Senza volersi adeguare al livello di alcune mail che ho
letto (che non avendo argomenti possono solo insultare), non
capisco proprio tutto questo polverone. Io sono italiano,
credente non praticante (con la "p" minuscola, per
carità, di fanatici ce ne sono già tanti...); la croce è
simbolo di Gesù Cristo, e quindi di una religione. Che
c'entra la scuola? Forse vi si insegna il catechismo (
con tutto il rispetto per questo testo)? Che c'entrano i
tribunali? Forse, invece del Codice Penale, applicano le
indicazioni della Bibbia? E nei Comuni si applicano norme
religiose ai Piani Regolatori? Il problema non è
togliere un simbolo per "scristianizzare"
l'Italia; il problema è che non ha il minimo senso che
stia appeso lì, e non avrebbe mai dovuto esservi posto. Non
offende nessuno la sua presenza, ma come dar torto a chi
chiede che ne vengano di conseguenza appesi anche altri di
altre religioni? E non mi si parli di "maggioranza
cattolica": la conseguenza è che se fra 100 anni
saremo in maggioranza musulmani allora dovremo applicare la
sharia? Preferisco uno stato laico in cui la fede è
una scelta personale, pubblica o privata, ed in cui
l'identificazione con un simbolo religioso, anche se
attuata dalla maggioranza, rimane una scelta individuale e
non di Stato.
13 gennaio 2006 0:00 - Enrico Falcinelli
Dice bene, il Signor Donvito che scrive: "...
Alessandro Manzoni che, come fu con i "Promessi
Sposi", metta alla berlina con un'opera basilare
della storia della letteratura consegnandola ai posteri, il
ridicolo e la pochezza di un modo di vita e istituzionale.
" Difatti il Manzoni ha espresso questo nella sua
vicenda, storia di uomini, ma non ha inteso minimamente
sminuire Cristo e la cristianità che, difatti resta
un'altro argomento. Gli atei, nel loro relativo
materialismo, combattono la materia (gli uomini della
Chiesa) ma non hanno alcuna possibilità di combattere e
vincere la "cristianità", in quanto
spiritualità, che pertanto, dura. L'unica maniera
potrebbe essere quella di uccidere tutti coloro in odore di
fede, ma questo significherebbe non fare altro che quello
che voi criticate abbia fatto la Chiesa, come istituzione
abitata da uomini. Tralasciando la politica e la storia
terrena domanderei a qualcuno: ma non hai paura della morte?
Ringraziando Dio, nel nostro bisogno di giustizia, essa è
per tutti! Chi dovesse rispondere spavaldamente di no,
sappia di somigliare molto agli animali, che nella loro
incoscienza non ne vivono la problematica. Intanto il
crocifisso resta, alla faccia di chi non lo vuole.
D'altronde in un modo le cose dovevano andare e qualcuno
doveva rimanere scontento. Oggi tocca a voi, domani
toccherà a noi? Chissà.
13 gennaio 2006 0:00 - Schifato...
Tutti bravi a criticare e ad essere materialisti. Come si
può associare il Crocefisso al Vaticano? Come lo si può
buttare al cesso o nel cestino che esso sia?!? Questo forum
dovrebbe contenere dialoghi costruttivi e scambio di
opinioni senza offendere niente e nessuno. Sempre più
elevato il "tasso" di inutilità di questo forum.
Non lo guarderò mai più. Mi informerò altrove su certi
argomenti. Un moderatore non sarebbe niente male...
13 gennaio 2006 0:00 - xxx
Per Donvito, sconsolato afferma ,il crocefisso dovremo
tenercelo, ma Donvito lei che è stato sfamato in un
collegio,non dovrebbe essere un po più riconoscente? Io
voglio il crocefisso,ma il suo PCI non vuole le scuole
private Cattoliche, come la mettiamo,io mi auguro di fare
una guerra civile,ormai in Italia gli idioti come lei non
vanno più ascoltati ma solo eliminati,come hanno fatto i
suoi Compagni al potere in URS,Cina ecc.. contro i
cattolici,ciao bello...
