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19 febbraio 2006 0:00 - Jack
crocifisso nelle aule

alla decisione del consiglio di stato sul valore "laico" del crocifisso non si può che inorridire.

"il crocifisso deve restare nelle aule scolastiche non perché un oggetto di culto, ma perché è un simbolo idoneo ad esprimere l'elevato fondamento dei valori civili (tolleranza, rispetto reciproco, valorizzazione della persona, affermazione dei suoi diritti) che hanno un'origine religiosa, ma che sono poi i valori che delineano la laicità nell'attuale ordinamento dello Stato".

in questa formulazione trovo:

1. un'offesa al valore strettamente religioso del crocifisso che io sento di dargli da credente. dire che cristo è morto per la tolleranza, il rispetto reciproco, la valorizzazione della persona e l'affermazione dei suoi diritti può essere carino ma è estremamente riduttivo, semplicistico e francamente ridicolo. cristo è morto per la salvezza delle anime e per difendere il messaggio evangelico che va un po' oltre a quanto espresso. molto oltre.

2. dire che i valori civili hanno "un'origine religiosa" (tout court) è pura follia. si azzera in un colpo illumismo, rivoluzione francese, dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e quant'altro. dire poi che questi "sono poi i valori che delineano la laicità nell'attuale ordinamento dello stato" è una contraddizione bestiale.
sarebbe il caso di leggere meglio le sentenze prima di esultare.

jack
18 febbraio 2006 0:00 - Pota
Bravo, Gianni, continua l'opera perché sei proprio ignorante.
18 febbraio 2006 0:00 - Gianni
Quando non si è consapevoli della propria ignoranza non si fa nulla per saperne di più, l'ho letto da qualche parte.
Io sono consapevole.
Gianni
18 febbraio 2006 0:00 - Pota
Se tutti gli atei fossero come te e dicessero le tue stesse baggianate, non ci sarebbero grosse discussioni perché si squalificherebbero da soli.
18 febbraio 2006 0:00 - Gianni
Non è paranoia è che non gli lasciano più accendere il fuoco, ma le fascine continuano a metterle sotto i piedi di chi non la pensa come loro.
Gianni
17 febbraio 2006 0:00 - Pota
Gianni, Gianni, arrivi ad affermare che se la Chiesa non mette al rogo i "dissidenti" è solo perché nel 2006 non si può più... Paranoia la chiamano nelle cliniche psichiatriche.
17 febbraio 2006 0:00 - Gianni
Io non sono mai sicuro di niente, ma i libri di storia riportano quanto io ho scritto, veramente riportano molto di più ma non mi sembrava il caso di insistere. Se poi volete negare anche i fatti storicamente accertati non posso certo impedirvelo. Anche se siamo nel 2006 l'atteggiamento della chiesa non è cambiato per niente è solo che non si può più permettere di mettere al rogo la gente.
Siamo arrivati all'assurdo che questi signori vorrebbero cambiare la storia
pur di sostenere le loro convinzioni anzi non le loro convinzioni ma quelle che la loro fede gli impone, complimenti.

Gianni
17 febbraio 2006 0:00 - Pota
Cara la mia Simona che prima si scaglia con veemenza e poi si accorge di aver esagerato e almeno in quest'ultima la si può apprezzare.
Comunque non mi offendo di essere considerato ignorante; i problemi nascono quando le persone non vogliono rendersi conto della loro ignoranza e distribuiscono perle di pseudo-saggezza in giro per il mondo. In questo devi stare molto attenta anche tu, Simona.
Era più che evidente che non mi stavo riferendo a Giordano Bruno ma a tante altre panzane storiche di Gianni, come ha sottolineato giustamente anche Lucio Musto.
Mi permetto di aggiungere che non è il caso ogni volta che uno spara scemenze di smentire punto per punto: affermazioni grossolanamente false si smentiscono da sole.
Ciao Simona (ho visto che ti chiamano anche lalla...)
17 febbraio 2006 0:00 - Lucio Musto
Ahimé, nemmeno questa volta concordo con Simona.

Non c'è vergogna ad essere ignoranti.

La vergogna è ad eseere in malafede!
17 febbraio 2006 0:00 - Lucio Musto
Sicuro di "tutto" quel che afferma, signor Gianni?

Perché a mio modestissimo avviso ha messo in un unico sacchetto della spesa verità storiche, panzane, inesattezze, credulonerie, diffamazioni e giustificati motivi, dimenticando di chiudere bene il contenitore della rabbia che ha scolato il suo liquido contaminando il tutto!

Divertiamoci pure, se vogliamo divertirci, ma facciamolo almeno per gioco, non prendendoci sul serio!
17 febbraio 2006 0:00 - Simona
Pota, non te la prendere per il mio ultimo post .. Scusami!! Era solo per sfotterti un pò..

Comunque, detto gentilmente, prima scrivere e sostenere principi di "falsità storiche" (in questo caso si trattava di un certo Giordano Bruno), dovresti documentarti prima, e accertarti della effettiva esistenza dei personaggi tirati in causa.

