazioni di cannibalismo (da parte
di tutti, destra e sinistra, farmacisti poco professionali e
coop, perchè c'è del marcio ovunque, ma questo è
normale,c'è in ogni lavoro, anche nel suo e in quello
del mitico conduttore di Ballarò), dicevo la
liberalizzazione ha portato ad uno squilibrio in un sistema
che funzionava bene, un sistema sanitario che provvede bene
e ben distribuito sul territorio. Ora questa è la
dimostrazione che l'intervento di liberalizzazione dei
farmaci non agisce sul cittadino, non permette concorrenza
leale (tra parafarmacie tra farmacie e tra corner della
salute nelle coop) e non produrrà effetti di risparmio sul
cittadino. Sarebbe stato molto più produttivo agire alla
base della piramide del commercio (ovvero sulle industrie
farmaceutiche multinazionali, che fanno i prezzi e il
mercato) piuttosto che alla fine (sui farmacisti).. Ma era
più comodo così... O forse ci sono di mezzo tanti
soldini... Spero di averla compiaciuta abbastanza
francesco.. Ma come vede non sarò mai d'accordo con
lei... Sarò solidale con un collega sempre quando messo in
mezzo.. Ma la colpa di tutto ciò non è di tutti i
farmacisti titolari.. Ma del governo e di pierluigi ministro
bersani che Dio lo benedica...
19 settembre 2006 0:00 - Francesco
E' finita da poco la trasmissione televisiva
"Ballaro", nella quale ho appreso con estremo
disgusto che una farmacista titolare di un negozio di
parafarmaceutici non riesce ad avere dai grossisti i
medicinali da banco che è autorizzata a vendere in virtù
del decreto Bersani. Si poteva immaginare di tutto, ma
che, fallita la serrata, i farmacisti titolari arrivassero,
attraverso i grossisti (che spesso sono una promanazione
della loro categoria), a comportamenti al limite del codice
penale pur di non perdere il monopolio delle aspirine non
l'avrei mai immaginato. Che ne pensano i vari
Alfredo, Giobbe, farmacistainpensione?
18 settembre 2006 0:00 - Francesco
Ancora per farmacistainpensione.
Lei pretende che
io le dia delle risposte su questi argomenti: 1)
"questo governo con i progetti che ha non vuole fare
del bene al popolo, ma solo grandi guadagni
personali". 2) "E lei non affronta ancora una
volta la scorretta concorrenza di coop.". Vuole
che risponda ad un a petizione di principio con una
petizione di senso opposto o vuole confrontarsi
seriamente? Mi dica in che cosa consistono i
"grandi guadagni personali" ai quali fa
riferimento e non avrò difficoltà, eventualmente, a
riconoscere se quello che dice è vero. Mi dica come e
nei confronti di chi è scorretta la concorrenza delle coop
e farò la stessa cosa. L'avverto che lei continua
a identificare coop con supermercato e questo vizia alla
radice il suo ragionamento. Per facilitare il confronto
le trascrivo il testo dell'art. 5, comma 1, del decreto
Bersani (convertito): "Gli esercizi commerciali di cui
all'articolo 4, comma 1, lettere d), e) e f), del
decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, possono
effettuare attività di vendita al pubblico dei farmaci da
banco o di automedicazione, di cui all'articolo 9-bis
del decreto-legge 18 settembre 2001, n. 347, convertito, con
modificazioni, dalla legge 16 novembre 2001, n. 405, e di
tutti i farmaci o prodotti non soggetti a prescrizione
medica ....". Le trascrivo anche, per sua
comodità, anche il testo dell'art. 4, comma 1 del d.
lgs 114/1998, relativamente alle lettere d,e,f:
"d) per esercizi di vicinato quelli aventi superficie
di vendita non superiore a 150 mq nei comuni con popolazione
residente inferiore a 10.000 abitanti e a 250 mq nei comuni
con popolazione residente superiore a 10.000 abitanti;
e) per medie strutture di vendita gli esercizi aventi
superficie superiore ai limiti di cui al punto d ) e fino a
1.500 mq nei comuni con popolazione residente inferiore a
10.000 abitanti e a 2.500 mq nei comuni con popolazione
residente superiore a 10.000 abitanti; f) per grandi
strutture di vendita gli esercizi aventi superficie
superiore ai limiti di cui al punto e )".
