Il grande flop dei farmaci, venite alla coop a
vedere,medicinali invenduti resi al macero per
scadenza. Hanno venduto il primo giorno e adesso
niente, poca cosa,solo droghe per drogati.
16 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per Alfredo.
Dott. Alfredo, le faccio presente
che sono in grado di gestire le mie ferie e la mia attività
lavorativa senza i suoi preziosi consigli. Mi rendo
conto che alle mie precise domande lei non sa dare risposte
e si rifugia nel generico e nell'ovvio. Per
dimostrare la debolezza delle sue argomentazioni prendo a
prestito le sue stesse parole, invitandola a trarne le
conseguenze logiche. Lei dice: "ogni farmacista
titolare nella sua farmacia ha la possibilità di lavorare
in questo modo .. e sai perchè? Non ha
padroni". Sia coerente, dott. Alfredo, e riconosca
che a nessun farmacista abilitato debba essere imposto di
stare sotto un padrone. Chi vuole avere vita tranquilla
e fare il lavoratore dipendente sarà sempre libero di
farlo; chi invece non vuole avere "padroni" deve
avere la possibilità di mettersi in gioco senza vincoli
assurdi. Todos caballeros!
15 settembre 2006 0:00 - alfredo
Per francesco
Inizi amari CI SONO IN TUTTE LE
PROFESSIONI
Per i punti 1 e 2 guarda... è tutto
talmente banale e chiaro che solo chi ha il dentone
avvelenato e vuole fare il giustiziere della notte non può
e non vuole capire. Un collaboratore a 90 gradi mi fa
schifo e pena. Voglio un collaboratore che sappia
" bilanciare " e cioè che non mandi il paziente
in altre farmacie senza risolvere alcun problema ...mentre
sono io che pago e oltre al danno economico ho la beffa
della figura di basso profilo professionale della mia
farmacia e che non imbottisca sdottorando a tutti i costi di
cagate quel paziente ..tanto per farmi vedere quanto è
bravo e figo tale collaboratore ...., perchè il paziente
coglione che non se ne accorge va sempre rispettato .. e
quello che se ne accorge ti manda a cagare te e la tua
farmacia. Non è facile fare il collaboratore come non
è facile fare il titolare. Vedi caro francesco ogni
farmacista titolare nella sua farmacia ha la possibilità di
lavorare in questo modo .. e sai perchè? Non ha
padroni. Se il mio padrone è la multinazionale ... o
se lavori in coop ...non bilanci più una sega. Mi
dirai che non tutti i titolari sono cosi vero? Beh ti
rispondi che non tutti i collaboratori sono ...cosi!!!
Mi dirai che alcuni titolari sono dei ladri vero? Beh
tanti altri collaboratori sono dei ladri ... ed anche della
peggior specie. Guarda esimio ipercritico ...lo sai
bene che tutto quanto detto è presente in tutte le
attività umane. Finisci queste ferie e vai a lavorare
, perchè il sottoscritto per tua sfortuna è ex titolare di
farmacia da due anni ormai. Sono ancora giovane e
voglio fare altre esperienze di vita.
15 settembre 2006 0:00 - alfredo
per Francesco:
A) ma non hai ancora finito le
ferie?
B)Gli inizi amari ci sono IN TUTTE LE
PROFESSIONI, quindo smetti di insistere col dentino
avvelenato sulle farmacie.
C) Per i punti 1 e 2
guarda che è talmente scontato quanto ho detto che trovo
nauseante spiegarlo a chi non VUOLE capire. Perchè
non lo vuoi capire altrimenti si smorza la tua polemica.
Pazienza Un farmacista collaboratore che si metta a
90 gradi mi fa schifo e trovo idiota pagare un
deficente. Uno che non sa " bilanciare
l'aspetto economico con quello professionale ( ...
voglio dire quello demente che manda il paziente-cliente
nell'altra farmacia ..... mentre " io pago" ..
e quello demente che spara stronzate o sdottora delle cagate
mostruose pur di vendere tanto per far vedere che furbo che
è
15 settembre 2006 0:00 - Francesco
Alcune domande per Alfredo.
Tralasciando quanto
dice Alfredo sul clima immorale nel quale vegeta e prospera
la maggior parte delle farmacie (Tutti noi abbiamo chi più
chi meno inizi amari, anzi amarissimi; ...sono sempre stato
preso a pesci in faccia. ... non mi prendeva perchè non ero
una bella figa;....All'ennesimo tentativo ho prestato il
mio servizio IN NERO per una stagione ...sottopagato e con
turni non stop .....le poche persone che ho incontrato da
farmacista mi hanno nauseato) vorrei chiedergli di spiegare
meglio il senso di queste sue affermazioni: 1)Non si
impara una mazza all'università ... ma solo in farmacia
negli anni successivi. 2)Non potrà mai avere il giusto
bilancio tra le esigenze professionali ed economiche.
Desidero conoscere che cosa impara concretamente il
farmacista in farmacia dopo la laurea e come fa ad
apprendere qual è il "giusto bilancio tra le esigenze
professionali ed economiche". Intende forse dire
con questa ultima affermazione che il
farmacista-collaboratore deve imparare a scoppiare ed a
mettersi a 90 gradi perché il titolare faccia tutti i suoi
comodi, in modo che se avrà la fortuna di diventare
titolare saprà bene come fare a sua volta il negriero con
quelli che diventeranno suoi collaboratori? Perché
certamente dopo molti anni di angherie conoscerà tutti i
segreti per conciliare "professionalità" e leggi
dell'economia. Pensavo che il fatto di essere una
bella figa potesse rappresentare un vantaggio per la
partecipazione ai concorsi di Miss Italia o per essere
ammessa a partecipare alle trasmissioni delle giovani
sculettanti che riempiono i canali Mediaset, ma da quello
che dice Alfredo devo dedurre che qualche titolare
farmacista esercita la sua "professionalità non
diversamente da quanto fanno gli albanesi con le ragazze che
vengono dall'Est. Liberalizziamo completamente
l'esercizio della professione di farmacista abolendo la
distinzione fra farmacisti di serie A e quelli di serie B e
consentendo a chiunque sia abilitato di esercitare.
Eviteremo di leggere anche il penoso intervento del
"farmacistainpensione" che, mentre invoca i lavori
forzati mentali per gli altri e li invita a leggere, mette
in bella mostra tutta la sua ignoranza confondendo crassa
con grassa (e non si tratta di un errore sulla tastiera,
visto che lo ha messo in evidenza utilizzando il carattere
maiuscolo) Evidentemente, nei lunghi anni in cui è
stato impegnato a prelevare scatolette dagli scaffali, a
rifornire di preservativi i distributori automatici, a
piazzare macchinette pesa-persone nel suo locale ed a
leggere le ricette scritte dai medici in finto arabo ha
fatto in tempo a dimenticare l'italiano. Chissà quale
sara diventato il livello delle sue conoscenze di chimica.
(Ma a questo riguardo ci sono meno problemi, perché a
nessun farmacista è richiesto di dimostrare in itinere di
possedere un adeguato livello di conoscenza in campo
chimico).
12 settembre 2006 0:00 - farmacistainpensione
Per io: SEI LA DIMOSTRAZIONE DI COME QUANDO NON AVETE
ARGOMENTI, VOI COMUNISTI E DIESSINI MALEDETTI NON SAPPIATE
NEANCHE PARLARE CIVILMENTE. MI CORREGGO: PER VOI NON BASTANO
I LAVORI FORZATI MENTALI, CI VOGLIONO QUELLI FISICI, PERCHè
TANTO IL CERVELLO NON E' NEL VOSTRO DNA. SAPETE SOLO
OFFENDERE. E PARLATE DI LOBBY.. MA PARLA CON FASSINO E
PRODI, CON BERTINOTTI E RUTELLI.. NON LO DICE NESSUNO, MA
SONO A CAPO DELLA PIU' GRANDE CORPORAZIONE ITALIANA..
QUELLE DELLE COOP, DALLA COOP ALIMENTARE A QUELLA DELLE
COSTRUZIONI... LO SO CHE LEI MI RISPONDERA' CON UN
"VA A CAGARE" O UN "FAI PENA"
PERCHE' NON SA ARGOMENTARE. MA PROVI A CHIEDERE A
QUALCHE SUO "COMPAGNO" DEL PARTITO CHE HA STUDIATO
ALMENO FINO ALLA QUARTA ELEMENTARE DI SCRIVERE DUE PAROLE IN
FILA, SOGGETTO VERBO E COMPLEMENTO... IO PORTO
RISPETTO PER VOI FINO A QUANDO LO PORTATE VOI PER ME. LEI
DICE NESSUN RISPETTO.. BENE. NEMMENO PER VOI.
