alla decisione del
consiglio di stato sul valore "laico" del
crocifisso non si può che inorridire.
"il
crocifisso deve restare nelle aule scolastiche non perché
un oggetto di culto, ma perché è un simbolo idoneo ad
esprimere l'elevato fondamento dei valori civili
(tolleranza, rispetto reciproco, valorizzazione della
persona, affermazione dei suoi diritti) che hanno
un'origine religiosa, ma che sono poi i valori che
delineano la laicità nell'attuale ordinamento dello
Stato".
in questa formulazione trovo:
1. un'offesa al valore strettamente religioso del
crocifisso che io sento di dargli da credente. dire che
cristo è morto per la tolleranza, il rispetto reciproco, la
valorizzazione della persona e l'affermazione dei suoi
diritti può essere carino ma è estremamente riduttivo,
semplicistico e francamente ridicolo. cristo è morto per la
salvezza delle anime e per difendere il messaggio evangelico
che va un po' oltre a quanto espresso. molto oltre.
2. dire che i valori civili hanno "un'origine
religiosa" (tout court) è pura follia. si azzera in un
colpo illumismo, rivoluzione francese, dichiarazione
universale dei diritti dell'uomo e quant'altro. dire
poi che questi "sono poi i valori che delineano la
laicità nell'attuale ordinamento dello stato" è
una contraddizione bestiale. sarebbe il caso di leggere
meglio le sentenze prima di esultare.
jack
18 febbraio 2006 0:00 - Pota
Bravo, Gianni, continua l'opera perché sei proprio
ignorante.
18 febbraio 2006 0:00 - Gianni
Quando non si è consapevoli della propria ignoranza non si
fa nulla per saperne di più, l'ho letto da qualche
parte. Io sono consapevole. Gianni
18 febbraio 2006 0:00 - Pota
Se tutti gli atei fossero come te e dicessero le tue stesse
baggianate, non ci sarebbero grosse discussioni perché si
squalificherebbero da soli.
18 febbraio 2006 0:00 - Gianni
Non è paranoia è che non gli lasciano più accendere il
fuoco, ma le fascine continuano a metterle sotto i piedi di
chi non la pensa come loro. Gianni
17 febbraio 2006 0:00 - Pota
Gianni, Gianni, arrivi ad affermare che se la Chiesa non
mette al rogo i "dissidenti" è solo perché nel
2006 non si può più... Paranoia la chiamano nelle cliniche
psichiatriche.
17 febbraio 2006 0:00 - Gianni
Io non sono mai sicuro di niente, ma i libri di storia
riportano quanto io ho scritto, veramente riportano molto di
più ma non mi sembrava il caso di insistere. Se poi volete
negare anche i fatti storicamente accertati non posso certo
impedirvelo. Anche se siamo nel 2006 l'atteggiamento
della chiesa non è cambiato per niente è solo che non si
può più permettere di mettere al rogo la gente.
Siamo arrivati all'assurdo che questi signori vorrebbero
cambiare la storia pur di sostenere le loro convinzioni
anzi non le loro convinzioni ma quelle che la loro fede gli
impone, complimenti.
Gianni
17 febbraio 2006 0:00 - Pota
Cara la mia Simona che prima si scaglia con veemenza e poi
si accorge di aver esagerato e almeno in quest'ultima la
si può apprezzare. Comunque non mi offendo di essere
considerato ignorante; i problemi nascono quando le persone
non vogliono rendersi conto della loro ignoranza e
distribuiscono perle di pseudo-saggezza in giro per il
mondo. In questo devi stare molto attenta anche tu,
Simona. Era più che evidente che non mi stavo
riferendo a Giordano Bruno ma a tante altre panzane storiche
di Gianni, come ha sottolineato giustamente anche Lucio
Musto. Mi permetto di aggiungere che non è il caso
ogni volta che uno spara scemenze di smentire punto per
punto: affermazioni grossolanamente false si smentiscono da
sole. Ciao Simona (ho visto che ti chiamano anche
lalla...)
17 febbraio 2006 0:00 - Lucio Musto
Ahimé, nemmeno questa volta concordo con Simona.
Non c'è vergogna ad essere ignoranti.
La
vergogna è ad eseere in malafede!
17 febbraio 2006 0:00 - Lucio Musto
Sicuro di "tutto" quel che afferma, signor
Gianni?
Perché a mio modestissimo avviso ha
messo in un unico sacchetto della spesa verità storiche,
panzane, inesattezze, credulonerie, diffamazioni e
giustificati motivi, dimenticando di chiudere bene il
contenitore della rabbia che ha scolato il suo liquido
contaminando il tutto!
Divertiamoci pure, se
vogliamo divertirci, ma facciamolo almeno per gioco, non
prendendoci sul serio!
17 febbraio 2006 0:00 - Simona
Pota, non te la prendere per il mio ultimo post .. Scusami!!
Era solo per sfotterti un pò..
Comunque, detto
gentilmente, prima scrivere e sostenere principi di
"falsità storiche" (in questo caso si trattava di
un certo Giordano Bruno), dovresti documentarti prima, e
accertarti della effettiva esistenza dei personaggi tirati
in causa.