In parole povere qualunque esercizio commerciale potrà
vendere i farmaci che non richiedono la prescrizione medica;
tutto sta a vedere se il gioco vale la candela e se il
negozietto sotto casa avrà convenienza ad assumere un
farmacista. L'eventuale diversità di trattamento
che la coop potrebbe riservare ai suoi soci rispetto a chi
non è socio è considerata illecita e nulla dalla legge e
chiunque potrà pretenderne l'applicazione, ma il
problema non riguarda minimamente la concorrenza con le
altre farmacie. Se continuerà a parlare di
favoritismi nei riguardi delle coop anche dopo questi
chiarimenti non si aspetti trattamenti di particolare
delicatezza. Non sono socio coop, non dirigo coop, non
sono farmacista che aspira a lavorare in coop, non ho alcun
interesse in coop. Saluti
18 settembre 2006 0:00 - farmacistainpensione
Continua a fare ironia. Bravo. Ma continua anche a non
affrontare il problema che le ho chiesto di argomentare o di
cui parlare. Come mai... Chissà perchè... Mah.. Lei è
semplicemente banale. Un saluto, vado dai nipotini... Andrò
a raccontare loro come la guerra non è guerra se è di
sinistra, come il governo dice di liberalizzare e invece
svende alle sue figlie coop e alle multinazionali, come
interviene nella vita dei privati cittadini, con il preciso
intento di regolamentare e controllare (perchè è questa la
parola d'ordine), come i ministri non servono a nulla se
la legge è quella del magna-magna generale e come i
farmacisti, titolari, comunali, collaboratori,coop-isti e
liberi la prenderanno nel culo, grazie ad una mandria di
ladri finti benefattori.
18 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per "farmacistain pensione".
Non le è
andata giù la faccenda degli "epidotteri", signor
farmacistainpensione? Eppure lei è un esperto e mi
definisce "zanzara". Prima che commetta
qualche altro errore conviene che le dica che la zanzara
appartiene all'ordine dei ditteri (ditteri, non
datteri!). La informo che non ho superiori. Sopra
di me un tetto di stelle, come diceva Kant.
18 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per Alfredo. Il mio "lei" non indica la
volontà di mantenere le distanze o un atteggiamento di
superiorità, ma soltanto una forma di rispetto verso
persone che non conosco o con le quali ho confidenza.