11 settembre 2006 0:00 - io
farmacistainpensione... ma vai a cagare! ora di tempo
ne hai un sacco! NESSUN RISPETTO PER LA VOSTRA LOBBY DI
MERDA
10 settembre 2006 0:00 - alfredo
Per Betty
Lo dice Lei appunto..... le poche
persone che ha incontrato sulla sua strada.... Tutti
noi abbiamo chi più chi meno inizi amari, anzi
amarissimi. Anch'io da ing chimico dopo la laurea
non ho trovato impiego, mi si chiedeva la tessera DC , la
tessera PC e la tessera socialista. Non sono balle, ho
sempre evitato la politca e mai ho ceduto ai ricatti.
....e sono sempre stato preso a pesci in faccia. Da
farmacista poi ho iniziato con un rifiuto alle comunali ( al
cui direttore politico ..HANNO POI REGALATO UNA FARMACIA IN
CITTA' ) e mi sono visto rifiutare dallo stesso ( per
lavorare gratis et amore Dei ) adducendo al pericolo di
poter rimanere vittima di qualche scatola che cadesse dagli
scaffali dal momento che non poteva farmi
l'assicurazione. In realtà non mi prendeva perchè
non ero una bella figa ( scusi la licenza verbale...), al
secondo tentativo di impego mi sono presentato con il camice
la mattina dopo accordi telefonici....ma la titolare aveva
invece preso all'ultimo secondo ( senza avvisarmi )
un'amica della figlia. All'ennesimo tentativo
ho prestato il mio servizio IN NERO per una stagione
...sottopagato e con turni non stop con obbligo di residenza
..a cà di dio ...mentre avevo famiglia lontano. Posso
continuare ? No , come vede anch'io le poche
persone che ho incontrato da farmacista mi hanno
nauseato. Concludo dicendo che probabilmente e anzi
sicuramente tra i farmacisti come in altre professioni gli
stronzi abbondano. Ma non solo nei farmacisti mi
creda E tra i titolari ho conosciuto anche persone
splendide e corrette. Come tra i collaboratori ho
conosciuto persone splendide ( poche...come nei titolari ) e
autentiche palle al piede .. anzi delle e dei ladroni peggio
di Barabba. Devo concludere che i collaboratori sono
TUTTI incapaci menefreghisti e ladri? Sono titolare e
me ne frego di essere titolare ... sono " un farmacista
e basta ". Quando il portaborse cattocomunista si
era presentato a casa mia con in mano l'assunzione al
petrolchimico e nell'altra la tessera politica dopo i
quiz preassunzione ho quasi divorziato da mia moglie per
avere rifiutato il tutto. Avrei voluto che la
Montedison gli fosse scoppiata nel culo.... ma forse altri
non avevano alcuna colpa. Tornando al tema allargato io
sostengo che solo il farmacista in farmacia trova tutte
quelle esperienze che ne fanno un farmacista. Non si
impara una mazza all'università ... ma solo in farmacia
negli anni successivi. Al supermercato il farmacista
non imparerà mai nulla e sarà ancora più sminuito .
Non potrà mai avere il giusto bilancio tra le esigenze
professionali ed economiche. Avrà un padrone attento
solo all'utile. E sarà un farmacista LIMITATO
. E ' uno schifo!!!!!!!!!!!!! Un farmacista è
un farmacista ...come tutti gli altri. Chi fa le leggi
le deve fare a tutela della salute pubblica e non a tutela
del mercato... ne dei titolari e nemmeno delle
multinazionali. Bersani fa gli interessi delle coop NON
dei non titolari. Qualche farmacista verrà assunto
...e qualche altro dai titolari verrà licenziato. Non
cambia nulla. A quelli che verranno assunti faranno i
commessi della coop e basta. Ai farmacisti non titolari
bersani e PC non daranno nulla di più altrimenti perdono i
loro voti. La farmacia la daranno magari agli
extracomunitari piuttosto. Le auguro miglior
fortuna. Cordiali saluti
9 settembre 2006 0:00 - Betty
Per Alfredo Caro titolare ,avrei voluto conoscerti
personalmente prima delle mie disavventure,probabilmente
avrei cambiato idea,ma purtroppo le -poche - persone che ho
incontrato sulla mia strada non erano come lei...forse
perchè le donne titolari sono ancora peggiori delle donne
in genere...non volevo fare di un'erba un fascio,mi
creda,solo che quando uno studente esce da un corso di studi
dopo aver faticato a studiare e aver speso un sacco di
soldi( i miei genitori per farmi prendere una laurea han
fatto non pochi sacrifici economici visto che mio padre
faceva l'operaio e mia mamma la casalinga)ed essere
presa a pesci in faccia fa sentire veramente male ...non so
se riesce a capire la mia amarezza...certo,rimane la
conoscenza di tutto ciò che ho studiato,ma se avessi saputo
come stavano veramente le cose...non so cosa avrei fatto
sinceramente perchè al giorno d'oggi sembra che ci sia
esubero di qualsiasi studio e mestiere...forse ho sbagliato
ad inveire contro di voi,però un pò di puzza sotto il naso
l'avete anche voi,un pò di favoritismi (nel senso che
assumete l'amico dell'amica o il figlio della
cugina)li fate e siete come tutti gli esseri umani...
9 settembre 2006 0:00 - alfredo
Per Betty
Ripeto, bene hai fatto a cambiare
mestiere. Pure io ho cambiato mestiere e di lauree ne
ho 3 ( tre )!!!! La farmacia non mi è caduta dal cielo
e nemmeno mi è stata regalata. Ho cambiato mestiere e
professione due volte e non nel campo sanitario, ma anche se
mi hanno " stroncato " non mi sogno di dare degli
stronzi a tutte le categorie in cui ho lavorato. Di
colleghe ( donne ) laureate ne ho due e le pago più del
previsto , senza contare che le mando a fare i corsi ecm A
MIE SPESE .. quelli di lusso a pagamento assieme alle loro
famiglie ( dai 2 ai 3 mila euri ciascuna...... signora!
) E sa perchè? Perchè sono brave , lavorano
quando la farmacie è aperta ... anche se è la vigilia di
Natale . Altre o altri colleghi invece non li ho presi
dopo una prova o se ne sono andati ( ..loro ) perchè non
erano adatti a quel tipo di lavoro. In ogni settore
della vita umana e lavorativa non sempre si è adatti a
certe attività. Non vedo nulla di strano in tutto
questo, fa parte del gioco del mondo. Lei ha fatto una
sua scelta, bene ha fatto propabilmente prima di tutto per
Lei e poi anche per i titolari che non ha trovao sulla sua
strada, Non offenda tutti , tra i tutti ci sono
migliaia di persone con cui non ha condiviso nulla. Di
gente che si lamenta sempre poi ne è pieno il mondo e in
ogni settore umano. Io non appartengo a nessuna razza
.. che non sia quella del " genere umano ",
Hai capito Signora mia?
Per nico
nessun commento, fai pena.
8 settembre 2006 0:00 - Nico
Per farmacistainpensione:
Perchè non ha
incollato anche la costituzione nel post? Avrebbe fatto
comodo! E poi manca la firma dei medici di ER e del
veterinario del Commissario Rex calce quindi non so quanto
possa essere attendibile la cosa. :)
8 settembre 2006 0:00 - Nico
Per tutti i farmacisti che sono intervenuti con arroganza a
difendere a spada tratta le loro lobby in questa discussione
: "E' FINITA LA PACCHIAAAAA!!!". E
comunque state tranquilli tanto continuerà ad essere tutto
grasso che cola gran parte della vostra attività!!
8 settembre 2006 0:00 - farmacistainpensione
Per Nico: Mi dispiace che lei mi prenda in giro.
Dimostra la sua GRASSA ignoranza. Impari a leggere. Non sono
scherzi e non sono barzellette. E poi io sono in pensione.
Gente come lei, la metterei ai lavori forzati mentali, per
vedere se impara il rispetto. Arroganti siete voi
sinistroidi maledetti. Inneggiate alla vittoria, tanto poi
vi rigireranno la frittata e vi faranno pagare più tasse.
Abbiate rispetto di una professione.
7 settembre 2006 0:00 - betty
Non vorrei che qualcuno mi considerasse una povera pazza,per
cui voglio consigliare ai titolari che non credono di
trattare male i loro dipendenti, di visitare il sito
www.mnlf.it/forum farmacista,così si renderanno conto che
io non sto farneticando.Non ho nulla di personale con
nessuno,anzi ringrazio la signorina titolare che aveva
appena ereditato la farmacia quando mi ha dato il benservito
,perchè è stato allora che ho deciso di costruire una
famiglia a discapito del lavoro. Ringrazio per
l'attenzione e saluto cordialmente tutti.
7 settembre 2006 0:00 - betty
Per Alfredo Io intanto dico quello che penso e me ne
frego di voi titolari. Ho avuto il coraggio di cambiare
mestiere dopo aver studiato per 25 anni e dopo aver
conosciuto la vostra razza. Ho conosciuto povere
colleghe a 40-45 anni ancora single o "fidanzate"
per tenersi il posto di lavoro senza il rischio della
maternità...e l'Italia si chiede come mai è un paese
di soli vecchi...certo che se uno per poter mangiare deve
pattuire col capo di non sposarsi e non mettere al mondo i
figli è da spararsi! Dopo che ho capito questo ho
cambiato mestiere,a 25 anni ho avuto la prima figlia,a 30 il
secondo e chissà che non ne arrivi un terzo...e voi andate
a lavorare sotto padrone che quando sarete vecchi ci sarà
il titolare a venirvi ad aiutare se avrete bisogno e sarete
soli come cani!