Su Giordano Bruno, scrittori autorevoli
e molto noti, hanno scritto miriade di libri. E'
molto strano che un tipo attento come te, ti sia sfuggita
una cosa simile.
Il mio, è stato solo un
consiglio genuino sul tuo utilizzo di forme espressive
inopportune. rischi di fare delle pessime figure.
Ciao Pota... non te la prendere, siamo tutti fratelli e ci
vogliamo bene anche quando esageriamo nelle nostre
espressioni.
17 febbraio 2006 0:00 - Simona
Ora ho la certezza che Pota è un vero ignorante.
Come fai a dire rispondendo a Gianni:
Non entro
nel merito delle tue ricostruzioni storiche (piene di
falsità) ..
Negando l'esistenza di Giordano
Bruno ??
Questa volta non ti dico di vergognarti
di essere cristiano ma..
Vergognati di essere
IGNORANTE!!
17 febbraio 2006 0:00 - Pota
xGianni Non entro nel merito delle tue ricostruzioni
storiche (piene di falsità), ma ti faccio presente che
viviamo nel 2006 e quanto tu affermi sull'oppressione
della Chiesa Cattolica e sul crocefisso e mostruosamente
falso e tendenzioso.
17 febbraio 2006 0:00 - Gianni
Dimenticavo di dire che il mattino del 17 febbraio 1600
viene bruciato vivo Giordano Bruno perchè rivendicava la
libertà di pensiero.Il crocifisso era il simbolo in nome
del quale la chiesa cattolica mandò il filosofo sul rogo.
Il simbolo da imporre con ogni mezzo nella testa di
credenti, atei, e credenti in altre religioni. Gianni
17 febbraio 2006 0:00 - Gianni
Le religioni solo tutte oppressive intransigenti
dittatoriali, non ammettono la libertà di pensiero,una
volta ti scomunicavano e ti prendevano i tuoi averi se non
rispettavi i dogmi della fede e così che la chiesa si è
arricchita. Se non ti inginocchiavi davanti al
crocifisso ti mettevano arrosto come un bel porcellino.
La sentenza che permette il crocifisso nelle scuole va
anche contro la costituzione italiana, questa la dice lunga
su quanta influenza nefasta abbia la religione ed i suoi
simboli nel cervello della gente tanto da far dire delle
cavolate a dei giudici. Gianni
16 febbraio 2006 0:00 - Pota
Gianni, vai a far un giro nei paesi il cui credo è lo
stesso di Adel Smith e poi dimmi quale religione è più
intollerante, oppressiva e dove l'intransigenza e
l'integralista è più duro. Non sai quello che
dici e parli come tanti altri atei come te: del nulla e di
ciò che non si conosce.
16 febbraio 2006 0:00 - Gianni
Il consiglio di stato "vaticano" nel giustificare
la sentenza afferma che il crocefisso può anche essere un
simbolo laico. Stupidata più grossa di questa non ne
avevo mai sentita, è veramente inaccettabile. Lo
stesso vale quando si afferma che è un simbolo di valore
universale, e che le opinioni personali non hanno valore.
Questo concetto lo può affermare solo chi non ha il minimo
rispetto per l'opinione altrui ma è abituato a seguire
senza spirito critico i dogmi della religione. Quelli
che parlano di morale di etica ecc ecc. si ricordino che il
crocifisso è anche il simbolo nel nome del quale sono state
commesse le più feroci torture, per far conoscere la
religione ed il suo simbolo,per convertirle, sono state
sterminate popolazioni del sudamerica, per non parlare di
quello che è stato fatto ad ebrei o ad altre popolazioni
che professavano altre religioni, andando indietro penso
alle crociate, per ciatre le cose più conosciute.
Ripensandoci poi tutto sommato Adel Smith non aveva tutti
torti anche se mi sta antipatico ed è un provocatore.
Gianni
16 febbraio 2006 0:00 - caterina
la religione in Italia non è di statyo:è una scelta che
riguarda le singole coscienze:Inoltre come paese cristiano
credo siamo fra i meno religiosi,e credenti,tiriamo fuori la
religione quando ci serve,non andiamo a messa,non osserviamo
i precetti più elementari,parlo della maggioranza dei
battezzati.Che senso ha imporre per legge la presenza del
Crocefisso nelle aule scolastiche e non?Se è una scelta
condivisa va bene, nei singoli casi .Mai per legge!Caterina
16 febbraio 2006 0:00 - Pota
Lobster, ti sei accorto di aver usato le stesse parole
identiche parole e lo stesso modo intollerante di ragionare
di Adel Smith? Bella coppia...
16 febbraio 2006 0:00 - Paolo 1
Non avevo mai saputo che Torquemada fosse tollerante. E non
e' l'eccezione.
16 febbraio 2006 0:00 - Credente...in altre cose
Che palle questo crocifisso, simbolo di quello che
volete, ma pur sempre molto brutto e che soddisfa solo una
parte della popolazione. Io credo nella GNOCCA! Che è
l'unica vera nostra madre, che tutti abbiamo conosciuto
almeno una volta nella vita e che comunque sarebbe bello
appendere al posto del crocifisso! Ma vi immaginate un
bel calendario della Palmas o della Canalis? MOLTO MEGLIO!
