Scusate, sinceramente chi ci và a guadagnare , la Coop
piuttosto che qualche altra catena di supermercati, a me
poco importa. Mi interessa poter acquistare a poco prezzo
farmaci tipo asprina o pomate antimicotiche o altri prodotti
assolutamente non pericolosi se utilizzati senza il
consiglio di un medico. Anche se mi dispiace per chi ha
utilizzato farmaci potenti tipo Aulin senza sapere i danni
che provocano (ne conosco personalmente diverse che, come
hanno un mal di testa, prendono l'aulin invece di farsi
un tè al limone!!), ma penso che una persona adulta, nel
dubbio, dovrebbe sempre leggere il foglietto di modi
d'uso e controindiczioni, etc, allegato alle confezioni
e, nel dubbio, consultare un medico, senza paura di fare
figuracce, loro sono lì apposta, e poi sempre meglio una
figuraccia che i danni fisici. Non credo nemmeno che il
dover assicurare un posto di lavoro ad un laureato in
farmacia debba poter comportare il caro prezzi di medicinali
da banco e l'arricchimento dei farmacisti. Ho un bambino
piccolo e di soldi per le medicine ne partono tanti!!!
Faccio i salti mortali per far quadrare il bilancio
familiare, pur lavorando a tempo pieno sia io che mio
marito, e poter risparmiare anche solo 100 euro al mese
potrebbe voler dire tanto!!
15 gennaio 2006 0:00 - Mrs
Sostengo la maggior parte delle iniziative dell’ADUC, ma a
questa iniziativa dico decisamente NO.
Per prima
cosa i farmaci da banco non mi pare siano farmaci
salvavita.
Per seconda cosa, si dovrebbe
piuttosto promuovere una campagna che induca la popolazione
a rinunciare ai farmaci in favore di terapie senza
controindicazioni, piuttosto che favorire invece la
pubblicità che promettono che, ad un filo di raffreddore,
prendi il farmaco tal dei tali e vedrai che non ti perdi la
cena X, la partita Y, ecc. ecc.
Facciamo tante
storie per trovare nei supermercati cibi che siano come
“natura vuole” e poi diamo facile accesso ad una vasta
gamma di prodotti chimici che dal primo hanno effetti
collaterali e controindicazioni e che di fatto la maggior
parte delle persone non ha alcuna idea di come utilizzare
correttamente, senza il consiglio di un medico o un
farmacista?
Pretendiamo di mangiare sano e poi
spacciamo per positiva una corsa ad una più diffusa
“medicalizzazione” della popolazione?!?
Perché invece non spendiamo invece un po’ di soldi nel
rendere le persone più informate? Perché non diamo
alle persone più strumenti conoscitivi per evitare l’uso
dei farmaci? Si può far passare il mal di gola con una
tazza di latte e una notte al caldo! Perché non
investire nel migliorare lo stile di vita della
popolazione? Non è commercialmente conveniente? Eh
già... Una popolazione sana che non ha bisogno di farmaci
è quanto ti peggio possa capitare alle multinazionali
farmaceutiche...
Ricordiamoci bene che questi
farmaci non richiedono la consultazione di un medico. Se per
il loro acquisto non c’è più nemmeno l’interfaccia di
un farmacista, allora l’assunzione diventa totalmente
fuori controllo. Chi vigilerà sulla loro diffusione? Il
cassiere della COOP?
Tra i farmaci da banco ce ne
sono molti che le persone utilizzano già oggi totalmente
fuori controllo, tra cui gli analgesici che sono molto
dannosi per la salute e per la persona.
L’intera operazione ha chiaramente e solamente finalità
di carattere commerciale a vantaggio dei supermercati, i
quali ne trarranno evidentemente i maggiori benefici.
13 gennaio 2006 0:00 - Doctor
uno dovrebbe ridursi a vendere solo farmaci da banco al
supermercato
Vi state contraddicendo. Qualcuno
dice che questi farmaci vanno comunque trattati con alta
professionalità.. quindi perchè chi lo fa dovrebbe
sentirsi sminuito?