7 settembre 2006 0:00 - farmacistainpensione
E' di oggi la notizia che il Prof. Veronesi, ex ministro
della Salute, ha sottoscritto la carta del farmaco che per i
non addetti ai lavori è una specie di regolamento su come
utilizzare medicinali. Ve lo allego in ogni sua parte, ma
vorrei che certe persone leggessero con attenzione alcuni
punti (tipo punto 8!!!!) E faccio notare che in alcuni
centri commerciali, dove si vendevano OTC e SOP, sono
arrivati i NAS a fare un culo a paiolo per prodotti che
dovevano essere ritirati.. Ma lì bisogna vendere senza
pietà quindi cosa vuoi che sia una multina...
Allego
Un decalogo per il farmaco
Il
farmaco rappresenta una delle sintesi più alte del
progresso compiuto dall'umanità nella sua storia. La
lotta contro il dolore, la malattia e la morte è infatti da
sempre la priorità assoluta del genere umano, il cui
percorso di sviluppo è stato segnato e reso possibile anche
- se non soprattutto - dalle progressive conquiste della
scienza medica, favorita e sostenuta dal decisivo contributo
di ricerca dell'industria farmaceutica.
Il
grande risultato rappresentato dalla possibilità di
disporre con facilità di prodotti che curano e guariscono
le malattie, consentendo di prolungare l'aspettativa di
vita a livelli di durata e di qualità impensabili appena
qualche decennio fa, rischia però di generare il pericoloso
"effetto collaterale" di atteggiamenti
eccessivamente disinvolti nel ricorso al farmaco, dei quali
già da tempo si colgono peraltro i segni. È infatti
incontestabile che in strati sempre più ampi
dell'opinione pubblica la percezione e la considerazione
dei prodotti medicinali - per una complessa serie di ragioni
di natura culturale, sociale ed economica - sono andate
progressivamente cambiando. Sono infatti sempre di più le
persone che tendono a non considerare o a sottovalutare le
ineliminabili criticità del farmaco e i rischi
inevitabil-mente connessi al suo impiego, rischi che
affondano nei suoi stessi presupposti costitutivi: non va
mai dimenticato, infatti, che si parla di una sostanza che,
quando introdotta in un organismo vivente, determina una o
più variazioni funzionali.
È anche a causa del
progressivo processo di "banalizzazione", che
rischia di trasformare il farmaco in ciò che non è, ovvero
un semplice prodotto di consumo, che i fenomeni di
tossicità da farmaci, specialmente in alcune condizioni e
situazioni (anziani, soggetti con trattamenti cronici o
multipli) è in pericoloso e sensibile aumento ormai da
qualche anno, arrivando a rappresentare un'autentica
emergenza sanitaria in tutto il mondo avanzato.
Proprio per concorrere a ristabilire nell'opinione
pubblica una più corretta considerazione del bene farmaco,
finalizzata a un suo uso più responsa-bile, consapevole e
appropriato, la Società Italiana di Scienze Farmaceutiche
ha ritenuto di elaborare e diffondere dieci semplici regole
che ogni cittadino dovrebbe conoscere.
Ricordarle e rispettarle, nell'eventualità
dell'assunzione di una medicina, può segnare la
differenza tra salute e malattia, tra guarigione e
insorgenza di complicazioni, tra spreco e corretto uso di
risorse preziose per la salute di tutti.
Le
dieci regole da ricordare
Il farmaco:
I è un bene esistenziale, concepito e prodotto per
tutelare la vita e la salute delle persone e per consentire
loro di vivere più a lungo e con la migliore qualità di
vita possibile
II deve possedere, per
essere utile, tre necessari requisiti: sicurezza
(tutti i farmaci possiedono una potenziale tossicità e va
dunque salvaguardato il rapporto più favorevole tra i
benefici attesi e il rischio di effetti avversi)
efficacia (deve cioè poter modificare il decorso di una
malattia o curarne i sintomi o prevenirli) qualità
(le specialità medicinali posseggono contenuti e
caratteristiche certificati e garantiti in ogni fare di vita
del prodotto, dalla produzione alla distribuzione) a
questi tre requisiti deve necessariamente accompagnarsi la
condizione dell'impiego corretto e appropriato: il
farmaco si usa infatti solo in caso di necessità, alle
giuste dosi e per il periodo necessario)
III
possiede inevitabili e forti profili di criticità:
tutti i farmaci, compresi quelli da automedicazione
acquistabili senza ricetta, esercitano un'attività
terapeutica, hanno controin-dicazioni e possono causare
effetti collaterali anche gravi. Se assunti insieme ad altri
farmaci o ad altre sostanze, come ad esempio l'alcool,
moltissimi farmaci possono inoltre dare luogo a interazioni
pericolose, procurando gravi danni alla salute
IV è un prodotto ad altissima specificità composto
da due parti inscindibili: quella sostanziale, rappresentata
dal principio attivo in esso contenuto; quella formale,
altrettanto necessaria, costituita dal complesso di
informazioni, indicazioni, avvertenze e consigli per
l'impiego forniti dalle aziende che lo producono, dalle
autorità sanitarie che lo autorizzano, dai medici che lo
prescrivono e dai farmacisti che lo dispensano.
V è un prodotto destinato a una terapia o a finalità
preventive e come tale non si consuma ma si impiega. Proprio
per questo, l'erogazione dei farmaci è sottoposta a
regole rigide, nel superiore interesse della tutela della
salute
VI è un bene di salute e non una
merce qualsiasi, e come tale non può essere oggetto di
sollecitazioni a un maggiore consumo, né trasparenti né
occulte: assumere maggiori quantità di farmaci o usarli
quando non servono può causare gravi danni alla salute
VII se usato impropriamente, in assenza di vere
malattie o, come spesso accade, per soddisfare spinte
psicologiche che andrebbero affrontate in modo diverso, può
essere causa di malattie
VIII ha la
naturale sede di erogazione nella farmacia, presidio di
salute aperto a tutti, sottoposto al controllo delle
autorità sanitarie e affidato alla responsabilità di un
professionista, il farmacista. Ciò per garantire ai
cittadini la necessaria sicurezza nell'accesso alle
medicine, all'interno di un rapporto fiduciario che si
sostanzia nella consulenza e assistenza farmacologica,
ovvero l'insieme di consigli e avvertenze per conservare
e usare bene i farmaci, anche i più noti e comuni,
riducendo i rischi connessi al loro impiego
IX
insieme a un connaturato e non quantificabile valore
etico, sanitario e sociale, ha un costo economico, sostenuto
dal SSN o direttamente dal cittadino. Usare male i farmaci o
sprecarli, dunque, al di là delle possibili conseguenze
sulla salute, significa sottrarre risorse che potrebbero
essere impiegate per una sanità migliore. Per contro, il
farmaco usato con la necessaria appropriatezza è anche un
investimento che produce enormi risparmi, eliminando o
mantenendo sotto controllo patologia che, altrimenti,
potrebbero richiedere ricoveri ospedalieri o altri e più
costosi trattamenti e interventi terapeutici.
X
non ha mai lo scopo di sostituirsi a corrette
abitudini di vita: non ha senso ricorrere a un farmaco se
poi si adottano comportamenti sbagliati, regimi alimentari
scorretti o si trascura l'attività fisica. È sbagliato
pensare che esiste sempre un farmaco adatto a risolvere i
nostri problemi; bisogna invece sforzarsi di capire qual è
il modo per conservarsi in buona salute e quali possono
essere le cause dei nostri malesseri, con l'aiuto del
medico e del farmacista
Cinque domande da
rivolgere sempre al tuo farmacista per usare al meglio
i farmaci
A quasi tutti capita, prima o
poi, di dover prendere una compressa, magari per combattere
un sintomo che può apparire banale. Non facciamolo a cuor
leggero: il farmaco non è mai un prodotto neutro ed è bene
assumerlo con prudenza: un semplice antistaminico preso per
combattere i fastidiosi sintomi di un'allergia, ad
esempio, può provocare stati di pesante sonnolenza che, se
dovessimo metterci in viaggio guidando una macchina, ci
esporrebbero a gravi rischi. Bisogna stare attenti
soprattutto quando si segue già una terapia con altri
farmaci, come spesso accade agli anziani e ai malati
cronici: le medicine, come le persone, possono anche non
andare d'accordo tra loro e le conseguenze di
un'eventuale interazione possono talvolta essere gravi o
fatali. Ecco perché, quando ci rechiamo in farmacia,
dobbiamo sempre preoccuparci di rivolgere qualche semplice
ma importante domanda al nostro farmacista: lui sarà lieto
di rispondere, perché questo è il senso della sua
professione, e noi potremo assumere più tranquillamente il
nostro farmaco, impiegandolo al meglio e senza rischi. E,
magari, risparmiando anche qualcosa. Come, quando e
per quanto tempo devo prendere questa medicina?
