COMMENTI
  (Da 1 a 26 di 26)  
16 febbraio 2006 0:00 - franco
pienamente d'accordo a non danneggiare la gente che lavora e che non centra niente con lo sciopero. I sindacati si devono aggiornare e cambiare forme di lotta , senza andare dietro ai partiti .
15 febbraio 2006 0:00 - Lucio Musto
X Elio

diciamo bene: i sindacati "dovrebbero" essere i lavoratori, ed i sindacalisti "dovrebbero" essere quelli che dedicano il loro tempo (o almeno quello che mancano in fabbrica o alla scrivania) alla difesa e protezione dei lavoratori dalle angherie ed ingiustizie cui sono fatti oggetto dal "patronato".

A lei risulta che sia così?... mi congratulo! Come sono cambiati, ed in meglio, sindacati e sindacalisti, dai miei tempi!

Ai miei tempi, quand'ero impiegato prima e funzionario e dirigente poi, per normale carriera amministrativa, il "posto" di sindacalista era ambito sopratutto perché offriva sbocchi politici e di potere all'interno dell'azienda e tanto, tanto tempo libero per fare altre cose "al di fuori" dello stabilimento.
Poi, a contratto scaduto, si cominciavano le "battaglie" (a suon di detrazioni in busta paga) per ottenere le "Vittorie" che spesso erano vittorie di Pirro, o le "Grandi Vittorie", onerose abbastanza da far fallire l'azienda.

Questa la mia esperienza.


Ma probabilmente io avevo un osservatorio falsato, ed i vari ex sindacalisti che mai hanno preso una pala o una pratica in mano ed ora sono pezzi grossi della politica, sono diventati tali per "meriti speciali" che io non sono intelligente abbastanza da comprendere.

Comunque, meglio se ha ragione lei. Auguri!
15 febbraio 2006 0:00 - Alex
"ma il sindacato sono i lavoratori"

Eh in teoria sì, ma ne dubito proprio! Un sindacato dovrebbe essere un'organizzazione di lavoratori, invece è sempre più una forza politica con peso politico. Tant'è che si occupa di tutto tranne che dei lavoratori e del loro potere d'acquisto, salvo scioperi selvaggi e manifestazioni politiche.
15 febbraio 2006 0:00 - Elio
Da una breve ricerca in internet sul numero di dipendenti pubblici in Europa:

"La ricerca OCSE-PUMA ha provato a dare una risposta in chiave comparativa con altri paesi dell’Unione europea. Poiché però gli altri Paesi hanno loro criteri per individuare i dipendenti pubblici (e probabilmente, proprio come accade da noi, ne hanno più d’uno), l’utilità dello strumento comparativo, in mancanza di termini di comparazione omogenei, si presenta assai scarsa.
Ad ogni buon conto, da questa ricerca risulta che la media di dipendenti pubblici per abitanti dell’Italia – 54 ogni 1000 abitanti – non è superiore a quella degli altri Paesi. La stessa media risulta in Germania: 54 dipendenti pubblici ogni 1000 abitanti (4.433.600 dipendenti del settore pubblico per 82.1 milioni di abitanti), 53 in Spagna (2.101.724 per 39.5 milioni di abitanti) assai superiore la stessa media in Francia: 79 ogni 1000 abitanti (4.704.087 lavoratori pubblici per 59.3 milioni di abitanti)."

Questo solo per una corretta informazione.

Per Lucio Musto:
ma il sindacato sono i lavoratori, cosa facciammo, sciopero contro noi stessi, e gli aumenti ce li diamo da soli???
Non scherziamo, e` come se i pensionati, invece di protestare contro il governo per le pensione da fame che legifera, se la prendessero contro i Patronati Sindacali che li aiutano a compilare pratiche burocratiche a volte incomprensibili.
Infine, non facciamo la solita guerra tra poveri, ma rivendichiamo un trattamento da Paese Civile (per i lavoratori, i pensionati, ...) a chi ci governa, che sia di destra, di centro o di sinistra!!!
2 febbraio 2006 0:00 - FABRIZIO
"......Perche` in Francia gli stipendi sono il 30% superiori ai nostri?
Ed in Germania addirittura quasi il doppio!!!....."


