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13 gennaio 2006 0:00 - Claudio Rondi
Senza volersi adeguare al livello di alcune mail che ho letto (che non avendo argomenti possono solo insultare), non capisco proprio tutto questo polverone. Io sono italiano, credente non praticante (con la "p" minuscola, per carità, di fanatici ce ne sono già tanti...); la croce è simbolo di Gesù Cristo, e quindi di una religione. Che c'entra la scuola? Forse vi si insegna il catechismo ( con tutto il rispetto per questo testo)? Che c'entrano i tribunali? Forse, invece del Codice Penale, applicano le indicazioni della Bibbia? E nei Comuni si applicano norme religiose ai Piani Regolatori?
Il problema non è togliere un simbolo per "scristianizzare" l'Italia; il problema è che non ha il minimo senso che stia appeso lì, e non avrebbe mai dovuto esservi posto. Non offende nessuno la sua presenza, ma come dar torto a chi chiede che ne vengano di conseguenza appesi anche altri di altre religioni? E non mi si parli di "maggioranza cattolica": la conseguenza è che se fra 100 anni saremo in maggioranza musulmani allora dovremo applicare la sharia?
Preferisco uno stato laico in cui la fede è una scelta personale, pubblica o privata, ed in cui l'identificazione con un simbolo religioso, anche se attuata dalla maggioranza, rimane una scelta individuale e non di Stato.
13 gennaio 2006 0:00 - Enrico Falcinelli
Dice bene, il Signor Donvito che scrive: "... Alessandro Manzoni che, come fu con i "Promessi Sposi", metta alla berlina con un'opera basilare della storia della letteratura consegnandola ai posteri, il ridicolo e la pochezza di un modo di vita e istituzionale. "
Difatti il Manzoni ha espresso questo nella sua vicenda, storia di uomini, ma non ha inteso minimamente sminuire Cristo e la cristianità che, difatti resta un'altro argomento. Gli atei, nel loro relativo materialismo, combattono la materia (gli uomini della Chiesa) ma non hanno alcuna possibilità di combattere e vincere la "cristianità", in quanto spiritualità, che pertanto, dura.
L'unica maniera potrebbe essere quella di uccidere tutti coloro in odore di fede, ma questo significherebbe non fare altro che quello che voi criticate abbia fatto la Chiesa, come istituzione abitata da uomini.
Tralasciando la politica e la storia terrena domanderei a qualcuno: ma non hai paura della morte? Ringraziando Dio, nel nostro bisogno di giustizia, essa è per tutti! Chi dovesse rispondere spavaldamente di no, sappia di somigliare molto agli animali, che nella loro incoscienza non ne vivono la problematica.
Intanto il crocifisso resta, alla faccia di chi non lo vuole. D'altronde in un modo le cose dovevano andare e qualcuno doveva rimanere scontento. Oggi tocca a voi, domani toccherà a noi? Chissà.
13 gennaio 2006 0:00 - Schifato...
Tutti bravi a criticare e ad essere materialisti. Come si può associare il Crocefisso al Vaticano? Come lo si può buttare al cesso o nel cestino che esso sia?!? Questo forum dovrebbe contenere dialoghi costruttivi e scambio di opinioni senza offendere niente e nessuno. Sempre più elevato il "tasso" di inutilità di questo forum. Non lo guarderò mai più. Mi informerò altrove su certi argomenti. Un moderatore non sarebbe niente male...
13 gennaio 2006 0:00 - xxx
Per Donvito,
sconsolato afferma ,il crocefisso dovremo tenercelo, ma Donvito lei che è stato sfamato in un collegio,non dovrebbe essere un po più riconoscente? Io voglio il crocefisso,ma il suo PCI non vuole le scuole private Cattoliche, come la mettiamo,io mi auguro di fare una guerra civile,ormai in Italia gli idioti come lei non vanno più ascoltati ma solo eliminati,come hanno fatto i suoi Compagni al potere in URS,Cina ecc.. contro i cattolici,ciao bello...
13 gennaio 2006 0:00 - osvaldo
Condivido in pieno l'auspicio.
I Giudici che si sono finora occupati della questione hanno scritto delle motivazioni assai contorte,per tentare di rendere compatibili delle norme e una situazione di fatto che stridono entrambe con l'essenza stessa di qualsiasi costituzione moderna e che fa sorgere il dubbio della stessa effettività dello stato di diritto in Italia. E non credo che la colpa sia solo della "antipatia" di Adel Smith o di quelli che verranno a cavalcare la tigre, magari anche con intenti strumentali. Non mi piace neppure che quel simbolo, cui personalmente sono molto legato, sia trattato in questo modo, come oggetto di ammuffiti regi decreti, di circolari ministeriali, di ricorsi al TAR o di scontri di civiltà.
13 gennaio 2006 0:00 - massimo
Consiglio a tutti di fare come facevo io a scuola: buttavo regolarmente il crocefisso nel cestino.

L'hanno capita subito, dopo qualche volta hanno smesso di riattaccarlo.
Altrimenti lo avrei buttato nel cesso!
E tanti saluti alla prepotenza dei cattolici!



13 gennaio 2006 0:00 - ANNAPAOLA LALDI

Dal comunicato stampa che riporta il pronunciamento dell'Avvocatura dello Stato: "Una cosa e' certa. Non si finisce mai di imparare. Ora sappiamo..... che il crocifisso non e' tanto simbolo della cristianita' ma del Vaticano".
POVERO, POVERO CROCIFISSO!
13 gennaio 2006 0:00 - natalia
Se ci riteniamo uno stato "laico" e "democratico" non dovremmo avere alcun simbolo religioso nei luoghi pubblici, altrimenti non vantiamoci di essere nè laici e soprattutto "democratici" ma solamente... "ipocriti".
Sbandieriamo ovunque che qui tutti rispettano le diversità e che ognuno puo' essere libero di essere e di pensare ma non mi sembra sia così e questo è uno dei tanti esempi.
Ci sono centinaia di religioni e ci sono milioni di persone atee, da rispettare tanto quanto i cattolici e, l'imporre un crocefisso a tutti nei luoghi pubblici è proprio il non rispettare le idee altrui.
La vedo come un'imposizione e come una prepotenza su chi ha un'altra ideologia.
Il nostro stato si fonda sul lavoro non sulla religione.
Il Vaticano non ci appartiene in quanto è di fatto un altro stato con altre leggi ed altri usi... infatti non mi sembra che ci si entri liberamente come negli altri paesi della comunità europea...
Ad ognuno il suo..
13 gennaio 2006 0:00 - xxx
Sig. Donvito,le scuole cattoliche private non le volete (quelle rosse sì),le manifestazioni di fede di un popolo che è cattolico da 2000 anni neanche,ma scusi lei che rappresenta il 0000,00000% dei cittadini italiani cosa vuole imporci la sua dittatura vuota comunistoide?Ci dica se anche i suoi figli,come tutti i figli dei politici BENE di sinistra frequentano le scuole cattoliche-private.Si faccia un referendum sul CROCEFISSO, decida la maggioranza. Le premetto che come Cattolico Praticante non ho bisogno dell'aiuto e del sostegno delo stato e non mi interessa l'avversione di frange estremiste islamico-comuniste come la sua.Io resterò cattolico praticante e credente in qualcosa di ben superiore al pensiero istruito e colto di DONVITO Corleone...
13 gennaio 2006 0:00 - Gianni
Ma che valori culturali ed etici esprime la croce, casomai è il simbolo di stupidità, superstizione, imbecillità e creduloneria dietro cui si nasconde una banda di parassiti.
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