Questo farmaco può dare luogo a interazioni pericolose se
assunto con altri farmaci o con particolari alimenti?
Questo farmaco ha effetti collaterali conosciuti? E
quali?
Come devo conservare questo farmaco? Per
quanto tempo è utilizzabile, una volta aperta la
confezione?
Ci sono equivalenti generici che
corrispondono a questa specialità medicinale? Al
farmacista, la raccomandazione di raccomandare...
In tempi in cui l'accesso al farmaco è più ampio e
diffuso e le dinamiche demografiche rendono sempre più
esteso il fenomeno della cosiddetta "politerapia",
è essenziale moltiplicare gli sforzi per monitorare ogni
effetto indesiderato e ogni reazione avversa da farmaco. Il
farmacista può fare molto per sviluppare l'attività di
farmacovigilanza, soprattutto per i farmaci di
automedicazione. A lui, dunque, va rivolta una
particolare raccomandazione: quella di non dimenticarsi mai
di raccomandare ai clienti di segnalare subito ogni
eventuale sospetta reazione avversa legata all'impiego
di un farmaco e, dopo averla valutata e aver verificato che
non è compresa tra quelle già riportate nel foglio
illustrativo, trasmetterla subito alle autorità sanitarie
competenti. La sicurezza delle terapie farmacologiche
e la salute dei cittadini si salvaguarda, e in modo
importante, anche con un'attenta, vigile, costante e
responsabile attività di farmacovigilanza: il farmacista
può e deve esserne un protagonista.
I
firmatari
Dottor Stefano Alberini, Socio
Ordinario dell'Associazione Laureati della Facoltà di
Farmacia dell'Università di Milano Dottor Attilio
Benedetto, Membro Comitato Direttivo dell'Associazione
Laureati della Facoltà di Farmacia dell'Università di
Milano Professor Gaetano Bignardi, Rettore
dell'Università di Genova Dottor Gabriele Biondi,
Socio Ordinario dell'Associazione Laureati della
Facoltà di Farmacia dell'Università di Milano
Dottor Giorgio Bruno, Membro Comitato Direttivo
dell'Associazione Laureati della Facoltà di Farmacia
dell'Università di Milano Professor GianPaolo
Buzzi, Psichiatra, Docente di Tecniche della Comunicazione
nelle Arti Sanitarie dell'Università di Pavia
Dottoressa Annarita Caporusso, Socio Ordinario
dell'Associazione Laureati della Facoltà di Farmacia
dell'Università di Milano Professoressa Carla
Caramella, Docente Ordinario Dipartimento Chimica
Farmaceutica Facoltà di Farmacia dell'Università di
Pavia Professor Michele Carruba, Docente Ordinario di
Farmacologia Università di Milano, Presidente SIO, Membro
AIFA Professor Achille P. Caputi, Direttore
Dipartimento Clinico e Sperimentale di Medicina e
Farmacologia dell'Università di Messina, Presidente
Eletto Società Italiana Farmacologia Dottoressa
Antonella Casiraghi, Istituto di Chimica Farmaceutica e
Tossicologica Facoltà di Farmacia dell'Università di
Milano Professor Francesco Cavagnini, Docente Ordinario
di Endocrinologia all'Università di Milano, Direttore
dell'UO di Endocrinologia e Malattie Metaboliche
dell'IRCCS Ospedale San Luca dell'Istituto
Auxologico Italiano Dottoressa Antonella Celommi
Dottor Francesco Cilurzo, Università di Milano
Dottoressa Floriana Codari, Socio Ordinario
dell'Associazione Laureati della Facoltà di Farmacia
dell'Università di Milano Professoressa Alessandra
Colciago, Istituto di Endocrinologia Facoltà di Farmacia
dell'Università di Milano Professor Federico
Corelli, Preside Facoltà di Farmacia dell'Università
degli Studi di Siena Dottor Lorenzo Cottini, Socio
Ordinario dell'Associazione Laureati della Facoltà di
Farmacia dell'Università di Milano Prof. Gaetano
Dattolo, Preside Università degli Studi di Palermo Facoltà
di Farmacia, ordinario di Chimica Farmaceutica
Dottoressa Martina Dell'Acqua, Socio Ordinario
dell'Associazione Laureati della Facoltà di Farmacia
dell'Università di Milano Professor Filippo Drago,
Docente Ordinario di Farmacologia dell'Università di
Catania Professor Marcello Ferappi, Preside della
Facoltà di Farmacia dell'Università di Bari
Professor Veniero Gambaro, Socio Ordinario
dell'Associazione Laureati della Facoltà di Farmacia
dell'Università di Milano, Docente Associato in Chimica
Farmaceutica della Facoltà di Farmacia dell'Università
di Milano Dottoressa Cristina Guerzoni, Socio Ordinario
dell'Associazione Laureati della Facoltà di Farmacia
dell'Università di Milano, Presidente AGIFAR Milano,
Consigliere FENAGIFAR Barbara Gugliotta, Socio
Ordinario dell'Associazione Laureati della Facoltà di
Farmacia dell'Università di Milano Professor
Emmanuele A. Jannini, Docente di Sessuologia Medica
dell'Università dell'Aquila, Membro
dell'Educational Committee International Society for
Sexual Medicines. Professoressa Armanda Jori, Istituto
Mario Negri Professor Gastone Leonetti, Presidente SIIA
(Società Italiana dell'Ipertensione Arteriosa).
Professore Ordinario di Terapia Medica all'Università
degli Studi di Milano. Primario dell'UO di
Riabilitazione cardiologica e Malattie dell'Apparato
cardiovascolare dell'Istituto Auxologico Italiano di
Milano Professor Torello Lotti, Docente Ordinario di
Dermatologia, Direttore U.O. Dermatologia Complessa,
Direttore Centro Interuniversitario di Dermatologia
Biologica e Psicosomatica dell'Università di
Firenze Professor Antonio Lucacchini, Preside Facoltà
di Farmacia dell'Università di Pisa Professor
Paolo Magni, Istituto di Endocrinologia Facoltà di Farmacia
dell'Università di Milano Professor Giampaolo
Manao, Preside della Facoltà di Farmacia
dell'Università di Firenze Professor Pierluigi
Meroni, Docente Ordinario di Medicina Interna
dell'Università di Milano, Direttore dell'UO di
Allergologia, Immunologia Clinica e Reumatologia
dell'IRCCS Ospedale San Luca dell'Istituto
Auxologico Italiano, rappresentante italiano all'EASI
(European Autoimmunity Standardization Iniziative).