Semplice !

La Germania, ad esempio, ha quasi il doppio di abitanti rispetto a noi ma ha la metà di dipendenti della pubblica amministrazione.

Se lo stato pesa meno, costa anche meno.

E se costa meno, il prelievo sugli stipendi é inferiore, le aziende pagano meno tasse, i contributi costano meno ecc. ecc.

Il nostro é uno stato strano:

Una volta le amministrazioni, facevano tutto in casa.

Nei comuni c'erano tra i dipendenti gli stradini, gli acquaioli, i netturbini, gli operari, i falegnami, gli spazzaneve, ecc. ecc.

Oggi tutte le attività sono state "spostate" all'esterno, alle "spa", ma le persone non sono state licenziate (giustamente non si poteva) ma dirottate su altre attività.

E se queste attività non esistevano, le si sono "inventate" !!!

Risultato:

Una macchina pubblica ingorda, che non é mai dimagrita e che anzi costa sempre di più a fronte di servizi che in compenso dobbiamo continuare a pagare ad enti "esterni", a strane "spa" che di spa hanno solo il nome e che sponsorizzano squadre di basket, team corse, che fanno assunzioni di dirigenti con stipendi con uno zero in più dei nostri e, guarda caso, sempre di "un preciso partito" (guarda caso).

Aziende spa, dove più che la meritocrazia vale la tessera, anzi, vale SOLO la tessera (ma non tutte vanno bene !!!).

Altrimenti mi devono spiegare perché un sindacalista diventa presidente di una ex municipalizzata trasporti, un politico diventa A.D. di una ex municipalizzata dell'immondizia, un dirigente di partito viene nominato presidente di una ex municipalizzata dell'acqua.

E, dulcis in fondo, si scopre che tutte queste aziende spa, hanno come maggiore azionista....... il comune e la provincia e che i bilanci vengono ripianati allegramente con aumenti dell'acqua del 250% !!! O della tassa (pardon, si chiama tariffa) dei rifiuti del 180 %

Adesso avete capito perché in Germania hanno il doppio del nostro stipendio, girano in Mercedes e si sono potuti permettere di inglobare, sostenere e dare un lavoro a 30 milioni di ex abitanti della DDR ?

Oppure prendere una fabbrica fatiscente di auto-baracconi come erano le SKODA e farne in pochissimi anni una auto eccellente, a basso costo, assemblata con moltissime parti comuni ad AUDI-VW ma venduta a prezzi concorrenziali ?

O ancora, comprarsi una fabbrica sempre in rovina come era la SEAT, svenduta o regalata dalla FIAT che non sapeva più che cosa tirarci fuori (a parte le Panda-Marbella e le Ritmo-Ronda) e farne uno dei marchi più apprezzati d'europa tra le classi piccole e medie di grande diffusione ?

Provate a dare una risposta ma per piacere, non ditemi:
"ma loro sono tedeschi"
perché vi assicuro, ve lo dice uno che ci ha lavorato assieme, presi uno per uno, non sono meglio di noi !

Sono solo meglio organizzati e meglio amministrati !

Esattemente come NON siamo noi !!!
1 febbraio 2006 0:00 - Lucio Musto
X Elio

Sicuro che la colpa dei ritardi dei 13 mesi sia SOLO degli industriali?

Se si, (io non lo so sono un vecchio pensionato) perché dal "prossimo rinnovo" non cominciamo a scioperare al primo giorno di contratto scaduto, ma contro i sindacati, che avrebbero dovuto "tutelarci" per tempo?
e farci trovare, alla scadenza, il nuovo accordo già pronto?
1 febbraio 2006 0:00 - Elio
Facciamoli pagare agli industriali, che ci mettono 13 mesi per rinnovare un contratto, che chiede solo il recupero dell'inflazione.
Perche` in Francia gli stipendi sono il 30% superiori ai nostri?
Ed in Germania addirittura quasi il doppio!!!
In piu da loro i medicinali costano la meta`!!! (esperienza diretta!!!)
Ma poi l'utente non e` forse anche un lavoratore disperato ?!?
25 gennaio 2006 0:00 - Lucio Musto
Io vorrei sempre sapere chi nel tempo è rimasto indietro, nella strada degli adeguamenti economici.