Prendo atto che lei non è contrario all'abolizione
della pianta organica e me ne rallegro. Non si preoccupi
delle conseguenze: chi avrà capacità riuscirà a
sopravvivere e chi non le avrà cambierà mestiere, come
fanno attualmente i tanti farmacisti che oggi sono costretti
a diventare erboristi. I laureati CEPU, invece di
ereditare il paradiso in terra, probabilmente si
accontenteranno di fare i collaboratori o, meglio ancora,
forniranno nuove braccia all'agricoltura. E'
soprattutto questo aspetto quello che più mi irrita. Guardi
che nemmeno i notai (che pure hanno la loro montagna di
privilegi) hanno la possibilità di lasciare il loro studio
notarile ai figli laureati in giurisprudenza. O vincono il
concorso, o se ne stanno a casa. Come vede il mio
atteggiamento sarà pure giacobino, ma certamente non è
stalinista, perché non sono per l'uguaglianza a tutti i
costi e sono convinto che debba essere premiato il merito di
ciascuno e non quello della genealogia. Comunque, la
definizione di giacobino non mi dispiace affatto: sono un
ammiratore di Robespièrre e della Rivoluzione Francese (ma
non ne deduca che sono favorevole anche alla ghigliottina),
la quale ci ha permesso di diventare uomini liberi di
pensare e di dire. Anche oggi, in fondo, è la stessa
storia: le persone che cercano di eliminare i privilegi
contro quelle che se li vogliono tenere stretti. Mi
permetta, caro dottore (ahimé, mi è sfuggito ancora!), di
dirle che il paragone con gli avvocati non regge. Per
un verso l'accesso alla professione di avvocato è
libero (attualmente gli avvocati in attività in Italia sono
circa 150.000, non 15.000 come i farmacisti, ed ogni nuovo
abilitato può mettere in bella mostra sul portone di casa
una tabella di ottone con la scritta "Studio Legale -
Avv. Pinco Pallino" e sedersi in attesa del primo
cliente (che può arrivare anche dopo mesi se non ha la
fortuna di avere qualche parente che forse controvoglia si
rivolge a lui senza sapere se è all'altezza della
situazione). Poi, per quanto riguarda la pratica, il
praticante avvocato non gestisce direttamente i rapporti con
la clientela dello studio. Normalmente all'inizio gli
viene data una sedia per sedersi davanti al computer per
consultare le banche dati e fare ricerche di giurisprudenza;
poi viene mandato a consegnare gli atti agli ufficiali
giudiziari per le notifiche o alle cancellerie, infine viene
ammesso ad assistere agli incontri con i clienti, durante i
quali spesso sta zitto. Non dimentichi, comunque, che
anche gli avvocati godevano nel passato del numero chiuso.
La sua abolizione di fatto non ha prodotto nessuno
sconvolgimento sociale. Non se la prenda se qualche
volta uso la penna rosso-blu nei confronti di qualche suo
collega; normalmente lo faccio come reazione ad un loro
atteggiamento. Come rimanere indifferenti, infatti, di
fronte al "farmacistainpensione" che invita gli
altri a mettere insieme soggetto-predicato-complemento e
riempie i suoi scritti di inesattezze linguistiche e
scientifiche? Saluti.
18 settembre 2006 0:00 - farmacistainpensione
Per Francesco: E ancora non affronta i veri problemi.
Quello che tutti cercano di farle capire è che questo
governo con i progetti che ha non vuole fare del bene al
popolo, ma solo grandi guadagni personali. E lei non
affronta ancora una volta la scorretta concorrenza di coop..
Ma vede ancora errori di punteggiature. Allora sa cosa le
dico. Vada pure dove le pare, perori cause e controcause del
menga e si diverta tanto a vedere un sistema farmaceutico
che funziona andare allo sbando nella malaugurata ipotesi
che sia abolita la pianta organica. Le ipotesi di ciò che
avverrà riportate da Alfredo sono verosimili.
Infine un discorso del tutto personale: lei è fastidioso
come una zanzara. E' praticamente impossibile avere un
discorso con lei senza dover sentirsi dire
"punteggiatura, maiuscole, virgole e errori
grammaticali". Se lei ricopre una posizione di minima
autorità (e sinceramente spero di no) prego i suoi
superiori o i suoi colleghi di rinchiuderla in una stanzetta
e chiudere la luce. E infine: quando cadrà il governo
dei buffoni, sul cui carro tutti salite, saremo noi a ridere
vedendovi rotolare. E non dovremo fare niente.. Come vede
non serve fare opposizione, si mettono nella merda da
soli...
18 settembre 2006 0:00 - luca
NAPOLI... hai già ampiamente dimostrato in svariati
tuoi post di essere un coglione. fai il piecere di
evitare di dire cazzate su argomenti in cui la tua ignoranza
regna sovrana e lascia spazio a chi dice qualcosa di
interessante da una parte o dall'altra.