13 gennaio 2006 0:00 - osvaldo
Condivido in pieno l'auspicio. I Giudici che si
sono finora occupati della questione hanno scritto delle
motivazioni assai contorte,per tentare di rendere
compatibili delle norme e una situazione di fatto che
stridono entrambe con l'essenza stessa di qualsiasi
costituzione moderna e che fa sorgere il dubbio della stessa
effettività dello stato di diritto in Italia. E non credo
che la colpa sia solo della "antipatia" di Adel
Smith o di quelli che verranno a cavalcare la tigre, magari
anche con intenti strumentali. Non mi piace neppure che quel
simbolo, cui personalmente sono molto legato, sia trattato
in questo modo, come oggetto di ammuffiti regi decreti, di
circolari ministeriali, di ricorsi al TAR o di scontri di
civiltà.
13 gennaio 2006 0:00 - massimo
Consiglio a tutti di fare come facevo io a scuola: buttavo
regolarmente il crocefisso nel cestino.
L'hanno capita subito, dopo qualche volta hanno smesso
di riattaccarlo. Altrimenti lo avrei buttato nel
cesso! E tanti saluti alla prepotenza dei
cattolici!
13 gennaio 2006 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
Dal comunicato stampa che riporta il pronunciamento
dell'Avvocatura dello Stato: "Una cosa e'
certa. Non si finisce mai di imparare. Ora sappiamo..... che
il crocifisso non e' tanto simbolo della
cristianita' ma del Vaticano". POVERO, POVERO
CROCIFISSO!
13 gennaio 2006 0:00 - natalia
Se ci riteniamo uno stato "laico" e
"democratico" non dovremmo avere alcun simbolo
religioso nei luoghi pubblici, altrimenti non vantiamoci di
essere nè laici e soprattutto "democratici" ma
solamente... "ipocriti". Sbandieriamo ovunque
che qui tutti rispettano le diversità e che ognuno puo'
essere libero di essere e di pensare ma non mi sembra sia
così e questo è uno dei tanti esempi. Ci sono
centinaia di religioni e ci sono milioni di persone atee, da
rispettare tanto quanto i cattolici e, l'imporre un
crocefisso a tutti nei luoghi pubblici è proprio il non
rispettare le idee altrui. La vedo come
un'imposizione e come una prepotenza su chi ha
un'altra ideologia. Il nostro stato si fonda sul
lavoro non sulla religione. Il Vaticano non ci
appartiene in quanto è di fatto un altro stato con altre
leggi ed altri usi... infatti non mi sembra che ci si entri
liberamente come negli altri paesi della comunità
europea... Ad ognuno il suo..
13 gennaio 2006 0:00 - xxx
Sig. Donvito,le scuole cattoliche private non le volete
(quelle rosse sì),le manifestazioni di fede di un popolo
che è cattolico da 2000 anni neanche,ma scusi lei che
rappresenta il 0000,00000% dei cittadini italiani cosa vuole
imporci la sua dittatura vuota comunistoide?Ci dica se anche
i suoi figli,come tutti i figli dei politici BENE di
sinistra frequentano le scuole cattoliche-private.Si faccia
un referendum sul CROCEFISSO, decida la maggioranza. Le
premetto che come Cattolico Praticante non ho bisogno
dell'aiuto e del sostegno delo stato e non mi interessa
l'avversione di frange estremiste islamico-comuniste
come la sua.Io resterò cattolico praticante e credente in
qualcosa di ben superiore al pensiero istruito e colto di
DONVITO Corleone...
13 gennaio 2006 0:00 - Gianni
Ma che valori culturali ed etici esprime la croce, casomai
è il simbolo di stupidità, superstizione, imbecillità e
creduloneria dietro cui si nasconde una banda di parassiti.