Quanto ai danni...
Non dovrebbe pagarli chi li fa, i danni?...
o sto bestemmiando?... io li fo e tu li paghi?...
24 gennaio 2006 0:00 - Alex
Posto che i contratti nazionali dovrebbero rinnovarsi in automatico perche' equiparerebbero gli stipendi al costo della vita

Hai inventato la scala mobile. Ma è già stata abolita.

Io resto sempre per la legalità, quindi danneggiare deliberatamente persone/cose è condannabile. Da questa posizione non mi sposterò mai; il contratto lo deve rinnovare Federmeccanica.. che si manifesti davanti alla sua sede impendendo ai suoi dipendenti di entrare. Prima o poi devono ascoltare.

Per il resto.. alla fine sono d'accordo con Fabrizio.
24 gennaio 2006 0:00 - FABRIZIO
Alex,
OK di tutto, sono d'accordo
Ttti i lavori hanno pari dignità e ci mancherebbe.

Il discorso purtroppo ormai si é avvitato su se stesso per cui é meglio chiuderlo.

Prima di chiuderlo però volevo semoplicemente dire che il mio sfogo era essenzialmente dovuto a 2 cose:

- La prima, é che mi ha dato fastidio leggere il titolo del "chi paga i danni" da parte del Sig. Mastrantoni il quale, invece di difendere una sacrosanta categoria di lavoratori, non ha avuto meglio da dire che chiedere loro i danni per qualche auto o treno fermato.

Non ho visto uguale accanimento neppure in altre manifestazioni ben più plateali e probabilemnte più "costose" di altre categorie, e questa é la prima cosa che mi ha fatto venire la mosca al naso.

- La seconda é che, nonostante sia vero quel che tu dici che tutti i lavori hanno pari dignità e su questo sono pienamente d'accordo, esiste una differenza tra la categorie produttive e che,sono praticamente tutte private, e le categorie del pubblico impiego.

Accade che mentre le prime, devono confrontarsi coi mercati stranieri e non possono permettersi di andare fuori mercato, le pubbliche amministrazioni agiscono in monopolio.

Le prime, se i lavoratori chiedono cifre non sostenibili, rischiano essi stessi di mettersi fuori mercato, le seconde scaricheranno inevitabilmente i costi sociali sull'intero paese e quindi anche sulla parte produttiva che ne soffrirà ulteriormente divenendo essa stessa ulteriormente meno competitiva.

Solo che mentre i metalmeccanici non hanno mai avuto ascolto, chissà perché, gli statali sono sempre più "ascoltati".

Io non sono uno di quelli che dice che il pubblico impiego é fatto da gente che non fa nulla, e ci mancherebbe (qualcuno però si....) !

Dico solo che la Germania, paese a noi vicino, in Europa e con l'Euro, ha quasi il doppio dei nostri abitanti e la metà di impiegati dello stato !

eppure é un paese che funziona e che, notizia di ieri sui principali giornali fimanziari, come produzione industriale, é davanti a Cina Giappone e USA !!!!

Ed avendo lavorato anche per alcuni tempi in Germania, e conosciuto da vicino realtà industriali tedesche come la VW, l'AUDI, ed altre, ti assicuro che non ho mai visto un tedesco sudare e neppure fare gli straordinari serali.

Resta solo da chiedersi come facciano a costruire auto e beni che vendono più dei nostri, con prezzi ormai allineati al mercato, pagando stipendi che sono IL DOPPIO dei nostri !!

Qualcuno me lo spiega ?