12 gennaio 2006 0:00 - Alex
Scusa laura ma conosco alcuni informatori scientifici..
certo, non sempre si arriva a tali sconti, ma a volte
succede! resta il fatto che non esistono altri mestieri
dove si guadagna il 50% così tranquillamente!!
12 gennaio 2006 0:00 - Laura
Vorrei chiedere ad Alex se ha mai visto una fattura della
Bayer per sparare uno sconto del 70%
sull'aspirina,quando con le condizioni che vengono fatte
nemmeno le coop potrebbero applicare sconti del 40 o 50%.Per
quanto riguarda la disponibilità di farmacisti, a Milano si
laureranno circa 200 persone all'anno,per cui fino ad
oggi era più problematico per le farmacie trovare
collaboratori che per i neolaureati trovare
un'occupazione.Mi domando quindi perchè un farmacista
dovrebbe scegliere di lavorare alla coop piuttosto che in
farmacia dove si sentirebbe sicuramente meno sminuito.Il
corso di laurea in farmacia è tra i pochi ad essere ancora
di cinque anni e dopo tutti i sacrifici che si fanno uno
dovrebbe ridursi a vendere solo farmaci da banco al
supermercato?
12 gennaio 2006 0:00 - Davide
occorrerebbe variare la legge del 91 per poter dare a
chiunque la possibilità di gestire una farmacia con un
farmacista. mi spiego oggi la legge permette società
solo tra farmacisti per gestire una farmacia, e toglie agli
eredi dopo 10 anni se nessuno degli eredi si laurea la
possibilità di gestione della farmacia. ritengo che
questo sia un assurdo, un concetto di espropriazione
ingiusta. occorre permettere a chiunque abbia capitali
di poter gestire una farmacia anche in forma societaria, con
ovvio all'interno un farmacista che può essere socio
come lavoratore. questa si che sarebbe democrazia!
e non espropriare diritti acquisiti!
11 gennaio 2006 0:00 - Antonio
Magari si potesse fare,siete mai stati in inghilterra le
medicine si vendono anche nei supermercati ho comprato le
aspirine a 48 pence qusi a 1500lire di una volta per non
parlare del paracetamolo ,antaiacido , sciroppi per la tosse
e così via,in italia per comprare le aspirine non bastano
6€. E' ovvio che nessuno pretende che al supermercato
si vendano farmaci per iquali è richiesta la ricetta medica
11 gennaio 2006 0:00 - Alex
Non capisco perchè tutti questi problemi. E' vero, non
posso dimostrare che il prezzo scenderà, ma in ogni
economia se la concorrenza aumenta i prezzi scendono.
Piuttosto, qualcuno dovrebbe dimostrare perchè dovrebbero
invece salire! E' chiaro che gli interventi dei
farmacisti siano tutti contro, devono difendere ad oltranza
la loro rendita di posizione (simile a quella dei
notai).
Quando vado a prendere un farmaco da
banco (e di farmacie ne ho viste diverse!) nessuno mi fa
domande ed il farmaco mi viene consegnato; quindi perchè
dovrebbe cambiare qualcosa? Perchè dovrebbe aumentare
l'abuso di farmaci? Già adesso posso fare il giro delle
farmacie e farmi un'overdose di sciroppo per la
tosse!! Già adesso alcuni presidi medici vengono
venduti nei supermercati ad un prezzo nettamente inferiore
rispetto a quelli delle farmacie (o preferite comprare il
dentifricio o i cerotti in farmacia?) Se voi
preferirete continuare a comprare dove costa di più fate
pure, nessuno vi obbligherà a farlo. Nei supermercati
vendono i materassi... pensate che un materasso non idoneo
non possa fare più danni di un'aspirina? Oppure
vengono venduti elettrodomestici.. pensate che un uso non
idoneo di un elettrodomestico possa essere meno pericoloso
di un farmaco da banco? Il vino (o un superalcolico) può
essere più dannoso di un farmaco da banco! Gli esempi
sono tanti. E tra l'altro i farmaci verranno
venduti solo con la presenza di un responsabile, non come
avviene oer i pannolini o la pasta!