Su Giordano Bruno, scrittori autorevoli e molto noti, hanno scritto miriade di libri.
E' molto strano che un tipo attento come te, ti sia sfuggita una cosa simile.

Il mio, è stato solo un consiglio genuino sul tuo utilizzo di forme espressive inopportune. rischi di fare delle pessime figure.

Ciao Pota... non te la prendere, siamo tutti fratelli e ci vogliamo bene anche quando esageriamo nelle nostre espressioni.
17 febbraio 2006 0:00 - Simona
Ora ho la certezza che Pota è un vero ignorante.

Come fai a dire rispondendo a Gianni:

Non entro nel merito delle tue ricostruzioni storiche (piene di falsità) ..

Negando l'esistenza di Giordano Bruno ??

Questa volta non ti dico di vergognarti di essere cristiano ma..

Vergognati di essere IGNORANTE!!
17 febbraio 2006 0:00 - Pota
xGianni
Non entro nel merito delle tue ricostruzioni storiche (piene di falsità), ma ti faccio presente che viviamo nel 2006 e quanto tu affermi sull'oppressione della Chiesa Cattolica e sul crocefisso e mostruosamente falso e tendenzioso.
17 febbraio 2006 0:00 - Gianni
Dimenticavo di dire che il mattino del 17 febbraio 1600 viene bruciato vivo Giordano Bruno perchè rivendicava la libertà di pensiero.Il crocifisso era il simbolo in nome del quale la chiesa cattolica mandò il filosofo sul rogo. Il simbolo da imporre con ogni mezzo nella testa di credenti, atei, e credenti in altre religioni.
Gianni
17 febbraio 2006 0:00 - Gianni
Le religioni solo tutte oppressive intransigenti dittatoriali, non ammettono la libertà di pensiero,una volta ti scomunicavano e ti prendevano i tuoi averi se non rispettavi i dogmi della fede e così che la chiesa si è arricchita.
Se non ti inginocchiavi davanti al crocifisso ti mettevano arrosto come un bel porcellino.
La sentenza che permette il crocifisso
nelle scuole va anche contro la costituzione italiana, questa la dice lunga su quanta influenza nefasta abbia la religione ed i suoi simboli nel cervello della gente tanto da far dire delle cavolate a dei giudici.
Gianni
16 febbraio 2006 0:00 - Pota
Gianni, vai a far un giro nei paesi il cui credo è lo stesso di Adel Smith e poi dimmi quale religione è più intollerante, oppressiva e dove l'intransigenza e l'integralista è più duro.
Non sai quello che dici e parli come tanti altri atei come te: del nulla e di ciò che non si conosce.
16 febbraio 2006 0:00 - Gianni
Il consiglio di stato "vaticano" nel giustificare la sentenza afferma che il crocefisso può anche essere un simbolo laico.
Stupidata più grossa di questa non ne avevo mai sentita, è veramente inaccettabile.
Lo stesso vale quando si afferma che è un simbolo di valore universale, e che le opinioni personali non hanno valore. Questo concetto lo può affermare solo chi non ha il minimo rispetto per l'opinione altrui ma è abituato a seguire senza spirito critico i dogmi della religione.
Quelli che parlano di morale di etica ecc ecc. si ricordino che il crocifisso è anche il simbolo nel nome del quale sono state commesse le più feroci torture, per far conoscere la religione ed il suo simbolo,per convertirle, sono state sterminate popolazioni del sudamerica, per non parlare di quello che è stato fatto ad ebrei o ad altre popolazioni che professavano altre religioni, andando indietro penso alle crociate, per ciatre le cose più conosciute.
Ripensandoci poi tutto sommato Adel Smith non aveva tutti torti anche se mi sta antipatico ed è un provocatore.
Gianni
16 febbraio 2006 0:00 - caterina
la religione in Italia non è di statyo:è una scelta che riguarda le singole coscienze:Inoltre come paese cristiano credo siamo fra i meno religiosi,e credenti,tiriamo fuori la religione quando ci serve,non andiamo a messa,non osserviamo i precetti più elementari,parlo della maggioranza dei battezzati.Che senso ha imporre per legge la presenza del Crocefisso nelle aule scolastiche e non?Se è una scelta condivisa va bene, nei singoli casi .Mai per legge!Caterina
16 febbraio 2006 0:00 - Pota
Lobster, ti sei accorto di aver usato le stesse parole identiche parole e lo stesso modo intollerante di ragionare di Adel Smith?
Bella coppia...
16 febbraio 2006 0:00 - Paolo 1
Non avevo mai saputo che Torquemada fosse tollerante. E non e' l'eccezione.
16 febbraio 2006 0:00 - Credente...in altre cose
Che palle questo crocifisso,
simbolo di quello che volete, ma pur sempre molto brutto e che soddisfa solo una parte della popolazione.
Io credo nella GNOCCA! Che è l'unica vera nostra madre, che tutti abbiamo conosciuto almeno una volta nella vita e che comunque sarebbe bello appendere al posto del crocifisso!
Ma vi immaginate un bel calendario della Palmas o della Canalis? MOLTO MEGLIO! Almeno, statene certi, il 50% della popolazione (quella maschile) sarebbe soddisfatta!
16 febbraio 2006 0:00 - Lucio Musto
La ritorsione non autorizza mai.
Al massimo può far comprendere lo stimolo ad un illecito.
Signor Lobster, l'ho mai chiamata cazzo, io?... No!
Ed allora, cortesemente, quella sua sporca lingua se la riponga dove sa lei!