Forse il modello Italia va ristudiato ?
24 gennaio 2006 0:00 - QUITTO
Pagheranno sempre i cittadini in qualsiasi sciopero..... Ma secondo voi i parlamentari subiscono dei disagi se i vari sindacati proclamano lo sciopero? Ma per favore..... Pagheranno sempre i cittadini..... Comunque vada!!! Sarà sempre il povero cristo ad arrivare tardi al lavoro, a perdere degli appuntamenti, a non poter andare in clinica per delle visite mediche prenotate mesi prima, sarà sempre il cittadino a pagarne le conseguenze. Come siete ridicoli....
24 gennaio 2006 0:00 - B. Gori
Buongiorno, vorrei intervenire a quanto Lei dice.
Posto che i contratti nazionali dovrebbero rinnovarsi in automatico perche' equiparerebbero gli stipendi al costo della vita (con l'avvento dell'Euro dovrebbero almeno quintuplicare per me le trattative), intervenire in manifestazioni è l'unico mezzo per dar voce al disappunto.
C'e' una distinzione da fare pero', se sciopera un pilota dell'Alitalia lascia a terra le persone che a loro volta amplificano inevitabilmente il disagio, se sciopera un metalmeccanico non andando semplicemente a lavorare non se ne accorge nessuno.
Credo che Le sia chiaro che per ottenere qualcosa bisogna portare avanti le proprie tesi in un quadro il piu' amplificato possibile, recando purtoppo disagi ai vari utenti.
Il conto di tutto cio' andrebbe semplicemente girato a chi non rinnova i contratti.
Cordiali Saluti
23 gennaio 2006 0:00 - Alex
Non è la stessa cosa Fabrizio, infatti l'alitalia blocca i propri servizi e non tutta l'operatività dell'aeroporto oppure di altri mezzi di trasporto. Non eroga un proprio servizio e ci perde, sia dal punto di vista economico che dell'immagine.
E' ovvio che in qualche modo la clientela ne venga coinvolta, ma proprio in quanto clientela e non cittadino generico (ma io mi chiedo.. perchè le persone prenotano ancora voli Alitalia?? passate alla concorrenza, almeno non rischiate di rimanere a piedi)
Tra l'altro ho scritto le stesse cose quando è stato il turno degli agricoltori o delle proteste per qualche centrale o discarica.
Fabrizio, meglio non entrare nel merito delle categorie produttive, considera che tutte lo sono e che ogni mestiere ha la propria dignità, non necessariamente per produrre bisogna avvitare bulloni, anzi le economie più moderne (tipo Inghilterra) puntano di più sul terziario e sulla ricerca.
Infine, i metalmeccanici hanno anche il vantaggio di essere numerosi; prova a vedere come sono stati considerati altri contratti (chiusi in fretta e furia a danno dei lavoratori) senza nemmeno avere l'onore della cronaca.
Io credo che se giustifichiamo ogni forma di protesta si può creare un'escalation che porterà chiunque a sentirsi autorizzato a fare ciò che vuole pur di ottenere qualcosa (a proprio vantaggio).
Detto questo sulle rivendicazioni economiche possono avere tutte le ragioni del mondo.
23 gennaio 2006 0:00 - Lucio Musto
X Alex

L'ADUC , l'Associazione a Difesa degli Utenti ed i Consumatori potrebbe farla, l'indagine..., ma pensi che i Sindacati glielo permetterebbero?
22 gennaio 2006 0:00 - FABRIZIO
Caro Alex,
i piloti non danneggiano solo l'alitalia ma anche tutti coloro che vengono bloccati a terra ed ai quali l'alitalia si limita a rimborsare il biglietto ma non certo i danni indiretti dovuti ad esempio ad affari non conclusi, manifestazioni non presenziate, merci non partite ecc, ecc,

E chi blocca strade, treni ed autostrade in fin dei conti non fa nulla di diverso.

Gli autisti fermati dai metalmeccanici non c'entravano nulla ?
Certo, ma anche la gente bloccata a terra dai piloti, con questi non c'entrava nulla !