Infine,
perchè viene criticata la coop che vuole lucrare sulla
salute della gente? Le farmacie oggi non vivono sulla salute
della gente? I medici non lo fanno? E le pompe funebri che
lucrano sulla morte? E' etico solo per qualcuno questo
comportamento? Credo proprio di sì... e soprattutto non è
etico per la concorrenza!
"l'accesso
libero al farmaco venduto come normale bene di consumo nei
supermercati" La proposta non prevede questo!!!!
(anche se alla fine posso fare esattamente la stessa cosa
con le farmacie)
"(DI DUBBIA BRAVURA SE NON
HA TROVATO ALTRO DA RIDURSI A FARE IL FARMACISTA DEL
SUPERMERCATO)" Il fatto è che se non riesce ad
entrare nelle vostre farmacie un giovane è tagliato fuori!!
La professionalità altrui è meglio non valutarla a priori.
11 gennaio 2006 0:00 - Alex
Scusa Raffaele, ma adesso se uno viene in farmacia a
comprare delle aspirine gli fate una visita ed
una'analisi? No, gliele date e basta.. facendo
guadagnare al farmacista il 70% del prezzo di listino.
Forse staranno più attenti alle vendite al supermercato,
dove i margini saranno molto ridotti. Siccome si tratta
di medicine è normale che qualcuno ci debba speculare
sopra? Perchè non dovrei provare a risparmiare per
acquistare LO STESSO prodotto?
11 gennaio 2006 0:00 - camerano mauro
soffro di frequenti amicranee ed un amico mi ha
"prestato" dell' aulin che mi ha fatto
bene.Recatomi in farmacia, il farmacista ha voluto sapere il
perchè della mia richiesta e me lo ha rifiutato.Mi sono
procurato una ricetta ed ho continuato ad usarlo ed ora mi
trovo con due ulcere. Se chi mi ha fatto la ricetta fosse
stato coscenzioso come il farmacista ora non sarei in questa
condizione. Ecco perchè non firmerò alla COOP e perchè
sconsiglio gli amici dal farlo.
11 gennaio 2006 0:00 - Scocciato
Ilaria Setti, a quel poco che ho già espresso in modo
affrettato in data 10 gennaio circa l'argomento e ogni
volta che ci penso mi vengono in mente controindicazioni,
esalto e condivido vivamente la tua esposizione e faccio
sincero omaggio alle tue prese di posizione giuste.
Manda anche proteste ai ministeri, a Radioanchio, a
operatori di media, a qualsiasi operatore pubblico e
privato,(io l'ho fatto tante volte per altri
motivi). C'è da dire, tuttavia, che la Coop è una
potenza commerciale anche se sotto forma di cooperativa, ed
è anche sostenuta mutualmente da un immenso mondo
cooperativo dove i soci non contano effettivamente nulla, a
parte i loro apporti(prestiti dei soci) che vengono
utilizzati nella gestione per vantaggiosissimo
autofinanziamento, così come quelli derivati dal mancato
pagamento di tasse allo stato( altra grave distorsione che
priva lo stato di apporti fiscali ma che servono in azienda
a costo zero) e perciò penso che sarà una battaglia dura.
Purtroppo se ci si mettono anche i politici o le
associazioni dei consumatori che dicono di
"tirare" dalla parte di chi acquista, ma in
effetti perseguono i loro fini, allora, se la legge
arriverà in porto, bisognerà prevedere un massiccio
boicottaggio. All'ingresso delle Coop hanno messo
soci che distribuiscono volantini e fanno firmare tutti,
osannando la bontà del progetto. Molti sono i soci e molti
i simpatizzanti e la Coop ha milioni di soci e parenti ed
amici che firmano pedissequamente, perciò sarà dura
convincerli di un giusto contrario al loro indottrinamento
quasi sempre improntato a ideologie mancine.