Professoressa Maria Grazia Modena, Docente Ordinario di
Cardiologia dell'Università di Modena e Reggio Emilia,
Presidente Società Italiana di Cardiologia. Dottor
Luigi Manupelli, Socio Ordinario dell'Associazione
Laureati della Facoltà di Farmacia dell'Università di
Milano Dottoressa Sheila Morandi, Socio Ordinario
dell'Associazione Laureati della Facoltà di Farmacia
dell'Università di Milano Professoressa Maria
Morini, Docente Associato Dipartimento di Morfologia Umana
Facoltà di Farmacia dell'Università di Milano
Professoressa Marcella Motta, Docente Ordinario, Direttore
Istituto di Endocrinologia Facoltà di Farmacia
dell'Università di Milano Dottor Luciano Onder,
Vicedirettore TG2 RAI Professor Gianfranco Parati,
Docente di Medicina Interna dell'Università Bicocca,
Primario di Cardiologia dell'IRCCS Ospedale San Luca
dell'Istituto Auxologico Italiano Dottoressa Erica
Pasini, Socio Ordinario dell'Associazione Laureati della
Facoltà di Farmacia dell'Università di Milano
Dottoressa Chiara Pirola, Socio Ordinario
dell'Associazione Laureati della Facoltà di Farmacia
dell'Università di Milano Dottor Maurizio
Pizzolante Professor Giulio Poletti, Socio Ordinario
dell'Associazione Laureati della Facoltà di Farmacia
dell'Università di Milano, Docente Associato di Fisica
Sperimentale della Facoltà di Farmacia dell'Università
di Milano Dottoressa Laura Pozzoli, Socio Ordinario
dell'Associazione Laureati della Facoltà di Farmacia
dell'Università di Milano Dottoressa Annarosa
Racca, Membro Comitato Direttivo dell'Associazione
Laureati della Facoltà di Farmacia dell'Università di
Milano Dottor Micol Rindone, Socio Ordinario
dell'Associazione Laureati della Facoltà di Farmacia
dell'Università di Milano Professor Domenicantonio
Rotiroti, Docente Ordinario dell'Università "Magna
Grascia" di Catanzaro Professor Carlo Rossi,
Preside Facoltà di Farmacia dell'Università di
Perugia Dottoressa Francesca Selmin, Istituto di
Chimica Farmaceutica e Tossicologica Facoltà di Farmacia
dell'Università di Milano Professor Umberto
Solimene, Cattedra di Terapia Medica e Medicina Termale
dell'Università di Milano, Direttore Centro Ricerche
Bioclimatologia Medica OMS Professor Giorgio Tarzia,
Preside della Facoltà di Farmacia dell'Università di
Urbino Professor Riccardo Torta, Direttore della
Struttura Complessa di Psicologia del Dipartimento di
Oncologia dell'Università e dell'A.S.O. San
Giovanni Battista di Torino. Docente di Psicologia presso la
Facoltà di Medicina dell'Università degli Studi di
Torino. Docente di Farmacologia ad indirizzo psichiatrico
presso le Scuole di Specializzazione in Psichiatria e
Psicologia Clinica. Professor Marco Trabucchi, Cattedra
di Neuropsicofarmacologia, II Università di Tor Vergata
Roma Dottor Franco Vargas, Socio Ordinario
dell'Associazione Laureati della Facoltà di Farmacia
dell'Università di Milano Professor Arsenio
Veicsteinas, Ordinario di Fisiologia Umana, Direttore
dell'Istituto di "Esercizio Fisico, Salute e
Attività Sportiva" (IEFSAS) Università di Milano
Professor Maurizio Vertemati, Ricercatore dell'Istituto
di Endocrinologia Facoltà di Farmacia dell'Università
di Milano
Federazione Ordini Farmacisti Italiani
Dottor Giacomo Leopardi, Presidente FOFI Dottor
Andrea Mandelli, Vice Presidente Dottor Maurizio Pace,
Segretario Dottor Franco Cantagalli, Tesoriere
Dottor Giuseppe Bellon, componente Comitato Centrale
Dottor Piero M. Calcatelli, componente Comitato Centrale
Dottor Ernesto Cornaglia, componente Comitato Centrale
Dottor Luigi D'Ambrosio Lettieri, componente Comitato
Centrale Dottor Paolo Diana, componente Comitato
Centrale Dottor Giovanni Gerosa, componente Comitato
Centrale Dottoressa Anna Perotti Nigra, componente
Comitato Centrale Dottor Felice Ribaldone, componente
Comitato Centrale Dottor Alberto Schiaretti, componente
Comitato Centrale Dottor Francesco Acquaviva,
Presidente collegio dei revisori dei conti Dottor
Enrico Manganotti, componente effettivo collegio revisore
dei conti Dottor Lucio Pantano, componente effettivo
collegio revisore dei conti Dottor Antonino
d'Alessandro, componente supplente collegio revisore dei
conti.
Società Italiana Scienze
Farmaceutiche Professor Rodolfo Paoletti, Preside della
Facoltà di Farmacia dell'Università di Milano e
Presidente SISF Dottor Gianni Marini, Vicepresidente
Professor Bruno Macchia, Vicepresidente
Dottoressa Maria Pia Ruffilli, Vicepresidente Professor
Alberico Catapano, Consigliere e Segratario Professor
Federico Ariamone, Consigliere Professor Paolo Braghin,
Consigliere Dottor Luciano Dorigotti, Consigliere
Dottor Carlo Felice Fornaia, Consigliere Dottor Roberto
Gradnik, Consigliere Dottor Sergio Liberatore,
Consigliere Professoressa Paola Minghetti,
Consigliere Dottor Paolo Morazzoni, Consigliere
Professor Andrea Peracino, Consigliere Dottor Rino
Rappuoli, Consigliere Dottor Marco Satigna,
Consigliere Dottor Roberto Teruzzi, Consigliere
Professor Umberto Valcavi, Consigliere Dottor Stefano
Vella, Consigliere
FISM - Federazione delle
Società Medico Scientifiche Italiane Prof. Pasquale
Spinelli - Presidente
Accademia Italiana
di Stomatologia Implantoprotesica - AISI Associazione
Allergologi Immunologi Territoriali e Ospedalieri
Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani -
AAROI Associazione Chirurghi Ospedalieri
Italiani-A.C.O.I. Associazione Culturale Pediatri -
ACP Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani -
ADOI Associazione ECMCalabria Associazione
Interregionale Caridiologi e Specialisti Medici
Ambulatoriali - A.C.S.A. Onlus Associazione Italiana di
Aritmologia e Cardiostimolazione - AIAC Associazione
Italiana di Chirurgia della Cataratta e Refrattiva -
AICCER Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione
Clinica-ADI Associazione Italiana di Ematologia e
Oncologia Pediatrica - AIEOP Associazione Italiana di
Ginecologia Endocrinologica Associazione Italiana di
Immunogenetica e Biologia dei Trapianti - AIBT
Associazione Italiana di Medicina del Sonno-AIMS
Associazione Italiana di Medicina Nucleare-AIMN
Associazione Italiana di Neuroradiologia-AINR
Associazione Italiana di Oncologia Medica-AIOM
Associazione Italiana di Patologia Clinica e di Medicina
Molecolare - AIPaC MeM Associazione Italiana di
Radioprotezione Medica - AIRM Associazione Italiana di
Radioterapia Oncologica- AIRO Associazione Italiana di
Tecnica Idrotermale - AITI Associazione Italiana
Disturbi dell'Alimentazione e del Peso - AIDAP
Associazione Italiana Donne Medico - AIDM Associazione
Italiana Gastroenterologi & Endoscopisti Digestivi
Osp.-AIGO Associazione Italiana Neuroimmunologia -
AINI Associazione Italiana Odontoiatri - AIO
Associazione Italiana Per lo Studio del Fegato - AISF
Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri - AIPO
Associazione Medica Italiana di Omotossicologia .
A.I.O.T. Associazione Medici Diabetologi - AMD
Associazione Medici Endocrinologi - AME Associazione
Medici Psicoterapeuti - AMP-Ve Associazione Medicina
Omeopatica - A.M.O. Associazione Medico-Giuridica
Melchiorre Gioia Associazione Microbiologi Clinici
Italiani-AMCLI Associazione Nazionale
Eco-Biopsicologia Associazione Nazionale
Interdisciplinare Cura Riabilitazione Malattie Multiorgano -
A.N.I.C.RI.M.M. Associazione Nazionale Medici
Cardiologi Ospedalieri-ANMCO Associazione Nazionale
Medici d'Azienda Associazione Nazionale Medici
Direzioni Ospedaliere-ANMDO Associazione Nazionale
Specialisti Scienza dell'Alimentazione-ANSISA
Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle
Cefalee - ANIRCEF Associazione Ostetrici Ginecologi
Ospedalieri Italiani-AOGOI Associazione Ricerche sulla
Schizofrenia - ARS Associazione Scientifica
Interdisciplinare per lo Studio delle Malattie Respiratorie
- AIMAR Associazione Scientifica Promozione
Aggiornamento Medico - ASPAM Associazione Società
Scientifica Interdisciplinare e di Medicina di Famiglia e
Comunità - ASSIMEFAC Associazione Urologi
Italiani-AURO Cenacolo Odontostomatologico Italiano -
Associazione Italiana di Odontoiatria Generale COI-AIOG
Centro Italiano di Sessuologia Collegio Italiano dei
Primari Oncologi Medici Ospedalieri - CIPOMO Collegio
Reumatologi Ospedalieri Italiani - CROI Comitato
Intersocietario di Coordinamento Associazioni
Odontostomatologche Italiane Confederazione Italiana
Pediatri - CIPE Consiglio Italiano per
l'accreditamento in Pneumologia -CME-ICAP Consorzio
Intersocietario dell'Area Endocrino-Metabolica -
CIDEM Federazione Centri per la Diagnosi della Trombosi
e la Sorveglianza delle Terapie Antitrombotiche - FCSA
Federazione delle Associazioni Dirigenti Ospedalieri
Internisti-FADOI Federazione Italiana Associazioni