E no !
Troppo comodo dire che i metalmeccanici non possano fermare qualche treno, fatto accaduto per la prima volta dopo 60 anni di repubblica.

Marittimi, ferrovieri e piloti sono 60 anni che lo fanno.

Io l'ho sempre detto:
Fin che i metalmeccanici non fermeranno anche loro qualcosa, non se li filerà nessuno !

Troppo comodo prendersela con una delle poche categorie produttive rimaste nel paese !

Mi spiace solo dover prendere atto che a parte me, te e qualcun altro, nessuno ha preso parte a questa discussione e nessun altro metalmeccanico é venuto qui a dire la sua.

E' proprio vero, .... non se li fila nessuno !!!
22 gennaio 2006 0:00 - Alex
Fabrizio.. piccola differenza: i piloti fermano un loro servizio ed arrecano un danno alla loro azienda.
Bloccando le autostrade ed i treni (altro che qualche...) i metalmeccanici hanno invece danneggiato gente che non c'entrava nulla.
Per il resto, la mia opinione è che l'alitalia così com'è dovrebbe fallire, perchè se non riesce a guadagnare avendo in pratica il monopolio sulle rotte più favorevoli è davvero dura! Sta in piedi ancora giusto perchè statale.
Così come sono d'accordo (l'ho scritto a suo tempo) che chi manifesta e crea danni deve essere individuato e punito (anche economicamente, per risarcimento danni).
L'indagine che suggerisce Lucio è interessante.. ma non so chi è in grado di farlo con dati effettivi ed ufficiali.
22 gennaio 2006 0:00 - FABRIZIO
E delle distruzioni e dei saccheggi fatti dai no-global e dai tifosi ultrà nel nome di chi sa cosa ?

Di questi non se ne lagna mai nessuno !

Ma li paghiamo tutti noi, coi nostri soldi.

Comunque i metameccanici non hanno distrutto nulla e se l'hanno fatto é giusto che paghino.

Hanno solo fermato qualche treno.

In compenso oggi i piloti da 15000 euro al mese stanno fermando gli aerei dell'alitalia (pagata da noi !!!!!!!!)

Saluti
22 gennaio 2006 0:00 - Lucio Musto
Proposta:

Perché qualcuno capace di fare i calcoli aritmetici ed in grado di procurarsi i dati non pubblica una tabella comparativa di reddito fra alcune categorie di lavoratori e relativa evoluzione nel tempo?

Per esempio (e solo per esempio, per carità!) si potrebbe dire:
Quando guadagnavano un maestro elementare, un bancario neo-assunto, un operaio FIAT alla catena di montaggio ed un manovale edile a Brescia nel 1950?... e nel 1970?... e nel 1990?... ed oggi?

Penso che potrebbe essere interessante!
Certo più che intervistare singoli lavoratori. Ognuno infatti può avere la legittima sensazione "di essere il più tartassato di tutti!"... ed essere in errore. Perché ovviamente non può essere che tutti stiano "peggio di tutti"!
21 gennaio 2006 0:00 - Alex
Fabrizio, il tuo ragionamento non fa una piega.
Ma parlavo di contratti siglati più o meno nello stesso periodo (questo scadeva solamente un anno dopo, il fatto è che non è stato aggiornato per tempo).
Non è giusto che ci siano categorie che sono più tutelate in ragione del maggior danno che possono provocare.
La distruzione di qualcosa e l'arrecare danno ad altri non possono mai essere giustificati soprattutto se si tratta solo di interessi di parte.
21 gennaio 2006 0:00 - autonomo
Detto da FABRIZIO : Per quanto riguarda il Belgio, non mi metto neppure a discuterne in quanto considero il Belgio un paese neppure minimamente confrontabile con nostro meraviglioso paese e con la meravigliosa e plurimillenaria intelligenza Italica !
..........e aggiungerei ignoranza italica, visto che da millenni ci siamo fatti comandare dagli invasori....se non tutt'ora (chiusa parentesi)....
però immaginate se ad ogni singolo cittadino che manchi qualcosa, più o meno necessaria, si mettesse a scioperare bloccando il lavoro di chi certo non può soddisfare le richieste degli scioperanti, dove si arriverebbe.
se i signori metalmeccanici o chiunque altro avesse la benchè minima intelligenza "millenaria" di dove andare a manifestare, forse eviterebbe di farsi maledire di chi non ha potuto lavorare per colpa loro.....hanno mai pensato di andare al quirinale?...non se ne parla nemmeno, visto che vi ci manda a scioperare è qualche politico invischiato magari con gli approfittatori dei sindacati (dio li fulmini, cgil cisl uil e chi più na ha più ne metta)
21 gennaio 2006 0:00 - mauro
le motivazioni non contano. ognuno ha le sue. ma nessuno deve poter arrecare danno ad altri (che non hanno nulla a che fare)per difendere i propri interessi calpestando i diritti degli altri.ciao a tutti.
21 gennaio 2006 0:00 - FABRIZIO
Mio caro Alex,
ti conosco per una persona pacata e moderata, (credo come me), e per questo mi permetto di replicare alla tua risposta certo che leggerei con attenzione le mie parole e ci ragionerai su.