Almeno, statene certi, il 50% della popolazione (quella
maschile) sarebbe soddisfatta!
16 febbraio 2006 0:00 - Lucio Musto
La ritorsione non autorizza mai. Al massimo può far
comprendere lo stimolo ad un illecito. Signor Lobster,
l'ho mai chiamata cazzo, io?... No! Ed allora,
cortesemente, quella sua sporca lingua se la riponga dove sa
lei!
Grazie!
16 febbraio 2006 0:00 - poliseno fedele
Sono nato cattolico,i miei figli desidero che siano
cattolici,gli insegnamenti cattolici hanno sicuramente un
valore universale.Non posso che essere daccordo con la
magistratura che una volta tanto va nella direzione giusta
nel riconoscimento delle nostre origini
16 febbraio 2006 0:00 - Lobster
Tra l'altro, 'sti cazzo di cattolici (non me ne
vogliate ma davanti a tanta mancanza di rispetto verso
i miei valori non mi sento tenuto a rispettare i
vostri) sono sempre in prima linea (vedi Moige) ad attaccare
la violenza presente in molti programmi televisivi, e
poi che fanno? Trovano assolutamente normali che i loro
bambini passino la giornata davanti all'immagine di un
uomo inchiodato mani e piedi ad una croce di legno, con
il volto grondante sangue e una ferita aperta e
sanguinante nel petto.
Complimenti,
bell'esempio di coerenza.
Saluti,
Lobster
16 febbraio 2006 0:00 - LUCA
un sentito ringraziamento al donvito dei miei....
ancora una volta ci dimostra di come gli freghi veramente
poco di tutelare i consumatori. DONVITO sei PATETICO
16 febbraio 2006 0:00 - Enrico Falcinelli
Come cristiano convinto sono ben felice della opzione scelta
e la condivido anche per ragioni tecniche.
Perché è vero che il Crocifisso era ed è il simbolo dei
valori della cristianità, incontroversibile cardine di
moralità ineccepibile e da stolti o, in questo caso,
"di parte" evidente, sarebbe il negarlo.
Tale simbolo ha avuto ed ha questo significato chiaro,
tanto che è il più immediatamente riconoscibile quando si
voglia portare immantinente il concetto del valore di una
istituzione orientata, ad esempio, ad opere sociali come il
volontariato o la spedalità.
Come tecnico in
Comunicazione Sociale affermo quanto dico con cognizione
tecnica di causa, seppure, stavolta, l’analisi volga a
vantaggio del mio personale credo. Il crocifisso da
fastidio solo a chi soffre l’astio per l’istituzione
ecclesiastica, ma questo non può inficiare il significato
del simbolo, in quanto il Crocifisso è chiaramente un
simbolo di valore universale.
Non ha senso alcuno
scegliere simboli diversi per rappresentarsi nello stesso
modo in cui si possa essere rappresentati dal simbolo del
Crocifisso. Esso è innegabilmente il simbolo più forte in
assoluto e qualsiasi altra forma, per quanto creativa
creativa, non avrebbe un costrutto storico e morale tale da
racchiudere nella sua semplicità significati completi di
simile portata.
Se si vuol parlare del simbolo e
del significato intrinseco, lo dobbiamo affrontare nella
soggettività di questa analisi in cui le opinioni personali
non hanno molto valore se non risultanti da una analisi
tecnicamente oggettiva.
Quindi, l’avversione
per il simbolo è preconcetta, considerando che “di
parte” sarebbe anche la modalità di scelta di un simbolo
diverso che non avrebbe comunque una equivalente potenza di
portata significativa.
Il metodo di valutazione,
specialmente per chi professa nella scienza il proprio
credo, deve derivare obiettivamente dall’oggetto della
questione e giammai essere soggettivo. Procedere in
modo soggettivo non sarebbe scientifico e cadrebbe anche
l’affermazione del proprio credo nella scienza. Per
cui ogni posizione preconcetta, essendo soggettiva, non può
rendere credibile un discorso.
Saluti.
15 febbraio 2006 0:00 - Gandolfo
E' una cosa vergognosa.
15 febbraio 2006 0:00 - Pota
Claudia, ma che cavolo dici? Tutti sono capaci di dare fiato
alle corde vocali, ma quello che esce dalla bocca è
responsabilità di chi lo dice. Piantala con quegli sciocchi
e vecchi slogan dozzinali.
15 febbraio 2006 0:00 - claudia
perché non promuovere la sostituzione con l'apposizione
di un piccolo buddha, simbolo sicuramente meno macchiato di
sangue della croce cristiana. Ancora vecchiume dagli
alti pulpiti delle magistrature, vecchie, illiberali,
clericali, conservatrici, despote. Mistificatori di diritto
con i tecnicismi degli azzecca garbugli.
15 febbraio 2006 0:00 - Gianni
Mi sa che tra poco torneremo alla inquisizione ed ai roghi,
sarò uno dei primi temo. Povera Italia succube del
vaticano, di una religione, e di una banda di parassiti.
Gianni.