11 gennaio 2006 0:00 - Enrico Falcinelli
Concordo in pieno con il suo ottimo senso critico e
sopratutto la ringrazio di essere entrata in questo forum
per dire qualcosa che è la verità. L'importanza di
temi come questo viene sminuita non tanto
dall'ignoranza, che sarebbe meno grave, quanto dalla
tendenziosità voluta e il che è tutto dire. Ecco perché
la bontà di cuore e attenzione al prossimo che vorrebbero
manifestare certe persone non solo è buonismo, ma falsa
moralità, ovvero, moralismo! Saluti.
11 gennaio 2006 0:00 - LAURA -PROFESSIONE FARMACISTA
LE COOP NON POTRANNO MAI FORNIRE LO STESSO SERVIZIO OFFERTO
DALLE FARMACIE,NON CI SARANNO QUANDO VI SVEGLIERETE DI NOTTE
CON IL MAL DI TESTA O VI SOGNERETE DI ANDARE A PRENDERE UN
DIGESTIVO DOPO LE ABBUFFATE DI NATALE,TANTOMENO PROCURERANNO
ALLA SIGORA PINA QUEL FARMACO CHE ERA DI MODA ANNI PRIMA E
CHE ORMAI SI ORDINA DAL GROSSISTA SOLO SU RICHIESTA;ADDIO
LIBERTà DI CURA,PER APPLICARE GLI SCONTI CHE SI VANTANO DI
POTER FARE TERREBBERO POCHISSIMI PRODOTTI E NON CERTO
FARMACI PUBBLICIZZATI COME L'ENTEROGERMINA DOVE I
MARGINI NONO SONO CERTO ALTI.E LE FARMACIE COSA
FARANNO?TANTE MEDIO PICCOLE CHIUDERANNO E LE ALTRE PER POTER
APPLICARE DETERMINATI SCONTI RIDURRANNO
L'ASSORTIMENTO.IL SERVIZIO PEGGIORERà:LA COOP VI
METTERà A DISPOSIZIONE UN FARMACISTA(DI DUBBIA BRAVURA SE
NON HA TROVATO ALTRO DA RIDURSI A FARE IL FARMACISTA DEL
SUPERMERCATO)MA RIUSCIRà UNA SOLA PERSONA A GESTIRETUTTO IL
REPARTO?NON SAREBBE STATO PIù SEMPLICE E GIUSTO CHIEDERE
ALLE DITTE DI RIDURRE I PREZZI?
11 gennaio 2006 0:00 - Ilaria Setti
Mi domando quali vergognosi interessi economici ci siano
dietro questa manovra e come mai un'associazione seria
come la vostra che ho sempre ripettato ed ammirato abbia
affiancato questa manovra di natura esclusivamente
economica. L'idea della coop parla chiaro "non
importa, pur di fare soldi siamo pronti a rovinare la salute
di milioni di ciattadini". Vorrei conoscere:
- il loro programma economico: sconto del 25% seguito
sicuramente da un aumento del prezzo dei farmaci da parte
dell'industria farmaceutica (nessun colosso farmaceutico
si farà sfuggire l'occasion), conseguentemente il primo
obiettivo (far risparmiare il cittadino) è un flop.
Provatemi il contrario con delle cifre. - avete letto
il seguente articolo di Lancet ? "Villanueva P, Peiró
S, Librero J, Pereiró I. Accuracy of pharmaceutical
advertisements in medical journals. Lancet 2003; 361:
27-32". Sicuramente avete preso in considerazione tutte
le problematiche del caso, oppure no?. Lo sapete che
Germania e Stati Uniti stanno facendo marcia indietro
perchè da quando i farmaci sono nei supermercati sono
aumentati del 33% i casi di intossicazione da farmaco? E del
19% i casi di morte da farmaco! Ma non vi vergognate? Siete
arrivati in ritardo, la rivoluzione del farmaco al
supermarket è già finita, morta e sepolta. -
L'outsourcing al quale la coop si rivolgerà per fare i
suoi farmaci a marchio coop subirà un attacco da parte dei
colossi farmaceutici, così come è successo per i generici.