Va detto intanto che nell'ultimo contratto, siglato oltre 4 anni fa, i metalmeccanici ottennero meno di 70 euro a fronte di una inflazione che ne avrebbe giustificati almeno 100, che era la richiesta di allora.

Tanté che CGIL ed altri sindacati "duri e puri" non firmarono mai il contratto ritenendolo iniquo.

Solo successivamente a ciò avvennero i rinnovi del pubblico impiego che diedero 95 euro.

Ciò disturbò alquanto i lavoratori privati, i quali si domandarono come si potevano dare 95 euro agli statali se chi li doveva mantenere, cioé il privato, ne aveva portati a casa solo 70 !

Se mi aumentano lo stipendio del 3% non posso aumentare il mensile ai miei figli o dei miei collaboratori del 5% !

E' chiaro questo concetto ?

Ho già avuto modo di dire che nella famiglia "Italia" lo stipendio lo porta a casa l'export e che quando la stessa famiglia "Italia" compra all'estero, é come se facesse la spesa !

Una famiglia non può spendere più di quanto guadagna ! Se no si indebita.

La differenza tra un imprenditore e lo stato é che il primo deve rendersi appetibile e concorrenziale se non vuole fallire, invece lo stato non ci pensa neppure !

Una volta lo stato si indebitava e stampava BOT e carta moneta con risultati di inflazioni al 27 e fino al 30 % negli anni fine 70 primi 80.

Oggi non può più farlo (c'é l'Euro) e allora scarica sulla massa i suoi costi e le inefficienze, incapace di eliminarle.

Sprechi, ruberie, disastri, inefficienze, tutte cose che vengono scaricate sul povero cittadino e che nessuno, né i governi di sinistra, né quelli di destra, sono riusciti ad eliminare, né a ridurre.

Tutti costi che continuano a gravare solo ed esclusivamente sullo stipendio "Italia" e cioé sul rapporto tra l'import e l'export e cioé tra lo stipendio e la spesa che fa questa grande famiglia quando va al supermercato che si chiama "mercato globale".

E se i metalmeccanici hanno avuto quello che chiedevano non c'é da scandalizzarsi.

In realtà chiedevano anche qualcosa di più a livello di contratti integrativi ma in pratica lì é stato concesso poco o nulla ad esclusione di chi oggi ha i minimi di legge e che ha ottenuto 130 euro annui da dividere su 13 buste paghe (10 euro lordi al mese, 5 netti cioé neppure una pizza senza birra ed in piedi).

Quello che hanno ottenuto lo hanno ottenuto senza gravare di una lira sulla testa degli italiani e caso mai, se dovranno fare i conti, lo faranno coi mercati e non con lo stato.

Una cosa deve essere chiara per tutti:
Se i nostri prodotti esportati non sono competitivi, non é colpa, o non lo é soltanto, di chi li fa.

