non lo sapevo, ma sotto al
sottotitolo ci scrive lei!...
Un po' come se
Dante dicesse: "non è colpa mia se è una
tragedia per tanti... la regia ha detto che era meglio
scrivere Commedia!"
Scusi, ma il mio è un
atteggiamento da "par condicio", come si usa dire
adesso. Me la sono presa anche con gli amici di
SHERWOOD perché si sono messi sotto un titolo che
invitava "... AL LORO DOVERE... DI EVASORI!",
per difendere delle legittime speranze di cittadini (e lei
mi insegna che legittimità ed evasione di una legge... sono
un po' dicotomiche!)
Con immutata stima
2 febbraio 2006 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
Caro signor Musto, quel sottotitolo non l'ho
scritto io. Un caro saluto.
31 gennaio 2006 0:00 - Lucio Musto
Chiedo di nuovo scusa, signora Laldi, ma ho omesso di
rispondere alla sua prima domanda: "quando si
convincerà che dietro a quello che scrivo non c'è
altro che il piacere di scrivere, di esprimermi?"
Naturalmente non prima che lei abbia cambiato
sottotitolo alla sua rubrica che ora recita: "Per
mettere il dubbio, con l'informazione, su alcune
certezze"
Molto distintamente.
31 gennaio 2006 0:00 - Lucio Musto
Solo un errore di digitazione.
Conosco benissimo
il suo cognome! Non a caso è per "colpa" sua
che frequento questo forum. Lei è stata il mio primo,
promettente contatto. Peccato poi che le aspettative siano
andate parecchio deluse.
Eppure, vigorosamente
abburattato, potrebbe essere un bel forum!
Comunque mi perdoni l'involontario errore.
31 gennaio 2006 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
Caro signor Musto, quando si convincerà che dietro a
quello che scrivo non c'è altro che il piacere di
scrivere, di esprimermi? Comunque sono contenta che al
mio piacere di scrivere abbia corrisposto il Suo piacere di
leggere. Non è cosa da poco. Una piccola osservazione.
Come a tantissime persone, anche a Lei questa volta è
sfuggita una storpiatura del mio cognome che è LALDI e non
Landi. Anche se ci sono abituata (è una vita che me ne
sento dire di tutti colori: Landi, Baldi, Caldi, e compagnia
bella), tuttavia continuo a correggere l'errore, perché
ho motivi per essere affezionata a questo cognome.
Grazie dell'attenzione. Buon proseguimento.
31 gennaio 2006 0:00 - Lucio Musto
Notte vuota
Nella notte insonne, svogliatamente
gironzolando nel web, mi viene in mente che è un po'
che non leggo "la pulce nell'orecchio".
"Ecco dove trovare qualcosa di certamente
piacevole e non obbligatoriamente troppo impegnativa per
quest'ora sonnacchiosa".
Sono subito
premiato: Grazie signora "Polo", per la fresca
prosa, per l'immediatezza dell'immagine, per la
gratuità con cui lei ci dona questa sua serena esperienza
amicale. E' per omaggio a tanta spontaneità che mi
sono permesso, per una volta, di chiamarla con
l'affettuoso soprannome del suo piccolo amico.
Ma lo so: "La Pulce nell'orecchio" non è una
rubrica di divertissement letterario, ma una di sottile
provocazione, di garbato insegnamento.
Ed allora
mi domando: cosa significa, per me, quest'epinicio
vegetariano?... che mi dicono pomodori e peperoni,
fagiolini, pasta e zucchine a quest'ora della notte?
E la sagra del pinzimonio?... i croccanti gambi di sedano,
la carotina, i carciofi, gli spicchietti di finocchio e
l'olio buono toscano?...
Ancora, ripeto, è
notte. Non è tempo di appetito. Eppure i saggi dicono
che il pensiero generato dal cervello, inevitabilmente passa
per il cuore, per prendere vita e quindi dallo stomaco, per
essere concretamente espresso.
Ed ecco mi ritorna
in mente (o forse nella passione bella di giorni
spensierati) quel locale luminoso e profumato, in quel di
Bettolle, che aveva nel pinzimonio quasi un'emblema, la
devozione e cura di un rito sacrificale. Il pinzimonio
lì era un sovrano altero, molto più che cibo,
tutt'altro che mero contorno vegetale.
Dopo
il fiasco col chianti, il pinzimonio re entrava solo, con
due fettine di pane senza sale, a fianco della sua regina.
Quella succosa fiorentina da otto etti e più che ora vedo e
sogno. E gusto, quasi fosse qui, al posto del PC.
Grazie, signora Landi. E grazie al suo giovane amico
e ai suoi striscioni… e al pinzimonio. Senza di voi,
stanotte, avrei solo vegliato.
O forse non ho
capito la lezione?
Lucio Musto 31 gennaio 2006
parole 316
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