Medici Omeopati - F.I.A.M.O. Federazione Italiana delle
Società di Agopuntura Federazione Italiana di
Cardiologia Federazione Italiana Malattie Apparato
Digerente - FIM@D Federazione Italiana Medici
Pediatri Federazione Medico Sportiva Italiana -
fmsi Federazione Nazionale dei Comitati di Etica -
FNaCE FISMELAB Fondazione Giovanni Lorenzini -
Medical Science Foundation Fondazione Italiana per il
Cuore - FIpC Gruppo Italiano per la Medicina Basata
sulle Evidenze - GIMBE Gruppo Italiano Per lo Studio
dei Bisfosfonati - G.I.BIS Gruppo Italiano per lo
Studio Motilità Apparato Digerente-GISMAD Gruppo
Medico Antroposofico Italiano Gruppo Oncologico
dell'Italia Meridionale - GOIM International
Academy Posture Neuromuscular Occlusion Research -
IAPNOR International College of Surgeons-Sez. Italiana
ISGE Italian Chapter of International Society of
Cardiovascular Ultrasound - ICISCU Lega Italiana contro
l'Epilessia Mediterranean Thoracic Society
Nord Italia Transplant-NITp Promed Galileo
Società degli Oftalmologi Universitari - SOU Società
dei Neurologi, Neurochirurghi, Neuroradiologi
Ospedalieri-SNO Società di Angiologia
Medico-Chirurgica Club Doppler Italiano Società di
Endoscopia Ginecologica Italiana Società Italiana
Anestesia Rianimazione Emergenza Dolore - SIARED
Società Italiana dei Trapianti d'Organo-SITO
Società Italiana dell'Ipertensione Arteriosa
Società Italiana dell'Obesità-SIO Società
Italiana dell'Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e
delle Malattie dello Schelettro - SIOMMMS Società
Italiana Dermatologia Pediatrica - SIDerP Società
Italiana di Agopuntura - SIA Società Italiana di
Allergologia ed Immunologia Clinica - SIAIC Società
Italiana di Anatomia, Patologia e Citopatologia
Diagnostica-SIAPEC-ICAP Società Italiana di Andrologia
- SIA Società Italiana di Anestesia, Analgesia,
Rianimazione e Terapia Intensiva-SIAARTI Società
Italiana di Angiologia e Patologia Vascolare-SIAPAV
Società Italiana di Artroscopia - S.I.A. Società
Italiana di Audiologia e Foniatria Società Italiana di
Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica-SIBioC
Società Italiana di Cancerologia-SIC Società Italiana
di Cardiologia Società Italiana di Chemioterapia
Società Italiana di Chirurgia Società Italiana di
Chirurgia Cardiaca Onlus Società Italiana di Chirurgia
della Mano Società Italiana di Chirurgia d'Urgenza
e del Trauma - SICUT Società Italiana di Chirurgia
Maxillo Facciale - SICMF Società Italiana di Chirurgia
Vascolare ed Endovascolare - SICVE Società Italiana di
Citologia Società Italiana di Cure Palliative - SICP
onlus Società Italiana di Dermatologia Allergologica
Professionale e Ambientale - SIDAPA Società Italiana
di Dermatologia e Venereologia Società Italiana di
Diabetologia-SID Società Italiana di Diagnosi
Prenatale e Medcina Materno-Fetale - SIDI.P. Società
Italiana di Diagnostica Vascolare - GIUV Società
Italiana di Ecografia Cardiovascolare-SIEC Società
Italiana di Emaferesi -SIdE Società Italiana di
Ematologia Società Italiana di Ematologia Sperimentale
- SIES Società Italiana di Endocrinologia
Società Italiana di Endodonzia - S.I.E. Società
Italiana di Endoscopia - Area Chirurgica Società
Italiana di Endoscopia Digestiva - SIED Società
Italiana di Enzimologia Clinica Società Italiana di
Farmacologia Società Italiana di Flebologia
Società Italiana di Gastroenterologia - SIGE Società
Italiana di Genetica Umana-SIGU Società Italiana di
Gerontologia e Geriatria Società Italiana di
Ginecologia e Ostetricia Società Italiana di Igiene,
Medicina Preventiva e Sanità Pubblica - SITI Società
Italiana di Immunologia, Immunologia Clinica e Allergologia
- SIICA Società Italiana di Immunologia, Immunologia
Clinica-SIIC Società Italiana di Laser Chirurgia e
Medicina Società Italiana di Medicina del Lavoro e
Igiene Industriale Società Italiana di Medicina
d'Emergenza-Urgenza-SIMEU Società Italiana di
Medicina di Laboratorio Società Italiana di Medicina
Fisica e Riabilitazione-SIMFER Società Italiana di
Medicina Generale-SIMG Società Italiana di Medicina
Interna Società Italiana di Medicina Legale e delle
Assicurazioni-SIMLA Società Italiana di Medicina
Omeopatica Società Italiana di Medicina
Respiratoria-SIMeR Società Italiana di Medicina
Subacquea e Iperbarica-SIMSI Società Italiana di
Medicina Trasfusionale e Immunoematologia-SIMTI
Società Italiana di Microbiologia Società Italiana di
Microchirurgia - SIM Società Italiana di Nefrologia -
SIN Società Italiana di Nefrologia Pediatrica -
SINP Società Italiana di Neurochirurgia - SINch
Società Italiana di Neurologia-SIN Società Italiana
di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza-SINPIA
Società Italiana di Neuropsicofarmacologia - SINPF
Società Italiana di Nutrizione Parenterale ed
Enterale-SINPE Società Italiana di Nutrizione
Pediatrica - SINUPE Società Italiana di Nutrizione
Umana-SINU Società Italiana di Oftalmologia Legale
Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata -
SIOMI Società Italiana di Ortopedia e
Traumatologia-S.I.O.T. Società Italiana di
Otorinolaringologia e Chirurgia Cervico-Facciale
Società Italiana di Pedagogia Medica - SIPeM Società
Italiana di Pediatria Società Italiana di Pediatria
Preventiva e Sociale Società Italiana di
Psichiatria Società Italiana di Psichiatria
Biologica Società Italiana di Psiconcologia - SIPO
Società Italiana di Psicopatologia Società Italiana
di Radiologia Medica-SIRM Società Italiana di
Reumatologia-SIR Società Italiana di Riabilitazione
Neurologica - S.I.R.N. Società Italiana di
Riabilitazione Psicosociale Società Italiana di
Riprotesizzazione - GIR Società Italiana di Scienze
Farmaceutiche - SISF Società Italiana di Terapia
Antinfettiva, Antibatterica, Antivirale, Antifungina
Società Italiana di Terapia Intensiva Società
Italiana di Terapie Integrate Locoregionali in
Oncologia-SITILO Società Italiana di Tossicologia
Società Italiana di Ultrasonologia in Medicina e
Biologia Società Italiana di Urodinamica -
S.I.U.D. Società Italiana di Urologia Società
Italiana di Urologia Oncologica - SIUrO Società
Italiana di Virologia Società Italiana Geriatri
Ospedalieri-SIGO Società Italiana Malattie Infettive e
Tropicali - SIMIT Società Italiana per gli Areosol in
Medicina Società Italiana per gli Screening Neonatali
- SISN Società Italiana per la Malattie Respiratorie
Infantili - SIMRI Società Italiana per la Qualità
dell'Assistenza Sanitaria - SIQuAS-VRQ Società
Italiana per lo Studio dei Disturbi del Comp. Alimentare -
SISDCA Società Italiana per lo Studio del Metabolismo
Normale e Patologico Società Italiana per lo Studio
della Malattie Metaboliche Ereditarie - S.I.S.M.M.E.
Società Italiana per lo Studio dell'Arteriosclerosi -
SISA Società Italiana per lo Studio delle
Cefalee-SISC Società Italiana per lo Studio
dell'Emostasi e Trombosi-SISET Società Italiana
Prevenzione Cardiovascolare - SIPREC Società Italiana
Tossicodipendenze - SITD Società Italiana Tumori
Società Medica Bioterapica Italiana Società Medica
Italiana di Psicoterapia ed Ipnosi - SMIPI Società
Nazionale Aggiornamento Medico Interdisciplinare-SNAMID
Società Oftalmologica Italiana - SOI Società per la
Promozione dell'Educazione Medica -S.P.E.M.E.
Società Scientifica Italiana Ossigeno-Ozono Terapia
Società Scientifica Medici Istituti Religiosi
Spedalieri Società Scienze Farmacologiche
Applicate World Association of Sarcoidosis and Other
Granulomatous Disorders
piò bastare per
gli sciocchi (ADUC compresi) che intendono il farmaco come
un sorso d'acqua? Farmacista
7 settembre 2006 0:00 - alfredo
Per Betty
Per le consideraizoni che fai BENE
hanno visto per darti un calcio in culo.
6 settembre 2006 0:00 - Camerata
Una piccola notazione: la proposta di Federfarma era
che l’aspirina si potesse vendere ovunque, tipo autogrill
(24 ore su 24) o dai tabaccai.
Se Bersani ha
rifiutato vuole dire che voleva favorire le coop, non i
consumatori.
6 settembre 2006 0:00 - Chiaro
"I rapporti tra Lega delle Cooperative e camorra
campana sono documentati dalle inchieste della Procura
Distrettuale Antimafia di Napoli e non solo di Napoli".
Lo ha dichiarato Emiddio Novi, senatore di Forza
Italia e componente della Commissione Antimafia, invitando a
consulare il sito internet di Palazzo Madama. "Ci
sono anche - ha sottolineato Novi - deposizioni di esponenti
politici che accompagnarono i vertici delle coop rosse a
incontri con i vertici di un clan mafioso-camorristico come
quello dei Casalesi. Purtroppo queste inchieste furono
parcellizzate e insabbiate.
Ma le carte sono
lì, negli archivi delle procure distrettuali campane. Ci
sono anche mie circostanziate interrogazioni, con nomi, date
e fatti. Miei interventi in Commissione Antimafia.