A formare il prezzo di un prodotto concorrono tante cose:

-I costi elevatissimi dell'energia a causa di politiche sciagurate e miopi che ci hanno messo in condizioni di dipendere totalmente da fonti fossili importate e costosissime oltreché fortemente inquinanti e che oggi ci mettono pure a rischio di black out energetico !
Oggi, si fa tutto con l'energia !

- I costi elevatissimi per leggi, decreti, norme fiscali, giuridiche ecc, che costringono anche un lattaio a pagarsi un commercialista per compilare la dichiarazione dei redditi o che costringono una azienda artigiana a spendere cifre assurde per assoldare esperti di 626, di inquinamento chimico, acistico, di vibrazioni, di sicurezza ecc. che gli costano più di 3 dipendenti produttivi ma .... non producono nulla.

-Costi altissimi di oneri fiscali previdenziali e sociali per i quali un dipendente costa 2000 euro ma ne porta a casa 1000.

Per questo, dico io, i metalmeccanici si sono finalmente inc.....zati, e per forza, .. si sono stufati di mantenere un'altra famiglia oltre alla propria !!!!!

E chi osa scaldalizzarsi o chiedere i danni per qualche treno fermato, si faccia un esame di coscienza e ringrazi che in questo paese esistano ancora gli "operaiacci brutti sporchi e cattivi" !!!

PS:
Per quanto riguarda il Belgio, non mi metto neppure a discuterne in quanto considero il Belgio un paese neppure minimamente confrontabile con nostro meraviglioso paese e con la meravigliosa e plurimillenaria intelligenza Italica !

Ciao a tutti
Viva L'Italia


20 gennaio 2006 0:00 - Alex
I risultati sono comunque di ingiustizia sociale.
I metalmeccanici hanno ottenuto 100 euro di aumento, gli statali di 95 (mi pare, ma forse di più), altri contratti meno fino ad arrivare al gomma-plastica (meno numeroso) con 85.
Chi crea più danni viene premiato, gli altri restano nel loro brodo.
Non credo debba essere questo il principio.
20 gennaio 2006 0:00 - orlandofurioso
Tempo fa lavoravo in Belgio, che non si può certo definire uno stato totalitario governato da una feroce dittatura.
La prima volta che dei lavoratori in sciopero hanno cercato di occupare una stazione ferroviaria sono stati caricati dalla polizia a cavallo, ed in dieci minuti gli è passata la voglia.
20 gennaio 2006 0:00 - FABRIZIO
Sig. Primo,

Non si allarghi troppo !
Ed eviti di dire che

"chiunque desidera protestare contro qualcosa ha un obiettivo preciso: il danno all'utente"

I metalmeccanici, categoria di cui mi onoro da 30 anni di far parte, per decenni e decenni ha ottenuto aumenti da fame a fronte di manifestazioni che nessuno si filava neppure.

Nessuno ha mai pensato a chiedere i danni ai "traghettisti", che qualche anno fa hanno lasciato me, mia moglie e 2 figli allora piccoli, su un piazzale al sole per 2 giorni, senza notizia, nulla da mangiare, da bere e da ripararsi dal sole, con gente che defecava e urinava dove poteva e con scene da apocalisse ferragostiana !

Nessuno ha mai chiesto danni per le giornate di residence e alberghi irrimediabilmente perse e non più godibili né rimborsabili.

Come ho avuto modo di scrivere su un forum parallelo, se i metameccanici hanno "scoperto" questa nuova linea di protesta, é perché hanno preso atto che funziona meglio di quanto sinora fatto.

Almeno a giudicare dagli aumenti concessi dai governi tutti, ai vari ferrovieri, marittimi, tramvieri, sanitari e potrei proseguire all'infinito.

E badi che chi le sta scrivendo non é un "opearaiaccio brutto sporco e cattivo" come molti giuidicano i metalmeccanici, bensì un funzionario quadro di 7° livello, con 30 anni di esperienza e con un discreto reddito e che potrebbe anche infischiarsene delle richieste di chi, come accade nella ditta in cui lavoro (e in tante altre), dopo 20 anni di esperienza porta a casa si e no 1000 euro.