Grazie!
16 febbraio 2006 0:00 - poliseno fedele
Sono nato cattolico,i miei figli desidero che siano cattolici,gli insegnamenti cattolici hanno sicuramente un valore universale.Non posso che essere daccordo con la magistratura che una volta tanto va nella direzione giusta nel riconoscimento delle nostre origini
16 febbraio 2006 0:00 - Lobster
Tra l'altro, 'sti cazzo di cattolici (non me ne vogliate ma davanti a tanta
mancanza di rispetto verso i miei valori non mi sento tenuto a rispettare
i vostri) sono sempre in prima linea (vedi Moige) ad attaccare la violenza
presente in molti programmi televisivi, e poi che fanno? Trovano assolutamente
normali che i loro bambini passino la giornata davanti all'immagine di un uomo
inchiodato mani e piedi ad una croce di legno, con il volto grondante sangue
e una ferita aperta e sanguinante nel petto.

Complimenti, bell'esempio di coerenza.

Saluti,
Lobster
16 febbraio 2006 0:00 - LUCA
un sentito ringraziamento al donvito dei miei....
ancora una volta ci dimostra di come gli freghi veramente poco di tutelare i consumatori.
DONVITO sei PATETICO
16 febbraio 2006 0:00 - Enrico Falcinelli
Come cristiano convinto sono ben felice della opzione scelta e la condivido anche per ragioni tecniche.

Perché è vero che il Crocifisso era ed è il simbolo dei valori della cristianità, incontroversibile cardine di moralità ineccepibile e da stolti o, in questo caso, "di parte" evidente, sarebbe il negarlo.

Tale simbolo ha avuto ed ha questo significato chiaro, tanto che è il più immediatamente riconoscibile quando si voglia portare immantinente il concetto del valore di una istituzione orientata, ad esempio, ad opere sociali come il volontariato o la spedalità.

Come tecnico in Comunicazione Sociale affermo quanto dico con cognizione tecnica di causa, seppure, stavolta, l’analisi volga a vantaggio del mio personale credo.
Il crocifisso da fastidio solo a chi soffre l’astio per l’istituzione ecclesiastica, ma questo non può inficiare il significato del simbolo, in quanto il Crocifisso è chiaramente un simbolo di valore universale.

Non ha senso alcuno scegliere simboli diversi per rappresentarsi nello stesso modo in cui si possa essere rappresentati dal simbolo del Crocifisso. Esso è innegabilmente il simbolo più forte in assoluto e qualsiasi altra forma, per quanto creativa creativa, non avrebbe un costrutto storico e morale tale da racchiudere nella sua semplicità significati completi di simile portata.

Se si vuol parlare del simbolo e del significato intrinseco, lo dobbiamo affrontare nella soggettività di questa analisi in cui le opinioni personali non hanno molto valore se non risultanti da una analisi tecnicamente oggettiva.

Quindi, l’avversione per il simbolo è preconcetta, considerando che “di parte” sarebbe anche la modalità di scelta di un simbolo diverso che non avrebbe comunque una equivalente potenza di portata significativa.

Il metodo di valutazione, specialmente per chi professa nella scienza il proprio credo, deve derivare obiettivamente dall’oggetto della questione e giammai essere soggettivo.
Procedere in modo soggettivo non sarebbe scientifico e cadrebbe anche l’affermazione del proprio credo nella scienza.
Per cui ogni posizione preconcetta, essendo soggettiva, non può rendere credibile un discorso.

Saluti.
15 febbraio 2006 0:00 - Gandolfo
E' una cosa vergognosa.
15 febbraio 2006 0:00 - Pota
Claudia, ma che cavolo dici? Tutti sono capaci di dare fiato alle corde vocali, ma quello che esce dalla bocca è responsabilità di chi lo dice. Piantala con quegli sciocchi e vecchi slogan dozzinali.
15 febbraio 2006 0:00 - claudia
perché non promuovere la sostituzione con l'apposizione di un piccolo buddha, simbolo sicuramente meno macchiato di sangue della croce cristiana.
Ancora vecchiume dagli alti pulpiti delle magistrature, vecchie, illiberali, clericali, conservatrici, despote. Mistificatori di diritto con i tecnicismi degli azzecca garbugli.
15 febbraio 2006 0:00 - Gianni
Mi sa che tra poco torneremo alla inquisizione ed ai roghi, sarò uno dei primi temo.
Povera Italia succube del vaticano, di una religione, e di una banda di parassiti.
Gianni.
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