Basterebbe portare a conoscenza dell'opinione pubblica i
dati, le collusioni e le corruzioni emerse dalla
Tangentopoli campana. Per farlo basta utilizzare il sito del
Senato e quindi venire a conoscenza di quanto da un decennio
vado affermando e provando".
6 settembre 2006 0:00 - Betty
Per Blaster
Dunque che si lavori la Vigilia di
Natale è legittimo,ma quando si è pagati... Io non
stavo facendo il tirocinio,i 6 mesi li avevo già fatti in
un'altra farmacia,ero "in prova"in attesa di
assunzione, quindi nè tirocinio gratuito nè altro...
Io per fortuna ne ho conosciuti pochi di titolari,ma
continuo ad affermare che la categoria è tirchia e
stronza... Se anche ero assunta e poi mi mettevo in
maternità questo era solo un diritto della donna ,la vita
privata non si dovrebbe neanche mettere in discussione
rispetto ad un posto di lavoro... Quando ho iniziato a
studiare non mi sono posta il problema del quanto
guadagnerò,posso solo consigliare a chi non ha la farmacia
e quindi ha come prospettiva di diventare un
collaboratore,di cambiare laurea perchè o trova lavoro
sottopagato e sfruttato, o non ne trova per niente...quanti
laureati iscritti all'Ordine pagano ogni anno fior di
quattrini all'associazione e sono disoccupati?o quanti
trovano lavoro solo nelle grandi città come Milano o Genova
e abitano magari in un paesino di collina distante centinaia
di km??? Oggi ho sentito alla tv una notizia secondo me
bella: presto arriveranno i distributori dei medicinali come
i bancomat...sono contenta,almeno non si troverà più il
"professionista della salute "al banco che pur di
rifilarti la scatoletta in scadenza ti consiglia una cosa
per l'altra...continuo ad affermare che la pacchia per i
signori titolari un giorno o l'altro finirà....e ne
sono convinta!
5 settembre 2006 0:00 - Francesco
Replica a dott. Giobbe.
Esimio dottore, i suoi
colleghi potevano dire la loro in ogni momento, intervenendo
come siamo intervenuti noi. Se non lo hanno fatto avranno
avuto le loro buone ragioni (forse a qualcuno è rimasta
ancora la capacità di vedere il problema al di là del
proprio "particulare"). Penso però che
questo si sia rivelato per i farmacisti titolari una buona
cosa: il primo collaboratore che si è fatto avanti ve ne ha
detto di tutti i colori. Anch'io la saluto, se
intende andar via, ma mi preme ricordare che i miei
interventi non tendevano ad offendere gratuitamente, ma
soltanto a rintuzzare gli insulti che ricevevo.
Infatti, non considero i farmacisti titolari ladri, o
strozzini; li ritengo soltanto degli egoisti disposti a
tutto pur di difendere le proprie posizioni, pronti a
difendere lo Stato quando legifera per riservare posizioni
di privilegio ea a demonizzarlo quando prova a intaccarle.
Il vostro principio è "quieta non movere"; ma la
società ha bisogno di muoversi e voi, di fronte alla storia
che avanza, siete perdenti.
5 settembre 2006 0:00 - blaster
x Betty
sento qualcosa che fa tic-tac nel mio
scaffale... non sarà mica una delle sue bombe? Alcune
considerazioni: 1) il tirocinio obbligatorio è
GRATUITO, nessun farmacista è tenuto a pagare il
tirocinante; avviene così anche per medici,tecnici
ospedalieri ecc ecc. Se il farmacista vuole poi
effettuare un rimborso spese o qualcosa del genere, questo
è facoltativo e credo non vietato. 2) nessun
farmacista crede di avere il mondo in mano, semplicemente
cerca di coniugare un servizio efficiente con il
guadagno.... e chi non lo fa? Che le paghe dei
collaboratori sono effettivamente basse è abbastanza
risaputo, è inutile nasconderlo; e sarebbe stupido dire il
contrario. Però quando uno inizia un corso di laurea,
dovrebbe informarsi su cosa succede 5 anni dopo: e uno dei
primi interrogativi è "il quanto guadagno?".
avresti potuto risparmiare 5 anni. 3) non vedo nulla di
strano se hai lavorato la vigilia di Natale, è un giorno
come un altro... non mi risulta sia una festività. 4)
dal punto di vista etico non è stato giusto nei tuoi
confronti prometterti una futura assunzione e poi
rimangiarsi la parola; è anche vero però che è ora di
smetterla con la storiella della maternità e i lunghi
periodi di assenza dal lavoro. Alcune farmaciste su questa
cosa ci marciano alla grande, e purtroppo le altre
farmaciste oneste pagano anche per quelle furbe.
5 settembre 2006 0:00 - giobbe
Sono contento di come sono. E se perdo 7 a 1, avrò perso.
Ma pazienza. Io sto bene con il mio lavoro, con la mia
laurea presa per "leggere" etichette (come
sostiene lei), con la mia famiglia da mantenere, con le
giornate brutte e quelle belle, con il contatto con la
gente, cercando di fare al meglio tutto quanto. La
pianta organica è uno strumento fondamentale per garantire
a tutti i cittadini la presenza della farmacia nelle
vicinanze, distribuita in modo capillare nel territorio e,
tramite il turno, fruibile anche alla notte. Detto questo,
se lei è convinto che sia meglio farla cadere, la pensi
come vuole. Non mi interessa nulla. Citi pure leggi e
articoli. Mi interessava sapere il suo lavoro, non per
valutare le sue affermazioni in funzione di una laurea, ma
per sapere il suo livello di conoscenza. Quando parlo con
amici avvocati, sono capace di andare su internet a cercare
le leggi, ma ho l'umiltà di chiedere anche consiglio a
chi ha studiato e fa il mestiere da una vita. Si vede che
lei, come tutti i non addetti ai lavori che intervengono
spesso a sproposito, pensa di essere così colto e
"camaleontico" da poter intervenire senza avere
l'umiltà di chiedere consiglio e di chiedere
un'opinione. Non mi sembra che lei abbia mai
chiesto a nessun farmacista presente nel forum cosa ne
pensa, instaurando quindi un colloquio, un dialogo, una
"concertazione" tanto per intenderci,
comportandosi come ha fatto il governo attuale, ovvero NON
CONCERTANDO con noi farmacisti, CONCEDENDO il dialogo solo
dopo aver imposto la legge ma assicurando il dialogo con
altre categorie, STRANAMENTE quelle che l'hanno votato
(CIGL e sindacati vari). E le assicuro che il consiglio, per
non andare incontro allo sfascio, come succede nei paesi
dove la pianta organica è stata tolta, e che adesso, dopo
10 anni, tornano a metterla, il consiglio dicevo è quello
di non abolirla. Poi sul numero di farmacia/numero di
abitanti ci sarebbe da parlare di sicuro. Ne convengo.
Ma si lasci consigliare e metta un pò di umiltà nelle
parole che scrive. Comunque la saluto in maniera
definitiva, sarà contento e brinderà al fatto che non
scriverò più su questo forum, senza capire che lo sto
facendo solo perchè non è possibile parlare (e
sinceramente non ne ho neache voglia) con chi ti considera
un "commesso", "ladro",
"strozzino" (tanto per citare due o tre
appellativi, e se le parole che ha usato sono diverse, il
significato era quello). Impari ad avere rispetto (ma forse
quello si impara da piccoli, ormai è tardi.)
5 settembre 2006 0:00 - Francesco
Grazie a Betty. E' vero, cara dottoressa, che molto
di quello che si è detto sono chiacchiere. Ma per chi come
me non ha fatto il collaboratore è un po' più
difficile criticare i farmacisti titolari da quel punto di
vista, interno alla professione. Vedo che lo ha fatto
lei in maniera sintetica, ma estremamente chiara. Sono
illuminanti le sue parole "credevano di avere il mondo
in mano...trattavano male i dipendenti facendoli lavorare
per poco o se potevano per niente ... la categoria titolari
è da sterminare con una bomba....sono quasi tutti tirchi e
stronzi". Lei ha cambiato vita e mestiere e mi
pare che si trovi bene. Penso, però, che se avesse
avuto la possibilità di accedere dignitosamente alla
professione di farmacista forse le cose sarebbero andate
diversamente. Ce ne sono 40.000 nelle condizioni in cui si
è trovata lei nel passato. Faccia sentire ancora la sua
voce per far sapere a tutti che i farmacisti titolari sono
nella stragrande naggioranza dei casi dei comuni
commercianti (sia detto senza offesa) che con la questione
sanitaria hanno molto poco a che fare. Saluti.
5 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per il dott. Giobbe. Spero che la polemica sulla
diversità di valutazione del servizio sia chiusa, anche
perché è solo un aspetto marginale della questione
farmaceutica. Non si tratta infatti di garantire una
omogeneità di valutazione del servizio lasciando inalterato
il meccanismo del concorso e la pianta organica. Il
primo passo, però, è fatto dal decreto Bersani.