Un famoso e indipendente giornale finanziario, giorni fa, commentando il lungo trascinarsi del contratto, spiegava che in italia i metalmeccanici dell'industria sono 1,6 milioni ai quali vanno aggiunti altri del settore artigianale indotto per totali 2 milioni.

Questi 2 milioni, proseguiva l'articolo, da soli, portano a casa il 50 % del fatturato attivo che la produzione industriale italiana fa.

Questo significa che lo "stipendio" della "famiglia" Italia, per la metà, lo porta a casa un metalmeccanico !

Il restante 50% viene assicurato da agricoltura, tessile, chimico, turismo ed altri minimi comparti grazie ai quali entra valuta pregiata nel paese.

Valuta con la quale, mio caro sig. Primo, paghiamo:

- Petrolio e gas con cui tutti gli italiani si muovono e si scaldano (anche lei)

- Materie prime con cui, i metalmeccanci, fanno i prodotti che voi vengono riesportati, nonchè quelli che gli italiani (e lei) acquistano.

- tutti i prodotti che gli italiani preferiscono acquistare all'estero, a volte per necessità, a volte per esterofilia, disdegnando simili prodotti nazionali.

E dulcis in fundo, con questi soldi, ci si pagano pure gli stipendi di quelli che sono definiti lavoratori dei comparti "improduttivi" cioé dei servizi, della pubblica amministrazione, dello stato in generale ecc.(e forse anche il suo).

Tutti settori, chiamati anche "terziario, servizi, sociale, ecc." e che non potrebbero esistere se non ci fosse un "primario" che ne giustifica l'esistenza (e che ne paga il costo),

Quindi non spariamo sui poveri "sporchi metalmeccanici" perché senza di loro, forse molti di coloro che qui mi leggono e scrivono, non avrebbero di che pagarsi lo stipendio.

E se proprio vi stanno sullo stomaco, provate a pensare se poteste eliminarli fisicamente.
Pensate come farebbe il nostro paese senza quel 50% di fatturato prezioso che entra in cassa !

Ho già avuto modo di scriverlo, se fossi parlamentare, proporrei l'introduzione di una legge che impedisse di riconoscere aumenti al personale statale superiori a quelli che il comparto produttivo possa assicurare, ma questa mi rendo conto é un'utopia !

E rendiamoci conto conto che se lo stato, quando concede ai suoi dipendenti aumenti a volte vergognosi quando insostenibili, scaricandone poi i costi sul contribuente, parimenti un industriale non può scaricare le richieste sul prodotto perché rischierebbe di uscire dal mercato e chiudere.

Si comprende quindi la grossa difficoltà tra trovare un amediazione tra metalmeccanici il cui stipendio in tutti questi lunghi anni ha perso potere d'acquisto, (anche per colpa di aumenti delle tasse dirette ed indirette), ed imprese che devono stare sul mercato.

E fa male leggere che lo stato in queste mediazioni non ci vuole entrare perché "é una faccenda privata tra industria e lavoratori privati !)

Bravo questo stato che se ne frega della pecora che gli dà la lana, pronto però a pretendere di tosarla più possibile se ne ha bisogno.

Non so che mestiere faccia lei, Sig. Primo, ma forse, metà del suo stipendio, se riesce a prenderlo, glielo sta pagando il lavoro di un metalmeccanico, quindi ci pensi prima di sparare sulla categoria.

Un caro saluto da parte di un metalmeccanico
20 gennaio 2006 0:00 - Pipino il breve
Questa di mescolare le questioni della squadra del cuore con i SACROSANTI diritti al lavoro e ad una DOVEROSA retribuzione denota proprio una miope visione.
Secondo me fareste bene ad occuparvi solo in maniera "tecnica" ed "asettica" dei problemi dei consumatori, lasciando perdere discorsi più vasti, che sinceramente non mi paiono alla vostra portata.
  COMMENTI
  (Da 1 a 26 di 26)