18 settembre 2006 0:00 - alfredo
Per Francesco
Insisto nel darti del tu e non del
lei o del voi ...premettendo che: col darti del tu non
intendo " elevarmi " alla pari di ella...come
fanno troppi ragazzini sfrontati a cui poca educazione la
famiglia ha contribuito ...e nemmeno " il tu "
vuol essere un surrogato " del compagno " di
staliniana memoria . Darti del tu ...vuol essere
cordialità con una persona quasi immaginaria ( telematica )
che mai incontrerai in realtà . Un modo per
interloquire .... in libertà. Tu invece insisti a
darmi del Lei ... o del dottore ...tanto per mantenere le
distanze. Che sei snob? Hai paura della vicinanza
verbale? Sei di un'altro pianeta? U.F.O.?
Quanto premesso forse c'entra come i cavoli a merenda ..
o forse no!!! Beh.. sai caro amico telematico ( ..che
non vuoi essere mio amico .. non piangerò per questo ) a me
della lingua italiana ... della punteggiatura ... non me ne
frega nulla. Ho sempre badato alla sostanza delle
cose. Non faccio il Prof di lettere. Chiuso il
lungo preambolo riprendo a dire..... udite udite...
1)Per il neolaureato che si presenta in farmacia la prima
volta è effettivamente più di impiccio e perdita di tempo
che di utilità. Ovvio che dopo anni di studi e appena
inizi a lavorare vuoi essere giustamente pagato. Ma
dalla parte del titolare uno che ti fa solo casino e perdere
tempo ...pagarlo anche ..poi diventa triste. Entrambi
hanno ragione!!!!!!!!! Io ho iniziato per alcuni mesi
gratis e sono stato " comunque grato " a chi ha
dedicato il suo tempo alla mia formazione. Devo dire
che da titolare ho sempre pagato i collaboratori a cui
dovevo insegnare l'A , la B , la C ecc... Poi dopo
alcuni giorni se erano troppo " negati " li
salutavo con grande imbarazzo dopo averli pagati.. e ne
ricavavo " del bastardo " che leggevo nel loro
viso. Due minuti dopo ... mi davo del coglione (
comunque ) per avere buttato nel cesso parecchi soldi.
Pazienza...... Dove sta il giusto? Da entrambe le
parti. Rimedi? C'è già sulla carta.....
E' previsto per legge un tirocinio obbligatorio di sei
mesi prima della laurea che NESSUNO FA , o non fa seriamente
e sai bene perchè vero? Devi ancora laurearti.....e
non sei motivato. In farmacia tu hai altre cose per la
testa e il titolare non può e non vuole perdere tempo
inutilmente. E' previsto poi che ci siano 2 anni di
pratica professionale per avere l'idoneità. Allora
io vorrei suggerire : A) il tirocinio si faccia dopo la
laurea e prima dell'esame di stato con firme
obbligatorie e con remunerazione per i titolari di farmacia
che DEVONO spendere il loro tempo e la loro cultura
professionale al servizio del nuovo arrivato. Altra
considerazione ... che il neolaureato faccia due anni di
praticantato ..come fanno gli avvocati gratis et amore
dei.. Non è carina la seconda ipotesi vero? Poi
" caro francesco" alle tue domande so dare le
risposte...solo che non vuoi capirle. Per essere certo
e tagliare " la testa al toro " una volta per
tutte( ...la nostra ancora non la tagliate ... ma voi
giacobini lo sognate tutte le notti) mi trovi anche
daccordo nel dare la titolarietà a tutti. Via la
pianta organica...via ogni regolamentazione........ Va
bene cosi'? Ok , ne vedremo delle belle allora.