Quando diventerà pacifico che l'aspirina e la
tachipirina si possono trovare anche nella farmacia dei
supermercati, quale motivo ci sarà per negare al farmacista
del supermercato la posssibilità di vendere tutti gli altri
farmaci? Nessuno. Esimio dott. Giobbe, che ha fatto la
guerra al decreto Bersani per difendere l'esclusiva
della aspirine, forse non si è accorto che il principio
della pianta organica è già saltato: si tratta soltanto di
attendere e raccogliere i frutti. Vedo che lei insiste
nel chiedere qual è il mio lavoro. Non mi pare che sia
una precisazione importante. Chiedo che si valutino le mie
affermazioni per quello che sono in sé e non per
l'autorità che potrebbe derivare ad esse dal possesso
di determinati titoli o dal fatto di svolgere una certa
attività lavorativa. La citazione di leggi a supporto
delle proprie argomentazioni non è una esibizione di
cultura, ma rappresenta l'unico modo per dimostrare la
fondatezza di quanto si afferma. Invece di criticare, si
chieda perché io (non farmacista) faccio precisi
riferimenti alle norme, mentre lei si aggrappa
disperatamente a quello "che si dice
nell'ambiente", cioè a notizie di seconda, terza o
quarta mano. Sta tutta lì la differenza tra noi due, e
siccome la differenza è tanta lei mi attacca dicendo che
sono servo della sinistra. Sta perdendo 7 a 1, ma lei
esulta per il gol della bandiera. Contento lei!
4 settembre 2006 0:00 - ex-farmacista Betty
Rimango esterefatta da tutte queste chiacchiere...sta di
fatto che il decreto Bersani sta dando filo da torcere ai
"poveri"titolari che prima credevano di avere il
mondo in mano...trattavano male i dipendenti facendoli
lavorare per poco o se potevano per niente (come è capitato
a me all'epoca del tirocinio)...la vigilia di Natale ho
dovuto andare in farmacia per continuare la mia
"gavetta" con la promessa di assunzione per il
gennaio successivo,dopodichè mi han dato il benservito
dicendomi che pensandoci bene avevano bisogno di
un'altra farmacista perchè io essendo sposata potevo
andare ancora in maternità ...mi è caduto il mondo
addosso,ho controllato gratis le scadenze di più di 10
scaffali mentre a casa avevo la bimba piccola e il suocero
in fin di vita...la categoria titolari è da sterminare con
una bomba!! Se ne salverà qualcuno,ma sono quasi tutti
tirchi e stronzi! Per fortuna ho cambiato vita e
mestiere!!! Auguri per chi fa questo mestiere!
4 settembre 2006 0:00 - giobbe
Guardi, caro francesco la ringrazio per la sua tenacia. Ho
finalmente capito... Grazie infinite e scusi se l'ho
così tanto tempestata. L'incompatibilità scatta solo
se il professore è in servizio e su questo ha ragione lei.
Il mio intervento è stato fuori tema, ha proprio ragione.
Mi sto già fustigando.. La ringrazio anche per il
quoziente di intelligenza con cui mi ha indicato. Mi ritengo
però fortunato nell'averlo così basso. Se nella
valutazione della scala di intelligenza, i valutatori sono
tutti come lei, meglio essere ultimi. Grazie per la costante
quanto inutile ricerca di argomentazioni, che voi, inutili
servi di una sinistra orwelliana, utilizzate solo per
spostare l'attenzione, quando non avete argomenti per
parlare. A citare leggi a menadito sono buoni tutti, anche
persone come lei. Che intanto non dice che lavoro fa, non
porta nulla a vantaggio della comunità se non un pò di
pena nei suoi confronti. Ma anche questa è un'attività
importante, perchè lei rappresenta il termine inferiore con
cui paragonarsi. Grazie quindi, e la smetta di correggere il
mio italiano. Al contrario suo, scrivo su questo BELLISSIMO
forum, solo quando ho tempo e di fretta, perchè devo
vendere i pannolini e leggere sulle confezioni dei
medicinali (tanto per citarLA, caro Premio Nobel)-. A
presto
4 settembre 2006 0:00 - Francesco
Comprendere l'italiano. Esimio dott. Giobbe, il suo
ultimo intervento rivela un livello di comprensione
linguistica incredibilmente basso, indice probabile di un
quoziente di intelligenza prossimo allo zero. Lei
continua a confondere il diritto di concorrere per
l'assegnazione della titolarità di una farmacia (che
prevede determinati requisiti di partecipazione) con la
incompatibilità dell'esercizio della attività di
farmacista con determinate professioni (la sussistenza della
quale deve essere valutata in relazione al momento in cui si
diventa titolare di farmacia). Si rende conto che si tratta
di due fatti temporalmente distinti? Si rende conto che
il professore universitario che partecipa al concorso e
risulta vincitore può dimettersi prima di accettare
l'assegnazione per evitare l'incompatibilità?
Nelle scuole medie si insegna a riodinare i periodi per
capire il loro significato. Provo a fare questo ennesimo
sforzo per farle entrare nella zucca quello che ormai hanno
capito pure le pietre. La legge (475/1968, art. 3, in
forza della quale vengono banditi i concorsi) dice che
"Al concorso per il conferimento di farmacie urbane
possono partecipare ..... coloro che ... siano o siano stati
.... professori universitari titolari di cattedra delle
facoltà di farmacia". Le parole usate dal
legislatore, debitamente riordinate (prima il soggetto, poi
il predicato, poi i complementi..), equivalgono a dire che:
"coloro che siano o siano stati professori universitari
titolari di cattedra delle facoltà di farmacia possono
partecipare al concorso per il conferimento di farmacie
urbane". Chiedo scusa agli asini per essermi
permesso di fare paragoni con lei nei miei precedenti
interventi.
4 settembre 2006 0:00 - Giobbe
Caro Frank vada a fare una ricerchina sulle
incompèatibilità della docenza con le attività
commerciali. Tutti i docenti in giurisprudenza o economia
per esempio, possono svolgere attività professionale al di
fuori dell'università. Ma non possono ricavare utile
dalla vendita diretta di prodotti. Mentre il farmacista,
titolare, guadagna in funzione di una vendita.Cito
"Sono invece attività incompatibili: -
l’esercizio di attività commerciale, industriale o di
tipo professionale che non prevedono uno specifico albo (ad
esempio istruttore di scuola guida); - l’ impiego
alle dipendenze di privati; - l’incarico in società
costituite a fini di lucro, tranne che si tratti di cariche
in società od enti per i quali la nomina è riservata allo
Stato" nota Miur 1584/2005. Cerchi meglio su Internet e
colleghi i fatti. Saluti.
3 settembre 2006 0:00 - Francesco
Cantami, o Diva, del divino Giobbe l'ira funesta.
Caro dott. Giobbe, fino a questo momento avevo
ritenuto opportuno risparmiarle qualche critica sul suo
italiano, ma poiché lei condisce i suoi interventi di
numerosi insulti, diventa quasi obbligatorio replicare
abbassando il livello del dialogo. Poiché lei riporta il
suo pensiero anche sotto forma di citazione di se stesso, mi
vedo costretto a dire che lei non è in grado di capire né
una legge, né quello che io scrivo, perché non riesce a
far corcordare nemmeno il soggetto con il predicato ("i
punteggi .... viene accuratamente valutato"). Io
ho detto soltanto che il punteggio di servizio di un
farmacista titolare è valutato più di quello del
farmacista collaboratore ed ancora di più rispetto a quello
di un docente universitario di ruolo di farmacia. E'
chiaro o è talmente asino da non capire un discorso così
semplice? Lei sforna informazioni imprecise a getto
continuo e pretende pure di aver ragione. Tanto per fare
degli esempi: 1) Lei non si rende conto che io contesto
l'ingiustificato privilegio riconosciuto ai titolari di
farmacia rispetto ai collaboratori ed ai docenti
universitari e mi attribuisce un pensiero di segno
contrario, come se io avessi detto che il servizio dei
docenti universitari è valutato più di quello dei
titolari; 2) Lei ha detto e ripetuto che "I
professori universitari non possono per legge essere
titolari di farmacia, quindi i concorsi non li fanno se sono
in servizio". Mi dica dove sta scritto che i professori
universitari non possono partecipare ai concorsi se sono in
servizio. Io le cito la legge che lo prevede, lei provi
ad indicarmi quale legge dice il contrario. Legge
2/5/1968, n° 475, art. 3: "Al concorso per il
conferimento di farmacie urbane possono partecipare soltanto
coloro che oltre ai requisiti indicati nel comma precedente
siano o siano stati: a) titolari o direttori di una
farmacia rurale ....; b) titolari o direttori di
farmacie urbane o collaboratori da almeno 5 anni; c)
professori universitari titolari di cattedra delle facoltà
di farmacia ..." Capisce che cosa significa
"siano o siano stati", caro dottore farmacista,
nonché asino elevato alla ennesima potenza in questa
materia? Le preciso che il 90% delle sue argomentazioni
non merita nemmeno di essere letto ed è per questo che, per
carità di patria, a volte cerco di ignorarle.