- come risolveranno il problema delle patologie
iatrogene causate dai farmaci venduti vicino a pannolini e
biscottini? e chi ne risponderà civilmente e soprattutto
penalmente? Chi uccide è punito dalla legge. - i
medici di base sono tutti contro questa pazza idea di
paragonare i farmaci da banco alla pasta buitoni e ai
biscotti barilla. Solo l'ignoranza di persone
lontane anni luce dal mondo della scienza possono aver
concepito un'idea così incivile, è un attacco
terroristico alla salute degli italiani. Invece di
speculare sull'ignoranza della gente colpendoli nel lato
più debole, quello economico, siate onesti e spiegategli
quali danni arrecheranno alla loro salute tramite
l'accesso libero al farmaco venduto come normale bene di
consumo nei supermercati. Ho preparato migliaia di
volantini per spiegare alla gente i rischi della loro
salute, ho informato via mail migliaia di persone, amici,
parenti che con il passaparola boicotteranno il vostro
scellerato progetto. Siamo in milioni di persone a
pensarla così, non riuscirete a raggiungere i vostri
interessi economici speculando sulla nostra salute. Che
vergogna, e poi vi professate amici degli italiani, non
siamo così stupidi, credetemi.
11 gennaio 2006 0:00 - paolo
Perchè non liberalizzare tutte le licenze? Perchè una
salumeria non può vendere scarpe? Perchè i tassisti hanno
una licenza e non è libera l'attività di tassista?
Perchè non sono libere le autoscuole dal momento che è
possibile presentarsi da privatista agli esami di guida?
L'elenco è lungo. Credo che i farmaci facciano gola
alla GDO che ha ormai fagocitato buona parte del commercio e
delle associazioni di consumatori. Quanto al vantaggio sui
costi mi risulta che frutta e verdura la cui vendita e
ubiquitaria (GDO compresa)nel tempo hanno subito (effetto
euro) aumenti co0ndiderevoli. Conosco un solo modo in
economia per far diminuire i costi: ridurre le
richieste.PROVIAMO A DIMEZZARE IL CONSUMO DI PETROLIO E
MIRACOLOSAMENTE IL COSTO DIMEZZERA'
11 gennaio 2006 0:00 - Alexander S.
Salve.
Vivo non lontano dal confine svizzero.
Gia 20 anni fa' quando passavo il confine mi fermavo al
primo chiosco ove tra l'altro vendevano aspirine,
antidolorifici vari, medicine contro l'influenza ecc.
Tuttavia non si trovava farmaci specifici come antibiotici e
altro prescrivibile pure in elvezia solo dal medico e
farmaci venduti anche li' appunto solo in farmacia.
Ora non vedo niente di male trovare questi farmaci
anche da noi nei chioschi -supermercati.
Ma si sa
da noi sono tutte lobby da difendere come anche quella dei
farmacisti. Ed a rimetterci come sempre e' il
cittadino.
Personalmente reputo la Svizzera un
paese democratico per eccellenza cosa che non credo
dell'Italia (guardando la forma di democrazia). Un paese
serio, coscienzoso ed efficiente soprattutto quando si
tratto di sicurezza e salute dei propri cittadini.