1) alcuni titolari se ne andranno al mare... 2) alcuni
collaboratori ( pochi ... e solo i più " ganzi" )
aprono i battenti. 3) molti collaboratori .....andranno
a zappare la terra comunque...perchè non capiscono un cazzo
dalla nascita .... se per volere il treno a vapore stanno
lottando come furie per distruggere ...lo stesso treno vuol
dire che sono deficenti dalla nascita. 4) ci saranno
moltissime farmacie che non aggiungerannno nulla in merito
alla attuale capillarità del servizio, ma che aggiungeranno
( grazie a lamentele e piagnistei con la classe medica ... o
chissà quali altri sistemi....) un amunto di spesa che lo
stato non vuole proprio. Ergo si limerà (... e siamo
quasi all'osso ..) la parte ssn aumentando cosi' la
disperazione degli ultimi arrivati. Il " cassetto
" se lo è già preso la coop... Ci saranno
pochissimi collaboratori...ovvio la diminuziuone del
fatturato impone il licenziamento. Voi comunistoidi
perdete in un solo colpo decine di migliaia di voti.
Scadrà inevitabilmente " il servizio"...
Posso continuare per ore.... ma alla fine dirai: ecco
...vuole tutto per loro ..i titolari" altrimenti
lamenta miseria e disperazione. Ti anticipo che , se ti
fa piacere , mi trovi daccordo . Si abolisca la pianta
organica , fuoco alle polveri... chi ha i
coglioni si faccia sotto... Io ci sto caro
francesco. Certi titolari piangeranno ... moltissimi
collaboratori si dispereranno ...e lavoreranno anche a
natale. Ne ho fatti di natali a lavorare io.....
Fateli anche voi.. è giusto. E se non entra nessuno da
quella porta per tutto il giorno di natale ed hai solo
prodotto spese ... zitto. Potrebbe andare
peggio!!!!!!!!!! Ti va bene cosi'? Mi sembra
che è l'unica cosa che vuoi capire. Se fai ancora
polemica e fingi di non capire ( visto che ho detto
l'unica cosa che vuoi intendere ) ...ti tiro su dal filo
del telefono e ti inchiodo sulla via dei fori imperiali.
Ciao
17 settembre 2006 0:00 - Francesco
Replica al "farmacistainpensione".
Non
intendo fare un puntuale commento al commento, anche perché
avrei gioco facile; lei si è risentito perché ho rilevato
l'uso errato di un aggettivo ed intende replicare
fornendo per tabulas la prova che la sua ignoranza va ben
oltre. Mi dispiace, caro dottore in pensione, ma le
devo suggerire di stare attento anche quando parla di
insetti (la classe degli "epidotteri" è
inesistente e forse lei la confonde con quella dei
"lepidotteri"); non ho bisogno di feare ricerche
su internet per accertarmene; mi basta ricordare quello che
ho studiato alle medie. Il suo scritto, poi,
rappresenta un bel campionario di errori di punteggiatura,
per cui farebbe bene ad astenersi dal rivolgere agli altri
inviti a leggere e attribuzioni di livelli di istruzione
elementari a destra e a manca. Lei in questo campo non ha da
insegnare niente a nessuno (e lasci stare la
"dialettica troppo complicata", perché potrebbe
non avere afferrato bene il significato della parola
"dialettica"). Quanto alla "versione per
elementari" che si propone di fare per il suo prossimo
post, faccia pure; potrebbe essere una buona occasione per
lei per ripassare un po' di grammatica. Sempre meglio
che lanciarsi con espressioni latine, per le quali sono già
terrorizzato al solo pensiero che lei ne possa fare ancora
uso. Fatta questa premessa, poiché intendo ritornare a
parlare di farmaci le faccio osservare che il decreto
Bersani non era finalizzato alla risoluzione del problema
del lavoro dei farmacisti (anche se poteva rappresentare
una conseguenza possibile). La sua osservazione riguardo al
mancato riconoscimento del punteggio per il lavoro svolto al
farmacista che lavora nei supermercati non c'entra un
bel nulla con la liberalizzazione della vendita di
determinati farmaci nei supermercati. La debolezza
delle sue argomentazioni è disarmante: lei, mostrando di
condividere l'intervento di altri suoi colleghi in
proposito, afferma che il lavoro dei farmacisti nei
supermercati non trova riconoscimento in fatto di punteggio
per il servizio svolto perché si tratta di lavoro come
"commercianti" e non "come
farmacisti". Complimenti, signor
"farmacistainpensione" per il suo acume.
Passi parola ai suoi colleghi in servizio e dica loro, se ne
è convinto, che hanno alzato le barricate per questioni
che, in definitiva, erano soltanto di natura commerciale.
Lei è già in pensione e non si deve preoccupare,
perché forse ha già trasmesso il patrimonio di famiglia a
qualche erede, ma quest'ultimo farebbe bene a
preoccuparsi. Il problema del lavoro dei farmacisti non
si risolve con il decreto Bersani, ma con l'abolizione
della pianta organica e la liberalizzazione degli accessi
alla professione. Auguro ai farmacisti che il governo
proceda quanto prima in questa direzione. Se qualche
ignorante rampollo di farmacista titolare sarà costretto a
restituire le sue braccia all'agricoltura, la società
civile avrà molto da guadagnare.
17 settembre 2006 0:00 - farmacistainpensione
Per Francesco
"Eviteremo di leggere anche il
penoso intervento del "farmacistainpensione" che,
mentre invoca i lavori forzati mentali per gli altri e li
invita a leggere, mette in bella mostra tutta la sua
ignoranza confondendo crassa con grassa (e non si tratta di
un errore sulla tastiera, visto che lo ha messo in evidenza
utilizzando il carattere maiuscolo) Evidentemente, nei
lunghi anni in cui è stato impegnato a prelevare scatolette
dagli scaffali, a rifornire di preservativi i distributori
automatici, a piazzare macchinette pesa-persone nel suo
locale ed a leggere le ricette scritte dai medici in finto
arabo ha fatto in tempo a dimenticare l'italiano.
Chissà quale sara diventato il livello delle sue conoscenze
di chimica. (Ma a questo riguardo ci sono meno problemi,
perché a nessun farmacista è richiesto di dimostrare in
itinere di possedere un adeguato livello di conoscenza in
campo chimico" Commento il suo intervento:
1.Intanto lei si da del VOI ("eviteremo") per cui
penso lei si consideri superiori a tutti i suoi pari della
specie degli epidotteri (vada pure a cercare cosa sono su
Internet). 2. Lei non penso abbia l'autorità nè
la competenza per dare giudizi sulla mia istruzione e
cultura scientifica, nè tantomeno quella di ogni
farmacista. Rimanga dove è e stia più tranquillo. 3.
E' sempre pronto a dar giudizi "divini" e
"non confutabili" e quando qualcuno le risponde
per le rime evita ogni commento perchè non sa argomentare e
si rifugia nella minuzione lettura e scoperta di errori di
scrittura o controsensi (solo per lei evidenti) logici.
4. Se ho usato una dialettica troppo complicata per un minus
habens come lei, mi scuso e le invierò nel prossimo post
una versione per elementari. 5.Ha ragione Alfredo
quando dice che "C) Per i punti 1 e 2 guarda che è
talmente scontato quanto ho detto che trovo nauseante
spiegarlo a chi non VUOLE capire. Perchè non lo vuoi
capire altrimenti si smorza la tua polemica."
E' una prassi, che leggendo i suoi interventi penosi
precedenti, ha sempre applicato e continuerà a fare, in
quando non sa dire altro. Lei continua questa sua delirante
polemica, spostando ogni potenziale argomento verso il suo
unico cavallo di battaglia. Ma altri temi, nemmeno la
sfiorano. Leggendo post precedenti trovo che qualcuno le ha
fatto notare come i giovani farmacisti che vanno a lavorare
nelle coop saranno privi di anni di anzianità in quanto i
loro anni di lavoro come "commercianti" e non come
farmacisti non valgono nulla. Ora visto che è il
"PALADINO" per eccellenza, perchè non si informa
e troverà che è proprio così e ancora di più. I vertici
delle coop, l'ufficio assunzione, non dicono nulla al
giovane che va a fare il colloquio. Le sembra giusto?