11 gennaio 2006 0:00 - Raffaele
Sono un farmacista che lavora come dipendente, mi vedo male
tra gli scaffali dei supermercati consigliere ai consumatori
come li chiamate voi(non sono consumatori ma malati che
hanno bisogno di aiuto)IO NON VENDO CAROTE PATATE PELATI, IO
DO INFORMAZIONE SANITARIA CHE NON HA NIENTE A CHE VEDERE CON
GLI SCONTI!! Il problema più grave è di voler giustificare
l'aquisto dei farmaci da parte degli ipocondriaci che
sono l'80% delle vendite quotidiane, unbel gruzzolo di
soldi che fa gola ai supermercati. Complimenti Sig. Vincenzo
Donvito, presidente Aduc, IO NON HO SULLA COSCENZA COME
VUOLE LEI DI VOLER METTERE IN PERICOLO LA SALUTE DELLE
PERSONE. L'ERRORE NON E DI VENDERE DI PIU MA MEGLO E A
CHI NE HA BISOGNO. Complimenti per l'iniziativa
permettere ai supermercati di arricchirsi sulle spalle dei
malati. Siete veramente in tanti a voler mangiare tutti
nello stesso piatto non siete per niente meglio dei titolari
delle farmacie. COME SEMPRE PREVALE IL GUADAGNO A TUTTI I
COSTI. SALUTE A VOI E A QUELLI CHE FARETE AMMALARE PER
INTOSSICAZIONE DA ABUSO DI FARMACI!!!
10 gennaio 2006 0:00 - Alex
Scocciato.. però poi nessuno sarà obbligato a comprarlo
nei supermercati, ma il solo fatto di avere una possibilità
in più porterà comunque ad allineare i prezzi verso il
basso. Attualmente i farmacisti arrivano a guadagnare anche
fino al 70% del prezzo di vendita (provate a chiedere a
qualche informatore scientifico), e questo mi sembra
assolutamente ingiusto, un guadagno esagerato non
giustificato dal servizio svolto. Io non mi vergogno di
comprare l'aspirina o il calmante per la tosse nel
supermercato. Tanto più che al supermercato non mi conosce
nessuno mentre nella farmacia di fiducia tutti possono
ascoltare la conversazione e vedere quello che acquisto.
Meglio un po' di concorrenza in più che una lobby.
10 gennaio 2006 0:00 - xxx
Che l'iniziativa venga dalle COOP ,mi puzza tanto di
Rosso e di Bianco,quindi di finanziamenti ai politici.Io non
firmo e non mi va l'idea,preferisco pagare di più in
farmacia.Tanto so come va a finire la storia:una volta in
Coop il prezzo del prodotto lievita fino a raggiungere i
normali prezzi di farmacia.I soliti opportunisti
,interessati,in mala fede portaborse dei politici,Le coop...
10 gennaio 2006 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
Dove, come, quando? C'è un indirizzo internet dove
si può approfondire la questione e, magari, firmare?
Grazie delle ulteriori informazioni.
10 gennaio 2006 0:00 - quarello giancarlo
sono favorevole a togliere questo monopolio
10 gennaio 2006 0:00 - Scocciato
Pur favorevole all'iniziativa che tutto sommato dovrebbe
favorire sempre più le cooperative di distribuzione che
già sono favorite da una serie di aspetti, non ultimo
quello fiscale (a scapito del gettito fiscale alla Nazione),
non credo che poi ci sarà un grasso vantaggio economico per
il pubblico . Si parla sempre e solo dell'aspirina, di
un punto vendita almeno in ogni città, ma non tutti i
supermercati potranno comprarsi un farmacista, senza farne
ricadere i costi sul prodotto. La Coop non regala niente a
nessuno, anzi, spesso ha prezzi superiori ad altri checchè
ne vada sbandierando. Altro aspetto è quello della
mancata privacy, dove in farmacia si discute, ci si
consiglia, e si paga praticamente fuori dalla fila. Quando
mi dovrò presentare alla cassiera con le mie brave
medicine, allineate sul bancone e la cassiera (o altro
cliente)non è un individuo professionista tenuto al segreto
professionale come un farmacista iscritto all'ordine,
potrà nascermi il sospetto che se si sa in giro che prendo
l'antinfiammatorio, sono artritico, se prendo la
pomatina per la pelle, posso avere la rogna, e
quant'altro lasciato all'intelligenza estrapolativa
dei lettori. Questi prodotti da banco sono pur sempre
dei farmaci, non delle merci qualsiasi.