6. Infine vorrei solo fare notare al forum (e non a lei
visto che non vorrà capire) che è stata recentemente
denuciata un'illegalità di legge nella vendita di
farmaci in coop: come tutti sapete i farmaci SOP e OTC
possono essere venduti con qualsiasi sconto (tranne che
sotto costo), ma con uno sconto identico a qualsiasi
cittadino. In coop, chi ha la tessera coop, gode del 5%
rispetto al normale cittadino (mi spiego per Francesco,
esempio: se lei è socio coop avrà il 35% di sconto sul
prezzo del medicinale, ed io che socio coop non sono avrò
il 30%)-. Quindi invece di parlare di farmacista di serie A
e di serie B, perchè non si parla anche di cittadini di
serie A e serie B? E perchè non si parla della infinita
voglia delle coop di vendere, in discordanza con tutte le
dichiarazioni dei vertici rossi delle coop che dicevano di
volere evitare il consumo? Dando un 5% in più di sconto ai
loro soci? ma fatemi il piacere.
16 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per Napoli.
Trascrivo le sue parole ("Il
grande flop dei farmaci, venite alla coop a
vedere,medicinali invenduti resi al macero per scadenza.
Hanno venduto il primo giorno e adesso niente, poca
cosa,solo droghe per drogati" per farle notare alcune
cose: 1) se la vendita dei farmaci nei supermercati si
è rivelato un flop, di che si preoccupa? Vuol dire che
Bersani, con buona pace dei farmacisti titolari che
paventavano una chiusura delle loro farmacie, ha preparato
una polpetta avvelenata alle coop e le ha danneggiate. Se
così è, mi pare ora di smetterla con la cantilena dei
favoritismi alle coop. 2) Che l'aspirina, la
tachipirina ed altri medicinali simili avessero validità
terapeutica non superiore ad un mese lo apprendo da lei.
Diversamente dovrei pensare che chi gestisce i supermercati
è tanto stupido da acquistare medicinali quasi scaduti.
Questa seconda ipotesi non rienta in nessuna logica
economica e pertanto penso che lo stupido (o il
mistificatore) sia chi afferma queste cose insensate.
3) Non sapevo che tra i farmaci che è possibile trovare
presso i supermercati ci fossero anche prodotti destinati ai
tossicodipendenti. Se trova il tempo tra una scemenza
e l'altra, caro signor Napoli, mi dice quali sono questi
prodotti? Probabilmente anche lei è uno di quei
titolari che sta cercando inutilmente di tamponare la
diarrea innescata dalla paura di scendere dall'Olimpo.
16 settembre 2006 0:00 - Betty
per Francesco: Quello che mi ha scritto
farmacistainpensione mi ha lasciato quasi perplessa,speravo
in un pò più di comprensione,invece mi ha risposto molto
duramente e ci sono rimasta male...ora leggendo anche quello
che ha scritto a te, capisco che quello è il classico
titolare che si sente padrone di sè stesso e di quelli che
ha come dipendenti...meno male che lavorare la vigilia di
Natale senza essere pagata solo per lui(o per pochi altri
come lui)è normale...io che sono farmacista ma faccio un
altro mestiere e che a volte ho bisogno di un aiuto,pago chi
mi viene ad aiutare anche se non è laureato, e perchè i
poveri studenti che già escono da una serie di studi
inutili e costosi devono essere così sfruttati?
Capisco che l'inizio è duro per tutti,ma se uno investe
tempo a lavorare è giusto che venga pagato,anche poco,ma
deve pur iniziare a guadagnare qualcosa...non perchè i
titolari hanno bisogno per arricchirsi sempre più loro,gli
studenti debbano gravare sulle spalle dei genitori fino a 35
anni|!